Salve Approfitto di questo filmato per denunciare lo scempio perpetrato alla via alpinistica di CrestaCroce. Staffe metalliche e corde fisse installate con un'azione riprovevole che violentano e umiliano la montagna. Il concetto stesso di "ascensione alpinistica" è compromesso, annullato e perduto per sempre. Un oltraggio alla cultura alpinistica dell'Adamello. Grazie per questo filmato. Saluti
Sono d'accordo che il risultato finale è un imbarbarimento della montagna. Constato che facilitare l'accesso ha sicuramente favorito la fruizione di un luogo meraviglioso (e forse anche incrementato i pernottamenti al rifugio?)
@@danielabosshart Più che un "imbarbarimento" parliamo di trasformare vie Alpinistiche in vie (quasi) ferrate. Non è più possibile "fare la via" in senso alpinistico; chi voleva percorrere la via alpinistica di CrestaCroce per confrontarsi con essa, con la montagna, con sé stesso non può più farlo. Ora ci sono staffe metalliche dove appoggiare i piedi e corde fisse da tirare. La sola presenza di quella ferraglia annulla il concetto stesso di "ascensione alpinistica" dove sono io, la mia preparazione, la mia dedizione, la mia ambizione e l'accettazione del rischio a permettermi di percorrere la via. In quanto ai pernottamenti al rifugio.... La funzione del rifugio è quella di offrire riparo e di essere un punto d'appoggio agli alpinisti impegnati nelle ascensioni; incrementare i passaggi e pernottamenti ha solo un effetto negativo sull'ambiente montano. L'alta montagna è un ecosistema precario e delicato, evitiamo di creare attrazioni per turisti ed escursionisti; persone che senza quelle facilitazioni in alta montagna non ci andrebbero, con grande beneficio per la montagna stessa. Questo è il mio pensiero. Cordialità
@@danielabosshart Sono totalmente d'accordo con quanto scritto da "Selvatico" Le vie Alpinistiche non si toccano!! Altri tristissimi esempi sempre in Adamello sono la Fantini-Foresti del 1959 al corno di Grevo, trasformata nell'assurda ferrata Arosio, distruggendo la più bella via d'arrampicata classica della zona. Ma sicuramente, l'esempio più eclatante, è quello della (ex)Terzulli in val Miller. Catene installate tra gli storici fittoni rossi di Severangelo Battaini, installate con un'azione inqualificabile, annullano la storica via alpinistica e incrementano i passaggi dei "merenderos", ovvero coloro che, invece di approcciarsi alla montagna e all'alpinismo con consapevolezza, volontà, rispetto e ambizione, preferiscono tirare una catena; catena installata annullando una via alpinistica storica, annullando un pezzo di cultura alpinistica bresciana. Spero tanto che qualcuno si svegli e con un'iniziativa ripristini tutte queste vie citate, rimuovendo la ferraglia che elimina la connotazione alpinistica originale e storica. Dobbiamo amare l'Adamello, e non farlo diventare un parco giochi. Saluti.
Veramente siete eccezionali vi faccio i miei complimenti bellissimo video e posti stupendi per adesso sono arrivato fino al Mandrone cercherò di organizzarmi per arrivare al Rifugio ai caduti dell'Adamello.
Ho visto il video in questo momento, ed è incredibilmente emozionante vedere quelle montagne da me sconosciute! Conosco molto bene tutta la Valle d’Aosta, il Trentino è una parte del Piemonte..... 🙏👋
Ne sono lusingata... se le uscite alpinistiche Le piacciono, mi permetto di darle il link dell'ultimo giro fatto ieri, in Adamello. Veramente epico!!! ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE--cqYCsU24_A.html
Le nuvole passanti ci hanno regalato un'aura di mistero e una sospensione nel vuoto di questi luoghi. Il tempo dilatato e il silenzio hanno fatto il resto. Condivido pienamente il riferimento al capolavoro di Dino Buzzati. Grazie Daniela.
Amo questo brano; Dylan sembra evocare Dio in ogni aspetto del mondo (the master’s hand), ma anche in ogni gesto dell’uomo, dalla rabbia alla disperazione dei momenti peggiori, in contrasto con la semplice bellezza del creato…
La musica è nata dalla collaborazione di Rossini con l'amico Paganini in occasione della prima di un'opera rossiniana che non ebbe molto successo. Per consolarsi, i due (era carnevale), insieme ad altri due amici, si travestirono da poveri ciechi che chiedono carità e andarono a " far furore" per la città
@@danielabosshart ...Noi siamo poveri di buona bocca; / siam pronti a prendere quel che ci tocca. /Deh, soccorreteci, per carità! Che Carnevale morendo sta!
💕💝 Grazie!!! Fa sempre piacere sentire l'apprezzamento. Sono benvenuti anche commenti costruttivamente critici, da cui si possa imparare a fare meglio...
Il gruppo dell'Adamello è fonte inesauribile di escursioni fantastiche. Se hai un paio di minuti dai un'occhiata a questi 2 video estivi: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-X1yAGgwajhQ.html (Salita al ghiacciaio Pian di Neve dell’Adamello) e ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-LkSnEtKsK8U.html (Bocchetta del Cannone ai piedi del Caré Alto) Magari per una vacanza in montagna!!! e senza dimenticare le Dolomiti.... @@chiccorunning
Difficoltà E : Da Spiazzo, frazione di Borzago, in Val Rendena, si segue la deviazione per la Val di Borzago e si percorre per circa 7 km la strada che porta al Pian della Sega (1250 m.), Qui si può parcheggiare. Quindi si imbocca il sentiero 213, che dalla Malga Coel di Pelugo (1423 m.) valica il rio Bedù su ponticello e si entra in un circo maestoso dominato da selvagge pareti e ripidi costoni. Dal parcheggio al rifugio circa 3 h 30 Difficoltà EE con possibili tratti con neve e ghiaccio: Dal rifugio parte il sentiero SAT 213 A, che arriva in circa 1 h alla bocchetta del cannone
"Dalla vetta l'occhio corre libero. Gli si rivela ciò che dalle pianure rimane celato allo sguardo. ... la montagna rappresenta la Verità. Nella sua prospettiva assolutistica" da Debora Visconti, "La vetta e l'abisso - Metafore della montagna".
Bandiere sulle montagne non ne porto: sulle cime io non lascio mai niente, se non, per brevissimo tempo, le mie orme che il vento ben presto cancella. (Reinhold Messner)
Eh si, sembrava proprio la dovessimo conquistare quella cima Mughera! E il tono epico del brano musicale è lì a testimoniarlo. Sempre accorta ed elegante Daniela, nello scegliere la musica!