Romanae Disputationes intende risvegliare l’interesse alla filosofia e sviluppare capacità critiche e dialettiche negli studenti della scuola secondaria superiore, attraverso un percorso di studio e confronto e ponendo a tema le grandi domande che la filosofia offre all’uomo contemporaneo.
Grazie professore per il suo magnifico intervento. Qualche anno fa avevo letto e commentato nella mia Associazione Tracce Freudiane il suo libro: Le lingue impossibili. Non mancherò di leggere i suoi libri più recenti. A me resta l'impressione che molte ricerche sul linguaggio in psicoanalisi, per esempio la cifrematica, oltre a Jakobson, Troubeskoij, ecc. consentirebbero di articolare ulteriormente le questioni che lei pone. Forse dobbiamo affrancarci da una definizione sostanziale del linguaggio. Interrogarci sull'originario e sulla simultaneità. Il suono e il corrispondente segnale elettrico occorre forse siano sostituiti dalla "voce". L'oggetto (nella parola) sostituito dal sembiante con la sua simultaneità, specchio, sguardo e voce. Ne seguirebbe che lo specchio è condizione della sintassi, lo sguardo è condizione della frase e la voce condizione pragmatica. Il mio riassunto è davvero molto concentrato. Grazie
Grazie, infiniti spunti da approfondire. Bellissimo poi l'incipit della lezione dove il professore la tocca piano su una serie di mostri sacri e sui fenomeni nostrani, nietzscheano! vado a saccheggiare la sua produzione accademica e non.
Davvero molto chiaro e comprensibile Massimo Recalcati nell'esposizione. La legge del desiderio era anche un film di Almodovar che credo di non aver mai visto ma il cui titolo mi è sempre rimasto impresso. Grazie🙏✨
La tecnica è ontologicamente differente dalla parola, quindi è in modo differente dal Logos, perché dal logos intermediato all’interno dei bisogni dell'uomo. La parola anche èdal logos intermediato ma al tempo stesso è dalla stessa parola,assoluta, il Logos in séper sé. È dal-Logos per-essere-altro. Se la parola è fare per far fare attraverso se stessi, la tecnica è fare per fare fare attraverso-altro. L'uomo non è tecnico, è la tecnica che viene dall'uomo che fa-altro-da-se-stesso. È da altro, e altro è perché si ri-conosce la mancanza è non la con-divisione, condivisione prettamente e implicitamente della parola dell'uomo. Per cui alla tecnica manca la con-divisione, infatti è l'ego massimo, proprio perché in sé è mancanza, potenza ed altro che non posso qui disquisire con merito.
Botturi ha sintetizzato lo stato morto della attuale filosofia ed un bisogno di ridarle vita, e ciò è solo possibile attraverso la verità è l'importanza di ri-cercarla.
Grazie! Complimenti per la chiarezza del concetto di fenomenologia e per l'estensione della trattazione. Sarebbe anche molto bello e utile: una panoramica di tutte le varie forme di realismo; una descrizione dei diversi criteri alla base di ciò che è riconosciuto come verità.
Skizofrenicamente o solipsisticamente a qualsiasi ragionamento fatto a "me"rimane che questo è tutto quello che" ho ".Il punto su cui fare focus è come tenere in positivo la bilancia delle emozioni/sentimenti ,ovvero evitare di vivere[sia da vittima che da carnefice(evitare azioni malvage per guadagno)] troppa negatività.E non è facile perché la mia esperienza "vede"una regia attiva.Regia=demiurgo=creatore=Dio=chi al contrario di me ha creato tutto ciò nel quale sono immerso coi sensi.
No, non c'ha annoiato affatto. Confesso di aver pensato per quasi tutta la lezione: "ma guarda questo professore, ci attrae con questo linguaggio semplice, immediatamente comprensibile, ci invia a seguirlo con frasi dal significato chiaro e a tutti evidente, ponendo domande estremamente stimolanti come cos'è reale e cosa non lo è, nell' era della realtà virtuale e dell'i, a., ci illude di poter impunemente seguire una lezione di metafisica analitica...e poi di sicuro ci abbandonerà in mezzo al guado, con qualche formulazione astrusa e indecifrabile. E invece no, comprensibile parte e comprensibile arriva. Grazie davvero.
Se avessi potuto ascoltare queste riflessioni tanti anni fa, quando ancora studiavo alle superiori, sicuramente la mia vita avrebbe preso una " piega " diversa, soprattutto dal punto di vista lavorativo. Fatico, e tanto, più passano gli anni, ad apprezzare ciò che ho e il desiderio di una diversa possibilità di lavoro e di vita probabilmente mi accompagnerà ancora ...
Oltre alla strepitosa lezione di Gentili, che si conferma grande studioso e pensatore, è affascinante vedere tutti quei libri appuntati che tiene sul tavolo. Rendono l'idea dello studio e della ricerca tra le varie opere. Belle anche le frasi che appaiono sulla colonna a sinistra.
un ottimo monologo peccato per la prossemica fin troppo accentuata, che risultando quasi macchiettistica, distoglie,spesso,l'attenzione dal core del discorso
Sono d'accordo con te: il tempo è la misura di un processo di evoluzione o sviluppo di qualcosa che è sempre la stessa. Interessante anche il tuo accenno, che dovrebbe essere sviluppato interdisciplinarmente, al tema della libertà collegato a quello del tempo. Mi viene in mente la nozione di freccia del tempo in Eddington, collegata all'aumento dell'entropia, entrambe connesse indirettamente alle c.d. rotture di simmetria che contraddistinguono monodirezionalmente l'evoluzione dell'universo....