“I liberi muratori. Storia mondiale della massoneria” di John Dickie 

Un accenno di risposta alla Professoressa Degli Uberti. La storia della "tolleranza" massonica è intricata e contraddittoria come quella di tutte le altre cose umane. Una delle delibere che venne votata nel "Congresso di Wilhelmsbad” del 1782 fu quella secondo la quale non vietasse più agli Ebrei di entrare nelle logge massoniche; ma sappiamo anche che in periodo analogo Da Ponte e Wetzlar, amici massonici di Mozart, erano di famiglia ebrea. E dopo, nel 1843, nasce l’“Ordine indipendente” “B'nai B'rith”, una Massoneria tutta Ebrea, che risolve il problema, con sede principale vicino a Wall Street e un'altra nel centro di Vienna, all'interno della quale Freud divenne Psicoanalista. E dopo un altro po' di decenni, venne coniata la frase: "Complotto giudaico-massonico" di chi dava per scontato che la Massoneria fosse una creatura Ebraica. Se poi andiamo agli altri tipi di razzismi, il quadro è vario e impedisce una semplificazione. Una gran parte di miti massonici sono basati su viaggi (a volte reali a volte favolistici come quelli di Rosenkreutz) di studiosi che si recano in luoghi dell'"Oriente", in cui "Oriente" a volte significa Medioriente, a volte invece significa Estremoriente, e lì imparano le cose più importanti della loro vita frequentando "logge" o comunità iniziatiche. Talvolta non è chiaro se questo "Comunità iniziatiche" fossero di origine Europea o se fossero di origine autoctona. Ma vi sono anche i casi rocamboleschi di nazisti che ammirano popoli non europei e ne traggono assoluta ispirazione per la loro ideologia: famosi quelli del discusso Rudolf von Sebottendorff che scrive: "Le pratiche della Massoneria Turca" e del molto più negativo: Lanz von Liebenfels, che trae proprio dai popoli orientali l'ispirazione definitiva per giustificare la divisione in caste dell'umanità... Se poi pensiamo che tutta la "Massoneria mediterranea" è indissolubilmente collegata all'"Egitto" il quadro si fa ancora più complesso. Saluti e grazie per l'interessante conferenza. Credo che Kipling sapesse tutte queste cose. prof Mario Caruselli

da profano... un'ora e mezzo di interessanti interventi sulla Massoneria e nessuno che abbia riferito, o domandato, qualcosa sul lato esoterico, che invece è assolutamente fondamentale. Inoltre...che qualcuno la chiami Libera Muratoria.

Le donne sono ammesse nella Gran Loggia di Italia.

Ci sono diverse imprecisazioni, la massoneria innanzitutto non è da considerarsi una religione, inoltre il professore parla dei simboli massonici senza conoscerne i significati e li reinterpreta da un suo punto di vista dal sentore fortemente religioso. Questo avviene proprio perché non essendo un massone non si può comprende la profondità dei simboli e la sua ritualità. Agli occhi di chi profano non è tali affermazioni sono ridicole.

Nn conosco logge massoniche estere ma i componenti di alcune di quelle italiane si. Allora nn è mio stile trarre spunti di valutazione dalle leggi che si danno organizzazioni: partiti politici, chiese varie o religioni, associazioni sportive, dopolavori ferroviari o meno, ecc ma l'inquadro dai loro risultati: si chiama riscontro sperimentale. Ora apprezzo molto l'opera del Sig. J. Dickie ma credo che io abbia visto e sentito personalmente comportamenti poco rispondenti alla teoria. Torno a ripetere che il mio vissuto e molto limitato ma è possibile che in tanti anni nn abbia mai e sottolineo mai un riscontro men che meno accettabile? Nn ho letto il saggio in oggetto ma chiedo solo se c'è in accenno alla massoneria cinese.

Le donne sono ammesse in diverse Obbedienze Massoniche. Nel GOI, no.

Gradevolissimo ascoltare questo professore che parla un italiano eccellente.