Mi riconosco e sto bene in questo ‘ disturbo’...sono stato giudicato come anaffettivo egoista arido tirchio.....persone che di me nn hanno capito nulla ...ma nn importa vivo benissimo anche senza di loro ...anzi senza di loro sono sereno ....penso che si possa avere anche un rapporto affettivo con una persona schizoide basta avere un po’ di comprensione e non essere egoisti...
Come ti capisco! Sono esattamente come te...ovviamente sono vista come glaciale, insensibile e tutto il circo equestre degli aggettivi e giudizi gratuiti possibili.
Come si può definire questo dono un disturbo non lo capisco proprio... Sì l'unico rovescio della medaglia è che mi tocca sprecare inutilmente energia recitando alla presenza altrui... Ma poì mi ricarico subito appena mi "ri"Libero ! ✌️
Ciao, scusate una domanda: io sono stato diagnosticato nello spettro autistico da adulto livello 2 ma mi sono ritrovato completamente o quasi nella descrizione di questo vostro video sullo schizoide. Secondo voi quale è la verità? Sono autistico o schizoide? Che tipo di similitudini ci sono tra le due condizioni? Anche perché credo che lo schizoide sia come una malattia mentre l'autismo non è una malattia e quindi se invece di essere autistico io sono schizoide cambierebbe molto. Grazie scusate
Alcune persone così sono semplicemente appartenenti alla tipologia "manifestatore" (si veda la scienza di Human Design). La tipologia si può calcolare gratuitamente in internet
L'esempio di Forrest Gump lo trovo eccessivo! Forrest Gump aveva anche diversi problemi legati proprio alla sfera cognitiva, che lo schizoide certamente non ha! Comunque brava e chiara!
Ed invece, dell'empatia nello schizoide che ne pensi? Anche se è trascorso circa un'anno dal commento, mi piacerebbe avere una tua opinione. Ti ringrazio.
Buongiorno, vi ringrazio per questo video molto esaustivo. Vorrei porre una domanda: tale forma caratteriale costituisce un disturbo mentale, e perciò da curare, oppure sostanzialmente un tipo di carattere al pari dell'introversione, ma più accentuata?
Non è affatto un disturbo mentale! Le capacità logico-cognitive non sono minimamente intaccate e ragiona benissimo. Si tratta appunto di un disturbo di personalità, il che vuol dire che l'origine del suo problema è nel comportamento, dovuto a motivi educativi e a come i suoi genitori, in primis la madre, si sono rapportati con lui. Anche i disturbi di personalità richiedono una cura. Nel caso dello schizoide la cura consiste nel dargli tanto amore e calore disinteressati e pazienti, in modo da colmare la ferita originaria, che consiste nell'assenza o quasi di amore fin da quando era un bimbo. L'introversione è una caratteristica fondamentale dello schizoide. Con essa lui si tiene "lontano" da ciò che è "pericoloso": le relazioni con gli altri, in quanto che queste gli fanno percepire le emozioni negativamente, perché risvegliano il dolore originario dovuto alla ferita infantile. Ovviamente una persona semplicemente introversa o timida non vuol dire che sia schizoide, poiché la schizoidia si accompagna ad altre caratteristiche.
@@Gattopardo320perdonami ma io (da persona che ha fatto i test del caso e risulta essere affetto da disturbo schizoide di personalità, con tratti importanti di depressione ed evitamento sociale) anche da solo non sto bene (che, allo stesso tempo, non significa avere voglia di altre persone)...credo che il tutto dipenda anche dalle varie comorbilità possibili. Io ad esempio non riesco a trovare una passione, un sogno concreto (molto 'bravo' sono sempre stato invece nel maladaptive daydreaming purtroppo...) e non riesco minimamente a concentrarmi ad esempio quando leggo o guardo un film (sono uno di quelli che deve rivedere pezzi di video perché magari pensa ad altro mentre guarda) e questa cosa mi dà molte difficoltà nello studio (nonostante mi ritrovi con un QI di 102, quindi perfettamente nella media). * La cosa che ho notato nei test è che ad esempio nell'esercizio sulla memoria di lavoro, si viene valutati in base alla memorizzazione di numeri...ecco il problema è che un conto è memorizzare dei vuoti numeri, un altro conto è memorizzare dei concetti, quindi delle parole legate ad un significato che potrebbe potenzialmente dare vita ad un sacco di pensieri nella tua testa...molto più che dei semplici numeri.
@@1996599Il disturbo Schizoide è molto complesso, e spesso chi ne è "affetto" non sa di esserlo. Non saprei come spiegarlo, ma probabilmente potresti star vivendo questo dusturbo senza rendertene conto. L'apatia (che è il sintomo del vuoto emotivo generale che proviamo) ci causa malinconia cronica e quindi disinteresse totale in tutte le attività che svolgiamo. "Convincendoci" di bypassare questo sentimento, facciamo tutto meccanicamente senza che ciò ci interessi veramente. Intendo dire che recitiamo a tutto, poiché abbiamo vissuto una intera vita come se fossimo dei robot, benché disponiamo di questo eterno appiattimento emotivo. Tutto ci è piatto, tutto ci è insignificante. Arriverà un momento che, spero, quando percepirai questa malinconia ti suggerisco di fermare tutto e di comprendere questa sensazione. Ascoltala, riflettici sù: analizzala. Per farlo è necessario che tu sia solo, e fare in modo di ritrovarti in un ambiente meditativo. Non importa se fuori o dentro (io generalmente sto in un posto chiuso, lontano da rumori e distrazioni varie.) Poniti delle domande a te stesso. Calma il respiro, sii rilassato e allontana ogni pensiero, e ogni tua convinzione. È la cosa più difficile e astratta che tu possa praticare, ma devi in qualche modo cercare di ascoltarti, e di essere sincero con te stesso. È paradossale perché noi schizoidi, se per tutta una vita abbiamo tenuto una maschera, paradossalmente non sappiamo chi sia il vero io, il vero sé che è dentro di noi. Chi siamo veramente. Sai quando si rivela il vero io? - Almeno per il 1 o 2% (è una percentuale veramente bassa ma a cui possiamo affidarci) della veridicità della nostra identità - Si rivela quando sentiamo questa malinconia. Lì la maschera non c'è più, e si rivelano le scarse energie che ci sono rimaste. Se ritieni di essere schizoide, la cosa fondamentale per fare in modo di capire cosa fare o capire almeno chi sei, e dunque il passo successivo - è di stare da solo in uno spazio tuo. Non devi temere l'isolamento in quel momento. DEVI ACCETTARE TE STESSO, poiché non sei da solo, perché apparentemente il tuo vero io gelato al tuo interno ti sta "proteggendo", ma questa protezione è anche un blocco generale. Sta a te decidere dunque se nella vita devi vivere come un eremita liberandoti di tutte le persone/relazioni (false che potresti esserti creato) oppure sbloccare questa barriera. 2 sono le strade. Personalmente non so ancora se esista una terapia vera e propria per questo disturbo. Quel che so è che potresti adottare vari metodi per vivere meglio, e funzionano. Uno di questa è la meditazione, e lo yoga. Aiutano a ritrovare il tuo vero io, e rivelano anche i tuoi desideri e i tuoi sogni. Fidati. Tutti hanno dei sogni, in questo caso per noi sono sepolti con i nostri sentimenti rimasti inespressi. Una volta ricavati (so che lo farai, ce la devi fare.) avrai la tua strada nella vita. Ah un ultima cosa. Quando uno Schizoide è disinterssato ma stai comunque svolgendo quell'attività (con la maschera si intende) in quel momento, è ovvio che la tua attenzione si distorge altrove. Io sono nato con questo disturbo insieme al Deficit dell'Attenzione e dell'iperattività (ADHD). È comune questo secondo disturbo per chi è Schizoide. Questi 2 spesso fanno a coppia.
Sensibili??? Ma quando? Empatici?? Ma per carità! Si danno da fare ma solo per senso civico. E se tenti un qualsiasi avvicinamento, scappano a gambe levate. A me è capitata un'amicizia così. Da parte mia era amicizia, peccato che da un giorno all'altro, dopo quasi 3 mesi di frequentazione assidua (nel periodo del primo lockdown), che significa mattina - pomeriggio e spesso anche cena e dopo cena, e se non ci si vedeva, telefonate e una pioggia di messaggi, come si fa normalmente tra due amiche, veramente empatiche, questa persona non ha più risposto ai messaggi, né al telefono, e che quando mi incontra tenta di nascondersi dietro le persone, oppure fa finta di non vedermi, come se io fossi cieca, nel senso che invece la vedo eccome!!! Sta di fatto che dopo che ha fatto finta che si fosse creata una sorta di legame amichevole, mi ha mollato di punto in bianco, e senza nemmeno una spiegazione, ma immagino perché. Questa non mi sembra né empatia, né gentilezza, né sensibilità. La chiamerei in un altro modo, ma non è il luogo adatto per scriverlo, o forse dovrei dire che semplicemente mi ha usato come tappabuchi, perché magari in quel momento ero una novità, oppure perché si annoiava. Ovviamente ad un certo punto, dopo 5 mesi di silenzio, ho lasciato un biglietto nella sua buca della posta, dicendole di andarsi a curare da uno bravo!!!
@@ManuBlupadPadoan sicuramente... Però se uno/a è "disturbato/a" (nel senso di avere una percezione distorta dei rapporti etc etc) vive nel terrore interno continuo. Anche se "da fuori" non lo diresti. Troncare così è l'unico modo... L'unica soluzione che il disturbo gli fa vedere come possibile... Sto azzardando delle ipotesi
@@francescom.3418 certo, ci ho ragionato anche io, e sono arrivata alla stessa conclusione. Tra l'altro ora, dopo 8 mesi in cui ci si incontrava per la strada, ogni tanto e ci si diceva ciao, non si sa per quale oscuro ragionamento, ha riallacciato i rapporti, dapprima per email (calcola che abita due piani sopra di me), poi via whatsapp, ma chiaramente.. risponde a monosillabe, e se non scrivo io..... nada. Io mi sono scocciata, e sinceramente a 50 anni non mi va più di fare questi giochetti :) se decide che si può fidare, mi cercasse. D'altronde, come si dice "non ti posso cercare sempre io, non sei Nemo" ;)
