Intervista magnifica! Immanuel lo ascolterei per ore a parlare di qualsiasi cosa, riesce ad esprimere i concetti con una dialettica incredibile, senza peró mancare di chiarezza
Già avevo visto l'intervista fatta dal Cerbero all'immenso Immanuel, una persona dotata di una sensibilità fuori dal comune contornata da cultura e intelligenza innata. E' davvero un intervista profonda e fatta bene, si vede che Dario era veramente preso dalle parole di Immanuel e soprattutto non ci sono stati tempi morti. Dario sta facendo un upgrade pazzesco al suo canale Twitch.
Sì vede proprio la differenza in un'intervista tra un persona con un grande vocabolario e cultura, e che sa come usarli, rispetto ad un intervista con gente tipo sabaku che tira giù paroloni a caso e intavola discorsi banalissimi da 50 minuti riassumibili in 5. Complimenti a Dario per le domande e ancor di più a Immanuel per le risposte, sempre interessanti.
per quanto io voglia bene a sabaku e apprezzi i suoi contenuti moltissimo, concordo sul fatto che spessissimo i suoi discorsi siano lunghi non per ricchezza di contenuti ma perché fa un sacco di inutili giri di parole e preamboli assurdi. Però di roba ne sa comunque a pacchi. Video a velocità x1.25 e via.
@@zangbang9886 sabaku ne sa a pacchi solo sui souls, riguardo all'industria videoludica non ne sa quanto dovrebbe un canale del suo calibro. Si informa per fare le effigi e per parlare di alcuni giochi, ma a volte tira certi strafalcioni incredibili, soprattutto nelle live. Anche io ho adorato alcune delle sue serie e apprezzo il suo lavoro, però bisogna dire che è sempre indietro rispetto ad altri suoi colleghi e non riesce mai ad essere sul pezzo, si percepisce sempre molta confusione da parte sua nel discutere argomenti scottanti e raramente riesce a prendere una posizione forte che lo contraddistingua.
@@zangbang9886 detto questo è sempre meglio lui che una buona parte degli youtuber italiani. È normale che se molte persone in mezzo alla merda trovano un po di competenza la spacciano per genialità
Mamma mia quanto amo come personaggio il Casto Divo, una di quelle persone che merita rispetto assoluto perché riesce a tirarsi addosso l'ira di chi non lo capisce o non lo approfondisce, ma quando queste persone provano ad indagare si rendono conto di che tipo di persona sia, di una cultura e profondità allucinanti. Lo paragono proprio agli Elii, schifato da tanti perché credono siano un gruppetto di stronzi, per poi ricredersi. Ecco, la capacità di far ricredere i propri detrattori la hanno in pochi, Immanuel e Elio la possiedono in pieno per me.
Ascoltare Manuel parlare è una droga per il mio cervello
3 года назад
Due titani che discutono di argomenti triviali ma seri e profondi. Una delle più belle interviste di Dario, sicuramente. Immanuel è una persona poliedrica, l'ho già visto anche nelle interviste/chiacchierate con Maurizio Merluzzo. Si sta zitti e si ascolta.
Stupendo! Dario è sempre bravissimo a condurre interviste e Immanuel è un sacco interessante per ciò che dice anche se non ascolto le sue canzoni. Voglio solo aggiungere la mia sull'ultimo argomento: un personaggio gay in una serie/film/altro la cui sessualità non è al centro della trama, secondo me, non è per forza un contentino. Secondo me ha senso che ci possa essere un personaggio gay senza che si parli del fatto che sia gay, così come da sempre ci sono personaggi etero senza che si parli del fatto che siano etero. credo sia utile per normalizzare gli orientamenti diversi. ad esempio nella serie Kipo c'è un personaggio gay che però se non fosse gay non cambierebbe nulla, ma non lo trovo fastidioso, potrebbe essere gay o etero, biondo o bruno, bianco o nero e non cambierebbe, non è che se è gay devo per forza parlarne, se è bruno devo parlarne e se è nero devo parlarne. spero sia chiaro cosa intendo e comunque sono convinto che si riferissero ad altri casi in cui invece alcuni personaggi sono davvero così per metterci il contentino
Ospite straordinario, un piaciere ascoltarlo e riflettere insieme a lui e Dario. A mani basse una delle interviste migliori, più coinvolgenti e interessanti.
@@andryuu_2000 Infatti il termine dialettica riprende la filosofia Hegeliana della tesi, antitesi e sintesi, mentre l'eloquenza è la capacità di saper parlare. Credo che la confusione nasca dal Cerbero che ha abusato del termine per indicare la parlantina.
@@lelouchvibritannia8172 Aspetta la Dialettica riferita da Platone è tutt'altra cosa, che poi hai ragione per esempio lo stesso Schopenhauer, acerrimo nemico di Hegel, usa questo termine anche come lo usi Hegel.
Clamoroso, un lavoro eccezionale da entrambe le parti. Spero vivamente nella collaborazione sui giochi da tavolo anche se è un argomento del quale non mi sono mai interessato prima
quando ho aperto il video non sapevo chi fosse immanuel casto, e ora scopro che è il genio che ha creato la traccia usata del livello della chiesa di grezzo 2, top ospite di sempre, voglio una sua statua in camera mia haha
Madonna, intervista incredibile e Immanuel è fenomenale, boia non si cheta un minuto pur riuscendo a mantenere il filo del discorso e ad esporre gli argomenti in modo chiarissimo. Ps. Sul discorso finale e sull'inserimento di personaggi omosessuali random senza che la loro scrittura lo richieda, io sono personalmente a favore. Forse i tempi non sono ancora maturi e ad oggi potrebbe essere effettivamente un semplice contentino, ma secondo me idealmente una caratteristica come l'omosessualità dovrebbe essere un semplice "vestito", perché fondamentalmente in un mondo in cui si sarà raggiunta l'accettazione totale, l'essere omosessuale/bisessuale/transessuale (e così via) non potrà che essere una caratteristica dimenticabile di una persona, al pari dell'avere un colore di capelli diverso (spero di essermi spiegato decentemente ma è molto complesso come tema).
Ho poco tempo e di Dario guardo tutti i VOD delle live, caso diverso per le interviste, le ho tutte viste in diretta. Questa è la mia intervista preferita, insieme a quella con Rocco Tanica. Piena di spunti di riflessione e super interessante!
Non sono abbastanza d'accordo sul discorso finale circa la presenza di determinate categorie all'interno delle serie tv. Nella "normalità" e quotidianità è possibilissimo trovare, magari anche in un gruppo di amici, persone etero, persone omosessuali, persone nere e così via dicendo. Affermare che questi personaggi siano utili e legittimi solo se funzionali alla storia o al percorso stesso del personaggio è relativamente discriminante. Le persone omosessuali esistono, le persone di colore esistono, le persone bisessuali esistono e fanno parte della nostra quotidianità.
Si okay, io sono pan, però non lo vado a dire random a giro, cioè il senso è che ci sta farlo sapere solo se funziona con la trama o ha senso che ci sia, e non farlo sapere a tutti i costi
Intervista interessantissima ❤️ non sono d’accordo però con l’ultimo tema, quello delle “quote”. Per me (bi) il fatto che un personaggio lgbtqia+ venga inserito solo quando la sua sessualità è funzionale alla trama è espressione del problema, perché così facendo lo si identifica con la sessualità e non con l’essere semplicemente una persona. Ho amato invece la sirenetta della Disney perché il colore della sirenetta era completamente indifferente tanto quanto lo era quello di Eric, al max i colori potevano servire ad accentuare il tema di mondi diversi che si incontrano ma non c era il tema razziale dove, nella narrazione corrente, lui sarebbe stato quello normale (conforme) e la diversa; quella su cui si sarebbe appoggiato lo sguardo razziale sarebbe stata lei. Invece ho visto la storia di due persone. Fine. Ed è stato come respirare aria fresca. Capisco che le quote siano un meccanismo fastidioso perché in quanto forzatura celano un’ipocrisia MA dall’altra parte il problema non è dei “diversi” (donne, afrodiscendenti, gay etc) ma degli altri che faticano ad accettarne l’esistenza e/o ad accettarli come pari. Come dire, se ho una dipendenza, un disturbo, un automatismo disfunzionale etc, tocca a me agire su di me, eventualmente anche in maniera coercitiva, ma il problema non sono gli altri. Se mio figlio bianco si mette con una persona di etnia diversa e questo mi crea un disagio, il punto non è che la porti a cena solo se il tema etnico diventa centrale nella relazione ma semmai tocca a me lavorare sul mio pregiudizio e mentre all’inizio “concederó” all’altro di esserci (quote) poi si auspica che diventi normale per me liberarmi dello schema e ribaltare la prospettiva e non farci manco più caso perché il problema era nei miei occhi, non nell’altro. Intanto peró, mentre io “concedevo” all’altro di esserci e lavoravo su di me per smontare sto schema della “gentile e compassionevole concessione”, l’altro finalment C’ERA e aveva uno spazio che a parole siamo tutti disposti a dare ma nei fatti no. La sua esistenza e persistenza si normalizza mentre nuove generazioni crescono e piano piano qualcosa (si spera) cambia. Insomma viva la sirenetta!
il fatto che ci siano tante ragazzine che credono di poter rimanere incinte con il s3ss0 orale è incredibile, direi che oltre allo spirito critico e all'educazione s3ssual3 e alla psicologia ci sta mettere nelle scuole anche anatomia base
Sarà un caso che proprio "l'uomo del parcheggio" abbia caricato l'intervista a Immanuel Casto? (ogni riferimento a eventuali quiz dell'ottimo Cilurzo è puramente casuale!) 😄😄 Scherzi a parte, una delle interviste più belle!! Immanuel ha un'intelligenza superiore, e i suoi ragionamenti sono stati interessantissimi! Inoltre la sua bravura nella dialettica è ormai stranota! Bravo Dario e bravo Immanuel! 👍🏼
Non ho ben capito l'ultima parte: colore della pelle e sessualità devono per forza essere determinanti nel percorso di un personaggio all'interno di un'opera? Se inserisci un personaggio nero, c'è bisogno di inserire tematiche inerenti al razzismo, per esempio? Chiedo perché non credo di aver proprio capito il concetto che si voleva comunicare. Nemmeno ho capito perché la quota obbligatoria a prescindere dalla narrazione debba essere un passaggio necessario
Ha un senso logico, se non ci sono motivi per inserire quella caratteristica, non la inserisci. E quindi se c’è senza motivo, il motivo non può che essere fuori dal contesto della scrittura, ovvero un imposizione. Ho fatto un paio di corsi di sceneggiatura e scrittura, e sarebbe considerato un errore di caratterizzazione del personaggio, l’utilizzo di una caratteristica non funzionale alla storia, sopratutto se questa caratteristica è fondante come l’orientamento sessuale.
Lui l'ho un po' perso negli anni, me lo ricordo però pre 2010, una persona intelligente e che sapeva provocare con il cervello. Oltre ad avere un timbro vocale molto bello e una dizione invidiabile.
Non conoscevo Immanuel Casto, dopo aver visto questa intervista però sono rimasta immensamente affascinata e ho una grandissima voglia di conoscerlo come personaggio e artista
Scusate la domanda un po' stronza, ma come mai noto che nelle live di twitch si susseguono spesso gli stessi ospiti, però in canali diversi? in questo caso anche Rick dufer lo ha fatto nello stesso periodo
Mah, personalmente credo che sia per il fatto che non son tantissimi i personaggi fuori dal mondo di twitch/youtube siano così interessati a fare interviste su queste piattaforme, forse perché non ne capiscono il potenziale, quindi forse quelli che son più disponibili a farne vengono chiamati un po' da tutti a giro
Solo di recente ho notato quante (potenziali) divisioni vi sono all'interno del movimento LGBTQI+. Questo mi fa ancora più ammirare il loro sforzo per l'unità e l'inclusione, che credo sia unica nel mondo delle associazioni per diritti delle minoranze.
48:10 a mio avviso la necessità di giudicare il prossimo wuando non lede la libertà o dignità altrui è semplice ignoranza, incapacità di capire dove finisco io e dove inizia l'altro.
non sono per niente d'accordo per quanto riguarda il discorso delle emozioni, quando dice che tristezza, paura, ecc. sono da considerarsi prettamente negative. La gente tende a sottovalutare la paura e a sopravalutare l'amore, ma proprio la paura è stata alla base della società ed è a causa della sua mancanza se il pianeta e il genere umano ora si trovano nella merda. La paura genera l'istinto di sopravvivenza ed e anche merito dell'istinto di autoconservazione se siamo portati ad amare e a riprodurci. In generale non può esistere una di queste forze astratte, queste spinte emotive, senza il loro opposto. Non è possibile essere felici, o rinnovare la felicità, se ogni tanto non si rinnovasse anche la tristezza. Idem per la rabbia e la serenità, il disgusto e la soddisfazione, eccetera eccetera. Sono tutte due facce della stessa medaglia, come per esempio libertà e responsabilità, non può esistere l'una senza l'altra.
Lí peró Manuel nel parlava nel contesto di scambio su internet tra estranei che puntano o meno a suscitare una di queste emozioni: nessuno nega la loro importanza, ma allo stesso tempo é sicuramente meglio puntare ad una migliore qualitá della vita su internet laddove possiamo arrivare. Quelle emozioni, se vissute a lungo, nuocciono e non poco alla qualità della vita delle persone, in particolare dei ragazzini, online. Tuttavia, il tuo discorso ha assolutamente senso, semplicemente credo mancasse una parte importante del perchè le si eviti. :)
per quanto riguarda il discorso dell'educazione sessuale sono in parte in disaccordo. Un minimo d'educazione ci vuole ma approfondirla tramite l'insegnamento è anche sbagliato e triste secondo me. Più che altro servirebbe un educazione rigida verso il rispetto del "diverso", e quindi anche i vari orientamenti sessuali. Una delle cose belle e affascinanti del sesso e della pubertà è proprio la scoperta, il doverlo scoprire da solo. Se viene insegnato da un adulto o da un anziano ti passa anche la libido.
Se riascolti bene infatti hanno entrambi convenuto sul fatto che la cosa importante sia dare consapevolezza dei rischi, dei limiti e del proprio corpo in generale, una conoscenza di base che poi permetta di sviluppare autonomamente l'erotismo :)
@@Stepoldi Si in effetti hai ragione, secondo me l'insegnamento ai bambini non serve però, almeno a me da bambino non me ne fregava niente di sapere certe cose. La cosa importante è che il genitore stia attento al figlio e che non si vergogni a dire che prendere in giro gli altri dicendo che sono gay è sbagliato e perchè lo è; perchè alla fine è quello il problema che si presenta. Poi a rapportarsi bene con le ragazze glielo insegni quando arriva la pubertà.
@@mr.purple1960 dovresti definire "bambino" un'età adeguata a porre le basi della sessualità è sugli 11 anni, la pubertà per alcuni inizia a manifestarsi già a quell'età, e comunque la curiosità verso il genere che ti attrae si inizia a vedere anche alle elementari
