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🔄️LE COMPILATION HANNO DISTRUTTO GLI LP? 💿 E SE IL PROBLEMA FOSSIMO NOI "APPASSIONATI"? 

Enrico Silvestrin
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27 мар 2024

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Комментарии : 198   
@GiordanoLoddo
@GiordanoLoddo 4 месяца назад
“Audiophiles don't use their equipment to listen to your music. Audiophiles use your music to listen to their equipment.” cit. Alan Parson
@Chrisinthespace
@Chrisinthespace 4 месяца назад
Ciao, mi ritrovo completamente nel tuo ragionamento. Ho suonato per anni (anche a livello professionale per un periodo limitato della mia vita) e compro ed ascolto musica da più di quarant'anni. La musica è al centro della mia vita. È un bisogno fisico, come l'acqua. Senza muoio. È difficile trovare il bandolo della matassa in tutta la tua riflessione. Ci sono talmente tanti temi che hai toccato che mi diventa quasi impossibile mettere tutti i miei pensieri nero su bianco. Mi fermo quindi al topic per ragioni direi evidenti: le compilation hanno distrutto l'LP? secondo me, no. Ci sono sempre state, ma alla fine (parlo per me e per tanti altri ragazzi con la mia stessa passione che frequentavo) ci siamo sempre diretti all'LP, da ascoltare in qualsiasi formato. Perché ti portavi a casa qualcosa di importante, era un pezzo di storia. Era il prodotto supremo di quell'artista. Ti portavi a casa la storia della musica e non una semplice "raccolta". Oggi a 50 anni suonati resto affezionato al vinile perché è stato il primo supporto che mi ha portato nel magico mondo delle note, ma all'epoca, come hai giustamente detto tu, ascoltavamo delle riproduzioni pessime. Delle cassette (che ho ancora) passate centinaia di volte da centinaia di mani ed eravamo contenti di portarcele dietro nei walkman, perché senza non ci potevamo stare. Hai ragione, il disco è un pezzo d'arte. È come una statua o un dipinto. Noi appassionati lo sappiamo, compriamo i dischi e seguiamo dal vivo gli artisti che ci piacciono. Ma oggi, non è così per tutti. Almeno in Italia (in altre parti d'Europa la "musica" cambia). Ed è proprio su questo che volevo proporre una riflessione estremamente personale: un tempo avevamo meno notizie e meno fonti accessibili. I nostri punti di riferimento erano alcuni programmi musicali, le riviste e i negozi, col tuo negoziante di fiducia che ti faceva ASCOLTARE i dischi e alla fine sceglievi cosa portarti a casa. C'era la scoperta della musica, c'era il desiderio della musica, perché te la dovevi sudare (anche economicamente). Oggi con 10€ al mese hai tutto. Per noi appassionati è una meraviglia ovviamente: mi ascolto tutta la roba nuova praticamente a costo zero e quello che mi piace vado a comprare. E non credo si possa fare un paragone con la nostra "pirateria". Nel nostro caso dovevi conoscere il ragazzo che aveva il tal album per poterne fare una copia. C'era ricerca e sbattimento anche in quel caso (Napster è arrivato dopo). Ma oggi, per tutti i ragazzi che crescono in un contesto del genere e che non hanno vissuto i nostri anni, dove la passione te la dovevi sudare e nutrire anno dopo anno, ascolto dopo ascolto, concerto dopo concerto? Oggi, i nostri ragazzi sono inondati da tutto l'universo musicale possibile a costo zero, sia economico sia "d'impegno". E allora mi domando: non è scomparso, forse, il desiderio? se manca il desiderio, manca l'interesse, manca la ricerca, manca la passione. Manca tutto. Grazie per questo video perché hai toccato punti in cui mi ritrovo davvero tanto. Un saluto
@luciobuongiorno2841
@luciobuongiorno2841 4 месяца назад
Grande Enrico, sempre focalizzato sulle vere tematiche di noi appassionati. Il problema di oggi sta proprio nell'ascolto diventato più superficiale dovuto alla vastità e all' immediatezza dettata dalle nuove piattaforme. Un pezzo ha 30 secondi per colpirti se no si skippa. E prima inevitabilmente avendo meno materiale a disposizione, dovendo spendere molti più soldi per acquistare musica, l'attesa stessa per l'uscita degli album dei nostri artisti preferiti, ci davano una "pazienza" diversa. Oggi abbiamo , nn solo nella musica, una soglia dell'attenzione molto più bassa. Ed è un vero peccato perché come dicevi giustamente, tra le cose più belle di ascoltare più volte un disco per intero, c'era quello di scoprire al centesimo ascolto, pezzi meno immediati ma che forse avevano ancora più valenza degli stessi singoli. Purtroppo questo fattore perduto, oltre a far perdere di romanticismo nell'ascolto, credo nella grande maggioranza dei casi, abbia indotto chi produce un disco a concentrare tutto essenzialmente sui singoli, senza poi curarsi più di tanto sul progetto album, impoverendo in sostanza l'anima che c'è dietro un'opera artistica. Grande Enrico, grande rispetto
@enricozambianchi1140
@enricozambianchi1140 4 месяца назад
Ottimo video Enrico! Sottoscrivo soprattutto il fatto che le uniche "compilation" sane possano essere quelle che ci facevamo su cassetta o sui cd-r attingendo dai nostri album, perchè dietro c'era comunque un nostro ragionamento. Vai avanti così!
@vicducci6016
@vicducci6016 3 месяца назад
Il fatto che ai tempi ascoltassimo i ' nostri' dischi con mezzi di fortuna,accresce l'importanza della musica intesa come vera passione.
@BLACK73SABBATH
@BLACK73SABBATH 4 месяца назад
Per apprezzare l'arte, in qualsiasi sua forma, bisogna soffermarsi. E per ascoltare un LP bisogna soffermarsi. Noi appassionati eravamo costretti a soffermarci, perché compravamo riviste come Metal Shock che per leggerle tutte c'era bisogno di tempo. Ed altro tempo ed attenzione lo dedicavamo alle recensioni e poi dovevamo alzare il culo e andare nel negozio. E quando avevi speso tempo e soldi il disco, anche se ti deludeva, comunque lo ascoltavi più volte per capire dove stava la sua bellezza. Le piattaforme che anche io pago, non ti spingono a soffermarti, ma a fare usa&getta. E noi che non siamo cresciuti con le piattaforme e internet, capiamo la differenza e possiamo ancora scegliere, ma chi ha meno di 35 anni non sa nemmeno di cosa stiamo parlando
@riccardoromagnoli5852
@riccardoromagnoli5852 4 месяца назад
Ciao, capisco il tuo ragionamento ma non condivido alcuni aspetti, soprattutto la critica rivolta alle generazioni più giovani. Ho 25 anni e ascolto album interi così come le playlist create dagli algoritmi (dipende dal mood del momento ovviamente). Quando ascolto canzoni o album interi che siano, mi ci soffermo più volte prima di esprimere un giudizio. Perché, come hai detto tu, con l'arte bisogna soffermarsi, ed è verissimo! Ma il soffermarsi è un qualcosa che deve avvenire a prescindere dal formato. È una questione di mentalità, cultura ed educazione all'esperienza artistica a cui siamo di fronte. Non sono una pecora nera delle nuove generazioni, ho amici coetanei e anche più giovani di me che comprano dischi e che seguono la carriera dei loro artisti preferiti. E in tutto questo, le piattaforme di streaming (Spotify e RU-vid) le usiamo a go-go ogni giorno. Per apprezzare l'arte non bisogna essere "costretti" dal formato, bisogna solo riconoscerne la dignità e darci la dovuta attenzione.
@eroscerqua4786
@eroscerqua4786 4 месяца назад
A "mood del momento" ho perso interesse e ho smesso di leggere.
@riccardoromagnoli5852
@riccardoromagnoli5852 4 месяца назад
​@@eroscerqua4786perché?
@fungospeed8540
@fungospeed8540 4 месяца назад
Buonasera Enrico. Sono un '77 e la prima cassetta che comprai, fu una compilation acquistata sotto consiglio di mio fratello (un'72). C'erano Duran Duran (che piacevano a lui) ma anche Pet Shop Boys (che mi hanno emozionato) e gli Europe, che mi avrebbero cambiato la vita. Ora ho 46 anni e suono hard rock. Ma sono felice che mio fratello mi abbia fatto conoscere più generi, che nel corso degli anni mi avrebbero permesso di suonare meglio, rispetto a come se avessi suonato solo e sempre metal e hard rock o simili. Poi crescendo ho imparato a tenere in mano un disco, mentre lo ascoltavo. Devo ammettere che questa cosa, con la velocità che ha preso la vita, l'ho persa. Ma la compilation in cassetta fatta ad una ragazza che ti piaceva, non si potrà mai eguagliare...
@ilmelangolo
@ilmelangolo 4 месяца назад
Sì ma che c'entra la cassettina che facevamo con fatica e perizia alla fidanzatina con l'ammucchiare singoli in maniera passiva sulle piattaforme?
@tamago77
@tamago77 4 месяца назад
potrei aver scritto lo stesso commento visto che io e mia sorella siamo esattamente degli stessi anni. E devo dire che anche io sono cresciuta a cassettine che si erano fatte da noi ma ne esistevano anche a centinaia di già fatte come i vari Bimbo Mix, Mixage etc
@paulinbubyland
@paulinbubyland 4 месяца назад
@@tamago77 bimbo mix? Mio dio, avevo rimosso🤣
@barbaratops1731
@barbaratops1731 4 месяца назад
Prima di tutto GRAZIE Enrico! Per gli spunti, i suggerimenti, le proposte, le “sgridate”, ma soprattutto per i tuoi “racconti”, perché ascoltarti parlare di musica è come ascoltare storie meravigliose e appassionate, coinvolgenti, a volte emozionanti! Registrare al volo dalla radio era una delle mie specialità…col tipo che ci parlava sopra e che poi ricoprivo di improperi! Dare la cassetta vergine all’amico per farti registrare l’LP che papà non ti faceva comprare perché “bene non necessario”, chiedere per Natale l’album che dovevi scegliere con cura, perché non ne sarebbero arrivati altri. L’avere la tua musica con te è stata una delle conquiste della vita…vabbè potrei andare avanti all’infinito.. Rimanendo in tema: distrutto? forse in termini concettuali..nel senso che la playlist, soprattutto fatta dall’algoritmo, rende più facile e veloce l’ascolto, l’album richiede più “impegno” che non molti hanno voglia di spenderci. Io ho la mia playlist, fatta da me, scegliendo ogni brano, estratto dal proprio album. Di alcuni artisti ho LP consumati, letteralmente! Ma che non mi stancano mai. Musica di sottofondo? Impossibile! La musica che mi piace mi avvolge e mi pervade! se sto parlando con qualcuno mollo la conversazione: scusa, ma adoro questa canzone! e la canticchio ad occhi chiusi! ….commento troppo lungo vero?…😅scusa 😜
@lucacrose3300
@lucacrose3300 4 месяца назад
Hanno dato Quarto Potere in versione restaurata nelle sale, me lo vado a recuperare nella prima programmazione perché non c'è più gusto nel visionare un film in una sale affollata di massa, per la prima oretta tutto tranquillo, subito dopo mi accorgo che la ragazza davanti a me tira fuori il telefono ed inizia a scrollare su Instagram, dopo una breve indignazione il film era troppo più importante. Nell'ultima mezz'ora, io sempre ipnotizzato, noto che la ragazza ancora stava sul telefono, e non solo, anche il gruppo che era con lei, a scambiarsi pareri e i telefoni stessi. Accese le luci noto che erano un gruppo di ragazzine in prima fase puberale, le stesse ragazzine che quando vanno al cinema fanno le foto al proiettore e postano sulla storia, e le stesse, che ridacchiano per un film come Barbie. Non potrei essere più d'accordo sull'ultima parte del tuo ragionamento, sulla pazienza e attenzione, come nella musica anche nella cinematografia, per fortuna però le esperienze non sono sempre negative, quindi la mia stima per l'essere umano non si è scemata del tutto.
@AndreaPastori
@AndreaPastori 4 месяца назад
Grazie Enrico, anche qui una bella riflessione. Sarebbe bello vedere gli album come dei libri: ti siedi, li apri e li leggi. Devi starci con la testa dentro, se no è tempo perso. Che roba!
@user-co8mr9qp6p
@user-co8mr9qp6p 4 месяца назад
Grazie davvero. E cosi facevamo. Starci sopra. Ascolto, lettura, tempo, impegno, passione.👏👏👏🤗
@bassilvio
@bassilvio 4 месяца назад
Sei un grande e lo sei sempre stato.Ti ho sempre seguito con piacere dai tempi di Mtv.Sei sempre preciso e preparatissimo,ma soprattutto racconti la storia vera della musica,con i giusti e corretti collegamenti,ma questo accadeva anche negli anni '90 quando eravamo capelloni 😂. BRAVISSIMO 👏🏻
@armando_hd
@armando_hd 4 месяца назад
Assolutamente d'accordo, lo streaming ha ammazzato quel modo di vivere la musica che aveva al centro gli album fisici da comprare al negozio di dischi e il posto "magico" che era il negozio di dischi. L'album dell'artista o del gruppo preferito, era un evento, te lo ascoltavi rigorosamente nell'ordine dei brani deciso dall'artista - che avevano anche e spesso un vero e proprio percorso, una trama di quello che l'album raccontava attraverso le canzoni. Il fatto stesso di avere i vinili o i cd (anche le cassette quand'ero piccolo), era come collezionare libri in forma di musica. Adesso siamo nell'era delle playlist e del "tutto e subito". Le canzoni raramente sono legate tra loro e se le compilation "da autogrill" erano la serie B degli album, certe playlist rischiano di diventare la serie B della serie B! Il musicofilo non sente il cambiamento: magari, ancora compra gli album, o si crea le sue playlist godendo dei servizi di streaming, insomma non gli cambia la vita. Per il pubblico di massa, invece, siamo ormai alla musica usa e getta: prendi qua e là quello che ti passa al momento e fine. C'è da dire che oggi abbiamo il vantaggio enorme di arrivare a poter ascoltare tutto, anche il gruppetto di nicchia, quello che senza internet non sapresti mai e che fa quel pezzo pazzesco ma che mai avresti trovato al negozio di dischi. Ah, vi sblocco un ricordo: quanti di voi si facevano le compilation registrando dalla radio sulle cassette? ❤ P.S.: dopo tanti video senza commenti, finalmente ne trovo uno coi commenti abilitati.
@riverofsoundmusic
@riverofsoundmusic 4 месяца назад
Ho riscoperto la gioia di ascoltare gli album per intero, con le cuffie, in piena predisposizione d'animo proprio grazie a te, quindi nulla più che un grazie gigantesco. Ale
@peys8795
@peys8795 4 месяца назад
Off-topic: le uniche compilation che acquisto e ascolto sono quelle che raccolgono demo, EP, b-sides. Il vero tesoro d'archivio di una band.
@AngeloRen85
@AngeloRen85 4 месяца назад
Enrico, mi hai fatto tornare in mente con la lacrimuccia, quando all'epoca dei miei anni tra medie e liceo (cavallo tra anni 90 e 2000), mi cimentavo, come credo non so quanti altri, con la registrazione su musicassetta dalle stazioni radio o da CD attraverso il mio stereo, che aveva doppio scomparto cassetta, oltre che CD e radio per l'appunto. Ma non pago di tutto ciò e avendo avuto in tempi brevi anche un lettore CD portatile (cominciando a costruirmi la mia discografia, soldi permettendo, dato che se di un artista o band mi piaceva anche un solo brano volevo procurarmi l'intero disco), non smisi di usare il mio walkman: registravo su VHS i miei videoclip musicali preferiti (in certi casi erano veri e propri appostamenti sul tasto rec del telecomando, in attesa del passaggio)...poi, avendo in casa un registratore a cassetta tipo quelli da interrogatorio che si vedono in certi film, registravo l'audio dei video piazzandolo vicino alla tv...e così avevo la mia compilation personale da MTV(reteA)/TMC2...ti lascio immaginare la qualità audio, sarei stato un anticristo per gli audiofili...ma la mattina sul bus verso la scuola, mi sentivo potentissimo al momento di premere play 😢
@Nannare00153
@Nannare00153 4 месяца назад
Le puntate del martedì sul tuo canale Twitch sono per me patrimonio dell'umanità. Concordo su ogni parola. Nella mia vita ho sempre ascoltato e acquistato musica. Oggi prediligo il vinile mentre in passato ho sempre preferito le cassette ai CD. Con te ho scoperto come ampliare le mie conoscenze. Credo fermamente che tu sia il miglior divulgatore musicale in circolazione, non solo per la musica che passi ma anche per il senso critico che inculchi nell'ascoltatore, spronandolo sempre a comprendere e non solo ad ascoltare passivamente.
@metalpera
@metalpera 4 месяца назад
Forse la verità è semplice: chi vuole ascoltare musica come si deve può farlo oggi come lo ha sempre fatto, con o senza LP. Chi vuole fare un uso accessorio della musica anche (e perdio quanti ne conosco che comprano gli LP e poi non li ascoltano, nel senso che non conoscono proprio il contenuto e, di converso, quanti ne conosco che scaricano la qualunque e conoscono tutto a menadito fino a farsi delle compilation studiate, esattamente come studiate erano le compilation sulle cassettine). Il tema semmai è un altro: la capacità di comprendere ciò che ascoltiamo e di assemblarlo in una compilation, farlo nostro, è una cosa che ci interessa tutelare oppure, come moltissime altre nostre capacità, siamo disposti a delegarla totalmente agli algoritmi e all'intelligenza artificiale? La funzione delle playlist create dagli algoritmi è talmente accessoria che spesso vengono nominate per la funzione che hanno: "playlist per correre", "playlist per rilassarsi" etc... Un algoritmo è perfettamente in grado di creare playlist che assolvano ad una funzione pratica. Se è questo che cerchiamo nella musica è inutile ascoltare LP e poi spacchettarli in compilation. Ciò che invece un algoritmo non può fare è prevedere quali emozioni ti susciterà un brano. Quali contrasti emotivi ti provocherà la transizione tra i brani di una scaletta. Se quella sequenza, di note e parole in una canzone, di canzoni in una titletrack, riuscirà a metterti in connessione con l'artista e con altre persone che hanno vissuto la stessa emozione. Perché la musica non è solo impulso ritmico, melodia, armonia, altrimenti ci basterebbe ascoltare i jingle delle pubblicità. Ecco, in sintesi, se ti interessa la musica come linguaggio per comprendere qualcosa di più su te stesso e sugli altri, meglio che ti ascolti LP e ti crei le tue compilation. Se non te ne frega nulla tanto vale che ti fai fare le playlist dall'intelligenza artificiale. Poi però quando qualcuno ti chiederà: "che musica ascolti?", tu, cosa rispondi? Che ascolti musica da corsa?
@luigipambianchi9382
@luigipambianchi9382 4 месяца назад
Sono pienamente d'accordo. Oggi viviamo nell'era dei reel, l'era dei 15 secondi, è questo il male che ci ha fatto perdere la voglia di leggere un libro o ascoltare un album, ci vuole troppo tempo e noi non abbiamo tempo da perdere (anche se in realtà mettere ad ascoltare un album è tutto tranne che tempo perso, sono altre le sciocchezze dove perdiamo tempo). Viviamo in una società ribaltata, down is the new up, la società ci muove come marionette, l'avvento dei social ha abbassato drasticamente il livello di attenzione, soprattutto nei giovani, e non gli passa neanche per la testa di mettersi ad ascoltare un album, questo perchè oggi i giovani ascoltano musica di una bassezza incredibile a livello di testi e tutto ed è logico che non si appassionino. L'album è un'opera d'arte, ci racconta una storia, ci parla, ci emoziona, è il nostro amico che ci fa stare meglio quando siamo giù e ci caccia via ogni pensiero. Io quando mi metto su un disco esco dal mondo ed entro a far parte dell'album, entro in simbiosi con la copertina, capisco la sua essenza. Oggi il mondo sta andando ad una velocità spaventosa, ogni tanto dovremmo fermarci un po' a riflettere con noi stessi, perchè ad andare veloci tutto passa, ma nulla resta, e per questo non sappiamo più cosa vuol dire provare un'emozione.
@valentinag7481
@valentinag7481 4 месяца назад
Ciao Enrico, questo è uno degli argomenti che mi appassiona di più, ne discuto spesso qua e là. Per me le playlist sono il male. Nate per accontentare chi, giovani e meno giovani, vive la musica solo come sottofondo. Penso a cose raccapriccianti tipo'playslist per fare sport'.. Sono del '76 e per anni, negli anni 90 e primi 2000 compravo anche i cd singoli che ancora ho, ma a loro seguivano sempre e comunque anche gli album. Mi innervosisco quando leggo che gli album non si ascoltano per mancanza di tempo. Ormai un album dura mediamente 38-42 minuti. Chi è che non li ha? La verità è che preferiscono utilizzarli in altro modom. Manca totalmente la concentrazione e l'interesse. Io ascolto solo album. Non sono mai cambiata, ma vedo che la maggior parte dei miei coetanei lo è. Molti erano disinteressati già allora, moltissimi altri, e questo mi addolora, lo sono diventati. Concordo al 100% con questa tua analisi. Non ho obiezioni.
@antonio8750
@antonio8750 4 месяца назад
Parole d'oro Enrico. C'era un periodo in cui la musica era tutto e c'era poco altro, allora ti potevi concentrare sugli album nella loro interezza e starci sopra anche mesi. Era bello, profondo e appagante ma, allo stesso tempo, limitante. Ora l'offerta musicale è decuplicata rispetto a 30 anni fa, ma la qualità complessiva è peggiorata, di conseguenza si deve spendere un sacco di tempo per trovare quello che t'interessa realmente e che abbia un reale valore. Negli ultimi anni ho "perso" intere serate a scavare fra il tubo, soundcloud, bandcamp e compagnia bella per tirar fuori qualche gemma dalla "spazzatura": è un processo esaltante ma estenuante. Poi magari scopri che la canzone bellissima che hai scovato è l'unica prodotta dalla band, magari prodotta nello scantinato o giù di li. Ormai io viaggio quasi esclusivamente a compilation di gruppi pressochè sconosciuti all'interno delle quali ci sono uno-due pezzi di quel gruppo, uno dell'altro e via così. E sono felice di foraggiare quella o quell'altra band comprando il singolo pezzo sulla piattaforma digitale di turno. Da amante dell'alternative rock/pop, in ogni suo forma, più pesante o melodica, mi sto trovando a vivere delle annate pazzesche a base di artisti pressochè sconosciuti che mi stanno facendo ricredere sulla morte del rock e della musica in generale. Va bene così, ogni era ha le sue modalità, ma la facilità d'accesso odierno è una grazia di Dio, anche se la massificazione totale ha svilito oggettivamente la qualità.
@PachankaDunk
@PachankaDunk 4 месяца назад
Qualche tempo fa stavo distrattamente guardandoo la televisione , su un canale radio/tv, ad accompagnare la musica c'erano delle immagini tipo slide show inerenti il gruppo musicale autore del brano. Il brano in questione era "Hey You dei Pink Floyd", le immagini mostavano la copertina di the Dark Side of the moon e foto del gruppo con Syd Barret(mentre suonava il brano). Mi chiedo se tutto questo sia cultura e rispetto per la musica. grande Enrico!
@toniocanna9369
@toniocanna9369 4 месяца назад
Tutt’ora da vecchi con un mio amico ci diciamo hai sentito “l’ultimo di..” inteso sempre come Album.
@fabiofiorinelli4036
@fabiofiorinelli4036 4 месяца назад
Ciao,Enrico, concordo con te su tutto, ma da audiofilo ti posso dire che anche io,ormai 49enne, ho iniziato a sentire musica senza dare importanza alla qualità,ma negli anni ho acquisito la consapevolezza che se ami la musica e dai importanza anchw a come è riprodotta aumenta notevolmente la percezione dell'arte contenuta nell'album e sopratutto quando senti un album per intero.Crrdimi,a volte ascoltare con una buona qualità ti fa apprezzare e fustare un album in modo diverso e più bello,certo questo mai fermerà l'ascoto,ma può solo arricchirlo.Ciao!!!
@patrizialiverotti9138
@patrizialiverotti9138 4 месяца назад
E' vero !!!!! Uno sprofondava nella copertina!!!! Si scopriva un mondo !!!
@user-co8mr9qp6p
@user-co8mr9qp6p 4 месяца назад
Che bella spiegazione."L'importante era avere la musica dietro". Grazie Enrico. Tanta specifica nella riflessione. Si stava (Ancora per me ora) sul disco, in ascolto, lettura, meditazione, impegno, passione...fino a fartelo piacere. Oppure no se proprio non ti piaceva. Stare insieme all'artista. Sai cosa provo a volte, ma dagli artisti stessi con i media: forse troppo info. Ci si perde, con il rischio di non apprezzare pienamente le singole canzone degli album. Ma magar e' un problema mio. Comunque adesso seleziono il tutto, per migliorare il gusto e l' apprezzamento della musica. Ancora molte grazie Enrico. Saluti a tutti.👏👏👏🤝🤗
@antonellarussoniello
@antonellarussoniello 4 месяца назад
Caro Enrico, ho conquistato più di un cuore con le mie cassette preparate con ore e ore di lavoro sia sulla musica sia sulle cover. Usavo i trasferibili che si usavano per i progetti architettonici e la carta da lucidi per creare trasparenze sulle copertine, insomma veri artwork ❤! Con il romanzo Alta Fedeltà di Horby trovai la mia bibbia e non ho perso mai quell’approccio emozionale alla musica… concordo in parte con la condanna alle compilation e playlist perché a volte ho scoperto cose che la mia fedeltà ai miei gusti non mi avrebbe fatto scoprire, sono totalmente d’accordo con la necessità di recuperare un approccio “fisico” alla musica, in primis attraverso il supporto e poi attraverso il concerto dal vivo, con lo scambio che c’è anche tra il pubblico. Non amo twich perché non gioco e mi pare un contesto un po’ da ragazzini ma verrò a seguirti lì per amore della musica ❤
@carlomusso3096
@carlomusso3096 3 месяца назад
Mi sono ritrovato in tutto quello che hai detto, negli anni 80/90 cassette registrate e compilation create da me, poi stessa cosa con i cd, ora playlist portatili. Gli album sono sacri ma non tutti hanno 12 brani tutti belli, la playlist la creavo prendendo i brani più belli di ogni album. Poi con Napster ho ascoltato tanta musica . Ovviamente ho comprato tanti cd, Lp per poter avere il supporto fisico degli album da me più apprezzati
@fabiobrandi2376
@fabiobrandi2376 4 месяца назад
Negl'anni 70, quando usciva un album, una settimana ti serviva per prenderne confidenza. Era un viaggio dentro appena 10 canzoni che, pian piano ti entravano nel sangue. Non liquidavi niente con superficialità di ciò che ti veniva proposto. Anche perchè erano anni in cui, come non mai, la concentrazione di qualità ha raggiunto vette mai raggiunte prima e neppure dopo. La sequenza da un brano all'altro non era mai casuale. Ti vivevi l'innamoramento musicale fino in fondo e per lungo tempo. Più che ascoltare era meditare.
@fabrigasan2150
@fabrigasan2150 4 месяца назад
E discussioni con gli amici dei temi toccati o dei virtuosismi dei vari musicisti
@solounistanteinfinito9009
@solounistanteinfinito9009 4 месяца назад
E chi vieta oggi di scegliersi un disco a settimana e ascoltarlo per bene e entrarci dentro? Non erano i tempi, sono le persone.
@fabiobrandi2376
@fabiobrandi2376 4 месяца назад
@@solounistanteinfinito9009 Una settimana solo per prenderene confidenza. E dopo mesi di ascolto continuo. Era più una meditazione che un ascolto. Meditare con la musica in voga attualmente la vedo dura a meno che non sia una di quelle meditazioni dove lo scopo è farsi del male mantenendo un atteggiamento interiore di distacco.
@alessandrozonta3439
@alessandrozonta3439 4 месяца назад
Una volta comprare musica era caro e fare ricerca e ascolto difficile poi l'indistria della musica si è trasformata in un McDonald dove ascolti spazxatura e gli "artisti" sono carne da macello gonfiati e gettati.... le piattaforme non sono poi male per fare ricerca e ascolto e yrovare gli artisti che ti puacciono e poi dare iltuo supporto nellacquisto della loro musica e concerti....pero pochi lo fanno perché è un problema di etica e wuesto non vale solo per la musica....bisognerebbe spazzare via l'attuale industria e ricominciare con una nuova etica e cultura....
@signalkuppe
@signalkuppe 4 месяца назад
Sempre bello ascoltare una persona così preparata sulla musica, grazie 👍
@andreafanti3583
@andreafanti3583 4 месяца назад
Complimenti ,Enrico. Un intervento lucidissimo, esauriente e totalmente condivisibile. Vorrei inserirmi nel discorso con aspetti personali, ma davvero hai detto tutto tu. Sono un 64enne che ha comprato il suo.primo album a 13 anni e l'ha ascoltato su una fonovaligia Lesa. Da allora non ho mai smesso di scoprire musica e di comprare album. E mai significa mai. Complimenti ancora.
@fabrigasan2150
@fabrigasan2150 4 месяца назад
La fonovaligia l’avevo anche io con le casse amovibili chissà che fine ha fatto
@mauriziorc6380
@mauriziorc6380 4 месяца назад
Adoro questi video dove racconti le origini e la storia di un determinato argomento. Spero ne posterai degli altri sulla storia della musica e su altri argomenti specifici. Grande Enrico.
@EmanueleSaccardo
@EmanueleSaccardo 4 месяца назад
Ciao Enrico, grazie per questi approfondimenti che reputo necessari per tante ragioni. Ho preso anche appunti. Mi piace l'autocritica, tant'è che mi sarei aspettato il napalm sulla questione e, invece, mi ritrovo a riflettere e a ricordare come fruivo della musica prima di internet, prima dello streaming: i noleggi, le cassettine, gli edit casalinghi smagnetizzati, i vinili gracchianti, i cd masterizzati e poi comprati per approfondire. Nulla ha intaccato l'amore per la musica, ma a un certo punto mi sono impigrito e ho perso tempo prezioso che, adesso, faticosamente recupero. Soprattutto è la mentalità che non deve essere persa: quella della pazienza virtuosa, la scoperta, il giusto tempo da dedicare a un disco, dentro casa e seduti, vigili e presenti. Certo ci sarà sempre chi preferisce la musica da Autogrill, io però non voglio diventare così. Mi annoierei. Un problema è pure "contagiare" chi non c'era con il romanticismo della parte fisica della musica... Sull'aspetto artistico e concettuale degli album, mi permetto una riflessione: ho la sensazione che oggi si sia tornati alla raccolta di singoli, anche nella maggioranza dei casi in cui l'artista o chi per lui tenta di spiegare genesi e concetti delle canzoni; a volte mi sembrano supercazzole, l'ossessione per il filo rosso a tutti i costi. Buon lavoro!
@GianPaoloGalasi
@GianPaoloGalasi 4 месяца назад
Credo che uno dei motivi per cui le persone si allontanano dalla musica è che si è persa la capacità di avere una visione d’insieme su medium e messaggio. Non so se ci sono critici e ascoltatori che oggi, nel 2024, si pongono il problema del perché l’artista X si esprime in quel modo e non in un altro. Ad esempio negli anni Settanta quasi tutti gli artisti indipendentemente dal genere cercavano di ampliare la coscienza, ovvero di alterarla. Ho dovuto ascoltare In C di Terry Riley in una chiesa tre anni fa per capirlo, sentendo gli effetti su di me. E poi ritornare a certe cose scritte da Braxton sulla musica come ‘risveglio spirituale’. Anche i moog di Sun Ra avevano quello scopo, ‘ti porto nello spazio’: ecco il perché di quelle dilatazioni. Poi dagli anni Ottanta con la fine dell’utopia in musica si è persa la fiducia nelle grandi narrazioni ed ecco Zorn che compone istantaneamente invitando musicisti che parlano linguaggi diversi a suonare assieme e si inventa le game card. Ecco, a me manca qualcuno che faccia lo stesso discorso per il presente: come e perché si evolve lo snocciolare rime da Michael Franti a Eminem ad esempio. Al di là del fatto che la gente che non prende sul serio la musica è sempre esistita e che non possiamo amare tutti le stesse cose, mi sembra che più gente apprezzerebbe ciò cui noi siamo appassionati se ne percepisse la cosiddetta urgenza espressiva, il senso, la capacità di orientarci nel presente. Che però è una cosa che richiede una cultura immensa, non solo musicale, e capacità di sintesi. Oggi con la frammentazione del mercato in mille nicchie, chissà se è una cosa ancora possibile …
@gabrielegagliardi3956
@gabrielegagliardi3956 4 месяца назад
Sì, anche se la fascinazione per l'oriente è stata anche moda e cliché commerciale, non parlo ovviamente di Riley, Pharoah Sanders o Don Cherry, in tanti però sono saliti sul carrozzone new age, specialmente a cavallo tra '60 e '70. Fenomeno tra l'altro già sbeffeggiato da Zappa a più riprese in "we are only in it for the money". "I'm goin' to the love-in to sit & play my bongos in the dirt.". Suonare i bonghi nella spazzatura è una delle immagini migliori per descrivere la febbre per l'oriente a tutti i costi, il sole, il cuore e l'amore.
@giovannialtana6962
@giovannialtana6962 4 месяца назад
Santo l'inventore dell' antiskip nei lettori cd, ogni buca presa con l'auto era una preghiera laica 😂
@MrTommyTheWho
@MrTommyTheWho 4 месяца назад
Assolutamente e completamente d'accordo. Io stesso, che AMO ancora oggi gli album intesi come progetto completo e compiuto, non potrei, al giorno d'oggi, fare a meno dello streaming, lo ammetto. Anche per cercare e scoprire mille cose in più di quanto avrei potuto fare negli anni novanta, ca va sans dire. La discrimine è sempre il "come": anche quando vado a cercare o riprodurre brani cerco di farlo con un senso logico, con o senza l'aiuto dell'algoritmo, con un po' di pazienza. Ad esempio la frase/il comando verso Alexa "riproduci musica di sottofondo", personalmente, non può che farmi venire l'orticaria. Non potrei mai. Equilibrio. Se sei un appassionato ci vuole equilibrio. Se non lo sei, come era anche all'epoca, va bene anche la playlist ad cazzium di Spotify come lo era la compilation dell'autogrill.
@belik83
@belik83 4 месяца назад
Condivido tutto! Ad ogni modo per molti dei brani che hai selezionato per le tue playlist vado sempre a cercarmi l’album le le info relative 🤓 Grazie
@castanomax1
@castanomax1 4 месяца назад
bellissimo argomento!!! grazie
@lorenzorepetto4268
@lorenzorepetto4268 4 месяца назад
Ci sono pochissimi divulgatori culturali competenti, entusiasti e con il giusto modo di "bucare lo schermo". Nell'ambito musicale sei di gran lunga il numero uno. Innanzitutto mi rapisce la tua voce, poi la sicurezza con cui affermi ciò che dici, infine la conoscenza e la competenza che dimostri ogni volta. Sono del 1985, e faccio parte di quelli che tendono a rimanere ancorati alle sicurezze del passato (soprattutto blues, rock, soul, canzone d'autore, meno jazz e classica, praticamente niente rap e generi affini). Ammetto la mia chiusura nei confronti del nuovo, influenzato dal mainstream nuovo. Prometto che ingaggerò una battaglia con la mia parte più ricca di pregiudizi, e inizierò a seguirti sui consigli che dai ogni giorno. Ti confesso che ho fatto solo un tentativo un giorno ascoltando 4 o 5 brani da te suggeriti su Spotify e non essendomi piaciuti ho mollato, ma ci riproverò. In ogni caso sei davvero un grande. Sono d'accordo col 90% delle cose che dici, e che hai detto in questo specifico video davvero molto interessante. Ti mando un caro saluto e, da rossonero come te, Forza Milan! Ps ti seguo sempre su Radiorossonera, e lì sono d'accordo al 100% con tutti i tuoi ragionamenti😉😊. Ancora tanti tanti complimenti, non mollare, sei bravissimo!
@poppihellas813
@poppihellas813 4 месяца назад
bellissimo video, Enrico , grazie ! Mi hai ricordato l’album dei Talking Heads, è da tempo che non l’ho ascoltato, vado a riprendermi il cd e lo riascolto adesso 😊
@paolodamele8129
@paolodamele8129 4 месяца назад
Ciao Enrico Intervento approfondito e articolato come nella tua tradizione L'unica cosa che mi manca dei vecchi tempi è la sacralità del momento nel comprarsi un album (io sono del 1975). Considero la copertina e l'oggetto in se ,parte del pacchetto artistico . Quindi il messaggio intrinseco della band o dell'artista in questione. Come si fa a ascoltare DISINTEGRATION ,senza entrare in questa modalità mentale? Mi piace parecchio la proposta di bruce dickinson riguardo alla sua idea di piattaforma .
@Ros_js
@Ros_js 4 месяца назад
"La musica oggi è sottofondo", è la cosa più vera e allo stesso tempo avvilente, prima la musica faceva parte della vita delle persone, univa ed era imprescindibile, oggi è quasi un riempitivo, come siamo arrivati a questo mi chiedo.
@enricot.3483
@enricot.3483 4 месяца назад
Ciao Enrico Sai una cosa? Una volta ascoltavo album interi. Una volta ascoltavo più musica. Adesso, in questo preciso momento, mentre mi rado, sto ascoltando un podcast (questo video)... Trovo, aimé, più interessante un argomento che una canzone. Mi aiuta ad argomentare meglio, a farmi un'idea più specifica di un soggetto. Che ci piaccia o no ammetterlo, ci si vede sempre meno con gli amici, soprattutto quando hai una famiglia e sempre meno soldi, e il modo più veloce per "discutere", seppur a senso unico, di qualcosa, è attraverso i commenti, come in questo caso. Un abbraccio
@akiretto
@akiretto 4 месяца назад
Non ricordo quanto tempo sono rimasto a curiosare sulla copertina di "Somewhere in Time". E c'era una cosa che, oltre gli LP, andava preservata più della tua stessa vita: la puntina!
@basiliodiiorio1071
@basiliodiiorio1071 4 месяца назад
Enrico, ti ringrazio di aver concentrato in poco piu di mezz'ora tutto (o quasi) quello che penso dell'evoluzione della nostra passione. E sottolineo passione, è questa la chiave. Ho 51 anni, compro ancora vinili e CD, ma voglio riascoltare e guardare questo video con mio figlio di 21 anni che vive completamente un'altra realtà, com'è giusto che sia. Sarà molto stimolante. Grazie ancora e complimenti per il lavoro che fai.
@MrAlexMelvin
@MrAlexMelvin 4 месяца назад
Oggi storia della musica, grazie prof.
@ChuckBiscotti
@ChuckBiscotti 4 месяца назад
Grazie Enrico. Il tuo intervento è una delle cose più belle, interessanti e sensate che ho visto da quando ho internet, cioè dal 1995.
@andrea_carnicci
@andrea_carnicci 4 месяца назад
👏👏👏👏👏👏👏 Enrico siamo più o meno coetanei e mi sono ritrovato praticamente in pieno nelle esperienze di ascolto e di fruizione della musica che hai descritto. Per quel che riguarda le compilation, personalmente ho sempre utilizzato i The Best of per introdurmi all'artista: se poi mi piaceva andavo a caccia di LP. Per quanto riguarda gli audiofili, come fruitore confermo quello che dici tu: si ascoltava come si poteva... l'importante era ascoltare. E nel "come si poteva" rientra anche il discorso sulla musica masterizzata: fin dove sono potuto arrivare ho comprato... il resto no. Da ragazzi con altri due/tre amici mettemmo su una cooperativa: quando qualcuno comprava qualcosa lo masterizzava agli altri, e in questo modo salvavamo un po' le spese. C'erano investimenti francamente impegnativi... quando cominciavi ad andare sulle discografie complete (o quasi) di gente come Duke Ellington, Miles Davis, John Coltrane, Frank Zappa, 20 o 30 anni fa il gioco si faceva duro per le tasche. A farsi la completa dei Led Zeppelin son buoni tutti... Per esperienza di lavoro a contatto con il pubblico posso dirti che negli ultimi 10 anni ho notato un cambiamento abbastanza marcato: 8-10 anni fa andavano ancora molto diffusori di una certa qualità, non eccellente ma buona. Con l'avvento degli assistenti vocali e dei diffusori abbinati il mercato è stato sconvolto. Allo stesso modo le cuffie da 2-300 euro hanno molta meno richiesta, mentre gli auricolari sì, vanno fortissimo. Però che le AirPods hanno l'audio spaziale lo devi spiegare, e anche quando l'hai spiegato e fatto sentire, poi non lo usa nessuno... La qualità del suono rimane l'ultima delle esigenze, anzi meno di ieri, visto che siamo in epoca di "musica di sottofondo". Però c'è un bel delta...come notavi, la qualità media di una volta era molto più bassa di quella di oggi.
@giovanniserra5477
@giovanniserra5477 4 месяца назад
Argomento molto interessante e spunti altrettanto interessanti. Grazie Enrico! 👏👏👋👋
@RinaldoMorelli
@RinaldoMorelli 4 месяца назад
Ciao Enrico, intervengo sul tema perché trovo sempre molto interessante il dibattito su "Una Volta Era [di solito meglio]. C'è un difetto di memoria, come hai detto giustamente tante cose che con la musica si fanno oggi le si faceva all'epoca, la differenza (straordinaria) è che oggi si può trovare praticamente tutto in pochi secondi, all'epoca c'era l'attesa. Questa credo sia la differenza, il passaggio dall'epoca dell'"evento" a quella del "tutto-tanto-subito". Non so dire quale sia la migliore, credo non ci sia un vincitore perché ogni periodo storico porta le sue peculiarità. In tutto questo, la cosa che resta è la passione per la musica, filo che lega le epoche. In fin dei conti, l'evoluzione spesso è un qualcosa che già facevamo ma che adesso facciamo più comodamente. Sul tema audio e i puntinari del Technics 1200 non posso che sottoscrivere ogni tua parola, loro amano il suono non la musica.
@effeeffe6281
@effeeffe6281 4 месяца назад
sono d'accordo su tutta la linea, la differenza che trovo tra farmi una play list e registrarmi una cassetta era il piacere della "manualità", stesso motivo nell'acquistare/scoprire un disco, il punk e Mod revival '79 l'ho scoperto con l'Altra Domenica e poi l'ho vissuto cercando, contattando. diciamo così, facendo. per le cassette disegnavo anche le copertine e anche quello era un rito; era il periodo dell'hardcore californiano, DK, Adolescents etc. tu pensa che, eravamo un gruppo di amici, acquistavo i dischi direttamente da Bomp records... bellissimo ci arrivavano i dischi ordinati ed altri regalati oltre a qualche numero di flipside. Dopo un po' sono arrivati da Disfunzioni e Revolver. relativamente alla qualità, secondo me, a volte è "colpa" della lunghezza, un CD è lunghissimo, un LP molto raramente arrivava ai 45 minuti per motivi fisici. Nostalgia? boh. diciamo che l'lp il più delle volte l'ascoltavo seduto sul divano con la copertina in mano, già un cd lo uso come una radio, durante lo streaming, spesso, neanche ricordo cos'ho ascoltato, preferisco la radio.
@albertoclamer5923
@albertoclamer5923 4 месяца назад
L'importante è scoprire. Grazie Enrico
@spigolaturesonore
@spigolaturesonore 4 месяца назад
Ciao Enrico, nonostante ascolti musica principalmente da applicazioni personalmente da un po’ di tempo sto cercando di ascoltare musica come facevo in passato ovvero quando scopro un nuovo album che mi interessa faccio finta di avere il cd ovvero mi concentro solo su quel disco, ivi compreso quando scopro un’artista non ascolto mai tutta la discografia, ma cerco di scoprire lentamente ogni album dando alla scoperta una mia dimensione temporale. Tuttavia, capisco che così facendo capisco che limito inevitabilmente tutto ciò che posso scoprire.
@Francylupidevi76
@Francylupidevi76 4 месяца назад
Verissimo tutto vero
@theoverness9054
@theoverness9054 4 месяца назад
Grazie Enrico, per questo video, io sono appassionato ancora dei vinili e CD ho bisogno della copia fisica di un artista, no so quanti CD e vinili ho acquistato nel tempo, ne ho perso il conto, avendone anche originali degli anni 70 80 che per me sono come reliquie, per quanto riguarda il discorso delle playlist, ci sta, però come dicevi tu, devono essere ben organizzate e devono seguire un filo musicale logico e coerente tra i brani che fanno parte appunto della playlist.😊
@CristianoLucidi
@CristianoLucidi 4 месяца назад
condivido tutto e sottoscrivo
@lorenzodamarioguitar
@lorenzodamarioguitar 4 месяца назад
Forse più che distrutto l'hanno fatta regredire, siamo tornati ad una sorta di jukebox, solo che quella macchina era una e la musica lì restava, ora c'è ne abbiamo 800 miliardi e non ci ricordiamo nemmeno un titolo o un autore
@salvatore198
@salvatore198 4 месяца назад
Sono molto contento di aver scoperto l'altro giorno i Fontaine D.C
@bod800
@bod800 4 месяца назад
Ho sempre vissuto e tuttora vivo l’album come creazione artistica, sia da fruitore sia da musicista. Qui sta il “problema”: caricando di enorme valenza l’LP, sono sempre preso da mille dubbi, da mille paure (come dici tu). Come se quello dovesse essere il mio lascito ai posteri, come se in futuro dovessi essere giudicato da quel che c’è nell’album e da com’è confezionato, dalla qualità dei suoi elementi. Ho amici musicisti che hanno un approccio più leggero verso la musica, la vedono come il prodotto di un processo creativo momentaneo… io invece non riesco a liberarmi dal peso di cui io stesso carico l’atto creativo e spesso me la vivo male 😅
@stefanoviglietti1289
@stefanoviglietti1289 4 месяца назад
In riferimento all'argomento ho visto non molto tempo fa un servizio televisivo degli anni ottanta riferendosi ai LP degli artisti che partecipavano a San Remo. Secondo il servizio le case discografiche si erano mettevano d'accordo per realizzare la compilation di Sanremo perché sapevano già che non sarebbero riusciti a vedere abbastanza copie con i singoli artisti.
@mariapiamenicocci8947
@mariapiamenicocci8947 4 месяца назад
L'avidità di scoprire musica ha condotto buona parte della nostra generazione a fare esperienze sonore indescrivibili. Passavi dalla monnezza più fetida, al capolavoro avveniristico sentendoti un pioniere. Tutto con la smania di non averne mai abbastanza. Io ne conservo ancora molta, anche se mi rintano ogni tanto in quelle chicche scoperte tanto tanto tempo fa. Ma questa è la mia personale cultura di base, senza la quale, forse, non avrei tanta viva curiosità e fame di suoni e nuovi (futuri) ricordi.
@francescoingannamorte4449
@francescoingannamorte4449 4 месяца назад
Concordo sulla qualità audio, ho trovato inutile la battaglia di neil young contro la qualità audio di spotify quando io da appassionato di musica ritenevo harvest un capolavoro sia 20 anni fa in cassetta che ora in streaming. Non mi cambia la vita o l'ascolto quella differenza sonora spesso impercettibile
@cristiannappa9312
@cristiannappa9312 4 месяца назад
Ciao Enrico, io sono classe 1982 e ricordo che da adolescente per avvicinarmi ad artisti che non conoscevo partivo sempre dal prendere i Best of con i pezzi più conosciuti, poi se mi piaceva l'artista prendevo gli album singoli dell'artista. Da allora ho comprato un sacco di Lp, Cd, Musicassette ed ognuno di questi aveva i testi delle canzoni, i crediti ecc. Per non parlare dei walkman, giradischi e lettori Cd portatili come supporti per ascoltarli. Ritengo che oggi sia un po' triste la musica liquida rispetto al formato fisico.
@patrizialiverotti9138
@patrizialiverotti9138 4 месяца назад
😂😂😂😂Giustissimo Capitano !! Che Dio ti benedica , ci hai fatto rivivere con gioia gli anni migliori !!!!
@Clark29789
@Clark29789 4 месяца назад
Amen! ❤
@pierfrancescomonari220
@pierfrancescomonari220 4 месяца назад
Da adolescente come anche adesso d”altronde, partivo da raccolta di singoli di un artista come base per poi approcciarmi all’intera discografia, mentre per alcune band o singoli artisti ( esempio Eagles o Supertramp) che non mi appassionavano la formula greatest era per me più che soddisfacente
@rossquaresmini5834
@rossquaresmini5834 4 месяца назад
Assolutamente oki Grazie! Aspettiamo in futuro un ribilanciamento tra la musica liquida e Quella inevitabile materica ❤🎉
@francescaghidotti5212
@francescaghidotti5212 4 месяца назад
Buon giorno! Non so se leggerai questo commento, anzi, non so come tu faccia a fare tutto quello che fai tra famiglia e impegni vari! Avrei molte cose da dire, i tuoi video offrono sempre spunti interessanti anche se non sempre giungo alla tua conclusioni. Sulla qualità audio. Si, la portabilità della musica, che una volta era veramente di qualità inferiore rispetto a quello che offrivavano i sistemi casalinghi, esiste da 40 anni circa, che fosse con i lettori 45 giri portatili ( che letteralemnete tritavano i dischi con l’utilizzo continuo ) o con le musicassette con gli walkmen. Però una volta la comodità non SUPERAVA preponderantemente come modo/tempo di utilizzo l’ascolto casalingo, e se anche una volta ovviamente gli impianti avevano differenti fasce di prezzo/qualita, diciamo che lo standard minimo “garantito”/“comune” era un filo più elevato. Nel decennio in cui tu nascevi, in Italia era normale avere in casa oltre ad una tv anche una radio e un impianto hai fi, che all’epoca prevedeva almeno un preamplificatore, un amplificatore, un equalizzatore, un sintonizzatore radio, un lettore vinile, un lettore musicassetta e successivamente un lettore cd e/dac esterni( be ovvio le casse sonore eh! ). Certo esistevano impianti costosi e altri meno, ma una certa qualità sonora di base era “garantita” dal sistema stesso. Gli impianti compatti sono comparsi come consuetudine tra le case degli italiani direi empiricamente a metà degli anni ottanta in poi. Questo per dire che è vero, ci sono sempre stati gli audiofili ( alcuni veramente “puri” di cuore altri decisamente psicopatici ) che si acquistano sistemi hai fi accuphase o mcintosh ( per loro i Cambridge/Marantz/Denon sono di serie b ), ma OGGI la maggior parte NON utilizza un impianto hi fi per ascoltare musica, al di là se la fonte sonora sia un file hi res streammato o un pcm oppure un cd fisico ( o un vinile e via dicendo ), ma lo fa dallo scatolone di alexa……. Che senso ha ascoltarsi gli arrangiamenti del buon Morricone dell’epoca o le composizioni vocali strasognanti di una Laura Mvula di oggi se con i mezzi che sia hanno non si distinguono nemmeno????? Io sì ho capito che generalemente in Italia la musica ha perso la sua importanza come mezzo culturale di massa, ma secondo me questo pass anche dalla qualità dell’ascolto. Anche mio figlio si registrava le sigle dei cartoni animati…… dagli altoparlanti della tv ! ( sai che qualità) o le musiche degli oasis da mtv, ma non è mica scemo e una volta cresciuto ( e anche con la paghetta eh! ) si è preso tutti gli album ( e pure le compilation ) in cd…… Questo per dire che ci sta un iniziale “arrabbatatarsi” per ascoltarsi la musica che si vuole spendendo poco/avendo poco, mai si cresce e si considera la musica che si vuole ascoltare come MERITEVOLE del nostro impegno/tempo/denaro ad una qualità superiore. Che poi non è che mi offendo se mi vorrai regalare un impianto Accuphase top di gamma! Sono certa che mi metterò a piangere, quello sì😢😀😁🤣🥰 Un bacione😘
@ilmelangolo
@ilmelangolo 4 месяца назад
Commento tattico pe' spigne er canale
@giuliamussoni2550
@giuliamussoni2550 4 месяца назад
😂😂😂😂😂😂😂😂😂
@user-dy7is1lg8f
@user-dy7is1lg8f 4 месяца назад
Grazie a te
@LucianoZella
@LucianoZella 4 месяца назад
Io ho perfino registrato con il cassette-deck a pile e tastoni direttamente dallo speacker del televisore. Robe che il low-fi è Brian Eno
@mariosartorini2888
@mariosartorini2888 4 месяца назад
Ciao Enrico, intanto complimenti x il lavoro che fai,che nessuno sta facendo....in quanto le compilation non credo che abbiano danneggiato la musica in quanto ci sono sempre state,il problema è l uso che se ne fa nel senso,la hit deve portare ad ascoltare e scoprire il resto dell album...non che sia auspicabile che si vada a scoprire l intera discografia di un artista....questa è la mia opinione... ciao
@lucacoffari5417
@lucacoffari5417 4 месяца назад
Ascolto Jazz e seguo il tuo programma. Mai preso una complilation anche perché nel jazz molto spesso é importante la data, giorno; poi si ricostruisce la storia. Le compilation da ragazzo su cassetta 😂 si, c’è stato un periodo
@XYZ-cp2cv
@XYZ-cp2cv 4 месяца назад
Il tuo approccio da amante della Musica mi piace molto. Per niente snob o elitario. Pura passione e curiosità.
@Dario_Sebastiani
@Dario_Sebastiani 4 месяца назад
Me stai a fa senti' fuori dal mondo Enrico! 🤣 Da sempre dal singolo mi vado a sentire le discografie, perché essenzialmente è un discorso, non a caso si parla di "linguaggio musicale". Motivo per il quale non ho il gruppo o il cantante preferito, ogni asrtista è cosa a sé, è un modo a sé di dire qualcosa. E purtroppo è vero quello che dici, chi cerca, chi ascolta, chi si sofferma è sempre in minoranza.
@dorianmoorcock7631
@dorianmoorcock7631 4 месяца назад
di compilation e best of ne ho penso una 60ina, le trovo molto comode, ma per metal e anche altre cose sparse ho le discografie. Video molto interessante.
@p38punk-punk-filosovietico
@p38punk-punk-filosovietico 4 месяца назад
fermo restando che da adolescente anche io ho frustato le compilation fatte in casa (a volte ce le regalavamo per natale), ma da ascoltatore e da musicista, l'album permetteva la comprensione di un discorso articolato che l'artista o la band voleva fare attraverso un percorso complesso. Penso a 17 seconds dei cure, certo conosciuto da tutti per "a forest". Ma quel brano inserito nel contesto del suo album assume un significato tutto nuovo.
@P1st0lP3t3
@P1st0lP3t3 4 месяца назад
Sei stato la mia guida musicale ai tempi del liceo e sei la mia guida musicale oggi a quasi 41 anni, la vita é un eterno dejavu.
@giulianoscagliarini8302
@giulianoscagliarini8302 3 месяца назад
Ho la casa piena di dischi , cassette , cd. Nel pc ho delle raccolte di mp3 e una cassa bluetooth con cui ascolto i podcast o altro... Ti dirò: non mi ritengo certamente un audiofilo e certe cose le ritengo menate senza senso. Come i cavi piatti o jack dorati..però, quando posso, ascolto la musica che ho a casa e col mio impianto perché mi fa godere a un livello impensabile con altri supporti. Sono curioso di ascoltare quello che proponi nel tuo altro canale e lo farò, anche tempo permettendo. Racconto una cosa che mi è successa e che ritengo utile da sapere. Un mio buon amico mi incontrò a casa di altri mentre provavo ad ascoltare in CD Red dei King Crimson. Gran disco! Però non mi stava assolutamente impressionando..allora lui me lo registrò dal disco originale in audiocassetta ..un'altra cosa! Dal piattume con scarsa dinamica sono passato a sentire , ASCOLTARE, quello che Fripp e compagni avevano realizzato. È verissimo ciò che dici sulla portabilità della musica attraverso nuove tecnologie e supporti relativi ma spesso, nel passaggio da un supporto all'altro , vengono perse delle informazioni. Benissimo che i rumori di fondo e fruscii vengano eliminati ma nei remasters spesso si è buttato via il bambino con l'acqua sporca. Male, se poi ti scopri amante dei King Crimson, ad esempio. Naturalmente, ciò che nasce per il CD e con esso viene suonato ha altre caratteristiche apprezzabilissime, mi piace molto l'album dei Mötley Crue senza Vince Neil ,una dinamica pazzesca , una freschezza compositiva senza precedenti. UN GRAN BUCO NELL'ACQUA per loro, l' avrò comprato solo io e altri quattro per sbaglio...ma questa è un'altra storia. Quanto ai bootleg , li ritengo importantissimi , sono quanto di più reale sinpossa ascoltare di un artista , sono registrati con mezzi di fortuna ma sono documenti di come la perfezione di certi "live" sia spesso grandemente aiutata. E sì, la compilation ,la playlist vanno bene , fanno parte dell' esercizio del poter scegliere. L'album lo si ascolta perché si è curiosi di sentire cos' abbia da dire l'artista. È vero che l'arte in sé non ha nessuna utilità ma senza l'arte non si può vivere. Almeno non io.. Grazie!
@j.marcoblida8210
@j.marcoblida8210 4 месяца назад
Bel contenuto. Io ho 51 anni e come è sempre stato amo la scoperta della musica, di tutti i generi. Mi piace conoscere gli artisti, il loro mondo. Non sono legato alla musica dei miei 20 anni, la musica oggi mi piace più di prima. Le canzoni oggi mi piacciono tutte, mentre una volta erano poche quelle che mi piacevano. Però quelli che mi piaceva prima era che anche commercialmente c'era maggiore varietà di genere.
@Francesco0987
@Francesco0987 4 месяца назад
Su Spotify creiamo le nostre personali compilation, io ne creo molte di playlist fatte con le mie canzoni preferite. Però vuoi mettere quando ti prendevi il tuo cd 💿 anche masterizzato e magari ti ci mettevi una intro a tuo piacimento oppure anche solo mettere su una bella compilation live, anche vinili ok, ad esempio io ad oggi metto sempre su il mio bel doppio cd live originale del mitico festival di Knebworth, a dir poco favoloso, un concertone con Pink Floyd, Genesis, Phil Collins, Tears for fears..ecc, c'è su Spotify sì è vero, ma ripeto, vuoi mettere quella cosa di metterti su tu il CD ed ascoltarlo in tutta tranquillità senza pubblicità e senza che si blocchi o salti per esempio? Perché sì, pure se è Spotify, e non su cd quindi, salta uuuh se salta eccome, spesso si blocca causa connessione internet ecc, il mio cd originale non si blocca non ha pause ad cazzum e soprattutto posso decidere io quando e come ascoltare la compilation in questione. Poi si parla di cofanetti con booklet con foto e ringraziamenti vari. Tutto vero comunque, concordo con Silvestrin. Però per alcune band specialmente rock, per dirne una... Van Halen, hanno fatto un singolo best of molto bello e molto basilare e negli anni 2000 un doppio greatest hits, mash-up delle due formazioni con Lee Roth e Hagar alla voce, però essendo una delle band storiche rock secondo me bisogna ascoltare gli album e non solo i singoli best of, per poi magari passare ai dischi migliori solo dopo aver ascoltato i best of, perlomeno se vi è garbato l'artista in questione 😉
@thulsadoom78
@thulsadoom78 4 месяца назад
È un argomento complesso, mi trovo d'accordo in molti aspetti vista l'età e la passione. Socialmente è in atto una diaspora che spesso neanche la musica riesce a ricomporre, sia rispetto alle nuove generazioni ma anche a quelle più mature.
@shigarakimusic
@shigarakimusic 4 месяца назад
Interessante il discorso della portabilità della musica e mi trovo d'accordo, nonostante riconosca il valore dell'audiofilia, nel senso che avendo la possibilità di fare anche ascolti ad un livello molto alto (si parla di impianto da studio da 40.000 €), posso apprezzarne le qualità innegabili. Ma pensare che l musica sia danneggiata nella sua diffusione da un ascolto di qualità inferiore è in gran parte falso. C'è anche da dire che proprio negli ultimi anni sono usciti fuori sistemi di diffusione estremamente portatili con un livello sonoro più che dignitoso, quindi i nostalgici del "supporto analogico" hanno torto al 90% se si parla di qualità migliore in senso assoluto. Il vinile può piacere di più e anche a ragione, ma è oggettivamente migliore? Decisamente no. Io poi li compro lo stesso perché mi piacciono, ma bisogna anche sapere di cosa si parla in ambito tecnico.
@Angelo-M
@Angelo-M 4 месяца назад
Ho un ricordo di quando ero piccolo che mia sorella maggiore aveva dei dischi formato 45 giri che andavano a 33 giri, con 3 canzoni di autori diversi per lato, potrebbero essere stati i primi dischi compilation? Argomento molto interessante
@matteopellegrini7157
@matteopellegrini7157 4 месяца назад
Mi ricordo soprattutto negli anni 90 , le compilation di musica dance ,Summer 94, !! Tipo !!!
@duncanfrosi4354
@duncanfrosi4354 4 месяца назад
Livello di contenuti sempre più alto. I tuoi video sono la confort zone su youtube. 🙏
@danielep2488
@danielep2488 4 месяца назад
Gran bella analisi Enri. Sarebbe fantastico se ogni settimana consigliassi un album, un sano mix tra Classic e new.
@GreatWaster
@GreatWaster 4 месяца назад
Il martedì su Twitch fa esattamente questo! 😉
@paulinbubyland
@paulinbubyland 4 месяца назад
Sottoscrivo tutto quello che dici. Sei un grande
@alessandrodeste9493
@alessandrodeste9493 3 месяца назад
Ciao Enrico sei un grande hai detto cose giustissime... Hai perfettamente ragione... ..condivido a pieno....
@tamago77
@tamago77 4 месяца назад
d'accordo con te al 100%. Ci siamo impigriti nella scoperta di nuova musica, il fatto è che per quelli della mia generazione ci veniva servita su un piatto d'argento, io come e dove ascoltarla è ed era secondario. Io registravo le canzoni dalla tv ed ero felicissima, figurati che qualità poteva mai avere
@alex_s_music
@alex_s_music 4 месяца назад
Nel video si dicono molte cose, ma mi soffermo sul discorso iniziale degli album. Personalmente, non penso che l'album sia in assoluto il modo migliore do fruire della musica di un artista, semplicemente perché non sempre tutti i brani di un album sono belli allo stesso modo. Io stesso mi faccio playlist dei brani che preferisco di più di un determinato artista, o a volte di artisti simili tra loro. A volte di un album mi piace un solo brano! Poi che alcuni album siano "viaggi" è un conto, ma per la mia esperienza sono una grande minoranza. Tralasciando i concept, la stragrande maggioranza degli album non ha brani che raccontano qualcosa con una tematica comune, e se anche fosse, non ci si può forzare a sentire un brano poco stimolante solo perché è collegato al resto della raccolta. Un po' come nel MCU, che sei costretto a vedere una serie o un film di un personaggio che non ti piace se vuoi capire qualcosa su un film che invece ti interessa. È un modo tremendo di esporre l'arte, costringere ad ascoltare/vedere/leggere qualcosa di poco interessante per capire quella che ti piace. Di molta della musica che mi piace, parlando di quella cantata, molto spesso i testi sono ridicoli, non così profondi o anche se presentano particolarità, non sempre hanno sto gran messaggio o questa scrittura emozionante. Di fatti, preferisco quando i suoni sono ben organizzati tra loro, indipendentemente dal testo, che è una personalizzazione estrema dell'artista nell'opera.
@motorsoundtv2113
@motorsoundtv2113 4 месяца назад
Ti ricordi o hai mai sentito i cofanetti di "Selezione dal Reader's Digest"? Una decina di LP di pura musica da sottofondo, creata appositamente per questo. Ogni LP era di genere diverso, in prevalenza con riedizioni di classici, ma anche con pezzi originali. Ebbene, se pur la sua funzione era quella di fare da "tappeto sonoro", mi permise, da bambino, di conoscere la musica. Dal jazz alla classica, dal rock classico al pop internazionale. Quindi, si: sono grato alla musica di sottofondo, perché in fondo siamo noi a dargli o meno il peso della dignità d'ascolto.
@il_Med
@il_Med 4 месяца назад
Ogni tanto vado a rivedere uno dei vecchi album dell'era pre-internet, e mi piace guardare in fondo dove c'è l'indirizzo per scrivere al fan club del gruppo: "for fan club and merchandise info, send a self addressed envelope to: P.O. box...." e poi la via, la città....
@ernestoventura3989
@ernestoventura3989 4 месяца назад
Ricordo che registravo dalla radio sulle mitiche TDK aspettando che il dj passasse le canzoni preferite sperando che non ci cantasse sopra 😁
@piccipicci709
@piccipicci709 4 месяца назад
Eppure.....eppure il mio trip di quattordicenne per i Floyd partì con una compilation dal titolo ironico ^A collection of great dance songs" in cui Sheep stava insieme a un remix di Money e a una versione tagliata di Shine On part 1, quindi sì, certe "bestemmie" si sono prodotte in tempi non sospetti e a me, come penso a tanti altri pischelli squattrinati, furono di enorme utilità nel processo di scoperta di band e artisti. Poi venne anche il tempo delle compilation doppie, come Changesbowie che, seppure incomplete, davano un'idea abbastanza precisa della sua evoluzione artistica in chi non poteva permettersi economicamente troppi acquisti. Le compilation erano insomma un veicolo sia di democratizzazione della musica sia uno strumento didattico - e comunque sono sempre state "pane quotidiano" per molti ascoltatori di musica classica e jazz, generi dove l'attenzione è posta tutta sull'interprete che nei vari album suona composizioni varie dello stesso autore o varie di vari autori
@FedericoDOnghia
@FedericoDOnghia 4 месяца назад
Per la precisione, in quella compilation Money fu totalmente ri-registrata dal solo Gilmour per questioni di diritti sul mercato USA. Un caro saluto.
@matteoalgeri1552
@matteoalgeri1552 4 месяца назад
totalmente d'accordo... onestamente le playlist di spotify mi aiutano a scoprire nuovi artisti, quando becco una canzone che mi piace la salvo e vado ad ascoltarmi la playlist "this is ..." se le 5-10 canzoni più famose mi incuriosiscono vada ad ascoltare gli album in ordine cronologico.
@AndreaPastori
@AndreaPastori 4 месяца назад
Una lacrimuccia sui crediti nei dischi…
@72ElGringo
@72ElGringo 4 месяца назад
Adoravo i 45 giri.. molto spesso il lato b nascondeva delle perle di rara bellezza.
@marcofunk6280
@marcofunk6280 4 месяца назад
Ciao Enrico, io ascolto molto funk e synthwave....è mi piace tantissimo gli extended version dei singoli (a volte 8 minuti di musica)
@giulioautieri
@giulioautieri 4 месяца назад
👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Далее
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