05 - La grande illusione dell’io - Ispirazioni mattutine con Lama Michel Rinpoche 

Se la sofferenza esiste, la guardo, non perché io sto meglio, ma, perché provo compassione e vicinanza verso le persone che soffrono più di me. Tasci Delek ❤

Esci dalla società umana; trova compagnia fra i cani randagi; raggiungi così il divino. Poi cerchi l'approvazione dei cani randagi. 😊 solo su queste parole di Lama Michel c'è da rifletterci per mesi e provar cordoglio di sé per anni.

grazie della tua generosità Lama Michel

Grazie Lama Michel 🙏🏻❤️

Grazie Lama Michel ❤

Grazie maestro Lama Michel Rinpoche 🙏❤🙏

Grazie come sempre per i tuoi insegnamenti!

Om Shanti Om 🙏

Grazie ❤

Grazie caro Lama ❤🙏

Grazie mille🙏🙏🙏

Grazie ❤

Grazie infinite caro Lama ❤

I ❤

Grazie Maestro 🙏 buon inizio settimana

In italia c'è il proverbio "mal comune mezzo gaudio" che è proprio un pessimo approccio. Ci si confronta e se va tutto male va bene. Ricordo che un insegnante di religione molto originale alle medie ci aveva fatto una lezione su questo e diceva di dimenticare questo proverbio, perchè "mal comune è mezza epidemia" . Grazie sempre Lama Michel ❤

Tashi Delek ❤❤❤

🙏🙏🙏

Insegnamento sincronico perchè, giusto ieri, ne ho fatto esperienza ed è stato oggetto di mie riflessioni. E' proprio vero quanto certe dinamiche malsane, ad esempio l'iper-critica e la lamentosità continua, ed in genere tutto ciò che alimenta gli inquinanti, causino una certa quantità di perdita di energia, di stanchezza mentale, di sofferenza. E, sovente, questo può capitare anche quando ci si viene a trovare a contatto, per lungo tempo, con chi si lamenta continuamente ed è sempre critico nei confronti di ogni cosa. Mi è piaciuto molto il detto "prima di sentirti escluso dalla società, auto-escluditi" perchè, praticamente, è quanto ho scelto di fare dopo diversi anni di pratica. Non è un isolamento il mio, perchè isolarsi è deleterio, anche perchè le relazioni servono da termometro e da specchio, ma è stato piuttosto un naturale processo di protezione, anche perchè, quando il bisogno di approvazione via via diventa più flebile fino a (quasi) scomparire, quando non sei più identificato con l'immagine che tu vuoi o devi mostrare agli altri, allora si trova appagamento anche nella solitudine, perchè non occorre più alcuna stampella esterna, quando, nel mio caso, per qualche ragione credo dharmica o karmica, le uniche compagnie sarebbero quelle distruttive, quelle che rischiano di trascinare fuori di sè. Il paragonare se stessi agli altri, a lungo andare, crea attrito interno a causa di una sorta di spersonalizzazione ma ancor di più perchè ciò causa troppo movimento mentale generato da una mancanza di autostima. Impegnarsi dunque a connetterci con le qualità e non con i difetti. Grazie per il tuo dito che indica la luna.

Dove si fanno questi incontri?