"Prime impressioni" è sempre stato uno dei titoli di lavorazione di "Orgoglio e Pregiudizio" che preferisco anche se l'originale è ottimo. Inoltre mi ha sempre fatto ridere quello che avrebbe dovuto essere il titolo che Hitler voleva il Mein Kampf ma che a quanto pare l'editore lo costrinse a cambiare: "Quattro anni contro le bugie, la stupidità e la codardia"
Un esempio che mi viene in mente è "La pelle" di Curzio Malaparte, doveva chiamarsi "La peste" ma a causa dell'uscita dell'omonimo libro di Camus ha cambiato il titolo.
Io so che il famoso romanzo d'esordio di Donna Tartt, "The secret history", doveva chiamarsi "God of illusions", che in mia opinione è anche un titolo più bello. Poi infatti nella traduzione italiana il libro è stato intitolato "Dio di illusioni"!
Invece secondo me questa è una delle poche volte in cui il titolo italiano è migliore di quello originale: più evocativo e anche più azzeccato, alla fine le illusioni sono un tema centrale del romanzo
Curiosità: il motivo per cui Fitzgerald voleva intitolare il Grande Gatsby "Sotto il rosso, il bianco e il blu" era un riferimento all'usanza USA di porre una bandiera a stelle e strisce sulla bara degli eroi americani (sottintendendo quindi come Gatsby nella morte assumesse una statura epica)
Ti prego Matteo, fai un video in cui parli dei titoli che vengono cambiati completamente con le varie traduzioni? Odio questa cosa!😂😂 e poi anche le differenze libro/ film, finali completamente cambiati....che rabbia che mi fanno!
Curiosissima io. È da più di un anno che smadonno tra me e me perché sono agli sgoccioli di un romanzo ma il titolo proprio non mi riesce. Prendo auricolari, carta e penna, che se mi arriva un'epifania giuro Matteo, che ti inserisco nei ringraziamenti :3
Sapevo già che "Laura, lettere" fosse il primo titolo dell' opera di Foscolo. Gli altri invece non li conoscevo. Il libro "Una vita" di Italo Svevo inizialmente doveva intitolarsi "Un inetto" ma questo titolo fu rifiutato dall' editore. 😉
Anch'io mi ero fatta la mia idea personalissima sul motivo per cui il romanzo di Eco si chiamasse così. Anzi, avevo fatto due ipotesi: 1) la rosa avrebbe potuto essere la "strega" arsa sul rogo che ha trascorso una notte con Adso, e della quale, appunto, non viene detto il nome. Forse non ha un ruolo centrale, ma magari Eco avrebbe voluto lanciare una frecciata contro la grave piaga dei processi alle streghe; 2) dato il ruolo importante di libri, cultura e quindi parole, il nome della rosa avrebbe potuto riferirsi alla frase di Shakespeare in Romeo e Giulietta, che dice appunto che una rosa, anche con un altro nome, avrebbe mantenuto lo stesso profumo. Sugli altri titoli, mi piacciono il titolo alternativo de Il grande Gatsby, di Via col vento (ma il titolo scelto è più poetico) e di 1984 (che però era un po' spoileroso, perciò Orwell ha fatto bene a scartarlo). In Italia abbiamo un altro libro che avrebbe dovuto avere un titolo diverso, anche se a causa dell'adattamento: mi riferisco al tuo libro preferito, Le 4 casalinghe di Tokyo, in originale Out.
Ma quanto sarebbe stato bello:"domani è un altro giorno" come titolo? Vabbè, il libro sarebbe stato comunque uno dei migliori della letteratura moderna e il mio preferito in assoluto.
Io sapevo che la prima versione del romanzo di Fitzgerald avrebbe dovuto intitolarsi "Trimalcione" anziché "il grande Gatsby ". La caratterizzazione del protagonista era leggermente diversa, più appassionata e sanguigna.
Ciao Matteo,sempre video con argomenti e chicche particolari,bravo!volevo solo dirti che ti ho rinviato,come mi hai suggerito,la mia cosa per te della doppia vita di veronica ma non ho idea se non ti sia mai arrivata,se sia finita nello spam,mistero..immagino quanto tu sia impegnato e quante mail ricevi,solo che mi dispiace tanto,ci tenevo molto che lo ricevessi.baci jole
Sto leggendo "Infinite Jest" e citero' un pezzo dello stesso : " E (Joelle) non dirà mai più "E mirate" né inviterà la gente a guardare l'oscurità che danza sul volto del profondo. 'Il volto profondo' era il titolo che aveva suggerito per l'ultima cartuccia di Jim che non aveva mai visto, ma lui l'aveva giudicato troppo pretenzioso e aveva scelto quella citazione della scena dell'Amleto, quella col teschio, e le era venuto da ridere pensando alla pretenziosità". E quello è "Infinite Jest".
Ah, il titolo " Divertimento fallito " sarebbe perfettamente sensato, nel romanzo, ma l'attuale costruisce una struttura ricorsiva che non-so-come-dire è inebriate.
Quindi se uno non ha letto Moby Dick non può parlare di libri? Ah, interessante. Vado a buttare i miei anni dedicati agli studi letterari. Grazie per l'informazione :)
Neanch'io l'ho mai letto, perché la storia di un vecchio che insegue una balena che gli ha mangiato una gamba mi annoia. Ma che c'entra? Ho letto centinaia di altri libri...