Video molto bello e utile. Da cliente vostro, grazie❤ P.s. Madonna che fastidio mi da’ quell’angolo rialzato sulla divisa del marines a 5:49 😂😂 sarei andato con mille scuse a cercare di metterlo a posto 😂
Il video non riguarda corsi di fotografia a pagamento, ma semplicemente momenti di street photography per l'evento PSPI a Pisa. Gli utenti hanno partecipato gratuitamente quindi la tua accusa infondata di rubare soldi alla gente è totalmente fuori luogo.
Vai a vedere i lavori di Valeria Tofanelli, ad esempio quello su Ostia... Poi ne riparliamo. è una grande fotografa. Poi vediamo se sei te a dover imparare da lei o viceversa.
E' molto semplice, se il soggetto che fotografi è una persona fisica ci vuole la liberatoria per qualsiasi uso che non sia tenere la foto per se. Se la pubblichi online o sui social o la stampi e la pubblichi in una mostra ci vuola la liberatoria in quanto sei venuto meno nei confronti della privacy di una persona. Se invece stai fotografando in un posto pubblico come una piazza o una strada e nella foto ci sono anche elementi umani i quali sono stati ripresi anche in viso non hai bisogno di nulla. Attenzione che ci sono luoghi dove non è assolutamente consentito scattare foto esempio caserme, comandi di polizia, questure eccecc.
@@antoniobernabei4926 Si, è corretto quanto dici. La regola del consenso della persona ritratta conosce diverse eccezioni che rendono libera l’utilizzazione del ritratto, secondo quanto riportato dal testo dell'articolo 97 Legge 633/41: ”Non occorre il consenso della persona ritratta quando la riproduzione delle immagini è giustificato dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico svoltisi in pubblico.” In particolare, richiamando gli scopi scientifici, didattici o culturali, si può, in linea generale, affermare che una mostra fotografica, la pubblicazione in un libro o su una rivista, la pubblicazione di una gallery sul web, possono certamente rientrare nel concetto di scopo culturale, sempre a condizione che non vi sia pregiudizio per la persona ritratta e che lo scopo lucrativo non sia presente (o, se presente, non appaia preponderante). Inoltre, se l'attività fotografica è svolta unicamente per uso domestico e non professionale, senza finalità commerciali, la disciplina sul trattamento dei dati personali non risulta applicabile. (cit. estratte dall’interessante e utile libro “Manuale di Sopravvivenza per fotografi - Diritti, Obblighi, Privacy - Federico Montaldo”)
@@antoniobernabei4926 Il lucro non c'entra nulla, per qualsiasi uso pubblico di un' immagine è obbligatoria la liberatoria. Solo un giornalista iscritto all'albo e solo per diritto di cronaca può pubblicare immagini senza bisogno di liberatoria.