Ben fatto, l'aver sottolineato le parole finali di HAL 9000. L'ho sempre considerato, pur non essendo umano, uno dei personaggi più... interessanti, diciamo così, della storia del cinema. In Italia, ovviamente, solo Bellini, col suo timbro particolare e capace di raggiungere tonalità quasi neutre, poteva interpretarne la voce.
E' un film del '68 eppure sembra uscito un mese fa! Kubrick per me ha viaggiato nel tempo e ha visto il futuro...da notare gli schermi piatti dove gli astronauti si mettono in contatto con la Terra,non ricordano i tablet di oggi?
1968 usci molti sono i riferimenti nel video di cannonball si vedono delle scimmie che stanno per conto loro vedono un concerto del gruppo che suonano questo pezzo poi mal chefece nel prgo di fazio mal 900 poi altrer cose cifu lanno del contatto del,1984 con roy scheinder che fa altro era il seguito di questo film poi altri ancora stanley mando un biglietto di auguri a giafranco bellini la voce di hal kubrick video il doppiaggio glimando gli auguri dicendo che era piiu migliore del originale americana comese fosse un pezzo italiano fosse meglio della versione originale di un brano eppure era il 1968 nella versione originale la voce era di william daniels ch era famoso per molti film per essere stato il padre di dustin hoffman in il laureato e difu anche la voce di kitt in supercar eppure allora era diversa la cosa
Ma corrisponde al vero il fatto che lo stesso Kubrick si congratulò con Gianfranco Bellini, considerando il suo doppiaggio di HAL 9000 il migliore di tutte le edizioni del film, inclusa quella americana?
+Luigi Fazioli Pare di si. Cito da Wikipedia: "Per questo lavoro ricevette una lettera di congratulazioni dal regista newyorkese, che ha poi più volte ribadito di considerare il doppiaggio italiano di HAL 9000 il migliore in assoluto."
Confermo totalmente. Kubrick non conosceva nemmeno una parola di italiano ma essendo un genio percepi' subito l'incredibile timbro vocale di Bellini. Beffardo, orgoglioso, mellifluo, ostinato. È LUI il vero Hal-9000!
Si pensava che il progresso nella scienza dei calcolatori avrebbe portato in pochi decenni a computer coscienti ma il problema della coscienza si è invece rivelato molto più difficile, anzi, il più difficile di tutti. In questo la scienza di allora, e con essa anche la fantascienza, si è rivelata assai ingenua.
