Buongiorno Dott., salve! Nel calendario oggi si celebra il giorno dei morti. Io sono nata con la paura di vivere, e più ancora con la paura di vivere e perdere la mia anima. Sempre ho pensato che bisogna morire presto per non essere abbandonati dell'anima, e per mantenerla intatta. Chi parla dell'anima attira la mia attenzione..... chissà m'insegnerà qualcosa per capire meglio la mia anima, e chiederle perché è così contraria ai miei gusti.... se siamo unite a vita perché non la vedo come amica ma come un essere contrario a me, pronta a scatenare un apocalisse per un niente, per un piccolo sbaglio mio....mi sa dire Dottore perché la mia anima mi fa paura come un dittatore in un regime anti democratico? La vedo come un essere tirano che vuol essere servito senza il minimo rispetto per la sensibilità della parte umana in cui vive. E questo è anche valido per la mia visione di Dio, o degli dei - tutti esseri contrari al desiderio umano. Vorrei avere un'altro sguardo verso il divino, verso il mondo invisibile, vorrei sentirli buonissimi, gentilissimi, dolcissimi, amichevolissimi.... Rosa Maria
"L'universo è stato creato per l'uomo. Solo per l'uomo." D: Che delusione, dottor Morelli! In genere ascolto le sue idee con grande ammirazione e piacere, ma questa volta mi sembra che esprima un pensiero incondivisibile. Freud parlò di "terza umiliazione" quando introdusse la psicoanalisi, sostenendo che l'Io non è padrone in casa propria: con questa affermazione sembra che lei voglia negare anche le due umiliazioni precedenti di Darwin e Copernico. Come possiamo noi essere antropocentristi nel 2016, dopo i secoli di esperienza che ci precedono? Vivere ritualmente "come se" fossimo al centro dell'universo, su questo posso essere d'accordo. Ma esserne intimamente convinti, la trovo una insana illusione.
Non devi guardare la cosa in senso evoluzionistico, bensì psicologico, spirituale. L'universo ha un'energia profonda che lo crea e lo muove costantemente dall'eternità, che nell'uomo per miracolo ha preso consapevolezza di esistere. Gli animali e le piante sono mosse da questa energia che però non arriva a coscienza di esistere. In questo senso l'uomo è il capolavoro della creazione, perché è la creazione stessa che si rende conto di esistere.
Alessio Samma mi spiace ma anche il tuo pensiero è arrogante e, semplicemente, incondivisibile, come dice Wurfenkopf. La coscienza e la consapevolezza ci rendono più adattabili, non certo migliori. E potrebbero esserci ovunque, nell'universo stesso (che non conosciamo quasi per niente - e già per questo è ridicolo esprimersi con tanta sicura su di esso) infinite creature più evolute anche da questo punto di vista. Insomma, a sto giro pure Morelli (che mi piace tanto) l'ha sparata grossa
Anche gli animali hanno saliva,sangue,emotività e tutto come noi...anche loro sono fatti di intelligenza profonda. Peccato che la natura non protegga le sue creazioni ma che abbia imposto una catena alimentare. Dove per caso l’uomo ne è all’apice della piramide probabilmente grazie all’intelligenza che probabilmente ne è provvisto per caso. L’uomo si ritrova a essere cosciente. Ma ritenerlo al centro della creazione non ne sono convinta. Che poi ci siano magicità nell’evolversi dei fatti è probabile. Con le guerre l’uomo ha dimostrato di essere un animale territoriale e come gli animali che combattono a costo della vita. Proprio con le guerre l’uomo ha dimostrato di essere nulla di più degli stretti parenti animali. Io apprezzo molto i suoi insegnamenti Morelli ...questo argomento xró non è facile. Dove erano le anime a salvare i soldati che morivano in massa in giovane età in nome della patria?? Non lo só.
