Grazie, professoressa! Anche se non ho ancora avuto modo di sperimentare i benefici di questa metodologia, Le posso chiedere perché Lei afferma che il peer-tutoring affonda le sue radici pedagogiche nelle teorie di Piaget? Io avrei detto Vygotskij (sviluppo prossimale) o Bruner (scaffolding). Piaget invece credeva che a ogni stadio di sviluppo biologico corrispondesse un determinato stadio cognitivo e quindi ciò escluderebbe la possibilità che il tutor di età per esempio superiore a quella del tutee possa portare un effettivo beneficio cognitivo al tutee... Mi è venuto questo dubbio, spero che mi possa chiarire meglio questo punto, grazie.
Molto interessante anche nel focalizzarsi sulla differenza tra una visione meccanica e poco motivante del tutoraggio e una visione stimolante per i soggetti in gioco.