All'epoca le sequenze pubblicitarie annoiavano, o servivano per andar in bagno o in cucina, adesso ci tuffiamo in esse col magone della più pungente e struggente nostalgia canaglia. E tutto questo da uno schermo di computer in condivisione con tantissimi altri che conoscono a fondo queste emozioni! Incredibile vero? Chi l'avrebbe detto che nel futuro, dopo il fantomatico 2000, avremmo riaperto finestre sul passato in questo modo? E nel rivedere tutti questi spot con occhi di adulto over40enne (io sono del 1976) mi rendo conto e confermo che il mondo è davvero cambiato. Non dico che prima del 2000 fosse tutto meraviglioso e ideale... però era un universo in cui si poteva facilmente sognare e spesso quei sogni bastavano a sé stessi. C'erano creatività, stimoli, giocosità, voglia di fare inventare e andare lontano... Tutto era una scoperta e un motivo di stupore, soprattutto che chi come me tra il 1980 e il 1999 è stato bambino poi ragazzo. Dov'è finito quel mondo là? Perché il tempo sembrava scorrere lentamente invece di colpo i decenni son volati? A volte mentre rivedo queste sequenze pubblicitarie, che sono lo specchio più diretto della società, mi sento come se fosse stato davvero tutto un dolcissimo e bizzarro sogno... in certi momenti mi fa veramente strano pensare che in quegli anni ero "piccolo" e ora sono "grande". La vita da adulto me l'immaginavo completamente diversa, anzi nemmeno ci pensavo... mi sentivo come se ognuno dovesse mantenere per sempre l'età che aveva in quel momento. Non tornerei indietro... però a sapere a cosa avrei dovuto affrontare via via nel tempo, e a sapere quanto e come il mondo sarebbe cambiato, mi sarei senz'altro goduto di più tutto quello che di bello c'era a disposizione. Comunque una cosa è certa: i giovanissimi di oggi, e lo dico con tutto il rispetto e la benevolenza, non l'invidio per niente. Osservo i bambini e i ragazzini di oggi e non mi ci rivedo assolutamente, non rivedo nulla di me e della mia generazione. Noi rimaniamo con ricordi importanti che ci fanno anche piangere ma son di spessore e valore... loro invece un domani con cosa s'emozioneranno voltando lo sguardo indietro? Cosa darà loro la sensazione di aver vissuto qualcosa d'importante? In cosa troveranno la certezza che nonostante tutto, tra imprevisti e soprese, sarà valsa la pena d'avventurarsi nel grande viaggio della vita dalla partenza al capolinea?
Sono parte dell'ultima generazione che ha vissuto l'infanzia senza smartphone e social. Ne sono orgoglioso e ho stupendi ricordi di elementari e medie. La vera svolta avvenne con l'arrivo di iPhone&Co. La tv prima, sia a livello di pubblicità che di programmi, conserva quella capacità di rimanere impressa nei nostri bei ricordi, mentre oggi è tutto effimero, temporaneo e dimenticabile.
i tizi che pattinavano col casco nello spot della Digivision ITT mi terrorizzavano un casino da piccolo, a primo sguardo sembravano uomini con la testa da scimmione...