Era il 5 dicembre del 1984 quando uscì il primo disco dei Diaframma, un album che avrebbe cambiato per sempre la musica italiana, punto di riferimento della New Wave
I Diaframma meritavano senza dubbio maggior credito, senza sé e senza ma. Gli anni sono passati ed il credito - o il successo, come lo chiamano in molti - non è arrivato, almeno non a livello mainstream E Federico dice che va bene così, e in fondo va bene a tutti noi, che abbiamo amato i Diaframma, che siamo cresciuti con Federico. Però, a ben guardare, un sottile velo di tristezza rimane per ciò che poteva essere e non è stato. E suona quasi come una beffa il setting di quest'inteevista, col rumore in sottofondo dei treni che passano. Dei treni che sono passati senza esser presi, e che non tornano più. Grazie comunque ragazzi, sempre sempre grazie.
Lasciando perdere questa intervista imbrazzante, come dice sotto Lucingarage, è veramente meglio così. Pensa all'evoluzione dei due fighetti rimasti dei primi Litfiba, una volta raggiunta notorietà e successo. Grazie Diaframma, siete stati una perla rara e tale rimarrete.
Giudico molto più imbarazzante Pelù che fa il cretino in TV. Tra 20-30 anni, quando i protagonisti non ci saranno più, i Diaframma saranno valutati alla pari dei Litfiba.
Hanno fatto ciò che hanno voluto e ritenuto necessario fare...non si sono mai svenduti, snaturati...si sono evoluti e al tempo stesso sono rimasti fedeli al loro imprinting non commerciale! Grandissima ed infinita ammirazione per il percorso che hanno fatto e per ciò che hanno prodotto e trasmesso!
Sta di fatto che a distanza di tutti questi anni e con tutte queste cosiddette nuove proposte musicali in rete ...io, per dire, sono qui ad ascoltare l'intervista a due miei coetanei che tanto ho ammirato e che continui a stimare per tutta questa sincerità e concretezza. Bravi. Meritavate molto di più.
Federico Fiumani è un artista vero, uno che per l’arte e la libertà dell’arte le sente nelle vene, che non ha mai avuto paura delle sue scelte ed ha vissuto la musica fino in fondo senza vendersi mai. Oggi nascono band che a mio parere si svendono sin dalla loro nascita (senza fare nomi i Maneskin), che non sentono l’esigenza di vivere in coerenza …
vi prego... fate un album insieme come ai vecchi tempi!!!!! ma che vi costa??? ma vi rendete conto della gioia che potreste dare a tutti gli amanti della New Wave? ddddaaaaaaiiiii!!!! fateeeeelooooo!!!!
Veramente questa è la canzone che ha fatto da spartiacque nella musica italiana il bello è che nemmeno loro si erano Resi conto... Solo dopo 20/30 anni !!!
Una intervista importante, e necessaria. Ma un po' ironico il voler parlare con questo gruppo, purtroppo grande solo nel panorama underground, in un ambiente dove si fa molta fatica nell'ascoltarli. 'Siberia' rimane comunque una pietra miliare della musica italiana, è innegabile. Un po' come, per me, lo fu '17 Re'. grandissimi. Grazie.
Venivo con amici da milano per vederVi. Insieme agli esordi dei Litfiba (ricordo ancora la bellezza struggente delle Vostre collaborazioni) Resta il fatto che Siberia è tuttora uno dei miei album preferiti di sempre! 💫💞💫
Il più grande gruppo new wave italiano e tra i più grandi in generale. Gli anni '80 a Firenze erano musicalmente parlando importanti perché in quel periodo creavano arte musicale anche i primordiali Litfiba, grazie a negozi musicali (perché anche questi aiutano a creare suoni) e case discografiche/produttori di qualità che non mancavano nella capitale del rinascimento anche musicale.
Diaframma finisce con Sassolini e Siberia. Punto. Il seguito è Fiumani solista che non ha mai voluto valorizzare i propri testi con una voce decente (la sua ha sempre fatto stracagare, solo negli ultimi anni è lievemente più intonata), rimanendo un rockettaro da liceo e sfruttando alla meglio un nome storico, buon per lui che gli porta ancora figa fresca e concerti. Non è una critica cattiva, fa quel che gli pare ed è uno degli artisti più schietti sulla scena. Ma gli ultimi lavori di Miro Sassolini sono nettamente più validi , per me avrebbero meritato nettamente l'onore del marchio Diaframma. Purtroppo sono due personalità troppo forti per stare insieme e lo sanno.
In realtà pero su molti aspetti sono d' accordo con Lettore entusiasta...ed io ho amato moltissimo i Diaframma. Pero piu che criticare la voce..personalmente critico le scelte superficiali sugli arrangiamenti....mi piaceva un po nei primi 90 fino a paesaggi immaginari....ad esempio..Il ritorno dei desideri è bello.
@@pipipupu803 Concordo anch'io ! Amo canzoni come "Gennaio " in cui virò verso i Remplacement , per l'appunto"Disco dei Remplacement", " In perfetta solitudine" ma per i testie le musiche, cil cantato , di base osceno , con il tempo divenne credibile. Dop un concerto al Velvet presi" Non è mai tardi" che confermava quella tendenza, iniziata con " Boxe" anche se il cantato di Miro, con voce ormai matura, era nettamente superiore. Fiumani potrà arrangiarsi a cantare" Tre volte lacrime" ma non sentirai mai "Marisa Allasio" o Madre".
Ricordo ancora bene, nei primi anni 90 andare in autostop da Venezia/Mestre a zona Udine per vedere i Diaframma live, avevo circa 16 anni. Ricordo anche che ad un certo punto della serata, a metà concerto circa, ha iniziato a piovere violentemente tanto, ed è durata almeno una ventina di minuti, e nessuno, ne la band ne il pubblico, ha reagito alla pioggia, tutto ha continuato a svolgersi come niente fosse. Era comunque estate per carità, ma resta il fatto che i fan dei Diaframma li avrebbero seguiti all'inferno, e i Diaframma avevano enorme rispetto per i propri fan. Se ricordo bene era una sorta di sagra di paese in un piccolo stadio coi posti a sedere al coperto (per modo di dire), ed era pieno, con gente che arrivava da tutt'italia, con ingresso per la misera somma di 5.000 lire!!! Solo pensarci oggi mi fa morire dal ridere.. Un'altra volta li ho visti dal vivo, ma non ricordo bene la situazione, sarà forse che nel mentre non c'è stato alcun diluvio (! 😅! 😅! 😅!). Devo dire che non capisco come i Diaframma non abbiano avuto il successo che meritavano, e non credo sia il fatto che cantavano in italiano, è più la prova che il mondo dell'intrattenimento è ingiusto e pilotato, e l'aver talento non è necessariamente motivo di successo, basti vedere cosa passa per musica oggi, e mi fermo qui..
a 5:42 l'espressione del volto di Federico è da oscar. O voleva picchiare un fotografo molesto nei paraggi o davvero non mi spiego il cambio repentino di espressione...
Ma loro stessi hanno ammesso di aver sempre discusso. Fiumani ha un carattere spigoloso (e anche - legittimamente, peraltro - presuntuoso), ma almeno è schietto e diretto: hai notato come dice in faccia a Sassolini che non gli piacciono in testi che gli fanno cantare? Non è comune: il 90% delle persone farebbe buon viso a cattivo gioco, specialmente di fronte a un vecchio amico che mette passione in quello che fa. Ora, la schiettezza porta a conflitti, ma anche a una rapida risoluzione dei conflitti, rispetto alla diplomazia e al tatto a tutti i costi. Se poi devo dire la mia, apprezzo molto di più l'attività solista di Sassolini che quella di Fiumani (o dei Diaframma-Fiumani).
A Fiumà... il punk è bello che andato. Diaframma = Siberia. Gli altri lavori anche no. Alcune poesie di Fiumani? Si. Altre, lascia stare. Un po' come quei cantanti/chitarristi/pittori/poeti/sfasciacarrozze/farmacisti che qualcosa la beccano, ma il resto proprio è un'altra cosa. Gli unici, in Italia, che hanno saputo mischiare diverse arti sono stati Claudio Rocchi, Franco Battiato, Gaio Chiocchio e pochissimi altri. Fiumani ai tempi di Siberia top, solista flop. La voce di Sassolini in Siberia la definirei iconica, perfetta per la cupezza di quelle atmosfere buie e gelide, umide, come quelle stanze dove la condensa si mischia e diventa muffa sui muri. Fiumani da solista ha fatto delle robe agghiaccianti e imbarazzanti, seppur generando un discreto seguito. Litfiba? Fino al 1999 (a targhe alterne), l'anno in cui la musica italiana si è spenta, probabilmente per sempre.
Non diciamo eresie, sotto il nome Diaframma sono all'attivo 21 dischi in studio che, parentesi Vannini e Sassolini a parte, sono cantati, suonati, arrangiati e in parte prodotti da Fiumani! e c'è una sfilza di grandissimi pezzi, il tutto senza mai vendersi, anzi, se proprio vogliamo dirlo, negli anni 90 dopo la fuga del genio Maroccolo ai CCCP, i lavori di Federico sono a mio avviso più di qualità di quelli dei Litfiba ormai ai compromessi con la CGD....
È invecchiato improvvisamente nel giro di un paio d'anni. Lo incontravo a Cagliari qualche tempo fa e mi sembrava molto più giovane. Non parlo di secoli fa. A una certa età ci succede così...
Si sembra che quei treni gli siano passati sopra....ma ragazzi ...non so se ha avuto qualche peoblema di salute Ma il suo disco Del mare la distanza e' bellissimo!!!!