Artisti del calibro culturale di Godano si contano sulle dita di una mano: forbito, poetico, intellettualmente onesto e molto coerente nella propria evoluzione. I MK sono sempre stati di nicchia: serviva sforzo e impegno nell’avvicinarsi ai loro pezzi, nel creare un legame, una sintonia. Quel legame però resiste nel tempo, negli anni e vive tutt’ora. Che privilegio averli potuti scegliere e seguire! Marlene è la migliore.
Grazie Monty per aver intervistato un grande artista come Cristiano Godano. Spero che prima o poi la mia generazione apra gli occhi nei confronti della musica rock italiana, e sull'impatto culturale anche negativo che i social e le piattaforme hanno sull'arte.
gli anni '90 furono un decennio straordinario per la musica, indubbiamente, per quanto riguarda l'Italia, furono il canto del cigno della creatività e della qualità in ambito musicale, ma non solo...a distanza di 20anni oramai si può dire con certezza senza paura di smentite. Nell'industria musicale giravano tantissimi soldi, roba che adesso dopo la crisi del mercato del "dischi" sembra un miraggio. L'Italia era letteralmente piena di festival e rassegne musicali di tutti i tipi che richiamavano tantissima gente e in molti casi con qualità molto alta. E poi c'era una cultura underground molto vasta, anche nell'ambito cosi detto indie (che alla fine era quello dei Marlene) c'era un grossissimo seguito e, ancora più sottoterra c'era una scena fatta di centri sociali e case occupate vastissima che abbracciava tutta Italia. La carriera classica di una band prevedeva un più o meno lungo periodo di gavetta in cui suonavi sul palco i tuoi pezzi e magari pubblicavi un primo disco con un etichetta piccola, fino a firmare poi per etichette più importanti e arrivare ad un pubblico più grande. Tutto quel fermento culturale è finito ,o meglio, è iniziato a finire con gli anni 2000, c'è stato un vero e proprio blackout dal quale non si è più usciti e molto probabilmente non si uscirà più, sicuramente non nei prossimi decenni. Adesso è l'industria musicale, l'industria dello spettacolo stessa a creare a tavolino i propri prodotti e a pubblicizzarli per portarli al successo. Per quelli della mia generazione o delle generazioni precedenti che sono stati adolescenti/giovani fra i '90 e i 2000 è veramente avvilente vedere che fine ha fatto la musica. Abbiamo vissuto la golden age dell'Hip Hop, della musica "indie", del fenomeno delle Taz e dei rave, di certa musica elettronica IDM, del crossover in cui si riprendeva e mischiava tutto, dell'HC punk nelle case occupate...è brutto fare i vecchietti che rimpiangono i bei tempi ma quello che mi sta attorno mi fa schifo e non posso fare altrimenti.
Bellissima intervista. Secondo me, nella vostra diversità, vi siete piaciuti. Come ha già detto qualcuno: per la prossima intervista di spessore ci vuole Giovanni Lindo Ferretti.
Essendo vissuto negli stessi luoghi e nella stessa generazione, ho avuto la fortuna di conoscerli dagli inizi. Ricordo il mio primo concerto al Bujo, poco più che ragazzini, la prima cassetta, quella nera. Siamo cresciuti scambiandoci emozioni sempre nuove, questo è un valore.
Godano è un genio ed è il motivo per cui i Marlene hanno passato indenni più di due decenni. Lui è a tutti gli effetti un genio a livello musicale e intellettuale, infatti oltre ad avere scritto composizioni memorabili è bravissimo anche a rapportarsi con un Montemagno completamente ignorante (musicalmente parlando), e non è certo uno che quando aveva vent'anni faceva l'attesa prima e dopo i concerti per fare due chiacchiere con Godano, come facevo io, per esempio, che li adoravo. Godano è un genio, lo è oggettivamente. Ma come bene descrive lui, il loro linguaggio, quello dei Marlene Kuntz, è riservato a quelli che ora hanno quarant'anni (che li ascoltano dai tempi di Catartica, il loro incredibile album d'esordio), perchè i ventenni di oggi si dedicano ad altre attività, hanno altri interessi. Come ben dice Godano, il loro (dei Marlene) restare nell'ombra è legato al fatto che non sono scesi al compromesso di usare il linguaggio dei giovani di oggi, che obbiettivamente non c'entra nulla con i MK. Altri tempi e gli anni novanta sono stati un periodo magico per davvero (vedi la coesistenza nello stesso periodo di band meravigliose come gli Scisma capitanate dall'immenso Paolo Benvegnù che si trova nella stessa situazione di Godano - entrambi poeti esiliati dal mainstream e a loro poco riconoscenti) . Che dire? Cristiano Godano sei (siete) nel nostro cuore, di quelli come me che ti seguono dagli inizi (Do you remember il Fillmore di Cortemaggiore nel 1996?) e che hanno amato ogni singola nota uscita dalle vostre chitarre distorte, maltrattate, ma anche accarezzate, da cui uscivano suoni sublimi. P.S. Grazie Monty, ad ospitare Cristiano Godano. Perchè non osi di più a invitare Paolo Benvegnù? Chiedi a tua sorella se si ricorda degli Scisma :).
Bellissima intervista, grazie a entrambi. @Cristiano: quando hai parlato del vuoto ho avuto un brivido: è una cosa a cui penso spesso da qualche mese e ogni volta mi parte un attacco di ansia notevole. Inizierò anch'io ad ampliare la mia cultura sul tema. Grazie dello spunto!
Comunque dai Maneskin mi aspetto il cosiddetto concept album, mentre per quanto riguarda i MK, iniziando dal Vile, poi Catartica e Ho ucciso paranoia ascoltando i testi molto attentamente, carpendone il significato in effetti si è assistito ad una sorta di a long concept album. Solo che sia Cristiano che il resto della band non hanno mai confermato in maniera netta questo pensiero, questa sorta di credenza per chi, come me, all' epoca era fan sfegatato dei Marlene Kuntz. Comunque come sempre grande Cristiano.
Devo ammettere che mi fa effetto vedere Godano da Monti. Ho iniziato ad ascoltare I Marlene Kuntz proprio con la canzone strimpellata da Cristiano, poi li ho persi di vista perché comunque ho sempre considerato la loro musica molto intellettuale e difficile da metabolizzare al primo impatto. Tra l´altro mi fa piacere veder citato da Cristiano "il capitalismo della sorveglianza" che consiglio vivamente a tutti. E la prima volta poi che vedo Monti non proprio a suo agio ed un pó spiazzato nella discussione sui social. Bello sentire gente che ha il coraggio di esprimere le proprie opinioni senza peli sulla lingua, considerando insomma il target medio dei followers Montiani. Ne esce un bel contradditorio e speriamo di vederne altri.
Cristiano oltre a essere uno dei migliori artisti italiani , ha una visione della situazione musicali attuale di una lucidità stupenda. L'idea di vedere un featuring coi maneskyn è molto interessante. Ora vado a ascoltarmi il tuo disco.
Il grande problema di oggi è che i gusti e le direzioni dei giovani (quindi quelli che sarebbero deputati all'evoluzione della prossima musica) corrispondono a, e sono dettate da, le offerte mainstream (ovvero, per definizione, musiche preconfezionate atte alla vendita di massa). Quindi il tilt epocale è questo. Ergo abbiamo 35 anni e più di Hip Hop, e siamo fossilizzati lì (al netto delle piccole varianti Beta o Delta interne). Storicamente il mainstream era per i "vecchi" perché era sempre in lieve ritardo sui gusti (lo dice anche Godano, quando sono usciti i Nirvana con Nevermind era già qualcosa di "meh" rispetto le avanguardie, o quando sono usciti i Litfiba la New Wave era già al declino, e infatti sono dischi mainstream del periodo, sebbene eccellenti e pietre miliari), mente i cosiddetti giovani operavano per natura già avanti, erano le chiavi per "la prossima onda", e infatti si parlava di underground, ed era molto attivo sia come live, che come media (fanzine, distribuzione indipendente, ecc.) Ora il Sistema ha praticamente vinto, sono i giovani che chiudono le porte, che si trinceano nel già fatto/visto/sentito, sono arrivate le generazioni tardo hip hop ai posti di comando (label, riviste, fanzine, radio) e rigettano TUTTO il resto. E' una cosa drammatica a mai vista! Tra l'altro non potendo/volendo competere tecnicamente con il passato sì è perfino declinata un'offesa rispetto all'età: "ok, Boomer" (detto anche a gente che boomer non è, ma che magari ha solo un alto livello di ascolto critico, un sacrosanto gusto per il bello). Questo atteggiamento di non dialogo "se sei vecchio non capisci" quindi ti chiudo la serranda in faccia, è in realtà cartina tornasole del contrario. Vaglielo a dire anche che è una questione di rispetto, ovvero che se io sento un artista in vetta alle classifiche DEVO avere la percezione che sia eccellente artisticamente e tecnicamente, o che almeno sia sopra la media di parecchie spanne. Al di là della sorpresa e curiosità folkloristica del fatto, le major label dovrebbero fare da filtro a musiche improvvisate, fatte e performate da gente che non sa né suonare né cantare decentemente, per dire. E' semplicemente questo, una ragione di rispetto verso l'Arte (con la A maiuscola). Tra l'altro trincerarsi è l'unico modo per difendere dei progetti che non hanno gran valore. Perché se poco poco, ad esempio, le fanzine ritornassero a far il loro VERO lavoro di scouting, con mente aperta e LONTANO dalle logiche di mercato mainstream, la situazione attuale avrebbe le ore contate. Invece anche le cosiddette testate "indipendenti" se le leggi, sono al 90% un ossequioso riverbero dei comunicati stampa delle major. E qui ovviamente entra in gioco il cancro della nostra epoca, ovvero il denaro come misura e obiettivo di qualsiasi operato umano. Da quando è diventato così cool essere uniformati globalmente?! Mi mancano le radio indipendenti, i siti indipendenti che si appassionavano della proposta diversa: quello è cool! Ma non è solo una questione musicale, questo trend lo si ritrova in tutte le discipline artistiche: Cinema, Fumetto, Scrittura, Arte contemporanea, ecc. Tanti portano come esempio i precedenti periodi di rottura come quello dei Beatles (ah, i capelloni! Ah, gli urlatori) o quello del Punk (ah, non sanno suonare/cantare) ma alla luce di quanto già detto sopra la differenza è totale. Infatti il momento stesso che quei movimenti di rottura venivano naturalmente assorbiti dal mainstream, morivano. Esempio: Beatles mainstream -> Progressive avanguardia, Progressive mainstream -> Punk avanguardia, Punk mainstream (più o meno) -> Goth e New Wave, e via così. Invece ora è tutto fermo, l'attuale generazione che dovrebbe spingere in avanti è malata e prigioniera. The damage is done.
Chiacchierate molto interessante, ma avendo una certa età ci sono cose che ho vissuto e che vorrei sottolineare: quando i Metallica (in realtà Lars Ulrich) tentò di difendere il copyright e di richiamare l'attenzione sul lato negativo della musica gratuita, va detta una cosa fondamentale: è vero che il pubblico lo massacrò, ma è altrettanto vero che i cosiddetti "artisti" si guardarono bene dall'intervenire e lo lasciarono solo nella gogna. Ecco, vent'anni dopo sono tanti a lamentarsi ma allora fu tutta colpa degli "artisti": sarebbe stato nel loro primario interesse intervenire e schierarsi dal lato della ragione. Invece furono chi cieco, chi vigliacco, chi menefreghista.
Ricordo i pomeriggi passati nei negozi di dischi a "scartabellare" le discografie dei gruppi. Oggi mi chiedo quanti ragazzi possono avere la possibilità di poter cercare e scoprire musiche che possano fare proprie. Purtroppo la risposta è che non possono. Non possono perché non ci sono più negozi di dischi! Non possono per l'imbroglio degli algoritmi. Condivido ogni valutazione di Cristiano e nel mio piccolo cerco di far capire ai giovani cosa si stanno perdendo....suoni, concetti, emozioni. Svegliatevi ed andate a cercare, non fatevi imporre la superfice. "Lieve", mi fa ricordare la voglia di libertà.
Marco Montemagno Tramite lei vorrei ringraziare Cristiano perché è il primo musicista Italiano assolutamente NON Rosicone che ha fatto un'analisi molto interessante ed intelligente sui Maneskin senza la solita solfa logorroica ed i triti e ritriti stereotipi solo ITALIANI! Prossimamente vorremmo un'intervista sua, Marco, proprio ai Maneskin! Grazie a tutti voi.
Sono al minuti 37.. del video e non so dopo...ma spero che qualcuno glia abbia chiesto degli NFT che a mio parere, sono l'unica soluzione all'annoso problema della remunerazione degli artisti (soprattutto musicisti) di cui parla Cristiano.
Secondo me ormai la guerra e' persa. Sin da quando uscirono fuori i primi Mp3 la musica ha cominciato prima a livellarsi e poi a collassare. Forse e' proprio questione di informatica, che ci spegne una parte di cervello (o di anima). State contenti per aver avuto la fortuna di vivere nell'epoca del rock. Chi, oggi, potrebbe mai comporre il piu' bell'assolo di chitarra distorta della storia della musica? (Nuotando nell'aria, ovviamente).
quella "robina " in realtà era il genio della sintesi armonica e melodica atonale. ed essere sintetici in quel contesto è quello che in pochi nella storia della composizione hanno saputo fare cosi bene a partire da Mozart. poi continuate a parlare dei maneskin quando in italia abbiamo i Verdena.
Perchè parlare di calcio se non si sa neanche se la palla è rotonda o ovale… sembra quasi che sia fico il dire che non si segue il calcio, come se essere tifosi di calcio sia da italiani sfigati… comunque è lo sport nazionale in Italia! Eh si le emozioni del ping pong, da pelle d’oca
