Grazie professore per i suoi bellissimi video. Ho una domanda: se i raggi gamma sono prodotti da supernove molto lontane non dovrebbero arrivarci con lunghezze d'onda maggiori, per via dell'effetto Doppler e quindi non più nello spettro gamma?
Arrivano fotoni spostati verso il rosso: se si trovano a redshift z, lo spostamento della frequenza e' 1+z. Ci vuole umo z molto alto quindi per far si' che un fotone gamma si sposti nella banda X.
Getti ultrarelativistici (velocita' molto vicina a quella della luce) Gamma Ray Bursts, resti di supernova, pulsar. E, sperabilmente, qualcosa di nuovo...
Stando alla tabella del video una particella carica, per produrre effetto Cherenkov, dovrebbe avere velocità maggiore della luce nell'aria (299.892,1 km/s) e ovviamente minore della luce nel vuoto (299.979,2 km/s). Come è possibile un simile "fine tuning"? E quante particelle possono statisticamente rientrare in questo intervallo?
Le particelle cariche (generate da fotoni molto energetici) che producono luce Cherenkov hanno direzioni privilegiate o random ? E le scie coniche di luce hanno direzioni privilegiate o random? Il grafico suggerisce che questi coni siano principalmente orientati verso terra, ma probabilmente noi vediamo solo quelli orientati casualmente verso di noi ? Se fosse così si potrebbero osservare anche da una stazione spaziale senza l'assorbimento atmosferico.
I raggi cosmici che originano le cascate di altre particelle arrivano da tutte le direzioni, ma le particelle secondarie sono prodotte nella direzione della velocita' del cosmico originario.
Una domanda: nel caso in cui il vuoto fosse metastabile e il campo di Higgs collassasse verso uno stato di vuoto di energia ancora minore, sarebbe possibile che la velocità della luce "cambiasse"? Potrebbe essere che il nostro valore di "c" dipende dal fatto di essere in falso vuoto? Spero di essermi spiegato...grazie mille! :)
@@gabrieleghisellini4490 Grazie mille per l'appuntamento imperdibile con questi video che sono sempre un'occasione per gustosi esperimenti mentali! :)
Domanda: immagino che il campo elettrico che causa il movimento delle cariche nel mezzo, provochi anche una forza sul raggio cosmico (essendo una particella carica). E immagino che tale accelerazione risulti in una sorta di attrito che rallenta la particella (altrimenti si avrebbe un paradosso). Tale decelerazione produrra' radiazione a piu' bassa energia,magari a colori piu' "rossi"? La sto sparando con un ragionamento molto qualitativo... e' giusto una curiosita' anche per capire se il mio intuito mi sta aiutando...
@@gabrieleghisellini4490 non so se si puo' chiamare azione e reazione... intendo che l'energia che genera il campo elettrico che muove gli elettroni nell'atmosfera, e quindi genera l'emissione di fotoni ultravioletti, deve provenire dall'energiacinetica della particella carica in arrivo (raggio cosmico). E quindi per la conservazione dell'energia il raggio cosmico deve perdere energia cinetica (rallentare). E quindi questa decelerazione di una particella carica (il raggio stesso) dovrebbe pure causare un'emissione ma forse a lunghezza d'onda differente dall'emissione principale. Ma forse sono totalmente fuori strada. Clmunque questo era il mio ragionamento: cercavo di far tornare la conservazione dell'energia.
