5 CONSIGLI PER BOICOTTARE LA FAST-FASHION - Fashion revolution week 

Sto approcciando tutte queste tematiche da poco... Ho l'impressione però che questa cosa della fast fashion non sia legata solo a capi economici... Ci sono anche molto brand che fanno lo stesso e vendono a centinaia di euro capi che sono prodotti in posti dove il lavoro non è tutelato con materie scadenti ... Questa è la cosa che mi sta facendo più riflettere. Ho magliette acquistate 20 anni fa che sono ancora decorose nonostante i 1000 lavaggi e altrettante nuove di marca, pagate in sconto anche profumatamente, che dopo una stagione sono rovinate...

Il riciclo dei tessuti sarebbe una cosa ideale

Io da quando ho scoperto il minimalismo non compro mai niente. Ogni tanto mia cugina mi da quello che lei scarta dal suo armadio. Per i miei figli altre mamme mi passano i vestiti piccoli dei loro bambini e non compro mai nulla neanche per loro. Siamo sempre comunque tutti ben vestiti e sono felice. In più non conto quanto risparmio in questo modo. Usate di seconda mano,ve lo consiglio di cuore!!

Dopo che ho lavroato 10 anni nella vendita, ho smesso di comprare completamente. Sto usando i miei vecchi vestiti e sono contenta cosi. La gente che va ogni weekend a fare shopping mi fa pena, si vede lo fanno per noia e non per il reale bisogno

Io mi trovo benissimo con l’app Vinted, c’è di tutto e tutto è sempre molto dettagliato

Meno male che c'è gente come te che ne parla. 💗 se ne dovrebbe parlare molto di più 💪

Che bel video davvero! Sei super chiara ed esaustiva in tutti i punti😍 Wow! Poi vabbeh la pubblicità di Shein sotto il tuo video mi fa morire, cmq davvero bravissima! Io da bambina sempre tutto di seconda mano, poi ovviamente nn avevo soldi da ragazzina quindi fast fashion e ora grazie ai tuoi video mi sono ravvicinata a tutto questo mondo. Grazie ❤ 😍

Ciao Daria.Meglio pochi capi a un prezzo contenuto e mi riferisco ai vestiti, accessori ecc ad esempio nei negozi etnici.Si anche qui troviamo non sempre trasparenza purtroppo ma la qualità la trovo buona(meglio dei cinesi).E poi,principe della mia spesa di abbigliamento è l'usato.Grazie dei preziosi consigli e suggerimenti utilissimi!🙋❤️❤️❤️❤️❤️👍👍👍👍

Ciao Daria, ti ho appena trovata e mi sono iscritta, mi piace il tuo canale 🌸 Domanda n 5: il mio rapporto con la fast fashion. Ho praticamente sempre acquistato abiti economici, per motivi economici. Ma non ho mai fatto shopping, mai. Quando inizio a sentire bisogno di un capo nuovo è perché quello che avevo non va più bene, è consumato o non mi sta più. Ma non vado subito ad acquistare, aspetto sempre parecchio prima di comprare e ciò che ho è davvero poco e uso tutto, non ho abiti dimenticati in fondo al cassetto. Ultimamente ho iniziato a prendere più in esame la provenienza degli oggetti di consumo e qui arriva il dilemma che i pochi abiti che compro non sono molto etici, per quanto pochi vorrei che fossero zero a favore di beni che non causino sofferenze a nessuno. E quindi condivido il tuo punto: è vero che il costo è maggiore ma per dei validi motivi, e come ogni cosa di valore diventa poi naturale fare dei sacrifici. Soluzione: aspettare la fine della vita degli abiti che ho, non ricomprarli ma sostituirli gradualmente solo con ciò che serve davvero e dai siti che ti ringrazio di aver condiviso. Altra strategia banale: trattare gli abiti con cura perché durino il più a lungo possibile. Grazie per i tuoi contenuti, pian piano mi guarderò tutti i tuoi vecchi video. Un caro saluto Paola.

Non so se sei contenta dei tuoi capelli, ma a me piacciono tanto! Auguri per il lavoro che fai!🔝

Ho smesso di comprare fastfashion 4-5 anni fa. una mano me l'ha data l'aver iniziato a lavorare ovviamente ma in generale cerco di mantenere bene quello che ho e di comprare solo quando mi serve. quest'anno ad esempio per diverse esigenze ho dovuto comprare fast fashion ma avendo preso solo due maglioncini che mi servivano non sento alcun "senso di colpa". Per me evitare l'acquisto rimane l'opzione migliore

Ti ho scoperta in questo istante , complimenti per il video . Condivido in pieno tutto ciò che sostieni , provengo da una scuola di moda e so bene come funziona il mondo dei “ vestiti “. Io vorrei dire la mia ma so che forse molte persone si schiuderanno per ciò che sto per scrivere . Io ormai sono anni che compro vestiti usati e di buona qualità , con firme anche di alta moda certe volte , li lavo li stiro e li indosso … e nessuno si accorge che quel capo di abbigliamento sia stato comprato su una bancarella o un sito di vesti usati . Io mi ci trovo benissimo e vivo veramente bene . Certo la mia speranza che questa popolazione globale cambi un po’ il suo modo di vivere c è sempre , perché abbiamo solo questo di mondo è lo stiamo distruggendo. Spero che qualcuno abbracci la mia idea di vestirsi con abiti ancora buonissimi ma usati . Di Pianeta Terra 🌍 ne abbiamo uno solo ricordatelo tutti per favore ❤️

Daria 💕esco fuori tema ma voglio proprio dirti che i capelli ti stanno benissimo, il taglio l'adoro e il tuo modo di parlare ti rende delizievole( non so se esiste perché il correttore mi dà l'errore ma io posso parlare come voglio a modo mio ) brava e preparata come sempre 😉👏

Complimenti e grazie per avermi illuminato

Vedo che indossi quella camicetta su cui eri indecisa, ti sta benissimo😍

Il mio rapporto con la fast fashion: comprare usato e risparmiare per siti o negozi ecosostenibili ma anche "scambiare" le abitudini. Io, personalmente, penso che non è necessario partire al 100% zerowaste e sostenibile in ogni ambiti, penso che si debba partire da piccole cose in qualsiasi ambiti, renderle "solide" e continuare su una strada in discesa, non so se ha senso. Faccio un esempio: Purtroppo non sono ancora ricchissima, per permettermi capi a impatto quasi zero, ma in compenso scelgo di non guidare e prendere i mezzi. Non riesco a essere vegana (sono pescariana), ma in compenso uso prodotti solidi di alta qualità, meglio se poi si prendono nelle erboristerie locali! Per esempio, uso struccante solido con asciugamano fatto a mano apposta :) E la lista va avanti! Per tornare sul discorso principale, un consiglio che mi sento di dare è: capire quali tagli, tessuti e colori ci fanno sentire bene. Molte volte le cose possono essere belle a livello estetico, ma ci fanno stare a disagio sul corpo, questo ci spinge a comprare altro finché non troviamo una cosa che ci piace. Io per esempio mi sento bene con le maglie con le maniche a sbuffo, quindi tendo a comprare capi con quel taglio, così so già che mi staranno bene e mi sentirò bene io. Se poi devo provare altri stili, compro all'usato sia per un fattore di soldi, sia perché così non uso altre risorse per essenzialmente fare delle prove, quei vestiti poi, se non li uso, verranno donati (tipo di recente ho donato per i rifugiati ucraini!). Fare la prova della settimana: mettere nel carrello virtuale dei capi che vogliamo e capire se ci pensiamo ancora dopo una settimana o due. Ho evitato di spendere un casino e far partire un sacco di ordini. Almeno una volta ogni 2-3 mesi, svuotare l'armadio e metterlo in ordine: troveremo vestiti che non sapevamo o ricordavamo di avere e li riuseremo più spesso. Controllare poi se ci stanno tutti ancora, fare un decluttering. Io essendo a dieta ho perso un po' di chili e quindi ho tirato via metà armadio che creava solo disordine ed è andato a gente che ne aveva più bisogno di me! Assicurarsi di avere poi abbastanza spazio per i vestiti. Quello che intendo è che più o meno, dovrebbero essere tutti facilmente estraibili dall'armadio o facilmente visibili, così sappiamo esattamente cosa abbiamo e non ricadiamo nel "questo non ce l'ho" come scusa per comprare qualcosa! Con un armadio piccolo (o chiuso) purtroppo si tende con gli occhi a fare confusione perché le cose si ammassano, meglio un armadio chiaro (o con luci interne!), che danno modo di vedere la maggior parte dei capi o piegarli in modo che si capisca esattamente che capo sia! tipo piegare le magliette stampate con la stampa in su, così si capisce. Spero sia d'aiuto!

Molto brava

Questo video è uscito ben 2 anni fa ma mi piacerebbe dire la mia lo stesso, anche perché questo è un tipo di video che non ti esce nei correlati ma lo si cerca. L'inquinamento è un argomento a cui tengo molto, specificatamente nel settore abbigliamento. Il mio rapporto con il fast fashion? Ho sempre acquistato fast fashion ma facendo shopping sporadicamente fino ai 18 anni, dai 19 ai 22 circa ho, purtroppo, acquistato tanto preso dal momento di vita e dalla trappola di aver sempre bisogno di dimostrare agli altri. Non che ora sia un eremita ma ne ho 26 e sono cambiato molto in questi ultimi 2 anni (sarà che verso i 25 si diventa realmente adulti?), ho iniziato a capire quanto viviamo in una società dell'usa e getta, della pigrizia e dell'avere tutto subito. Io credo che siano queste 3 le principali motivazioni che hanno spinto le aziende di fast fashion a prendere piede in occidente dove la qualità di vita è abbastanza decente da, in realtà, potersi permettere ben di più. Vorrei fare un esempio su una mia esperienza, non tanto perché mia ma perché credo sia una storia in grado incorniciare benissimo tutti i concetti che stanno dietro sia al fast che allo slow fashion. Mio sorella si è lamentata del fatto che io ho "le cosa di marca e costose" come la mia giacca mentre lei, a detta sua, preferisce averne 5 che costano di meno per avere più stile. Io ho risposto sinceramente che dello stile e dell'opinione degli altri non mi interessa fino al punto da dovermi vestire di bassa qualità perché devo acquistare tanto. La qualità è meglio della quantità. Quest'anno io e lei abbiamo fatti un'acquisto della stessa tipologia, stivaletti. Lei ha preso a €140 delle Dr. Martens (prodotte in asia), io ho preso degli stivaletti in pelle fatti in Italia >€200 (prezzo minimo per avere degli stivaletti in pelle realmente decenti), poi aggiungendo tendi scarpe in legno + il kit per lucidarlo si arriva quasi sui €300. Ho speso il doppio ma sai cosa? Le mie scarpe hanno una pelle, una suola e una suoletta assolutamente migliori delle sue, non hanno sfruttato nessun asiatico, hanno inquinato di meno e non solo! Ogni giorno dopo averle indossate le lascio prendere aria per togliere l'umidità, poi le spazzolo con la spazzola in crine di cavallo e infine inserisco il tendi scarpe. Una volta a settimana tolgo i lacci e applico la crema sulla tomaia, lascio asciugare e lucido. Tutto questo perché? Perché avendo la suola cucita tra 2 annetti potrò andare a cambiarla e riavere gli stivaletti come se fossero nuovi senza dover farne fabbricare un altro paio per intero e spendendo meno di €80. Su larga scala ci risparmierò io in quanto le Dr. Martens dopo 1 anno sono da buttare. Ovviamente c'è tanto da dire, come in realtà le marche non sono per niente sinonimo di qualità (come i Levi's che non producono più in USA e fanno jeans industriali senza neanche la cimosa e te li fanno pure pagare €120-150), o i brand di alta moda che puntano sul fashion e non sempre sulla reale qualità o che prodotti come i jeans (o altri in lana come i maglioni) devono essere lavati solo quando realmente puzzano (la lana è un antibatterico naturale e non essendo il sudore che puzza ma i batteri che prolificano sulla pelle umida allunga tantissimo il suo utilizzo prima del lavaggio) ma preferisco fermarmi qui. Alla fine è realmente una questione di testa e non di portafoglio, come ho scritto sopra bisogna imparare che non si può avere tutto perché tutto non ci servirà realmente e pur di permettercelo lo compriamo a bassa qualità, subito e ora. Siamo fortunati a vivere in occidente e, sotto il punto di vista dell'abbigliamento, ancora di più in Italia che si trova fra i 3 più bravi al mondo a lavorarlo e produrlo quindi consiglio di acquistare da negozi che vendono prodotti (in questo ambito) made in Italy (poi ci sono eccezioni come, per esempio, la lana shetland made in Scozia o la lana d'alpaca made in Perù). L'importante è prendere ciò di cui abbiamo realmente bisogno, di qualità e prendercene cura. Tra l'altro con l'avvenimento di Shein oggi si produco capi ancora più velocemente, a prezzi più bassi e di qualità così scarsa da essere veramente usa e getta (vestiti a 10 euro che una volta usati vanno buttati, se si lavano si rovinano) creando un concetto ancor peggiore, l'ultra fast fashion. Che ne pensi?

Ciao , molto interessante il tuo video , certo che con il lockdown uscivo poco e niente quindi mi sono refashionata una parte il mio armadio...

Alla fine quello che conta è la moderazione, se uno può spendere è chiaramente preferibile un prodotto sostenibile, però se uno non ha grosse disponibilità economiche penso si possa ricorrere alla fast fashion magari facendo attenzione al tessuto che si acquista, se è una cosa che sembra possa durare anni è un conto, se invece sappiamo già che durerà il tanto di una stagione è meglio lasciarlo stare. Lo shopping purtroppo è una calamita però riducendo la frequenza degli acquisti compulsivi sicuramente si possono ottenere buoni risultati e iniziare a far arrivare il messaggio alle grosse aziende

Quest'anno credo di aver comprato, per me, tre pantaloni, due maglioncini e una camicetta. Però per mio figlio, di un anno e mezzo, ammetto di aver acquistato spesso capi di fast fashion. Tutto quello che hai detto è super condivisibile, finché non hai un bimbo che cambia taglia praticamente ogni mese (soprattutto quando era più piccolo). In questi casi viene un po' a mancare il ragionamento per cui le cose sono di maggiore qualità e "durano di più", perché comunque devi cambiarle. Io purtroppo sono la prima tra parenti e amiche ad aver avuto figli, quindi non ho potuto contare su vestitini in prestito. E sul second hand da bambini non mi trovo bene. Controllo comunque che gli indumenti siano sempre 100% cotone. Su questo sono molto rigida. Grazie per i tuoi video.

Riguardo alla fast fashion, una volta sono stata da H&M per comprare vestiti per un matrimonio e ma non sono negozi che frequento molto, in genere compro vetitii. Alcuni negozi nella zona, ma esco poco qoco quindi non ho bisogno di grandi quantità di vesii. Da bambina poi sono cresciuta sempre con i vestiti delle mie cugine più grandi 😂😂 le mie zie mi davano sempre i vestiti che non andavano più e ricordo che qualcuno mi regalò un pigiama estivo che mi è durato più di vent'anni altroché faxstfashion 😂😂

Fin da quando ero ragazzina sono stata abituata al riuso dei vestiti, alla seconda mano, alla attenzione quando si compra un nuovo capo ("oggi guardiamo, poi ci pensi e magari si compra) e non posso esserne più che contenta. Ho un armadio ricco, quasi completamente di seconda mano grazie a vicini e parenti, ma che riutilizzo da molti anni, possiedo magliette fatte in Italia e capi fatti completamente a mano spendendoci quasi niente. È una scelta che mi rende felice ogni giorno e non potrei esserne più contenta

Io ho comprato sempre fast fashion più che altro per mancanza di fondi,ma devo anche ammettere che un capo a me dura tre,quattro, anche dieci anni. Quindi almeno non faccio acquisti compulsivi...ultimamente compro sempre meno perché boh...non sento proprio la necessità. E sto comprando quasi sempre da Greenchic o seconda mano!

Quinto consiglio: fate "shopping" nell'armadio di madri, nonni, padri, zie ecc. Vi sorprenderete della quantità di vestiti che troverete ancora indossabili

Sì ma tu parli di persone che comprano abiti spesso. Chi non ha soldi, non compra niente, io vado avanti con gli stessi capi da 5 o 6 anni, finché non si bucano non li ricompro. Perché i soldi che ho preferisco destinarsi ad altro.

Ciao Daria, come sempre sono d'accordo con te su tutto. Io gli unici capi buoni che ho nell'armadio sono due jeans che ho preso da poco uno della marca "reduce" e poi un altro della marca "par.co denim" che ho letteralmente adorato in tutto e per tutto e consiglio a tutti. Vorrei aggiungere un consiglio banale a chi come dici tu non si può permettere questi capi più costosi (anche se come dicevi tu questi capi durano tanto quindi in realtà è un risparmio), fatti questa domanda: "ti serve davvero? Puoi usare qualcosa che già hai o utilizzare l'ingegno per creartelo con materiali che hai già?"

Io ho iniziato a comprare usato alle bancarelle del mercato della mia città, che è molto fornito e anche molto frequentato! I capi costano da 50 cent per le t-shirt a 5 euro per i capispalla, basta cercare capi abbastanza sobri e non c’è il rischio che passino di moda. Oggettivamente con queste cifre chiunque può avere tutto ciò di cui ha bisogno e anche di più ridando vita a capi ancora in perfetto stato e per cui sono state già sfruttate risorse ed energie. Non tornerò più indietro!

Bravissima! Io boicotto la fast fashion e mi viene il nervoso quando vedo i negozi pieni di robaccia scadente made in China.

Ciao Daria! Concordo con tutto quello che hai detto, anch'io ho suggerito più o meno le stesse cose nel video in cui ne ho parlato. Purtroppo la cosa che sto notando sempre più, come hai accennato anche tu, riguarda il lato economico. Spesso le persone tendono sempre a raccontare quanto hanno speso per i loro acquisti e vanno anche fiere degli "affari" che fanno spendendo poco. Se invece dici che tu hai speso di più,il giudizio è quasi sempre dietro l'angolo e vieni visto come il riccone di turno, quando non è cosí. io, al momento, ho trovato un negozio di paese in cui mi trovo bene, ho peró un dubbio e visto che tu ne hai accennato, magari ne sai qualcosa di più. Vorrei comprare anche al mercato, le classiche bancarelle di paese, ma non riesco a capire perché anche lì i prezzi sono comunque bassi. Jeans, magliette, maglioni, vestiti, 10-15-25 euro, con etichette con scritto Made in Italy. Secondo te é normale?

Ciao io da un po' non acquisto più nulla però effettivamente come dici la moda sostenibile purtroppo ha prezzi esorbitanti per le mie tasche personalmente. E con un bimbo di 9 anni nn posso di certo spendere 50 euro per un reggiseno. Brand di fast fashion purtroppo sono l'unica scelta x tantissimi. Mercato opzione da rivalutare e i negozi di seconda mano a volte non ci sono o anche là ci marciano sui prezzi 🤦🏼‍♀️!!

Sono 20 anni che è uscito il libro Guida al Consumo critico..... E io lo seguo... Ha forse tanti anni come te😂😂😂😂

Ciao, guarda ho dato un'occhiata ai siti che proponi ma, oltre, a costare tanto non sono manco il mio genere, li trovo troppo classici. Avresti un sito da consigliare con roba più sfiziosa?

io da un pò di tempo a questa parte compro al 90% al mercato dove vendono usato o rimaneze di vecchie collezioni prestando attenzione ai materiali. Però volevo capire se sull'ettichetta c'è scritto made in italy, come faccio ad essere sicura che veramente lo sia?

Il trucco è non cambiare taglia, io ho ancora i vestiti di quando ero ragazza e ora ho 58 anni. Modelli classici. Poi prendere, dare, scambiare.

Io ho avuto occasione di vivere in cina e in pesi adiatici ti assicuro che lavorano a stipendi vergognosi per marchi prestigiosi anche case di moda di alto livello con capi molto costosi, stabilimenti con due settori uno dove si fanno capi di basso costo e marche sotto... e altro settore dove con gli stessi materiali e qualche irrisoria modifica si fanno i capi prestigiosi, è solo sfruttamento e guadagno . Io conosco i tessuti a volte il tessuto della maglietta a 4 euro è lo stesso della maglietta a 30. E non parliamo della fattura comunque pessima on entrambi i casi. Io scelgo i tessuti e mi faccio i vestiti da sola e attenzione le etichette vanno sapute leggere perché se non si conosce il tessuto è la base del cucito si rischia di cadere negli errori che si vogliono evitare. Alcuni brand che citi non sono poi così sostenibili e i prezzi sono spropositati rispetto alla materia prima e la confezione. La moda è arte e cultura e tecnica e come tale bisogna studiarla conoscerla e non parlare a vanvera

Ciao Daria, avresti dei titoli di libri da consigliarmi che trattino di questi argomenti o simili? Sono del parere che conoscere sia un primo passo fondamentale da fare per approcciarsi a uno stile di vita eco sostenibile. Per quanto riguarda la fast fashion io ora sto acquistando prevalentemente di seconda mano e spesso non è più presente la "linguetta" che indica il paese di provenienza e il materiale, ma ho imparato che dal nome del brand (cosa che, fortunatamente non eliminano) posso risalire facilmente a tutto ciò. Questo mi aiuta anche per le volte successive. In ogni caso, sto cercando anche di evitare di acquistare se non ne ho realmente bisogno, così da poter sfruttare e usurare realmente gli abiti che possiedo. Prima non davo valore a tutto questo, compravo, usavo due volte, donavo o regalavo e così via ..dando per scontato anche che solo i negozi cinesi vendessero capi sintetici, e infatti erano gli unici in cui evitavo di andare.

Ciao grazie mille per questo video, purtroppo non credo che il Made in sia un buon metodo per capire se è o no fast fashion, io sono toscana e a Prato ci sono interi quartieri cinesi che producono vestiti con stoffe scadenti made in Cina e in molti casi anche in condizioni lavorative non ottimali però essendo confezionati in Italia escono Made in Italy.

Io vorrei tanto trovare dei negozi sostenibili a prezzi accessibili FISICI, nella mia città non c'è ne sono ...abito in una piccola provincia di Trento, e questo per me è sempre frustrante perché mi obbliga a comprare online quando comunque secondo me rovina l'esperienza . Nel senso che preferirei andare in negozio a comprare magri facendo un giro con le amiche e mangiando un gelato. Ma ovunque io vada trovo SOLO e SEMPRE fast fashion

L'obiezione secondo cui qualcuno non acquista fast fashion nemmeno di seconda mano non ha molto senso. Si può ovviare con un po' di equilibrio: il capo è gia stato prodotto ed è comunque in circolazione. Acquistandolo 1 gli evitiamo la discarica 2 favoriamo un commerciante e un venditore 3 se lo trattiamo bene, la seconda vita può diventare veramente lunga... Parlo per esperienza personale. Acquisto solo di seconda mano da circa 15 anni.

Vorrei fare presente che non sempre la fabbricazione in Asia è collegata alla fast fashion. Io non ho mai acquistato nulla dalla fast fashion, ma da anni vesto quasi esclusivamente abiti del gruppo Max Mara. Anche lì molti capi sono prodotti in Asia o, ben che vada, nell'Est Europa. Indubbiamente hanno un'ottima durata e qualità, ma non sono certo made in Italy.

Potresti anche parlare di più in italiano! Non è che calmarti la bocca di vocaboli rubacchiati al "vestiario "anglosassone farà di te una persona intelligente? Parli di "fatto in Italia "e non fai altro che tirare fuori mille parole al minuto rigorosamente non in italiano Ma non mi dai l'impressione di essere molto coerente. Ricomincia da zero te lo consiglio

Se volete vi lascio qualche indicazione giù 🤣🤣🤣🤣🤣 altro fast