5 COSE che gli artisti ODIANO - parte 2 

Altre due cose che mi fanno saltare le coronarie sono : quando mi mandano i video tutorial per come si disegna un qualcosa oppure ( e questa è proprio in cima) quando mi dicono :" ma perché non fai la tutuatrice 😤🤯😂

Cara Zebra, ti seguo spesso, e studio anche con te, perché non si finisce mai di studiare fino all'ultimo momento della vita, ma questo vale per le persone migliori. Vedi, io non scrivo mai a nessuno, e mi sento di sottolinearti una tua "uscita", che sminuisce lo sguardo intero di quel che meravigliosamente fai, perchè spieghi bene, con carattere e con flemma recitativo. Ci sono due strade antitetiche, larte e lhobby. Larte, investe i sensi, ti fa provare qualcosa, e si realizza in un milione di modi, e spesso insegna. Lhobby, che deriva da fobia, o fissazione, non investe nulla, impiega il tempo "perso" di una persona senza arte nè parte, e di solito necessita di insensati usi di soldi. È hobby costruire le barchette De AGostini in ecicola, far volare modellini e comprare, e comprare accessori. È hobbi comprare pezzi di macchine fotografiche, e macchine sempre migliori solo per confrontarsi nel materialismo consumistico, scattando foto che non raccontino nulla. È hobby collezionare oggetti senza studiarne l'epoca, altrimenti è Studio... Ma quel che è linferno è lhobby, e larte invece è il paradiso, è l'espressione dell'intimo, è la strada della condivisione delle emozioni. Ho sentito mischiare l'arte e l'hobby da tuttologi di fronte ai bar, e da scultori, in una piccola mostra dieci anni fa, ed ho fatto l'occhio agli scultori della "Domenica", ed ho addestrato il mio orecchio, a non ascoltar sempre. Da te, mi spetto molto di più. Ti seguo con stima. Perseo.

ecco, ECCO! Qualcuno riconosca che deve esistere una nicchia a parte per quel Marketing che si occupa degli Artisti, prima ancora che dell'arte! Voglio dire, esiste l'INFLUENCER marketing, con coach personali che guidano il Creator rispettando la sensibilità del Creator stesso e dei contenuti che produce e semmai guidandolo in un piano editoriale e strategico. Ecco (oddio, il terzo "ecco" in due righe: dopo l'ECCE HOMO, io sarà la ECCO WOMAN) mi chiedo: perché non dovrebbe esistere un personal coach per l'artista? In fondo (e cronologicamente prima) l'artista è un creator. #eccheccacchio (sfogo finito, scusa, ho usato il tuo video come box sproloqui però giur che ti voglio bene 💜)

E voi artisti non avete il problema MASTERCHF... Quando tutti dopo aver visto una puntata di programmi di cucina pensano di aver fatto l'alberghiero e L'etoil a Parigie e si lanciano in critiche e consigli