Sono 25 anni che vado a lavoro in bicicletta e per i miei colleghi sono un alieno. Vengo trattato come un povero che non può permettersi la seconda macchina. Non mi interessa perché dopo ore di lavoro mi rilassa una bella pedalata anche sotto la pioggia o nel freddo e umido inverno padano.
A me quando dicevano la stessa cosa gli facevo presente che loro si erano alzati almeno 30’ prima di me la mattina e tornavano a casa 30’ dopo tra trovare parcheggio e traffico.
36 anni in bici al lavoro...d'accordo che erano solo 3 km Bici da 1000 lire ,riverniciata,in 36 anni ho cambiato le gomme 2 volte sole Avevo il.posto dove metterla in azienda E facendo l'operaio metalmeccanico per la puzza non c'era nessun problema ,puzzavamo dopo.un Po che si.lavorava tutti di ferro 😂😂😂 Pioggia,sole,neve , ,mai andato in macchina
Ho fatto un periodo ad andare in bici al lavoro. Non sapevo mai dove metterla perché in azienda non vi era un posto adibito per parcheggiarla. La portavo in reparto o spogliatoio. Il direttore continuava a rompermi le scatole che non voleva vederla. Immancabilmente la trovavo sempre spostata da dove la lasciavo e i colleghi continuavano a pastrugnare con il cambio, come non avessero mai visto una bicicletta. Alla fine mi sono scocciato e son tornato ad usare la moto o l'auto. Per colpa di tanti coglionazzi, i pochi devono sempre soccombere.
Mi sembra di capire, leggendo molti commenti, che uno degli ostacoli sia proprio l’infrastruttura… non solamente la strada adeguata, ma proprio lo spazio al lavoro per il parcheggio e possibilmente delle docce. Forse sarebbe opportuno spingere i datori di lavoro ad attrezzarsi.
Da poco ho acquistato un casco con luci anteriori e posteriori con possibilità di inserire le frecce di direzione attraverso un comando sul manubrio. Un po' pesante ma lo consiglio vivamente a tutti perché si acquista tantissima visibilità. Mi guardano come se fossi un alieno ma a me non me ne frega un cappero, l importante è che mi vedano bene! Una puntata su questi caschi non sarebbe male. Grandi come sempre.
Grandi! Lo faccio da 23 anni. La distanza è breve (6km A/R) in meno di 10 minuti arrivo, in auto ci metterei il doppio e dovrei pagare il parcheggio (e già sono costretto a farlo sotto casa..) e con i mezzi ancora di più. Uso una bdc in alluminio a cui ho montato pedali flat e un mini parafango posteriore. Ormai non importa se piove o nevica (rarissimo) basta attrezzarsi con pantavento e giacca impermeabile. Casco in testa ben allacciato e luci accese anche di giorno (sono della generazione cresciuta con Nico Cereghini anche se non amo per niente le moto). Col tempo ho iniziato a fare di tutto con la bici, dalla spesa alle uscite serali ed ora uso la macchina solo se costretto da distanze o carichi. Come detto da altri, molti colleghi mi vedono come un pazzo o un eroe, come se pedalare 3 km per arrivare in ufficio fosse roba da Shackleton..ma col tempo gli utilizzatori della bici sono aumentati per fortuna. Tra gli errori da evitare aggiungo l'uso del cellulare. Vedo troppi ciclisti urbani pedalare mentre sono assorbiti dalle conversazioni senza rendersi conto che sono un pericolo per loro stessi e per gli altri.
Tutti i giorni per 5 anni ho fatto 7km pedalando per arrivare a scuola. L'unico nemico che ho incontrato è stato il sudore, ma con il tempo penso che ci si riesca ad organizzare per tutto. Grandi come al solito!
Anch’io vorrei andare in bici a lavoro… solo che dista 40 km da casa e gli ultimi 3 km sono di salita con punte al 18% 😂😂 grandi ragazzi ! Cerchiamo di sensibilizzare le persone che sono vicino al posto di lavoro ad usare la bici. Il vostro video penso sia molto utile a questa causa.
Bravi fioi! Un consiglio per i pendolari in bici, dotarsi di almeno una sacca laterale con relativo sistema di montaggio sulla bici, cosi' da poter caricare piu' roba sulla bici e non essere schiavi dello zainetto, che a volte e' ingombrante e pericoloso...poi ci puoi anche fare la spesa tornando a casa dal lavoro
Come al solito efficaci e simpatici Concordo su tutto La pioggia è in effetti un problema perché diventa tutto viscido e le auto aumentano e la visibilità diminuisce... Aggiungo luci e guanti E possibilità di mettere bici in luogo sicuro perché rubano anche i cancelli arrugginiti Io uso la bromton costa ma grande investimento E coraggio per il freddo Grandi
io è poco tempo che vado in bici al lavoro( 2mesi) e devo dire che a chi piace andare in bici è fantastico!! sopratutto per chi ha la fortuna di passare per il bosco, parco o percorsi protetti. L'acqua il freddo passano in secondo, terzo, millesimo piano! ovvio è meglio attrezzarsi bene: abbigliamento tecnico, luci di qualità, casco, campanello. al lavoro una risciacquata, un cambio e si parte freschi come una rosa!
bravi, anzi, bravissimi! Quando ho visto il titolo del video ho pensato che, stavolta, contrariamente al solito, avevo più esperienza di voi sul tema trattato, andando in bici al lavoro dalla metà degli anni '80, invece ho notato che siete stati in grado di trattare il tema con la solita efficacia, riuscendo ad aggiungere qualcosa a ciò che già sapevo. Nella forma, ossia il "modo di porvi" siete stati, a mio parere, impeccabili, e, nei contenuti, avete saputo sottolineare cose basilari e aspetti non scontati, come "non avere già la testa al lavoro", per fare un esempio. Si vede che "lavorate", ossia che vi preparate adeguatamente su un tema, anche apparentemente semplice e non prettamente "tecnico", prima di trattarlo. Vi seguo sempre con piacere, in tutte le arie tematiche, anche se in molti casi mi manca la competenza e l'esperienza pratica per orientarmi con chiarezza, spesso noto anche dei commenti molta competenza e in ogni caso, esperienza,
Un consiglio che mi sento di dare ai colleghi commuters è inerente alla visibilità, luci accese anche di giorno, preferire gli indumenti colorati a quelli neri e circolare sempre lontano dalle "strisce gommate" che indicano la traiettoria delle auto, se noi stiamo lontani dai quei segni, anche l'addormentato, quello al telefono, o il distratto non ci troveranno sul loro cammino! W la mobilità dolce!
ottimo video. La cosa che più soffro andando in bici al lavoro è lo zaino sulla schiena, ma ho risolto posizionadolo sul seggiolino dove sta mio figlio piccolo. E anche quando sarà grande lo terrò per metterci lo zaino perchè da sempre mi faceva sudare troppo la schiena.
Sono più di 15 anni che vado a lavorare in bicicletta sole piogga o neve. Oltre ad avere risparmiato un sacco di soldi perché in tutto questo tempo non ho avuto bisogno della macchina e a essere un toccasana per la salute fisica e mentale, é uno tra i migliori allenamenti per restare in forma pur avendo poco tepo da dedicare allo sport. fino a qualche anno fa mi facevo sui 30-35km al giorno tra andata e ritorno, ora un pò meno perché mi sono spostato... quasi quasi rimpiango quei 5 minuti in più di pedalata che potevo fare!
D'estate con il fresco del mattino 10 km su ciclabile lla sera il ritorno se mi va allungo con una gravel gommata semi stradale con gomme 32 siamo sempre le stesse facce x strada sia auto che bici si va alla stessa velocità ,auto con il traffico io con qualche ragazza ( solo d'estate però)😂
Io ho iniziato quest'anno ad andare in bici al lavoro. Purtroppo riesco andarci solo durante l'estate perché ho da fare 60km tra andata e ritorno e adesso c'è troppo buio. Però nel periodo che andavo, arrivavo al lavoro molto più energico, avevo più voglia di lavorare, ero molto più rilassato. E lavorando come programmatore (quasi sempre seduto) questo è stato un bel modo per muoversi tutti i giorni.
10 anni fa andavo a lavoro (a Torino, dove era pericolosetto) con una bici da corsa anni 80 convertita in single speed con riser da 40cm e Shamal con tubolari da 19. Oggi (in Germania dove è tutto super bike-friendly) vado a lavoro con una MTB full elettrica con dei ruotoni quasi da fat. Si invecchia, ma andare in bici a lavoro è sempre fighissimo.
Farsi distrarre dal telefono. Non considerare che a fine giornata la stanchezza accumulata comporta riflessi più lenti. Non fare attenzione a tutto il traffico, sia veicoli che altre bici che monopattini che pedoni che animali (soprattutto cani): occhio a 360⁰ e pensare che in città può spuntare un ostacolo improvvisamente quindi velocità moderata (cioè lenta).
buongiorno bel video condivido tutto quello che detto... anche se la realtà almeno dove lavoro io è un po diversa. mi spiego meglio lavoro a 2km da casa ormai da 30 anni sono sempre andato in bicicletta con bici più o meno costose anche dei veri catorci a pedali (ho anche lucchetti più costosi della bici) risultato 5 furti possibilità solo per impiegati e preposti di parcheggiare all'interno dei cancelli , quando sarebbe possibile fare una grande gabbia anche esterna accessibile con badge...ora da circa 10 anni vado al lavoro piedi 40 minuti circa.sarebbe bello che anche le ditte facessero qualcosa, non solaio anche altri colleghi hanno subito furti buona giornata
Purtroppo nessuno sembra essere interessato a risolvere i problemi dei furti delle bici. Quando ne vai a denunciare uno ti ridono dietro. E anche la ricettazione delle stesse ormai avviene alla luce del sole. L’azienda poi che non permette di mettere la bici nel cortile e scema forte.
Andare a lavorare in bici mi fa arrivare più tranquillo e sveglio, più sereno per affrontare la giornata. Al ritorno poi, se non ho impegni mi concedo un bel giro anche lungo arrivando in qualche rifugio o malga (abito in pedemontana e lavoro a 10 km), e davvero anche se esco dal lavoro "stanco" dopo aver fatto un bel giro arrivo a casa rilassato e meno stanco di quando sono uscito all'officina. L'importante è non usare nessun contachilometri e godersi il panorama ed i suoni della natura ♥️
Io sono un commuter Treno+Bici ormai da 10 anni. Ho una Brompton che risulta molto adatta a fare il pendolare dovendo prendere anche mezzi di trasporto. Sono pochi km al giorno, ma evito i mezzi pubblici e quando esco dal lavoro mi bastano tra i 10 e i 15 minuti per raggiungere la stazione ferroviaria.
Come bici per muovermi in città uso una vecchia BDC in alluminio, a cui ho messo i pedali normali in metallo con greco aumentato oltre ad aver modificato un po’ la posizione in sella per renderla più comoda e facilitare lo stare in piedi (metà del tempo sto in piedi e faccio surplus). Utilizzo anche una vecchia MTB anni 90 che mi permette di prendere dossi scalini pace senza a problemi. Non sopporto le bici da città invece perché non sono reattive e spesso bisogna essere in grandi di scartare all’ultimo una macchina o un pedone distratto. Quindi le altre sue bici stando molto tempo sui pedali sono ottimi mezzi. Per il casco dipende molto, perché se vai a lavoro hai posto dove metterlo se usi la bici per andare a giro uscire ecc non sai dove riportorlo. PS importantissimo avere una o due catene che probabilmente costano più della bici stessa.
@@dorianblue4229 maledetto correttore GREP intendevo. Sono pedali metallici con pin in metallo per avere più aderenza. Considerando che spesso tocca fare delle “acrobazie” è molto tempo si sta in piedi sui pedali per via dei continui rilanci dossi ecc mi fanno molto comodo. Considera che spesso tocca fare surplus stando in piedi quindi aiutano.
Grazie infinite, molto gentile e anche veloce a rispondere :) ora approfondisco! Direi solo uno o due spunti: io da eterno principiante (vado in stile 'cicloturistico', anche su una gravel e una fatbike, oltre che su una cicloturistica inglese classica (roux etape 150... da noi sarebbero city trekking bike, ma quelle son robuste e hanno la piega drop - son le vere mamme delle gravel, hanno solo i cantilever quindi max gomma 42mm con parafango... che cmq per viaggi basta e avanza) )... tutte cancellone insomma :D Però i miei 200 km in 'viaggetti' di un giorno in sella li faccio... Volendo andare sul robusto e allaround, Cioè usare le scarpe o anche scarponi normali, da trekking, sport vari, ecc., e non danneggiare le suole, ho messo su tutte i pedali albero inox corpo alluminio da city bike del Deca (mi pare si chiamino city 500... e un deca lo costano.. "corazzati" 😅 ne avevo rotti due con albero in plastica in passato...) Hanno strisce/tacchette in metallo ma basse e rivestite in silicone, io sarò abituato ma scivolare non scivolo... anzi prima di fare una discesona di tornanti, devo posizionare bene i piedi sopra da essere ben poggiato io e manovrare nelle curve... in piedi ecc. Bene, ho letto solo recentemente che le touring/tourer bike, ma anche le più estreme expedition bike (26', magari col drop ma più simili alle nostre vecchie mtb), di regola si consigliano pedali flat e che abbiano una superficie d'appoggio più grande possibile. Quindi istintivamente mi ci riconosco 😅 Sul fatto delle tacchette, penserei solo che ci vogliono scarpe con una suola dura che non ci si usuri sopra... Prima, usavo i comunissimi pedali con bordo a dentelloni, per piatti che fossero, e d'estate le sneakers me le rovinavo... in fondo parliamo di ciclismo quotidiano-urbano... Beh ecco niente scusate tutti il raccontone ma ben venga se avete obiezioni, pensieri, stroncature, upgrade, ecc. Ciao!
L'errore piu' grosso per un commuter e' non considerare adeguatamente il percorso da fare per recarsi al lavoro, che deve essere il piu' breve ma il piu' sicuro. Abito a 13 km dal lavoro che comportano l'attraversamento di due grandi rotonde e uno svincolo della tangenziale. Ebbene la distanza per me diventa 20km perche' per me e' essenziale pedalare serenamente, per cui allungo il percorso sulla viabiliita' secondaria.
Avete ragione, tutti dovrebbero essere incentivati nel fare esercizio fisico, dato che porta solo benefici (le migliaia di articoli scientifici lo supportano). Purtroppo peró viviamo in una società dove spesso il comfort prevale sulla fatica e quindi non si è portati a usare la bici. Un peccato, soprattutto nelle città, dove il traffico è il vero problema è estremamente amplificato. Speriamo che con questo video più persone siano incoraggiate a usare la bici nei propri spostamenti
Faccio 52km al giorno in bici per lavoro, la pioggia è una manna perché le ciclabili e i percorsi ciclopedonali si svuotano dai merenderos. Purtroppo per non passare la vita in bici devo tenere una media di almeno 23-24 km/h. Zero stress e si fa movimento.
Io dopo un giro pazzesco in mtb , sono caduto banalmente in ciclabile a 150m da casa. Ho rotto il casco e mi sono lussato una spalla. Non lo avessi avuto sarebbe andata molto peggio. Mai sottovalutare il pericolo. Ciao
Cosa dire... Siete fantastici, punto! Non ho nulla da chiedervi o dirvi di particolare (o meglio... di domande ne avrei 100mila, ma viene lunga!), solo che vi seguo con grande soddisfazione ed essendo ciclista vecchio di età (58) e giovane neofita di pratica ciclistica, ho imparato tantissimo dai vs video. Continuate così!!!
Ho avuto la fortuna che in un posto di lavoro potevo andarci in bici, distava 25/30km ci andavo con la bici da strada con vestiario racing ma per fortuna potevo fare una doccia e cambiarmi con calma. Al ritorno, tempo permettendo, magari facevo anche 3/4 ore di allenamento. Un periodo fantastico
parte 2 - come farsi vedere e sentire durante il commuting: un video su gilet alta visibilità, campanelli, luci posteriori e anteriori e cataringfrangenti... aggiungerei un richiamo all'uso di telefono e auticolari e a come segnalare i cambi di direzione. Bravi, speriamo aumentinoi commuter e diminuiscano gli automobilsti. (ci sarebbero anche le cargo bike... mamme che mollano il suv e portano i bimbi in bici a scuola... non male ma forse i bamnini meritano un altro video ancora, sarebbe divertente vedervi alle prese con due piccolini/e). oppure in video sul commuting con GCN spagna o GCN uk...
Buongiorno ragazzi da quando ho cominciato ad andare in bici seguo soprattutto voi perché mi date risposte che mi aiutano a fare questa attività. Avrei bisogno di chiedervi su alcuni argomenti ma non so come contattarvi. Non so neanche se vorreste consigliarmi.
In città, una bici con postura alta invece che una da corsa permette anche di vedere ed essere visti meglio dalle auto, pedoni, ecc. Ps. Eventualmente per ovviare al problema dei pedali, esistono anche delle miniclip che possono rendere i pedali dei flat :)
Bel video, grazie. Lavoro da casa, dunque quando vado in bici, non faccio il commuting, ma invece lo faccio durante il pranzo per esercizio. Un'altra cosa a cui si deve pensare e' l'uso delle cuffie bluetooth per ascoltare o la musica oppure le lezioni d'italiano come la faccio io mentre vado in bici. Il volume dell'audio deve essere ad un livello in cui si puo' sentire le macchine dietro di te. Salute, Tom
È vietato l'uso delle cuffie alla guida di un veicolo, pure che sia una bici. Si può utilizzare una sola cuffietta e lasciare l'altro orecchio libero o utilizzare le "cuffie" a conduzione ossea.
@@tommanion3190 in Italia certamente, nel resto d'Europa non saprei, ma è una norma introdotta per consentire alla persona di sentire i rumori del traffico.
Vado a lavoro in bici da circa un anno dopo aver cambiato lavoro (prima non era assolutamente possibile). é stata una scoperta bellissima, dovessi rinunciarci avrei difficolta a dargli un prezzo. Aggiungo: - 5kg in un anno che alla fine non è male
Aggiungerei 6. No smartphone durante la pedalata 7. No auricolari finché si è sulla strada, soprattutto in città, per poter sentire gli altri veicoli 8. Dotarsi di buone luci (e ricordarsi di accenderle 😅)
Punto sette importantissimo! Io vivo a Barcellona e qui la polizia ti fa giustamente la multa se sei in bici con gli auricolari (non so come è in Italia al momento)
Vado in bici al lavoro quasi sempre. 9+9 Km. al giorno. Ho la fortuna di avere tutta ciclabile da casa al lavoro: in bici faccio 8 semafori, in macchina 31. Ci metto sempre di meno in bici che in macchina. Mi sono fatto la e-bike usufruendo anche degli incentivi sulla mobilità sostenibile. Sto aspettando che il mio datore di lavoro aderisca al sistema "bike to work" che concede incentivi a chi usa la bici per andare al lavoro. Però, ci sono problemi non banali. Io sono fortunato ad avere uno spazio chiuso per mettere la bici, ma le amministrazioni comunali si dovrebbero impegnare nella costruzione di velostazioni (parcheggi per biciclette custoditi) in modo tale da incentivare le persone a recarsi al lavoro in bici senza doversi preoccupare dei furti. Altro consiglio che mi sento di dare, procuratevi qualsiasi strumento che aumenti la vostra visibilità.
Per la questione casco in città e possibili danni alla capigliatura: qua in Svezia vanno molto i caschi-airbag della Hövding che si indossano intorno al collo. Hanno un costo piú elevato ma sicuramente piú pratici, specialmente per coloro con capelli lunghi
Per la mia piccola esperienza di utilizzatore della bici per andare a lavoro, personalmente soffro molto di più il caldo che il freddo. Ormai gli inverni non sono particolarmente rigidi, raramente le temperature scendono sotto lo zero e muovendosi ci si scalda quel tanto che basta per non ibernarsi. Al contrario, quest'estate ci sono state delle settimane che mi son rifiutato di prendere la bici.
Come consiglio, oltre a due belle borse posteriori impermeabili nelle quali stipare il necessario x la giornata lavorativa e l'eventuale spesa serale, la sostituzione dei perni ruota e reggisella a sgancio rapido con analoghi a vite con testa esagonale. Tornare a casa senza sella o con la bici in spalla perché manca una ruota non e' mai augurabile. Fate un bel video su come si "lega" la bici quando si lascia incustodita. P.S. tenetevi al lavoro una mini pompa e il necessario per riparare una foratura Ciao, Paolo
Video fantastico....concordo su tutto....detto da uno che da vent'anni fa biketowork....la mia fortuna è essere operaio....quindi mi posso "svonciare",perché da me( in zona parco groane) solo ciclabili in strade bianche
Dal 2009 sempre e solo in bicicletta 365 giorni all'anno! La bici contribuisce largamente ad aumentare il mio livello di buonumore :D Unico accorgimento oltre a quelli che avete elencato: quando piove a Milano vado più lenta, perché i rischi aumentano.
Ho cominciato ad andare a lavoro in bici un anno e mezzo fa,risultato? Arrivo a lavoro fischiando anche di lunedì mattina, rilassato, carico, energico. I sette nani, presi tutti insieme,non sono carichi quanto me all'inizio della giornata.
Aggiungerei anche che se non c'è la pista ciclabile o ciclopedonale di non superare a destra quando si arriva in prossimità di semafori o stop,e attinenti anche a chi si ferma, parcheggia perché solitamente aprono le portiere senza controllare se sopraggiunge uno in bici 😊
Quest'anno passata l'alluvione per andare al lavoro ho alternato e-bike e bici da corsa vado da Faenza-Imola 18km. Ci metto come in macchina, il problema che nei mesi giugno/luglio/agosto la doccia è d'obbligo causa le temperature alte qualsiasi mezzo usassi, per fortuna ho modo di fare la doccia al lavoro. Mi raccomando oltre al casco è d'obbligo utilizzare luci belle forti che ci rendano ben visibili. I rischio maggiore è quando superi da destra le macchine incolonnate che a volte non lasciano lo spazio sufficiente.
A mio parere sarebbe necessario aggiungere due punti oltre ai 5 menzionati dai ragazzi di GCN. a) preferire le borse da agganciare al porta pacchi. Lo zaino fa sudare la schiena e se pesante fa perdere equilibrio b) luci, buone luci davanti e dietro SEMPRE, Anche di giorno
Sono CEO (amministratore unico) dell’azienda dove lavoro da 30 anni: da dieci anni non posseggo più un’automobile e mi muovo esclusivamente in bici e/o con i mezzi pubblici. E così fanno tutti i nostri dipendenti e collaboratori. Come abbiamo fatto? Regalando a ciascuno una brompton o la pieghevole di loro scelta e chiedendo, in cambio, di rinunciare all’auto per venire a lavorare. E tutti hanno aderito anche se alcuni preferiscono venire in ufficio a piedi. I Vostri consigli sono utilissimi e presentati benissimo! E condividerò il Vostro contributo con tutti i nostri e con amici e clienti! Bravi!
@fulvioliberatore676 Grazie Fulvio e complimenti a te! È davvero ispirante vedere come tu abbia reso la bici una parte così importante della vita lavorativa dei tuoi dipendenti. La tua iniziativa meriterebbe di essere condivisa, continua il tuo ottimo lavoro e buona fortuna per tutto! 🚴♂️
Anche io ho iniziato ad andare in bici a lavoro qualche volta, penso che pochi farebbero tra andata e ritorno 50 km com 500 m di dislivello ma a me piace 😊 Inoltre a volte l allungo per aumentare il chilometraggio
Fin da ragazzo sono andato a lavoro saltuariamente un bici, dal dopo COVID sono praticamente diventato commuter, non esattamente tutti i giorni, ma diciamo 80% bici e 20% auto. Ho un tragitto di circa 17 km tutto immerso in campagna e decido se usare la bici da corsa o la bici gravel. É tutta questione di organizzazione. Io ho la fortuna di poter parcheggiare la bici in un sottoscala chiuso a chiave nel retro del mio ufficio.vedo solo ed esclusivamente aspetti positivi in questa attività
Anche io vado spesso in ufficio con la gravel: 36km tra andata a ritorno (dalla Brianza a Milano). Fortunatamente ho un posto sicuro dove lasciare la bici. Per la doccia (mancante) ho trovato un buon compromesso con il bagno dei disabili che ha un lavandino molto ampio che consente di lavarsi a pezzi. Oltre a risparmiare tempo e benzina, ci impiego meno tempo che in auto e soprattutto arrivo più rilassato in ufficio. Certo, ci vogliono occhi ben aperti e molta attenzione
Quando abitavo a Stoccolma andavo al lavoro (18 km) con una Scott racing in carbonio in 35 min. Con l’auto nelle ore di punta ci voleva anche il doppio. In inverno invece con la MTB con le gomme chiodate ci voleva di più… ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-aKMCH95kc8o.html
Altri elementi positivi: con il bel tempo diventa possibile la pausa pranzo alternativa in qualche bel parco - possibilità di risparmiare tempo nel fare eventuali commissioni prima di rientrare a casa, soprattutto senza impazzire nel cercare parcheggio per l’auto….
Non solo al lavoro ma anche a fare commissioni. Oltre a casco (casco smart se possibile semplifica la vita), abbigliamento tecnico (per il biketowork) flessibile (perché capita di uscire nella nebbia fredda e bagnata e tornare con un sole caldo), luci ben visibili sempre accese (anche sul casco) e segnalatore acustico (un po' più potente del classico campanello da bici), é importante avere un buon lucchetto (o due) ed un antifurto (ormai li fanno anche per le bici).
Concordo sulla storia del casco. Non è un vezzo e può salvare la vita. Anche se per un breve tragitto una caduta può capitare e di testa ne abbiamo una sola
Secondo me va bene sensibilizzare sul casco, fino a che non lo renderanno obbligatorio. Ho 43 anni, pago circa l'80% di quello che produco con il mio lavoro in tasse e nessuno può decidere al posto mio quale sia il livello di sicurezza che devo tenere nelle mie attività, quello faceva mia madre quando ero minorenne, fortunatamente lo stato non è mia madre ed io non sono minorenne. Ci tengo precisarlo, perché di recente è stato introdotto l'obbligo di assicurazione e bollo sulle e-bike, facendo leva su vari inutili moralismi e finte preoccupazioni per la salute degli altri, faranno in un attimo a a venire a rompere i cogxxni e derubare anche noi.
Da quando sono in smartworking faccio 3 km ogni mattina e altri 3 ogni sera per andare dove mi sono attrezzato la mia postazione di lavoro. L'errore più grande che facevo all'inizio era avere tempi sempre molto stretti. In bicicletta bastano pochi minuti per avere un buon margine e viaggiare rilassati.
Concordo con Marina, da non dimenticare luci, guanti e magari dell'abbigliamento ad alta visibilità. Purtroppo io abito in periferia di Milano ed il percorso più breve contempla 12 km in aree a denso traffico di cui l'80% senza ciclabili; un suicidio......
Allora ragazzi siete un canale incredibile, divertenti e cazzoni ma allo stesso tempo divulgativi ed interessanti che è un connubio che raramente si vede i giro. Vi stimo e mi avete facilitato la vita PERO' cazzo abbassate i volumi dei beep di transizione da una scena all'altra vi prego cristo signore
Errore che ho imparato a evitare a mie spese... Se per andare al lavoro, non si ha un cambio a disposizione e si usa un bici "race", con catena scoperta, ricordarsi di fare un risvolto ai pantaloni o usare un nastro ferma pantaloni, per ridurre la possibilità che questi si macchino con il grasso della catena, soprattutto se non sono attillati. Anche se si è pratici della baci e si smonta sempre dal lato corretto, può capitare che i pantaloni lunghi, soprattutto se sono larghi, sfreghino sulla catena senza accorgersene, e alla fine si sta un'intera giornata con pantaloni macchiati
Il mio ente mi ha proibito di ricoverare la bici all ' interno se non attaccata ad una ringhiera in pieno sole estivo. Un garage nei pressi mi ha chiesto 5 euro al giorno, l' unica metterla attaccata ad un palo alla mercé di tutti. Io vivo a Roma e per andare a lavoro facevo tutti i giorni più di 40 km fra andata e ritorno. Ora Giorgione dimmi se ti pare bello questo? Ho 66 anni e vado in bici da sempre, anni fa quando andavo in bici a lavoro le prese per il culto, ora va di moda ....
Aggiungerei in primis l'importanza di vestire con colori chiari e sgargianti, meglio ancora l'utilizzo di gilet o kway fluo, nella speranza che gli automobilisti ci vedano. Luci lampeggianti possono aiutare. Poi è importante studiarsi bene il percorso giusto, non per forza il più breve, in modo da evitare strade ad alto scorrimento e molto trafficate. Bisogna poi avere sempre quel minimo di attrezzi idonei a riparare il mezzo (brugole, kit ripara gomme). Da valutare l'installazione di borse/cestini posteriori per trasportare i proprio oggetti; non c'è nulla di piu scomodo dello zaino sulle spalle in bici. Ho già detto che è bene sempre legare anche ruote e sellino? Ciao e grazie
le docce (o anche una sola, in funzione del numero di dipendenti) sul posto di lavoro che sia ufficio o fabbrica o studio o altro dovrebbero essere obbligatorie per legge come i bagni (servizi igienici), fatto questo primo passo il resto è in "discesa" mettere la persona nelle condizioni di poter andare a lavorare in bici o di corsa con qualsiasi condizione climatica sarebbe un grande incentivo da parte dello stato
Perfettamente d'accordo con te. Per esagerare sarebbe bello avere anche una piccola lavanderia con asciugatrice per i giorni di pioggia. In alcuni paesi nordici è la prassi.
Aggiungerei, per quanto mi riguarda, le borse laterali evitando lo zaino. Quest'ultimo non fa traspirare la schiena e si arriva facilmente sudati a lavoro. Quando piove evito il poncho, preferisco un buon impermeabile in Gore-Tex e copripantaloni impermeabili (io ho quelli della Decathlon che funzionano egregiamente): si crea meno effetto vela e si pedala più agevolmente.
Io per fortuna ho uno spogliatoio dove fare la doccia e cambiarni,e ogni giorno faccio 27km all' andata e 27 al ritorno,quando vado in auto i miei colleghi al primo sguardo lo capiscono!divento scorbutico!!!poi il clima siculo aiuta molto
Iniziare a fare bike to work è stato l'errore più grande che potevo fare quest'anno.... Premetto che per andare a lavoro devo prendere il treno, e ho bisogno di una macchina per andare alla stazione distante circa 6km da casa e una dalla stazione al posto di lavoro altri 6 km. A maggio ho sostituito le macchine con la mia MTB ed è stata la scelta migliore della mia vita da pendolare... Arrivo a lavoro molto più sereno e meno stressato dal viaggio... Ora con il periodo invernale è diventata più dura ma non voglio rinunciare assolutamente alla mia MTB.
Complimenti per il video , trovo lodevole sensibilizzare l'utilizzo della bici per la quotidianità Personalmente non capisco invece perché c'è tutta questa attenzione al casco considerando che le velocità nel trasporto in bici sono quasi sempre sotto i 20 kmh : il pericolo viene soprattutto dagli automezzi, pullman, guardrail, spigoli e non mi sembra che possa proteggere da questi pericoli Cioè trovo il casco utile in allenamento nel caso di cadute a velocità medio alta per impatti sul terreno o su asfalto, ma non vedo come potrebbe proteggere da uno spigolo del marciapiede o dalla ruota di un autobus Avendo usato per anni il casco da moto posso anche garantire che quella sicurezza passiva rende meno efficace la percezione dei rumori e dei pericoli della strada, così come ABS ed esp stanno insegnando ai nuovi conducenti metodi di guida errati e pericolosi La prudenza direi che è la strada maestra ed aumenta il rispetto verso gli altri senza controindicazioni
A proposito dell’abbigliamento…mia allieva di lll superiore:”prof anche oggi è venuta in bici????” compagno di banco:” ma che domande fai, certo!!!! non vedi che è vestita male?…” (troppo sportiva….)😅😂😂😂🤪
Questa è veramente la differenza mentale che ho notato di più andando a lavorare all'estero. Al di là del confine con pioggia o neve c'è una quantità enorme di persone che si sposta in bici (non solo lavoro, anche uscire la sera a mangiare fuori!) e NESSUNO si preoccupa di come è vestito. Solo qua pretendiamo di fare le sfilate di moda per ogni circostanza.
Da me a Rimini quasi tutti i prof, come gli allunni che abitano in città, vengono in bici, quindi è piú che normale che si vada in bici a scuola. Mi dispiace che questa non sia la prassi anche nel resto d'Italia
Vivo in Germania da quasi dieci anni e siamo in tantissimi ad andare tutti i giorni a lavoro in bicicletta nonostante temperature spesso rigide (anche neve) e in alcuni casi molti km per tratta da percorrere (15-20). Negli uffici molto spesso ci sono le docce e quindi se necessario uno può tornare perfetto come e meglio di quando ha lasciato l’appartamento. Se manca il tempo/voglia di farsi la doccia basta avere un cambio di almeno una maglietta/camicia e le salviettine (come avete suggerito). Nessuno ti guarda in modo ridicolo e nessuno ti giudica. Un società sicuramente più evoluta della nostra. Ovvio che nessuno ti ruba la bici parcheggiata fuori o nei cortili degli uffici. Lo stesso approccio si applica a chi vuole farsi una corsa in pausa pranzo…ti cambi, esci a correre e poi torni e ti fai una doccia. Infine un vantaggio enorme è il benessere psico-fisico di stare all’aria aperta a inizio e fine giornata! Fa passare stress e problemi! Insomma ne abbiamo di strada da fare in Italia!
Io credo che un set di borse possa aiutare tanto. In una lo zaino del lavoro nell'altra ki pioggia, catena e salviette. Le borse evitano di avere zaini sulla schiena che fanno prima sudare e poi ammalare
Sotto ai 5 km è la cosa migliore andare in bici, si arriva nello stesso tempo, ma non si deve perdere tempo per cerare l'eventuale traffico. Ma l'Italiano medio è signore e quindi preferisce stressarsi in auto.
Sto pensando di recarmi al lavoro in bici (solo un paio di volte a settimana). Il percorso è pianeggiante ma lungo 30km. Ho visto che esistono delle salviette imbevute delle dimensioni di un asciugamano. Secondo voi è una soluzione valida per essere freschi? Pedalerei con l'abbigliamento tecnico e poi avró devi vestiti di ricambio nello zaino in spalla. Come vedete questa soluzione?
Per fortuna ho la scuola a soli 5 km da casa. Ritmo più blando che non si può, parto con largo anticipo, non posso entrare in aula sudato. Felicissimo.
Dopo il traffico d'auto, la mattina adesso c'è il traffico di bici e monopattini,siamo tanti e saremo sempre più,la bici è irrinunciabile,comoda veloce ecosostenibile,divertente,si socializza ai semafori,salutare,economico, risparmi tempo non litighi e meno stress io non la mollo mai anche se piove nevica!occhio ai ladri le bici sono come oro usiamo bici in ordine ma non di eccessivo valore tanto prima o poi le rubano se si lasciano in strada,un usato basta così si ricicla saluti
Commuters mi è nuova 😂sempre usato: "vado a lavoro in bici" Comunque io uso la Graziella per fare il pendolare e prendere il treno perché essendo pieghevole non devo pagare il biglietto anche per essa e ad ogni modo per farci 16/17 km al giorno spezzati va più che bene . Incredibile il risparmio di tempo : per andare in stazione con la moto ci metto 10 minuti, con la bici 15 ! (Con la macchina 25-45 a seconda del traffico)
"Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro" (cit. Dott. Ing. Gran. Mascalzon. Di Gran. Croc. Visconte Cobram)
Quando ero ristoratore , al lavoro ci andavo in bici tutto l’anno ,va detto che ero privilegiato,avevo la ciclabile a fianco e vivo in Valtellina; ora,con cambio lavoro non riesco più (mi serve il furgoncino ) …..sto studiando un piano su come andarci ancora ,in bici ero più dinamico e attivo,non soffrivo freddo e nemmeno caldo arrivavo e tornavo in meno tempo
Purtroppo dopo 20 anni buoni di commuting a torino, milano, una città inglese molto ciclistica tipo olanda su cui sorvolo, cittadine di provincia nostrane, ho un'esperienza per diversi aspetti, inversa: - mettere il casco andando già pianino non mi servirebbe granché, più civiltà COME GIUSTAMENTE FATE CAPIRE, soprattutto da parte di bici e monopattini (che poi son quelle/i più vicine a te che vai e possono farti scartare loro contro auto, pedoni ecc.) non guasterebbe... In uk tutto era/è obbligatorio pena multe: luci complete, campanello... ma non il casco: le statistiche (lì si basano sulla scienza per fare leggi, non per fare cassa) dicono che si è inconsciamente più prudenti senza casco. È la prudenza, e pazienza anche a guardare/fermarmi/non impormi/scendere e spingere nelle rotonde/strisce cattive, quando la ragione ce l'avrei io, senza gran ritardi, mi han salvato finora. MA SICCOME MOLTA GENTE NON È PRUDENTE, FATE BENE A RACCOMANDARE DI METTERLO. In giri veloci, sportivi: certo che sì. - Luci e alta visibilità: SEMPRE (alto tasto dolente da noi...) - ultima cosa: se anche i pedoni non fossero appunto "distratti", e dovessero davvero avere cani a guinzaglio max 1,20 m come da normativa urbana, BEH... Grandiiiiiiiii!!
Io spero prima o poi di potermi permettere L elettrica così da arrivare a lavoro senza dovermi fare la doccia per ora metto insieme bici e treno per lasciare un po’ la macchina a casa 😁👍🏻
La doccia quí in ufficio ce l ‘hanno tutti o quasi come il cycle to scheme. Mi spiace dirlo ma in Italia non consideriamo la bici come mezzo di trasporto. Saluti da Londra
@@enzonezi2730 anche noi la abbiamo ma siamo abbastanza fortunati il problema è che entrando presto senza elettrica e treno devo partire prestissimo per poter arrivare e avere il tempo per dare una doccia e colazione e farlo tutti i giorni sarebbe un po’ devastante 😂😂😂
io purtroppo non riesco ad andare sempre a lavoro in bici. Però, quando mi tocca arrivare nella sede di Trastevere, sfrutto la pieghevole e faccio gli ultimi 7 km in bici, arrivando decisamente prima rispetto a quello che farei in auto. Aggiungerei anche io luci e guanti, oltre che un copertone "adatto" alle strade cittadine: le ruotine da 23 o 25 decisamente non sono adatte.
buon giorno, mi riallaccio a @pilloledisaggezza7116...condivido tutto. io sono un bike maniac o quasi , senza avere bici dal prezzo esoterico, ma la bici per me è fondamentale . vado al lavoro in bici (mi sono personalizzato una wilier jaroon con parafanghi e portapacchi, bag posteriore, fanali posteriori e un bel fanale anteriore), distanza 13 + 18-20 km (il rientro lo allungo sempre per respirare aria di libertà post lavoro). Ogni giorno, bisogna avere 100 occhi, (specialmente nel periodo apertura scuole (mamme sclerate e convulsive on board), evitare gli altri, evitare l'indifferenza di chi è dentro alla scatola...perchè non obbligano i bambini di andare a scuola a piedi o in bici e stop? sarebbe un buon inizio.....consiglio la bici gravel o mtb.... l'importante è essere vestiti con colori vistosi, con bandelle riflettenti.... mantenere sempre la dx ( il pelo te lo fanno regolarmente una macchina su 100), casco SEMPRE!, non c'è mezzo che ti far star bene prima e dopo il lavoro (qualunque esso sia) come la bici....e poi ti mantieni allenato sfruttando il tempo che passeresti in auto seduto....e poi....per quel che vale.... sei Green...buona pedalata a tutti .... ( e al sabato....via de MTB o Stradale....sempre strade secondarie....ci tengo alla pelle!)
L'ultimo punto... Prima di parlarne bisogna mantenere un prifilo basso, deve essere l'esempio a parlare per noi, deve essere lo stesso esempio a creare curiosità e desiderio di aprirsi verso di noi... Solo allora potremo rappresentare il nostro punto di vista. Ultimo ma non ultimo, i treni si stanno attrezzando al trasporto bici ma sono ancora pochi i vagoni realmente adatti e capienti contro il potenziale di utenti che preferirebbero spostarsi e portarsi la bici in treno per arrivare al lavoro. Ultimo ma solo perché già detto, i luoghi di lavoro non sono ancora strutturati per fornire uno spogliatoio, una doccia e, perché no, una lavatrice... Non intendo il negozio in centro città ma già una impresa con tanto di capannone con uffici, officina ecc, potrebbe già essere strutturata per fornire questo servizio ai dipendenti... Mio punto di vista è comunque tutto sta ad iniziare a fare qualcosa in tal senso e dare l'esempio che tutto si può fare per migliorare le condizioni di lavoro.
L'ho fatto per un paio d'anni (5 km A/R), però ora devo portare il bimbo al nido... la distanza s'allunga (13 km A/R), e d'estate ci siamo divertiti ad andare al nido sul seggiolino della bici, ma d'inverno tocca rispolverare l'auto :(
in strada presto sempre una maggiore attenzione a tutti i veicoli più grandi di un auto, perché finire in un angolo cieco basta poco, se al semaforo ci si trova affiancati o parzialmente affiancati da un mezzo più grande di un auto si deve prestare molta più attenzione, e dare come dato di fatto che chi guida non ci vede e non sa della nostra presenza, dopo tutto in strada bisogna sempre prestare molta attenzione, e rispettare il codice della strada sopratutto in città dove i pericoli sono molti di più che nelle extraurbane
Io vado al lavoro in area industriale in mezzo ai camion. In generale i camionisti sono professionisti della strada e sanno muovere correttamente il loro mezzo. Il ciclista ci deve mettere del suo nel capire però alcune regole basilari: MAI affiancarsi a un camion in movimento, sono mezzi che hanno bisogno dei loro spazi e hanno angoli ciechi inevitabili: rischi di restare schiacciato. Il camion si supera solo quando è fermo in colonna e siamo certi che non potrà muoversi nel tempo che lo passiamo. Con queste semplici comportamenti, muoversi in mezzo ai camion è estremamente più sicuro che in mezzo alle auto. I camionisti sanno stare in strada, ma gli automobilisti per la maggior parte hanno i lombrichi al posto del cervello, invece.
@@MassimoBacilieri so che la maggior parte dei camionisti è in grado di guidare, ma non tutti, quindi io vedo di capire cosa fa il camion a prescindere e non sorpasso mai nel traffico cittadino, perché nelle città sono tutti più distratti e nervosi, l'ultima cosa che serve è un ciclista che sorpassa dove può per il nulla, dato che se c'è un semaforo rosso fai qualche metro in più ma tanto ti devi fermare, a ripartire siamo mediamente + rapidi di un veicolo a motore quindi si crea meno pericolo stare in colonna, almeno questo è il mio punto di vista
