Bravo.. Anche a me è sempre stato detto " non voglio litigare". Alla fine capisci che vuole semplicemente dirti " non mi interessa quello che pensi quello che vuoi"
con la mia ex era vietato litigare, se osavo esprimere emozioni negative lei spariva o cadeva nel mutismo dicendo che appunto non voleva litigare. ovviamente è finita.
Queste 5 cose le ho comprese grazie ad una relazione tossica che ho chiuso dopo 8 anni, osservando dei miei amici che vivevano una relazione molto proficua e ben bilanciata e osservando me stesso. Adesso ho una nuova relazione in cui si parla, ci si confronta, ci si da spazio, ci si sostiene, ci si rispetta. Sottoscrivo in pieno ogni parola di questo video perché, per esperienza personale, sono vere!
@@FM-iw9cp non è la durata che conta. Il mio attuale compagno mi ha dato di più in due anni e mezzo che quell'altro in 8. Le relazioni tossiche, specie quando si è giovani, sono difficili da chiudere. Ancora adesso, dopo quasi 9 anni da che l'ho lasciato sento il suo influsso malefico nella mia vita.
Le discussioni sono fondamentali, ma in modo civile, tipo uno scambio, si può non essere d'accordo. La cosa principale per me è non illudere e non raccontare bugie
Dalla mia esperienza con i litigi ho capito che sono necessari affinché ci sia una crescita nel rapporto ma ad una condizione fondamentale, che entrambi i litiganti devono essere propensi al cambiamento cioè pronti psicologicamente e con la disciplina necessaria per ottenere il risultato che vogliono. Se una di queste due virtù viene a mancare in uno dei due litiganti continueremo a rivedere lo stesso film senza miglioramento senza evoluzione oppure con continuo fallimento nel cercare di cambiare È importante l'apertura mentale, il ragionamento logico per capire effettivamente chi dei due ha più ragione ed avere l'autodisciplina di migliorare, il saper quantificare. Doti che vengono solo attraverso la dedizione allo studio al lavoro allo sport all autoanalisi e all' amore verso qualcun altro
Ciao dottore🙂 A me è successo proprio questo di cui parla nel video.. 6 mesi trascorsi insieme ad un ragazzo ke letteralmente mi aveva fatto perdere la testa ... e x paura di perderlo nn mi sono MAI MAI esposta ...ma lo ascoltavo in tutto ed ero così succube (e aggiungerei stupida ) ke poi è finita ke semplicemente nn ci siamo più parlati. Dopo 2 anni sono riuscita a capire cosa fosse successo .. storia triste ma vera
Scopro ora il tuo canale perché a causa mia sto vivendo un momento di crisi con la mia ragazza, e nel tentativo di cominciare ad aggiustare le cose mi sono imbattuto nel tuo video. È sconvolgente come tutti i punti, i primi tre soprattutto, abbiano centrato perfettamente il problema. Molti commenti parleranno sicuramente di come le difficoltà appartengano o appartenessero al proprio partner, io faccio parte, invece, di quella schiera di persone che rappresentano "il problema": scarsa stima di se, palesi repressioni emotive, incapacità di comunicare e paura che la relazione possa finire, con conseguente attivazione del meccanismo di evitamento. Faccio questa auto denuncia perché riconosco di essere una persona a cui non è semplice stare accanto, e che vive la propria vita con estrema ansia e timore. La voglia di ricominciare a vivere, però, è alta, e questo video mi ha fatto riflettere tanto su quanto io, e chiunque ci sia capitato, abbia da migliorarsi e a cominciare a smettere di dare per scontate anche le piccole azioni quotidiane. Non so come questa relazione finirà, ma sicuramente da ora in avanti cercherò di vedere tutto con occhio più consapevole e di fare tesoro dei consigli da te dati
BRAVISSIMO, e complimenti per il fatto di divulgare nonostante il mal di gola/raffreddore, questo è segno che ci metti il cuore in ciò che fai. Sei un esempio da seguire
Salve, grazie del video! Sto da 11 anni col mio fidanzato e mi ci sono relazionata da subito considerandolo il compagno della mia vita, senza aspettative ma con tutto il cuore: l'investimento è stato immenso e mi dispiace ammettere che ci hanno aiutato dei grossi problemi esterni alla coppia, che sono occorsi subito creando innumerevoli spunti per un miglioramento delle nostre persone su ogni livello. Dopo 11 anni in cui non ci siamo tirati indietro di fronte alle "crisi" l'uno dell'altra (e viceversa) siamo in grande sintonia e personalmente uno dei complimenti che gli faccio è che lui, grazie alla sua educazione e alla sua ottima capacità di ascolto, è una persona con cui è bello (=costruttivo) anche litigare! 😂 Grazie perché è per me commovente ritrovare gli elementi di questo elenco nella nostra relazione nonostante non avessimo alcun aiuto dai contesti familiari di origine circa il dialogo emotivo: è come una pacca sulla spalla, una piccola conferma a ciò che pensiamo, cioè che ne valga la pena.
E' appena finita la mia "relazione"... aveva fatto l'emplein di queste caratteristiche, alcune più marcate, altre meno. Ci vogliamo bene ma... in modi differenti non siamo entrambi pronti a vivere una vera relazione. Spero per entrambi di essere pronti e disponibili presto. (tvb, mi manchi un pò)
A maggio facciamo 4 anni. Ci sono stati litigi dove cercavo di esprimere il mio disappunto, ci sono state volte che ho anche urlato, ma mai alzato le mani se non per dar una carezza. Devo dire che si, va tutto bene con le mie gatte al momento. e_e Detto questo, ottimo video, magari lo prendo per un futuro, dato che youtube me lo ha consigliato. :,D
Condivido tutto,se oggi sono in quasi 7 anni di relazione è proprio grazie all'aprirsi, al confrontarsi ed alla condivisione! I litigi in una relazione, sono un bel confronto, che a volte, tende ancor di più ad unire la coppia! Gran bel video.
Toppissimo. Trovo che il litigio sia un elemento prezioso che aiuta ad andare piu in profondità nella relazione. Aiuta a rompere in noi e nell'altro abitudini obsolete e a crescere insieme, ritrovarsi cresciuti insieme. È un mettersi in discussione, insieme. Se uno non è disponibile in questo e lo legge come qualcosa da evitare si resta impantanati nelle solite vuote abitudini, in tal caso la relazione manca di vitalità, è cosa morta. Preziosissimo dottore
Cosa dire? Stupendo..Stupendo, Stupendo. Mi ha totalmente rapito,fatto ragionare e capire. Grazie,grazie,grazie. Lei sì che è UNO PSICOLOGO, un bacione❤️
ammetto che questi segnali li ritrovo sia in alcune relazioni avute , sia in dei miei comportamenti del quale ora ,grazie a te, lavorerò sopra . grazie dei fantastici video,hai dato una svolta alla mia vita.
Michè.. hai raggione! Con 2g... Tanta ne hai... ma la cosa che mi sorprende di più della tua professionalità è il tuo pozzo infinito di immaginazione (sei un artista!) al quale attingi... per mettere al servizio degli altri quello che sai e che elabori!! Sei un "dottore" straordinario!! 🤗
purtroppo si, praticamente tutti. Andando in terapia da ormai cinque anni so riconoscere i miei comportamenti e capirne le cause, ma quando provo a parlare con il mio compagno (stiamo insieme da 3 anni) di ciò che vorrei, di ciò che provo, insomma quando cerco il dialogo, lui è praticamente un automa, a lui va bene ogni cosa, non ha sogni ne desideri e quando gli dico che vorrei fare qualcosa o che provo qualcosa che lui non capisce o che ritiene "stupido" praticamente diventa una sorta di "ho ragione io e basta". Certe volte sembra non ci provi neanche, siamo giovani, io ho un sacco di sogni e desideri, voglia di viaggiare ecc, ma quando gli chiedo quali sono i suoi sogni la sua risposta è sempre "non ne ho, sono contentò così", ma come può essere?non abbiamo neanche 25 anni e lui è già a posto così? Lavorando come operaio, senza conoscere altre lingue oltre l'italiano (più o meno), senza aver mai visto nulla del modo? Inoltre per vari motivi la nostra vita intima è piuttosto complicata, eppure se per una volta va bene e io riesco più o meno a godermela le volte successive lui sembra dimenticarsi completamente che ci sono tutta una serie di accorgimenti che deve seguire per evitare di farmi male, il che risulta alla fine in una sorta di io che aspetto che lui abbia finito per farmi coccolare, visto che è l'unica parte che mi piace. Dopo di che, magari dopo qualche mese, i miei problemi tornano ad essere insopportabili e ricominciamo da capo. 😩 E quando cerco il litigio per "svegliarlo" per vedere qualche interesse oltre i videogiochi, il letto e il starmi appiccicato SEMPRE (nonostante io sia autistica e il contatto fisico sia una cosa da approcciare con calma con me) ottengo sempre e solo accondiscendenza.
🤔 bella domanda, ma non ho una risposta esaustiva. Ci siamo conosciuti in quinta superiore, io ero appena tornata da un anno "sabbatico" a causa di una grave malattia. Non sono mai stata brava a fare amicizia, anzi, e anche in quella classe nuova non è stato diverso, però mi sono avvicinata un po al gruppo dei "nerd" diciamo, un ragazzo fissato con gli anime, il secchione un po pazzo e amante delle chitarre, la ragazza strana che sembrava vagamente mercoledì addams e lui, per nulla bravo a scuola, fissato con i videogiochi ma bravo negli sport e molto gentile. Inizialmente mi ero presa una cotta per il chitarrista onestamente, ma dopo poco mi sono accorta che eravamo troppo simili caratterialmente ma con idee molto diverse, per cui finivamo sempre per scornarci, mentre con l'altro avevo più una sorta di conoscenza, lui era innamorato perso di mercoledì 😅. Una notte però ho fatto un sogno, in cui eravamo insieme, e il giorno dopo mi sono accorta che lo guardavo con occhi diversi, così dopo un paio di settimane di vani tentativi di flirt gli ho chiesto di uscire e lui ha accettato. Per me non era la prima relazione, per lui si, visto come si era conclusa quella precedente ero piuttosto insicura ma avendo sfiorato la morte l'anno prima ho deciso di buttarmi, l'ho baciato e lui ha ricambiato, e abbiamo deciso di provarci. Il fatto è che lui era esattamente tutto ciò che a me mancava, sono stata cresciuta per essere una campionessa e meno del massimo non era accettabile, lui invece non era un genio e non voleva esserlo, viveva una vita autentica, fuori dalla campana di vetro in cui vivevo io, i primi mesi sono stati fantastici, praticamente stavo sulle nuvole, ma poi è arrivato il covid e siamo stati separati mesi, durante quel periodo abbiamo avuto molti alti e bassi ma ci siamo riuniti in estate. Purtroppo però negli anni seguenti ho subito molte perdite e molti traumi familiari, oltre ai problemi di salute si sono quindi aggiunti quelli economici ed è lì che forse ho iniziato a desiderare cose diverse, potrei dire che avevo e ho fame di vita, mentre lui no, o per lo meno non me lo dice.
Concordo!!! Il 4 punto è il tema centrale secondo me... Attraverso la Sessualità(intesa nel senso di viverla) ci si può scambiare informazioni reciproche molto "intime" in tutti i sensi... Si può capire come si emoziona il partner o come vive le emozioni in genere(non solo quelle del piacere..ma si può comprendere come si innesca un'emozione e/o come il/la partner la vive)..Attraverso le zone erogene del corpo si può capire se una persona è "suscettibile" e quanto;se le sue zone erogene sono più o meno nascoste,o se sono più esposte si può capire se una persona è più estroversa o meno o il modo in cui è estroversa o meno,se è più rigida e ci vuole di più ad attivare un punto della pelle per renderlo sensibile... Uuuh quanto si dovrebbe trascorre sotto le lenzuola...più ci si sta più so scopre...👍🏻
Caro Dott.lei nn è solo professionale ma anche umanità perché la sua empatia x i problemi delle persone la porta a condividere nonostante la sua mancanza di voce 💐 ,cosa rara ultimamente,nn è semplice combaciare con personalità diverse alla nostra ,che viene da un educazione diversa della nostra ma che soprattutto nn ascolta l'altro che vorrebbe gestire l'altro,con la convinzione di aver ragione nel suo comportamento sbagliato
Ci sono cose che sentivo e inserivo in una relazione... Cose che questi video mi insegnano... La cosa bella e voler AMARE e IMPARARE A FARLO per essere FELICI con chi abbiamo ACCANTO nella NOSTRA VITA.
Un video a peso d'oro! Complimenti vivissimi! Anche per le persone mature, che di continuo riflettono sui propri comportamenti, emozioni e sentimenti c'è sempre da imparare qualcosa di nuovo, estremamente importante. Ad esempio, per me, litigare è una fatica enorme, sono pacifista, perciò affronto le situazioni che non mi piacciono, discutendo. Non esiste per me lanciare i piatti, diciamo che non fa parte della mia indole, malgrado sono una persona passionale, ci si può confrontarsi in un modo più costruttivo. La passione è meglio esprimere attraverso l'atto amoroso. Nel litigio furioso molte persone perdono la dignità, insultando l'altro e creando le ferite inguaribili. ❤
Ma di fatti io credo che lui non parli di litighi furiosi e di piatti volanti.. ma di quei litigi dove si puo dire animatamente ciò che non va ciò che non ci piace o le cose che ci possono ferire...in vece di cadere nel mutismo per paura di litigare e magari vivere 5 anni in una relazione soprimendo ogni sorta di ribellione anche se ci sono tante cose che non vanno!!
sul primo punto non sono d'accordo, okay è importante amare se stessi e ovviamente fa la differenza in una relazione, ma il bambino appena nato si ama specialmente attraverso l'occhio dell'altro (madre) e così nelle altre relazioni, sì è importante abbia una buona base sicura, ma se l'altro ci ama ci può aiutare ad amare noi stessi e vederci con altri occhi. bellissimo video comunque ❤️
Dottore io e il mio compagno la ascoltiamo sempre stra stra volentieri..lei ci fornisce una marcia in più per confrontarci nella nostra relazione e nel mio caso anche per i miei studi. Sono pienamente d'accordo con lei quando dice che in una qualsiasi relazione è importante anche il litigio, sano e non distruttivo, ma che ci rende consapevoli di noi stessi e degli altri. Mi piacerebbe personalmente ascoltare e seguire un suo video riguardante la psiche di una donna dopo la gravidanza, dunque ciò che concerne il periodo post-gravidanza. Chiedo ciò perchè ho partorito da nemmeno un anno e mi rendo conto sempre più, nonostante io sia una persona introspettiva e riflessiva, di come la mia psiche sia in parte cambiata, rigenerata o non saprei con esattezza. Credo che un suo video su questa tematica sarebbe davvero una fonte positiva e di maggiore comprensione sia per le donne che vivono questo particolare momento della vita, ma anche per gli uomini che camminano insieme a noi e in generale, per chi ha interesse in merito a questo tema🙈
Una piccola precisazione...il dialogo è fondamentale ma deve essere condiviso, e soprattutto, ci deve essere dall'altra parte una persona disposta ad ascoltare e capire, altrimenti è totalmente inutile. Mi sono capitati partner con cui cercavo fdi parlare, di avere un dialogo, ma se a parole lo chiedevano, quando invece ci si trovava nella situazione non ascoltavano, mettevano un muro, zero ascolto, zero voglia di collaborare, zero voglia di capire, zero empatia, ecc...magari i primi tempi (ad esempio il primo anno) si mostravano propensi al dialogo, ma poi cambiavano pian piano, mostrando la loro reale faccia, e il loro menefreghismo, sia nei tentativi di dialogo, e sia nei litigi. Un esempio banale, c'è una situazione che non mi sta bene, che mi fa stare male perché mi sento trascurata e messa all'ultimo posto, e l'altro invece di ascoltare e confrontarsi iniziava a urlare, incazzarsi dando le colpe a me ma senza voler argomentare, per poi esplodere e rinfacciarmi cose totalmente non vere che invece faceva LUI (ad esempio, il fatto di sparire totalmente per intere giornate senza mandare manco mezzo messaggio, solo perché voleva stare a giocare alla playstation e guardare live su Twitch, mentre rispondeva a chiunque tranne che a me, per poi incazzarsi e insultarmi in modo pesantissimo anche in pubblico, dicendo di me cose ORRIBILI se io non lo rispondevo per 2 ore perché stavo dormendo dato che non stavo bene, e preciso che lui conosceva benissimo i miei gravi problemi di salute, e mi ha pure accusata di fingere di stare male nonostante io abbia tutta la documentazione clinica )...gli dicevo che qualcosa mi faceva stare male, e lui si incazzava perché per lui erano sempre e solo cazzate i miei sentimenti, mi diceva che si rompeva i coglioni ad ascoltare le mie lamentele su problemi seri, ma pretendeva di farmi pipponi che duravano ore, in cui pretendeva il mio ascolto ecc, per cose veramente stupide (ad esempio, perché non gli era piaciuta una puntata di temptation island, o perché pretendeva che io ascoltassi i gossip dei vari streamer, influencer ecc, e passava ore a farmi la testa a pallone), e se in quel momento non potevo stare al telefono perché stavo facendo qualcosa di importante, ad esempio far fare i compiti a mio figlio, o perché ero in ospedale, ne faceva una tragedia perché io "non lo supportavo" (nonostante per supportarlo con i suoi interessi, passassi giornate e intere nottate sveglia con lui per aiutarlo nei suoi progetti, mentre lui distruggeva tutti i miei, non mi supportava, e si incazzava perché non voleva che io facessi i mie progetti, arrivando al punto di sabotarmi apposta, organizzando i suoi progetti negli orari dei miei, costringendomi a mollare le mie aspirazioni per mancanza di tempo, perché non mi lasciava il tempo per far nulla dovendo stare sempre appresso alle sue cose anche tutte le notti oltre alle giornate.) e quando ci davamo appuntamento per qualcosa, si faceva i cazzi suoi e ritardava ORE anche la notte, e quando giustamente mi lamentavo, o mi addormentavo dopo averlo aspettato per 4 ore di ritardo, e di conseguenza non si faceva più nulla di ciò che voleva fare, si incazzava e dava le colpe a me, perché secondo lui dovevo essere io a gestire il suo tempo e avvisarlo che stava facendo così ritardo (ma era impossibile avvisarlo perché NON RISPONDEVA), quindi le colpe erano sempre mie e io dovevo sempre stare zitta perché "gli scassavo i coglioni". Alla fine mi sono rotta e ho smesso di provare ad avere un dialogo, sono diventata letteralmente una bambola di pezza, e aveva il coraggio di trattarmi di merda comunque. Ho provato in tutti i modi a salvare la relazione perché ci tenevo molto a lui e non capivo come potesse essere cambiato così tanto dopo quasi 2 anni di relazione, ma alla fine mi sono arresa... Quindi il dialogo non sempre è possibile, se l'altro non vuole avere davvero un dialogo e non ascolta, avoja a dialogare...
Grazie davvero di cuore, io ho una relazione ma mi sono reso conto con questo video di star sbagliando praticamente tutto, ma ora che lo riguardo dopo mesi sono riuscito a stare meglio. Grazie
Caro Michele, voce a parte anche questo video è un ulteriore prezioso contributo che va ad unirsi alla lunga lista dei tuoi video e che aiuta a capire meglio se stessi nelle nostre relazioni. Avrei una richiesta: Il passaggio di Hillman sul permettersi di litigare nella coppia credo meriterebbe un approfondimento. Il litigio (discutere animatamente su qualcosa) come ad esempio necessario all'individuazione di sé stessi o all'individuazione del malinteso che ha generato il litigio, l'importanza di un discutere "sano" possibilmente senza colpi bassi...cioè gratuitamente bellicoso e manipolativo insomma un bel video (se non l'hai già fatto) sul saper litigare in modo costruttivo e funzionale all'amore...scopo ultimo del litigio. Boh vedi tu. Grazie per lo splendido lavoro che stai facendo di grande utilità istruttivo e formativo... davvero complimenti! 😉👍
Dottore buonasera! Quando ho avuto la voce bassa ho imparato a parlare sottovoce e a parlare poco. Nel primo caso i miei gatti hanno apprezzato, nel secondo ho imparato il valore di ascoltare di più! 😉 Detto questo grazie per il video. Non credo infatti nelle relazioni in cui non si litiga mai. Mi piace anche come ha spiegato il vivere la sessualità. Mercì!
Quanto mi fa sorridere il contrasto fra la scenetta iniziale, senpre buffissima , e la professionalità della presentazione ufficiale 😊😊😊😊 Adoro ! La paura di perdere il partner è davvero deleteria. Un pungolo doloroso continuo che non permette di essere sereni nell'affrontare i problemi che si possono presentare
Dottore questo video è veramente bello e intenso per quanto breve.Con questo video sono riuscito a capire dove sbagliavo nelle vecchie relazioni e grazie a lei potrò migliorare con le prossime,grazie doc.💪
Mi stai molto simpatico, mi ha fatto piacere scoprirti grazie a questo video, e noto che hai pubblicato il video da poco! Mi piace il tuo senso dell'umorismo legato a concetti importanti, ti seguirò con molto interesse da ora in poi! 😊
Una bella spiegazione, molto scorrevole e interessante, non sono proprio del tutto d'accordo sulla parte dei litigi ma credo che ognuno abbia un rapporto unico .
Sono d accordo. Ogni nuovo litigio riapre ferite passate. Che si rimarginano sempre meno. Dolore mentale, dispiacere, tristezza. Col tempo i residui dei litigi uccidono l’amore. Non è necessario aver ragione mentre l’altro si deve tenere il torto. Si deve uscire dall’adolescenza. Poi che dire di quelle coppie con infiniti fidanzamenti. Se stai bene con una persona, ad un certo punto devi fare dei progetti importanti. Dare la vita ad una nuova persona e prendersene cura. Uscire dal proprio ego infantile e diventare genitori. Le priorità cambiano e certe stupidaggini che sembravano importati, si dissolvono.
Ma sai che anch'io la pensavo così come te?Ma poi ho pensato " allora Sant' Agostino era uno scemo che diceva Ama e fa ciò che vuoi" ? Allora mi sono detta che forse ero io a non conoscere il significato della parola amore, che forse semplicemente non amavo perché...per i motivi che diceva il Dottore. Ciao! M.
La mancanza d' amore basta per fare sì che una relazione non funzioni. Se ti do una bicicletta ma non pedali la bicicletta non va avanti da sola. Puoi farle le foto, pubblicarle su instangram, dirle che la ami, fare vedere al mondo che siete fighi insieme. Ma se non pedali non va avanti. E se non cerchi costantemente l' equilibrio cadi. E se cadi e non ti rialzi tu, resti per terra. Questo ho pensato leggendo il tuo commento. Che cos'è l' amore?
@@marika4854 l'amore è "intenzione". L'amore è la pedalata stessa. L'amore non è quello per la bicicletta, quello è solo feticismo, ma l'amore è avere il desiderio intenso di girarci il mondo con quella bicicletta.
@@Stefa7no non lo so se l'amore è un' intenzione. Posso avere l' intenzione di avere una relazione. Ma non posso avere l' intenzione di amare una persona." Ti amo perché ho deciso di amarti!" Fosse così , la mia vita sarebbe una figata. Amerei tutti. Mi trattano male? E io li amo. E se ami significa che stai bene anche con te stesso. E se ti ami hai relazioni migliori con chiunque. Perché sei chiaro. Su cosa vuoi e non vuoi e non ti fai problemi che non esistono . Quindi sarebbe davvero una gran figata. Ma non ho ancora sta "maturità" . Posso avere l' intenzione di comportarmi amorevolmente. Questo posso deciderlo. Ma l' amore forse è una situazione più... e-voluta. È una cosa "In accadere", in divenire. Senza un tempo . E in questa cosa che accade ( e secondo me amiamo mooolto raramente e per poco nelle nostre vite) posso decidere di costruirci sopra, dentro, fuori, una relazione. Di usare quella energia per vivere "in relazione con." Posso scegliere di lasciarmi trasportare. Così scoprirò lati di me e della persona con cui mi relaziono . Mi spingerà a scoprire parti di me che non vedevo . Ti dirò...a pensarci bene non saprei definire l amore. Mi hanno detto che amare è dare quello che nn si ha a qualcuno che non lo vuole... Ma se uno sa amare, secondo me la relazione funziona. Il più è saper amare. Quando sarò anziana ti dirò...
Ma quanto siete tutti bravi a individuare problemi e a suggerire comportamenti! Peccato che le relazioni si basino sull'impercettibile anelito, da parte di uno dei due soggetti, a cercarne continuamente un'altra che meglio si avvicini al suo ideale d'amore. Va sempre tenuto conto che una relazione si compone di due individui, che sono alla ricerca del partner ideale e che si scontrano con la realtà che offre il mercato. E quando uno dei due si stanca di quella relazione, perché pensa che possa costruirne un'altra che maggiormente si avvicini alle proprie aspirazioni, per l'altro non c'è scampo: a nulla serve mettere in pratica quei consigli, che pure sarebbero buoni in altre circostanze: se "ti ami", l'altro ti percepirà come "egoista"; se "litighi" non vai a sanare delle incomprensioni, ma crei piuttosto nuove fratture, perché ognuno rafforzerà l'idea di essere nel giusto e penserà di essere incompreso; e così via. Viviamo in un mondo che ha stabilito la pluralità delle relazioni. Nessuna è ormai per sempre. Tutte sono a tempo determinato. La precarietà che il sistema ha impostato nel mondo del lavoro, si riflette anche nei rapporti umani. Nell'inconscio delle persone si è radicata la convinzione che una relazione duri finché è appagante, lasciando il posto a una nuova esperienza appena il desiderio di "ricominciare una nuova storia" prenda il sopravvento. E finché il cliché sarà: "novità, innamoramento, appiattimento, desiderio di ricominciare una nuova storia", non ci sono consigli che tengano. Il punto debole delle relazioni (moderne) è la precarietà, ovvero il relativismo calato nella coppia. Tempi stabili, originati da ideologie stabili, danno luogo a relazioni stabili. Tempi instabili, originati dal relativismo contemporaneo, creano l'attuale parapiglia.
Ogni uno ha suo fine anche amore e relazione, ma solo tu o lei decide quando. Ciò solo noi stessi responsabili se amiamo o abbiamo smesso di amare, perché sono nostri sentimenti, nostri emozioni, nostri traumi d’infanzia che ci porta a vivere tutto ciò.
Prima non ero consapevole di queste dinamiche, capivo soltanto quando facevo qualcosa che smontata la relazione...questo per me é un piccolo tassello di un quadro più grande, di un quadro che giorno per giorno prende forma.grazie
Per la voce Marco Farinella dell'istituto Modai di Torino ti CAMBIA LA VITA (sono una sua allieva) e...ocio! Che la voce è strettamente collegata alla tua psiche
E cmq articolare bene quando si parla e allo stesso tempo tenere un grado di risonanza da non farsi male non è per nulla scontato. Belli i tuoi video me li sto guardando tutti!
Approfondimento sul discorso litigio. Ho imparato negli anni ad esprimere disappunto o contrarietà cercando di non esasperare i toni e i modi all'interno di quelle che io chiamo "discussioni" più che "litigi". Questo soprattutto per evitare che il fulcro della questione possa spostarsi su altri temi per l'eccessivo abbandono allo stato d'animo del momento. Diciamo quindi che uno scontro avviene comunque ma cercando di averlo in tono più o meno pacato. Credi che un approccio di questo tipo possa essere considerato buono o per litigio intendi urlarsi addosso, perdere la brocca e rinfacciarsi situazioni avvenute anche mesi prima?
Concordo con te. Anch'io le chiamo discussioni. Si resta sull'argomento senza offendersi volutamente o rinfacciare cose vecchie. Sono sposata da 30anni
Michele hai ragione io ho il terrore di perdere l'altro ma ho capito che è sbagliato e ho deciso di lasciare da parte la paura e non è facile e di vivere questa storia .....speriamo non sia troppo tardi!!!GRAZIE.
Chi sa litigare non sposta nessun fulcro ma di concentra su cio che conta...litigare non lo sa fare quasi nessuno in una società egoica, per litigare ci vulle Sentimento e Passione, cose molto rare. Gli individui comuni utilizzano le "discussioni" per compesare l' incapacità di un un litigio come Dio comanda.
@@stefaniapilotto7165 non tutte le coppie tendono al litigio, solo quelle passionali...infatti quelle invece basate sull' affetto vedono kl litigio qualcosa di brutale, proprio perché non lo conoscono, non fa per loro. Quei litigi agressivi che vediamo in genere fra la gente esistono perché il carattere sarebbe giusto ma sono le persone incapaci per via dell' educazione sociale e allora si litigano male, senza saperne venire a capo...ci dovrebbd persino essere un' educazione al litigio sin da piccoli.
Avessi visto prima questo video, lo avrei fatto ascoltare a qualcuno che non è più con me. Ma sarebbe stato inutile perché lui non vi si sarebbe riconosciuto. Unico dubbio: io mi amo? Può fare, per favore, un video per capire se ci amiamo ?
Michele complimenti per il tuo lavoro. Sarebbe interessante capire meglio che ruolo ha il litigio in una coppia sana. I motivi, i modi, le soluzioni e soprattutto i confini consigliabili. Grazie
Parlando di me invece purtroppo non ho potuto litigarmi con nessun amico/ca perché la mentalità degli altri è sempre la stessa, la prendono come un'offesa e dopo un mio disappunto l' altro è andato sempre sulle difensive egoiche dove non trasudava un briciolo di amore e da lì dovetti chiuderla io, mi era evidente non fosse amicizia.
Per mia meraviglia qualcuno in amicizia si litigò con me in prima persona, senza i soliti raggiri...lì ho potuto mettere in campo tutta la mia solidarietà e la mia amicizia, ero molto giovane, fui respinta comunque perché così avevano decretato gli dèi: fu un caso dis-umano, era molto visibile e palpabile -fui merivigliata non a caso- ma che potesse essere pure un caso umano sarebbe stato eclatante. Ancora oggi questo soggetto è un soggetto psicotico evidente e non lo dico solo io, cioè in questi termini lo dico solo io, gli altri che conosco giudicano questa persona come pazza e squilibrata. Eppure la conoscevo prima del suo squilibrio che camuffa molto bene alla gente ed era una persona capace di intendere e volere, crescendo si ribellò a qualcosa e divennne una despota, come sua madre, sbatte i pugni e fa cattedra, un modello dittatore. Non so quanto per essa sia stata una tragedia il suo cambiamento, ma del resto ognuno con le proprie croci. Si è mai visto amicizie tra persone sofferenti? Ci vuole tanta solidarietà e responsabilità che non è da tutti, davanti al male fin troppi preferiscono scappare, ella lo vedeva su di me, "un male inspiegabile" lo definì e anche qui mi cacciò urlando via di casa sua...si era fatta aspettare in camera sua mezz' ora piena....il suo divino interiore era una gran donna, una regina, una despota appunto e poi arrivata subito si rivoltò brutalmente e non voleva ascoltare e alla finè mi cacciò via. Ero soddisfatta di me, del mio coraggio di guardare il malvagio, di stare nella sua tana senza troppa paura anche se ammetto pensavo potesse colpirmi perché se non ricordo male me lo minacciava, comunque tutto il corpo e il suo atteggiamento era minaccioso, io invece come persona ero dispiaciuta e abbattuta, come era giusto lo fossi, ero sola eppure sentivo di non esserlo, la mia voce interiore mi suggeriva pensieri... Sono esperienze che evidentemente mi riguardano...troppi psicotici, direi... La conoscenza del malvagio era il mio sussidiario su cui mi sono istruita... Se mi chiedessero: avresti voluto una vita normale o questa permeata di sintomi? Non so rispondere ma alla fine scelgo la conoscenza...solo forse adesso vorrei chiuderla, vorrei poter andare in vacanza lontano da sintomi e so che non puo essere così, che la vita è piena di psicopatolgie, la società ne è un pozzo per quanto ostenta sanezza mentale.
bravo, mi è molto piaciuto molto il tuo video, chiaro, eloquente, credo tu abbia davvero compreso a fondo l'aspetto di Relazione nelle sue componenti fondamentali. La possibilità di esprimere i propri dubbi, i propri sentimenti, le proprie emozioni più profonde fa sentire l'Altro compreso, partecipe, integrato nella vita emotiva del partner cosicchè non abbia pensieri, paranoie o esitazioni nel potersi sentire autentico. Mò non te gasà però! ;)
Mi hai fatto pensare quando a 15 anni fui sbattuta fuori di casa dalla mia amica: mi spinse, mi spalancò la porta e mi urlò arrabbiatissima "fuori"!! Le avevo dato fastidio apposta durante la sua quotidiana visione di un programma tv che non ricordo... Avevo emulato cio che era stato fatto a me e probabile volevo vedere le dinamiche...la rabbia era simile alla mia solo che lei in piu stava a casa sua e mi ha potuta sbattere fuori. L' emulazione era per conoscere il malvagio in prima persona anche se quello non era un mio sintomo nè mai lo fu piu. Capire la banalità del male agiato, del male non interiorizzato e che la reazione a quella banalità è normale per tutti i tipi di personalità, nessuno avrebbe potuto dire: "che bella che sei con questi atteggiamenti da disturbatrice"...capii che il sintomo di un disturbatore seriale è, appunto come ci avevi parlato, da psicotico, proviene da un male panico non compreso dal soggetto e rigettato fuori. Emulare gli altri (fino a un certo punto), chiunque abbia visto sintomatico, mi è servito e mi serve per comprendere, perché senza la comprensione del male staremo ancora là a spalancare le porte per far uscire qualcuno quando basta non farlo mai piu entrare. Non so se la mia amica ricorda questo episodio, credo lo abbia rimosso...siamo anche propensi a rimuove cio che ci risulta come un fulmine a ciel sereno.
Ciao, mi permetto di rispondere perché ho provato questa sensazione. “Paura di stare con l’altro” percepire che l’altro non condivide i tuoi stessi obiettivi, non vuole le stesse cose che vuoi tu, ma non lo ammette. E questo non ammetterlo ti mette in allerta e attiva un meccanismo di “paura di stare con l’altro” . Almeno per me è stato così.
Michele io mi sono riconosciuta, nella paura del perdere l'altro. E forse anche nel litigare, però questo lo faccio con facilità anche se mi fa male ogni volta e non riesco a darci un limite a volte. (Sono borderline) lavoro su me stessa da quando ero più piccola( ora ho 26 anni) e credo d'aver conquistato molti traguardi in proposito. Ma ho ancora dei dubbi e delle paure riguardanti questo mio aspetto ed altri legati a dpts e traumi con mia madre e la mia famiglia oltre che provenienti anche dalla mia adolescenza difficile. Quello che ti chiedo é, hai qualche consiglio da esperto per aiutarmi a superare questa paura dell'abbandono inconscia?
Michele ,sono completamente d'accordo con te .Lai ultima coppia è in crisi perché io col mio uomo non riesco proprio a litigare .Questo a lui fa piacere a me meno . perché alla fine lui fa quello che vuole .Io sono quasi completamente a servizio .Si ritorna anche sul fatto di volersi bene
Non è così, conosco una ragazza che non litiga mai col suo compagno eppure sono insieme da dieci anni e guai a toccarglielo. Questa cosa c'entra ma anche no.
Mi riconosco in più di un punto , anzi direi quasi tutti. Tollero poco il litigio perché lo trovo estenuante, ma ho capito che in alcuni casi é necessario e costruttivo!! Devo solo capire, visto che sono io quella che scappa, se dipende dalla paura di perderlo...
Video ricco di contenuti e spunti di riflessione come sempre!!!.... Mi piacerebbe avvicinarmi alla lettura di Jung che purtroppo non ho mai avuto occasione di studiare. Da quale testo potrei iniziare? 🙏
Micheleee !....devi prendere lo zenzero!! 😁 ..... Io ho perso una grande occasione per la mia individuazione per paura di perdere l altro....Avevo una paura fottuta...mannaggia a me... però ora ne sono consapevole....🤷
Quello che dici vale in tutte le relazioni, non soltanto le relazioni amorose..anche con amici e colleghi..(.tolti gli aspetti più intimi come la sessualità)
Nonostante i vari litigi e i confronti, non è servito a niente, anzi sono passata per una pesante, alla fine...fine della storia, lui vuole vivere a modo suo,senza curarsi del disagio che provoca negli altri...beh da ora in poi non arrechera' più danni,almeno a me
Mi chiedevo, ma come si fa ad amarsi se non si è mai stati amati? Io sono vecchia e ai miei tempi era normale avere un padre padrone. Era forse meno normale avere per madre una bambolina piena di se e della sua bellezza, una bambolina che affermava di avere una pelle ambrata al contrario di me che ero verde. Giurai a me stessa che non avrei mai fatto soffrire i miei figli come loro avevano fatto soffrire me. Mi sono sempre tenuta un passo indietro a loro favore. Mi piace come sono cresciute, sicure del mio amore.
