No, niente paura! Non violerò il segreto del confessionale! Solo una classifica "semi seria" di TIPI DA CONFESSIONE. Per provare poi a fare un pensiero un po' più serio su un sacramento che richiede un po' di manutenzione.
Pecco ogni giorno sono madre, figlia ,sorella ,zia, compagna mamma mia pecco ogni giorno, ho chiesto perdono a Dio in ginocchio e ho pianto è successo in marzo di quest’anno e continuo a confessarmi . Sono Così piccola che non ci capisco nulla, continuo a seguire Dio la mia vita è più serena è gioiosa 🙏 amen.
Tutti pecchiamo ogni giorno ! Ma il Signore vuole solo aiutarci a rialzarci ! Hai pianto e sei certa di essere tornata serenamente fra le braccia di Gesù ! Non ti lascerà fuggire facilmente dalle sue braccia !! Hai scoperto quella serenità unica di essere in Grazia di Dio ! Non c'è pace più grande ! Non sono Don Manuel, spero abbia tempo di scriverti qualcosa ma ho voluto partecipare anche io, da tuo semplice fratello laico nella fede a questo tuo specialissimo ritorno a Gesù !!!😇😇😇💥👋🙏🙏🙏
Finalmente un aiuto per riscoprire un sacramento ormai ritenuto desueto. Come è complicato riconoscere i nostri peccati ed è anche complicato trovare un sacerdote che dia disponibilità a confessarsi!!!
Padre, ciò che a me dispiace, accade che sempre più spesso ricorriamo ad ascoltare le vostre riflessioni sui canali social, perché nelle chiese è difficile sentirle. Sempre meglio di niente però, e vi ringrazio.
E difficile confessarsi Manca il tempo e poi si ha imbarazzo a raccontare le proprie difficoltà ad una persona che ci pare o troppo conosciuta o estranea al nostro vissuto. Si è persa l idea del peccato anche perché a mio parere. non esiste il peccato in assoluto ma tutta una serie di variabili in circostanze diverse. Anche le "penitenze" fanno pensare:. "tre avemarie" suonano per me stereotipi e l'atto di dolore, sempre secondo me ,andrebbe rivisto. Non credo di " aver meritato i castighi.di Dio. Dio é Misericordia e Amore .
Uno spaccato della realtà 😅😅😅😅😅👏👏👏👏bravissimo don 🙏trovo giusto farci capire quanto siamo assurdi a volte nel confessare le nostre colpe che tendiamo magari a minimizzare o a evitare di confessarci per inutili sensi di orgoglio ……🙏che bella riflessione anche seppur ridendo alle tue battute simpaticissime ci fai capire come migliorare e capire che nella confessione con il sacerdote vi è il desiderio di riconciliarci con il Signore Che vede e Sa tutto di noi in un atto di umiltà per chiedere perdono e così di liberarci dal peso che portiamo nel cuore .Grazie ❤
Non sono credente né frequento il mondo ecclesiastico, ma sei troppo divertente. Sei capace di ironizzare su argomenti per tanti intoccabili. Continua così!
Grande Don ! simpatico intelligente ,devo dire che nel periodo pandemico ho riscoperto dei ministri spirituali pieni di umanità e allo stesso tempo al passo con i tempi, lode a te
dipende dalle persone, il mio ex insegnante di religione è un talebano che combatte da una vita affinché non esistano diritti civili e vorrebbe avere una società simile a quella saudita. il clero è anche quello, anzi è buona parte quello
@@toffonardi7037 tu, per comprendere la Chiesa dovresti non fossilizzarti su qualche prete ma sul pensiero del Magistero ( papa e vescovi ). Il Magistero indica la direzione ( la pastorale ) da seguire, sempre nella fedeltà al Deposito ereditato: la Scrittura e la Tradizione. Nella Chiesa c'è grande libertà. Convivono sensibilità diverse, ma tutte vanno - a volte per vie tortuose - verso l'incontro con il Cristo Risorto. Il clero che conosco non la pensa come il tuo ex insegnante. Infine: per una confessione, il tempo non è mai troppo. Basta provare. Ti aspetta una sorpresa. Scommettiamo? Fammi sapere. Un abbraccio.
@@antonioborga4809 ma infatti non volevo generalizzare, conosco molto bene l 'ambiente ho studiato per anni dalle suore, ho anche fatto il chierichetto, ma non è un mondo che si fa a me ormai,. ovviamente apprezzo molto il nuovo papa
Per vivere bene il sacramento della riconciliazione è indispensabile andare alla fonte del sacramento e viverlo nella sua dimensione comunitaria . Io l' ho riscoperto nel Cammino Neocatecumenale è stata davvero una esperienza che ti tocca nel profondo. Il sacramento della riconciliazione è come il sole che nei secoli è stato ricoperto da una nebbia che gli toglieva calore e bellezza, andando alla fonte è come uno squarcio di sereno dopo un temporale una esperienza che ti cambia la vita
Una lottacontinua,bravissimo.particolarmente bello che tu dica che il peccato sono tutti i momenti in cui escludiamo dio dalla nostra vita.bellissimo.grazie
Il problema di una vera confessione vedo che esiste un poco in ognuno di noi, io ho 75 anni e devo dire che ancora non ho capito com'è va fatta una vera confessione, intanto dovremmo capire quali sono i veri peccati da confessare, poi si crea un certo imbarazzo che ti blocca e non riesci a ricordare niente.... io in 75 anni non mi sono mai sentita veramente confessata .... solo una volta con un prete, più che una confessione c'è stato un botta e risposta , diciamo un dialogo a chiedermi , spiegarmi e farmi capire..... infine penso che il dovere di un bravo prete sarebbe quello di aiutare tutti i fedeli ad aprirsi e far capire veramente come ci si confessa.... ci sono preti che non parlano non ti chiedono nulla stanno li a guardarti che chissà cosa si aspettano da te e che ti creano confusione e imbarazzo, che non vedi l'ora di andartene , e poi magari ti senti in colpa... penso che dovremmo essere educati alla confessione, anche perché ognuno di noi vivendo il nostro quotidiano si rischia di fare sempre gli stessi errori...
Prova a vedere:< PECCATO GRAVE O MORTALE ? la risposta.> Video con un perfetto esame di coscienza con elenco completo di peccati gravi da confessare. Guarda anche: . Poi c'è il video
Grande, ha alleggerito un sacramento fondamentale con la sua simpatia e dizione. Non c'è rimedio, il generale benessere e modernità ci costeranno un severo Giudizio. A Dio, al Padre, che neppure agli Angeli è concesso di chiamare così, basterà mostrarci con quale metro valuterà la nostra vita (il Figlio Unigenito), ed essendo la nostra una Prova di Fedelta' alle sue Leggi, la sua Giustizia ci mostrerà quale premio ci aspetta. Siamo intelligenti, anche gli Angeli, ma come loro mostreremo la nostra scelta che confermata alla nostra entrata nell'Eternita' ci fara' da giudice. Non preoccupiamoci, tanto all'Inferno credono solo gli asini come me. Bel video don, un saluto da Bergamo, terra del buon Papa Giovanni, che con la CEI ha devastato la Chiesa di Cristo, e lo chiamiamo santo per ottuso campanilismo. da bg. u.m.
Una grande difficoltà nella confessione sta anche nella mancanza di empatia da parte di tanti sacerdoti, che ti guardano con sguardo da giudice pronto a condannare, il che mette a disagio e non aiuta a creare quell'ambiente accogliente in cui aprirsi. Ad allontanare i fedeli dalla confessione è anche quando, cosa gravissima, raccontano quello che avviene nel confessionale minando completamente e per sempre la fiducia. Servirebbe insegnare ai fedeli come fare una buona confessione, accompagnandoli in questo mistero (senza limitarsi solo a bacchettare i fedeli che ci si deve confessare), ma servirebbe anche ricordare spesso ai sacerdoti le difficoltà di chi si ha di fronte.
Gabriele, tu sai benissimo che c'è la scomunica immediata per un Sacerdote che divulga i peccati ascoltati da un dato penitente in confessione. Se questa cosa, gravissima, (tu parli addirittura al plurale, come fosse quasi prassi comune) se questa cosa fosse avvenuta, informa subito il Vecovo perchè prenda provvedimenti. Nelle mie centinaia di confessioni fatte , da decine di Sacerdoti non ho mai avuto problemi del genere. CI MANCHEREBBE !!😳 Quanto al massimo della benevolenza, mansuetudine e dolcezza del confessore, concordo pienamente con te, sono doti importanti che servono per avviciare il penitente. Persino Papa Francesco ha detto "Se un Sacerdote è nervoso e di cattivo umore si prenda un tranquillante prima di andare a confessare" ! Spero tanto che il Signore ti faccia il dono di incontrare un buon Padre Spirituale che ti accompagni e un Confessore dal carattere mite ed umano. Preghiamo per questo.👋🙏🙏
Padre, la perdono se la disturberò con le mie farneticazioni, e se molte cose che le dirò non le piaceranno per niente, ma mi permetta di scrivere questo messaggio. Sono anni che io, non riesco più a riconoscermi nel sistema liturgico, e in varie pratiche, tra cui la confessione. Oltre al fatto che, non sono sempre tanto sicura di avere fede, uniti ai dubbi da vero san Tommaso. Le dirò che, la confessione mi è stata sempre presentata come una pratica più burocratica, tipo, farla obbligatoriamente una volta al mese, altrimenti non puoi più fare la comunione, e se una domenica non vai a messa, allora non puoi più partecipare all'eucarestia, e se dovevi confessarti, spesso non c'era il prete, eccetera. Tutto questo, mi dava l'angoscia, l'ansia, e tra una serie di cose, mi sono allontanata. Non mi sono mai allontanata da Dio, l'ho sempre cercato, anche in momenti in cui ho davvero dubitato sulla sua esistenza, cosa su cui nemmeno in questo momento mi sento così sicura. Se lei mi dice che, il peccato é in realtà il non voler recare danno agli altri, beh, la vita è una continua lotta che non si può esaurire del tipo "ora mi confesso, e non pecco più!", non lo posso giurare, lo stesso continuerò ad arrabbiarmi, a lottare contro le mie antipatie, intolleranze, a cercare di restare paziente. Cioè, io più che impegnarmi a non essere cattiva (che non significa essere "buona") non posso, lo faccio sia da cristiana che da persona in generale, al di là di una fede. Il fatto che spesso, la confessione diventa un rituale svuotato, e forse un segnale che qualcosa non va, ma io non sono nessuno per dire cosa si dovrebbe fare, figuriamoci, ma manifestare rispettosamente le mie perplessità su tante cose. La ringrazio se mi leggerà. Marianna.
Senti, Marianna, sono passati 3 giorni, io non sono Don Manuel, lui saprà risponderti mille vote meglio (RICEVE CENTINAIA DI MESSAGGI E FATICA A RISPONDERE A TUTTI) Dicevo, sono passati 2 giorni e io non riesco a passare sotto queste domande senza provare a dare una parola di conforto. Se poi arrivano le parole ispirate del Sacerdote tu ascolta lui e dimentica me ! Provo a dire umilmente qualcosa. 1)La tua concezione di pratica burocratica della confessione da fare obbligatoriamente una volta al mese è concezione assolutamente errata. Quando dobbiamo chiedere scusa ad una persona che amiamo ? Quando la abbiamo offesa gravemente ! Può capitare dopo 2 giorni dall'ultima volta o dopo 6 mesi ! La Chiesa da un'indicazione di massima: per essere ancora minimamente Cristiani
@@liviogaleasso Buongiorno padre, vorrei trarre spunto dal suo interessante discorso che ho letto con molto piacere per farle una domanda che può sembrare un po' banale. Lei parla di necessità di fare la confessione perchè l'anima di ciascuno di noi ad un certo punto si sente pesante, si ha l'impressione di aver arrecato un danno a Gesù e gli si vuole chiedere perdono. Però, mi chiedo da persona piu' vicino alla spiritualità piuttosto che alle tradizioni teologiche della chiesa, se uno non sente queste necessità poichè è in pace con se stesso, cosa dovrebbe spingerlo ad andare a confessarsi? Io ho sempre visto Gesù come un amico con cui poter parlare in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.. rispetto alla nostra amica che ha scritto sopra, io provo emozioni differenti, mi spiego meglio: mentre mi sembra che Marianna si chiede a cosa può servire confessarsi se poi una volta usciti dalla chiesa si è consapevoli che si peccherà ancora (e lei padre ha dato un ottima risposta dicendo che si è spinti dal voler chiedere scusa per amore nei suoi confronti come lo si farebbe appunto con qualsiasi persona che amiamo), io addirittura non provo alcun senso di colpa perchè in cuor mio sento di aver fatto del mio meglio nella mia vita analizzando periodo per periodo equiparato alle mie capacità mentali e di esperienza acquisita in ciascuna di quelle porzioni di vita..quindi se avessi anche fatto del male al mio prossimo (quindi a Dio) senza accorgermene, Lui è già a conoscenza del fatto che può essere capitato non intenzionalmente e in buona fede. Non mi fraintenda, non voglio apparire superbo e convinto di essere perfetto, al contrario, come lei sa meglio di me tutti noi commettiamo anche peccati di cui non siamo a conoscenza ma se ne sono consapevole non faccio fatica a riconoscerlo, sono una persona abbastanza umile e pronta a chiedere scusa senza alcun tipo di orgoglio, tanto che sono convinto che essere orgogliosi sia un ostacolo per le nostre vite. Non che non mi sia mai confessato nella mia vita, è successo tante volte quando frequentavo l'ambiente della chiesa, però ammetto di non aver sentito nulla.. ammetto che la confessione non mi ha lasciato dentro niente di diverso da prima di entrare nel confessionale se non la stessa di quando vai da uno psicologo e ti apri. Addirittura ogni qual volta l'ho fatto non sapevo quasi mai cosa dire al prete su ciò che posso aver fatto, perchè sono una persona abbastanza empatica e sto ben attento a non ferire il prossimo misurando anche le parole per non urtare mai la sensibilità altrui nella quotidianità: per me vale molto la regola del "fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te" e cerco di colorare le vite degli altri nei limiti del possibile, attualmente ad esempio seguo un ragazzo disabile e anche colorare la vita di questa persona per me è un modo per fare l'opera di Dio. Scusi se mi sono dilungato molto, aggiungo un ultima cosa che molto spesso nella mia vita piu' che in debito mi sono sentito in credito e alcune volte il Signore mi ha risposto facendo entrare nella mia vita situazioni che hanno compensato le mancanze che si sono susseguite in precedenza.
Premetto subito, per onestà, che io non sono un Sacerdote ma ho gli studi teologici come Insegnante di Religione Cattolica a scuola. Ho risposto qui per caso perchè mi spiaceva il silenzio di Don Manuel che però non può rispondere a tutti. Il mio umile pensiero, a tuo riguardo é che tu possa confondere il senso di colpa (che non sempre si avverte) con un peccato oggettivo che infrange un comandamento di Dio. Quante persone non "santificano le feste" andando a Messa e non provano il minimo disagio ? Quante persone hanno rapporti sessuali fuori dal matrimonio e lo ritengono normalissimo? Per un credente il punto di confronto non é solo la sensazione psicologica che si prova ma il confronto con il dato oggettivo del decalogo dei comandamenti. Non voglio rubare altro spazio non mio. Però vista la risposta, molto vecchia, mi permetto di suggerirti di cliccare sul mio simbolo. Ho un canale. Combinazione ho fatto un video sulla confessione dei peccati gravi elencandoli bene tutti. C'è anche una bellissima sorpresa per tutti, fatta da 6 Sacerdoti, a fine video, se vuoi, puoi dare un'occhiata e vedere se c'è qualche peccato che magari non riconosci come sensazione psicologica, nella tua vita ma é invece grave. Sai, si tratta di anima, si tratta di eternità, io darei un'occhiata a quell'esame di coscienza molto preciso, se vuoi ne parliamo li sotto. Io rispondo sempre a tutti. Come vedi, rispondo anche "fuori sede". GRAZIE DI CUORE PER LA TUA GENTILEZZA , SE VORRAI, CI SONO MOLTI SPUNTI DI RIFLESSIONE.@@SuperAlbyCA
Per confessarsi ci vuole umiltà. Attraverso l'umiltà si può capire dove si ha sbagliato. Attraverso l'umiltà ci si sente bisognosi della misericordia di Dio. Attraverso l'umiltà si riconosce il peccato con il giusto nome e sentendosi peccatori agli occhi di Dio ci si pente e ci si converte. La confessione è bellissima perché Dio volontariamente non si ricorda più dei peccati del penitente e li cancella definitivamente. Il peccato è la caduta, mentre il perdono di Dio è il rialzarsi dalla brutta caduta. Molte volte ci dimentichiamo che la confessione, cioè il perdono di Dio è la misericordia infinita del Padre nella quale Dio ci perdona senza se e senza ma perché ci ama in maniera smisurata. Gli esempi di questo amore incondizionato e smisurato da parte di Dio sono la parabola della pecorella smarrita, della dramma perduta e del Padre Misericordioso (detta anche del figliol prodigo). La frase detta da Gesù che mi piace tantissimo dopo la parabola della pecorella smarrita è: ''C'è più gioia in cielo per un peccatore che si converte che per 99 giusti che non hanno bisogno di conversione''. Dio non solo ci ama a parole, ma anche con i fatti perché ha mandato il suo Figlio Unigenito Gesù Cristo per salvarci dai nostri peccati, morendo inchiodato ad una croce. Signore Gesù Cristo, tu sei morto per donarmi la salvezza, ti prego di aiutarmi nella conversione personale e fammi riscoprire, attraverso la confessione, la bellezza della tua misericordia infinita e del tuo amore infinito. Grazie per la pubblicazione di questo video.
Sei incredibile. Parli di umiltà e spari uno spiegone di 2 pagine. Non lo ha fatto il prete, lo devi fare tu? Vai subito a confessarti per la tua poca umiltà!
Mi fai morire! Che belli i tuoi video.. freschi e costruttivi. Hai ragione, a me ha aiutato moltissimo il percorso dei X comandamenti! Buona giornata padre
Ciao Don! Grande! 👏👏 mi hai fatto morire! 🤣 tu stai facendo quello che la chiesa in generale dovrebbe fare.diffondere informazione spicciola utilizzando la rete. Complimenti.
Chi viene perché si trova sotto la croce come va a finire con lei...ascoltare lei fa scappare la voglia di confessarsi chissà con lei che prende in giro ...sono una nonna ..il mio padre Sp irituale e malato credo che non mi confesso per Pasqua semmai dopo mi mettono su RU-vid... 80 anni che dice chiedo perdono a mia madre doveva commuoversi....
Kmq un consiglio a tutti quando andate a confessarvi nn fatelo mai e poi mai durante la Santa Messa perché se no danneggiate queste due realtà.....la Messa e la confessione.......piuttosto fatelo prima della Santa Messa ( ovvio nn 10 minuti prima eh ) o nei giorni precedenti, sn sacramenti importanti di vita e nn vanno sovrapposti se possibile
Riguardo a quelli che confessano che i figli non vanno a messa, lei l'ha messa in termini più soft, io ci vedo invece un problema più serio: quello di vedere i figli come estensioni di sè al punto da non esaminare la propria coscienza, ma, quando ci si guarda dentro, si vedono ancora le colpe dei figli perché si passa il tempo a puntare il dito su di loro e non si riesce a guardare se stessi!
Padre posso chiedere ogni quanto bisogna confessarsi?posso chiedere in preghiera con atto di dolore il perdono al Signore e ricevere l'eucarestia? 6:41
Chiedo perdono a tutti, non sono Don Manuel ma un poveretto di passaggio, io aspetto sempre 3 giorni poi mi arrendo all'idea che Don Manuel non possa rispondere alle centinaia di messaggi che riceve e allora dico qualcosa perchè tacere sotto domande così importanti mi spiace. CONFERMO CHE MI RIMETTO UMILMENTE SEMPRE A MIGLIOR RISPOSTA DI DON MANUEL, E' LUI IL SACERDOTE, IO SONO UN POVERETTO DI PASSAGGIO. IN CASO DI DISSONANZE, ASCOLTA LUI, Maria Pia. Ogni quanto confessarsi ? La Chiesa indica un livello minimo, per potersi ancora dire cristiani. Il minimo è una volta all'anno per poter adempiere al precetto della Comunione Pasquale.. Ma è criterio assolutamente indicativo e riduttivo. Possiamo dire che ci dovremmo confessare ogni qual volta abbiamo consapevolezza di essere in stato di peccato grave/mortale (di fatto la cosa coincide nella prassi e nell'insegnamento della Chiesa come ha ricordato Giovanni Paolo II). Per fare la Comunione, in Grazia di Dio, occorre esaminarsi e confessare tutti i peccati gravi di cui si ha consapevolezza dopo un buon esame di coscienza. Peccati gravi mai sottoposti a confessione. Se ascoltiamo un po' i Padri Spirituali in genere si consiglia una confessione fra i 15 e i 40 giorni circa. Don Bosco diceva :-"NON MENO DI UNA SETTIMANA , NON PIU' DI UN MESE" Si può concordare la tempistica, se non ci sono improvvisi peccati mortali, con il proprio confessore. ALCUNI SANTI SI CONFESSAVANO OGNI GIORNO. ECCESSIVO DIREI. LA MEDIA DELLA CONFESSIONE MENSILE, SE NON SI STA COMBATTENDO UN VIZIO RADICATO PUO' ESSERE LINEA EQUILIBRATA MA SOLO IL CONFESSORE POTRA' CONSIGLIARCI PARLANDO CON ISPIRAZIONE A NOME DI GESU'. Prima di ricevere la Santa Comunione va benissimo recitare l'atto di dolore. è un po' l'accusa che si fa all'inizio della Messa. Questo va benissimo se non abbiamo la coscienza macchiata da un consapevole peccato grave, altrimenti, OCCORRE ANTEPORRE LA CONFESSIONE. Questa è certissima dottrina di fede e morale Cattolica e Don Manuel ti confermerebbe la stessa cosa. SOLO IN CASI ASSOLUTAMENTE STRAORDINARI SI PUO' SALTARE LA CONFESSIONE E FARE LA COMUNIONE IN STATO DI PECCATO GRAVE. Non è certo la regola. Ad Esempio se un Sacerdote deve celebrare la Messa e sa di essere in stato di peccato mortale, farà un atto di contrizione perfetta , col proposito di confessarsi al più presto E, OVVIAMENTE DOVRA' PER FORZA CELEBRARE LA MESSA E CONSUMARE L'EUCARESTIA. Se un laico ha commesso un peccato mortale può rientrare in stato di Grazia con un pentimento profondo e sincero, recitando un atto di dolore e col proposito di confessarsi in tempi ragionevoli. NON PUO' ANCORA FARE LA COMUNIONE MA E' DI NUOVO IN GRAZIA DI DIO, PER CAPIRCI, IN CASO DI MORTE IMPROVVISA E' CERTAMENTE SALVO. Questa la dottrina cristiana in sintesi sui punti nei quali chiedevi chiarimenti. Spero Don Manuel possa risponderti assai meglio. MA SAREBBE STATA CARITA' UN MIO SILENZIO ? Grande abbraccio fraterno, Maria Pia !😀😇🙏
Ciao! È bella la semplicità con cui parli delle cose che non vanno nella Chiesa e nelle comunità. Sarebbe bello che facessi anche dei video in cui porti alla luce le cose belle per poterle valorizzare. Grazie di tutto
Io volevo confessarmi sono entrata in chiesa e il mio prete don chirdo, mi ha detto ora no perché devo spostare delle sedie. Io dopo la confessione lo avrei aiutato ovvio ma lui non mi ha confessato ed io non mi sono confessata per quel giorno. Questi sono i preti.
@@anastasiasapienza4593 allora d' accordo che doveva spostare solo le sedie ma secondo me kmq nn si può nemmeno pretendere che il prete sia sempre e solo a ns disposizione, se fossi stata in lei Sig.ra, se fosse stata una reale situazione di bisogno ( peccato mortale spt con il fatto che domani vado alla Santa Messa e mi voglio comunicare ) avrei insistito spiegando con calma la situazione, sicuramente se c'è urgenza qualunque prete lascia la propria occupazione ( o almeno così dovrebbe essere per me ) per poter confessare qualcuno è il loro lavoro, in caso contrario io aspetterei ai momenti dedicati esplicitamente a questo sacramento ce ne sn in ogni parrocchia penso e spero anche nella Sua casomai se nn era una questione importante avrei chiesto am sacerdote l' orario in cui potevo trovarlo con calma per confessarmi, i preti purtroppo ora come ora con l' assottigliarsi delle vocazioni sn sempre meno e sempre hanno più da fare e a volte sn anche semplicemente stanchi, bisogna comprenderli e aiutarli noi laici.....
Sono d'accordissimo con il commento precedente! È inoltre molto importante 2° me avere sempre lo stesso confessore, come Padre Spirituale. Io sono fortunata, perché il mio Confessore mi conosce spiritualmente molto bene ed è mia guida nelle scelte morali.
Io non mi confesso da oltre 40 anni e a dir la verità non sarei più in grado di andarmi a confessare con un mio simile o un prete molto più giovane di me.
Impossibile agli uomini ma non impossibile a Dio. Chiedi alla Mamma Celeste che te ne dia la forza, guarda Gesù che dalla Croce ti implora di non sprecare il sangue versato in tuo favore come in favore di tutti noi poveri peccatori. E' da 40 anni che ti aspetta per abbracciarti. Ma cosa temi ? La misericordia di Cristo ? I peccati che vorresti confessare il Sacerdote li conosce già, sono i peccati di tutti noi poveretti che chiamiamo Gesù Salvatore. Perchè ? Perchè ci ha salvati dalla morte eterna. Ma devi trovare la forza di fare questo passo, Giuseppe ! E' fissato un termine per ognuno di noi , oltre il quale non sarà più tempo di amministrare. E dovremo rendere conto della nostra vita:🙏🙏🙏
Non sempre è facile confessarsi e diventa più difficile quando il sacerdote non ha molto tempo a causa della troppa "burocrazia" o anche perché deve assistere più parrocchie. La messe è tanta ma gli operai sono pochi.
Beh se il sacerdote non ha molto tempo per confessare e si trova delle scuse banali per non mettere a proprio agio il penitente,allora basta cambiare il confessore ! Inoltre non è un buon segno che un sacerdote deve assistere a più parrocchie,perchè questo significa che c'è crisi vocazionale e i preti scarseggiano e quindi ci stiamo proprio avvicinando sempre più velocemente alla cosiddetta "FINE DEI TEMPI" !!
Io quando mi confesso dico sempre: Signore perdonami perché ho peccato contro di te e contro il prossimo..... perché io penso che si pecca anche dando un giudizio negativo ad una persona....oppure fare qualcosa che inconsciamente ha ferito Gesù.... certo la confessione è sempre un po' ripetitiva.. ma quando si chiede perdono a Gesù in questo modo..lui conosce tutto e ci capirà.... perché Lui è misericordioso.... grazie Don...
Riguardo al giudizio negativo da dare a una persona non sempre è un peccato, se il giudizio lo si da su uno sbaglio evidente che ha commesso quella persona in malafede e che ha recato danno a qualcuno o che peggio ancora ha scandalizzato a qualcuno o a molte persone ! Io dico che sono molto più pericolosi i pregiudizi in confronto ai giudizi,perchè i pregiudizi derivano da giudizi negativi o molto negativi che si danno ad una o più persone senza però che si sappia assolutamente nulla della vita di quella o quelle persone ! 😉
Riguardo a fare qualcosa che "inconsciamente" abbia ferito Gesù,beh significa SENZA CONSAPEVOLEZZA e quindi se manca la consapevolezza di ferire Gesù,sinceramente non so fino a che punto si possa definire "peccato" ? 🤔
Molto bene, don Manuel. Penso possa essere utile un video su "come" vivere il "colloquio penitenziale"... Potrebbe aiutare alcuni che ancora celebrano il sacramento e che potrebbero approfondire e maturare un'altra comprensione di questo incontro di misericordia. Comunque, una bellissima provocazione e un bel richiamo (Don Stefano)
colloquio penitenziale come "esercizio" per la confessione: questa si è una buona idea! Così il penitente non si aspetta l'assoluzione, ma "si esercita". Buona. Perché non dare come penitenza proprio la partecipazione a un colloquio penitenziale la prossima volta, magari proponendolo e non imponendolo. Questi si sono percorsi seri.
@@bzimage75 Caro Fabrizio, per "colloquio penitenziale" intendo l'esercizio proposto dal Card. Martini (confessio laudis, vitae e fidei)... Io fin da 16 anni utilizzo questo suggerimento ed è davvero un cammino intenso e ricco (Don Stefano).
Il riferimento al cardinale Martini e al suo "colloquio penitenziale" è un ottimo suggerimento ! Infatti un mio carissimo amico prete mi aveva detto che era stato da giovane ad imparare anche il "colloquio penitenziale" direttamente dal cardinale Martini che l'aveva saputo formare bene come prete amico dei laici e non come prete distaccato dai laici ! Un prete per essere un buon prete e anche un buon confessore deve farsi amare dai laici e ragionare come un laico,ma evitando fortemente il clericalismo che mette sempre un muro di separazione e di freddezza tra il consacrato ed il laico o laico penitente ! 😉
Ho cancellato per sbaglio il mio commento, ma in poche parole ti volevo ringraziare per questi video!! Illumini i miei giorni più oscuri e hai aperto i miei occhi. ❤️❤️❤️🤗🤗🤗
Grazie don Manuel: la tua riflessione finale in questo video è stata una vera consolazione per la mia anima, un invito alla fiducia e una speranza di misericordia.
Secondo me il vero problema per cui molte persone si sono allontanate dalle pratiche cristiane , come seguire la messa o confessarsi, è perché la Chiesa ha smesso di parlare al cuore dei fedeli, ad attingere dal profondo della fede quelle parole di Grazia e Redenzione di cui l'uomo,anche moderno, sente fortemente il bisogno.
infatti signora io ormai e da qualche anno che mi sono iscritto ad un canale su youtube che si chiama "mary tube" e un bel canale dove parla delle profezie della MADONNA ti consiglio di iscriverti....e davvero molto bello e parla anche degli errori della chiesa...
@@giannicostantini6205 più grave è quello che dice questo sacerdote che racconta le confessioni dei penitenti e le deride pure, ecco perché le persone non si confessano più... Raccontare le confessioni dei penitenti e peccato grave poiché deve rimane nel confessionale poiché Dio stesso mi ascolta e mi perdona attraverso un sacerdote, ma mai un sacerdote deve rompere il segreto confessionale anche se non dice il nome del penitente e sempre peccato e addirittura lo deride su questo canale
@@giannicostantini6205 ti sbagli... Il mio popolo perisce per ignoranza dice il Signore... E poi deride chi si confessa da lui, non lo hai ascoltato di come parla dei suoi parrocchiani che si confessano da lui
2:43 secondo me il miglior modo per far penitenza, oltre alla preghiera che fa sempre bene, ma dopo solo 3 ave maria hai finito di pregare e te ne dimentichi, è importante invece impegnarsi a non commettere più il peccato del quale si è chiesto perdono, il signore perdona, ma sta a noi impegnarci a migliorare per sentirci figli amati, dopo tutto vige sempre e cmq il libero arbitrio, lo dico da seminarista del liceo, ditemi se la pensate come me:)
Ho molto apprezzato queste sue considerazioni che la vedono prima uomo e poi sacerdote......in virtu di queste cose che denotano grande intelligenza da parte sua unita a tanta bonta,come vive lei il rapporto con le persone purtroppo separate????? Le accoglie come persone "normali"....oppure come "oggetti' da gettare via?????? Purtroppo molti suoi fratelli li allontanano dalla Chiesa con troppi pregiudizi......Dio accoglie❤❤❤e npn allontana......!!!! Grazie ! Che Dio La protegga nel sup Ministero
Ci sono tantissime formule...,.MICHELA, Bisogna solo esprimere in qualche modo un sentimento ti pentimento , anche imperfetto, (attrizione, paura dell'inferno per capirci) e formulare il proposito di provare in futuro ad emendarsi.....(non ricascare subito negli stessi peccati). POI IL SACRAMENTO E' VALIDISSIMO.....Scegli le parole che preferisci.😀👌👍🙏
Se da una parte, e sto male per questo, di sacerdoti ce ne sono sempre meno, quindi di confessori, dall'altra parte c'è, oggi più che mai, probabilmente, la diffusa considerazione o poca considerazione, del peccato stesso. Purtroppo è, sul serio, un grave danno per tutti noi. E' morto per noi, per poterci salvare, e ci ha fatto, fra i tanti, questo dono della confessione. Come fare a non desiderare di queste umiliazioni per poterlo ringraziare?. Gesù ti amo con la tua volonta'. 🙏
Premetto che trovo ogni tipo di approccio religioso assolutamente incompatibile con me stesso, sarà che non ne sento il bisogno, sarà che percepisco filosofie, religioni e compagnia cantante come una scatoletta comoda per non star lì troppo a ragionare su quello che sento veramente, per appoggiarsi a qualcosa di preconfezionato, sta di fatto che trovo sempre estremamente interessante scoprire le diverse percezioni altrui e i vari punti di vista, specialmente quando incompatibili con i miei! Nei tuoi video trasmetti sempre delle situazioni, delle osservazioni, dei concetti che in modo semplice e divertente mi permettono di scoprire modi di vivere e pensare così lontani e a volte assurdi (per la mia visione delle cose) che non posso non trovarli affascinanti! Ognuno nel suo mondo interiore ha ragione, se ciò che sente è sincero e non dettato da un comodo "è così perché boh, mi hanno detto che è così". Quindi ecco, da persona che non condivide affatto lo stesso punto di vista, sono veramente contento di scoprire questi altri punti di vista in maniera così serena! Ci terrei ad aggiungere che vorrei che tutti capissero che ciò che troviamo assurdo, ridicolo, è solo una nostra personale percezione e non è affatto detto che sia così in assoluto (sempre che la cosa di cui si parla non danneggi il prossimo in qualche modo)! Un augurio a te e a tutti i followers con affetto 😊
@@stefypasculli è veramente difficile spiegarlo... ritengo che ogni forma di vita sia un mondo a sé che incrocia altri mondi, il mio è basato, ovviamente, sulla mia natura e sul ragionare sulla vita, l'universo e tutto quanto (citando impropriamente Douglas Adams). Non mi trovo con tutto ciò che ha un etichetta, pur sapendo che le etichette sono necessarie alla comunicazione. Ecco, diciamo che per me un'etichetta è un modo di colloquiare ma non rispecchia profondamente l'essenza neanche un po'. Io, ad esempio, sono maschio, sposato, musicista, mite, motociclista, insegnante, agnostico e così via... ma tutto questo non è che lo strato superficiale utile ad un dialogo ma inutile per la conoscenza. È un po' come dire che la mela è un frutto e può avere varie colorazioni... se spiego a qualcuno che non ha mai visto una mela in vita sua queste informazioni saranno ben misere. Al contrario esperire qualcosa ci avvicina di più alla comprensione, ma anche lì è qualcosa di potenzialmente errato, nel senso che comprendere qualcosa è sempre filtrato dai propri filtri soggettivi e, il più delle volte, ci piace pensare quello che vogliamo che una cosa sia e non quello che realmente è. Di conseguenza anche l'avere diretta esperienza di qualcosa non è che una percezione assolutamente soggettiva e ciascuno ha la sua. Per dirne altre, escludo il concetto di "contro natura" in quanto paradosso: se tutto ciò che esiste è natura, compresi i comportamenti umani e quello che creano, allora ecco che "contro natura" non ha senso. Sì anche un aeroplano o uno smartphone non è contro natura, in quanto creazione da parte di un'entità naturale utilizzando e assemblando cose altrettanto naturali, un po' come fanno gli uccelli che creano il nido. Poi, per convenzione, intendiamo "natura" tutto ciò che non ha subito particolari alterazioni dello stadio primario (gli alberi, un torrente o il famoso nido degli uccelli) ma la questione di convenzione e lessico è ben altra cosa rispetto al concetto reale. A noi esseri umani piace schematizzare, incasellare, suddividere, catalogare ed è anche normale, avendo a disposizione un linguaggio per forza di cose molto ridotto... dovrebbe esistere una lingua diversa per ogni singolo essere umano, quindi si approssima, si compatta, rendendo possibile una comunicazione scorrevole e facilmente condivisibile con i vari interlocutori. Bisogna però rendersi conto che il linguaggio è una convenzione e non la realtà. Dove nasce il problema? Quando facciamo assurgere i concetti espressi dal linguaggio a essenza e non a semplificazione, ecco quindi che ci ritroviamo uno contro l'altro perché uno, per fare un esempio stupido, è contrario al "gay" e l'altro no, lasciando che il termine "gay", una pratica etichetta utile al dialogo, assuma una connotazione assoluta. Non so se sono riuscito a spiegarmi ma spero di sì 😅
In virtù di tali considerazioni ecco che, visto che qui si parla di religione, la religione perde il senso che comunemente ha per le persone. La religione, qualunque religione, non è che un compattamento e una semplificazione di milioni di diverse spiritualità che trovano nel linguaggio (i termini "Dio", "angeli", "eucaristia", "preghiera" ecc ecc) e nella fattualità (l'esistenza o meno di qualcosa, la veridicità storica o meno di Gesù, la manomissione o meno dei testi sacri e le varie interpretazioni ecc), un'àncora semplicistica (passatemi il termine) seppur complessa per esprimere milioni di spiritualità diverse sotto uno stesso "tetto". Attenzione, la mia non vuole essere assolutamente una critica, tutt'altro! È parte della natura sociale umana il cercare aggregazione e punti di contatto, nonché trovare risposte all'ignoto poiché tendiamo ad esserne terrorizzati, come dice Lovecraft: "il sentimento più grande dell'essere umano è la paura e la paura più grande è quella dell'ignoto". La paura ci salva la vita, evitandoci di incappare in pericoli e salvarci, per cui le religioni sono un'ottima ancora di salvezza. Bisognerebbe però prendere la religione per ciò che è, non per qualcosa di assoluto, così come altre mille e mille cose. Si può dire che la mia "religione" sia la Musica, è la mia ancora di salvezza, illumina la mia vita e le sue implicazioni sulle grandi domande esistenziali mi guidano... tuttavia so che questo vale per me ma non è affatto una verità assoluta. Proprio come Gesù per un cattolico o il denaro per uno che trova nel denaro la sua direzione. Nessuna direzione è sbagliata finché non nuoce agli altri, il problema è che il più delle volte, purtroppo, si tende a vedere la propria verità come l'unica a scapito del prossimo. Il personaggio di Gesù riporta un detto (che poi era precedente, ma lui l'ha reso celebre ed universale): "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso". Ecco, una legge elegante (per usare "elegante" come si usa in fisica per le formule) che racchiude in sé tutte le leggi possibili e immaginabili, un po' l'E=mc² del convivere 😂
@@alessiocontorni6852 GRAZIE. 😃iNTERESSANTE. SI, CREDO DI AVER CAPITO, SOPRATTUTTO HA DATO UNA SPIEGAZIONE PUBBLICA CHE TUTTI POSSONO LEGGERE. 👍 E' IMPORTANTISSIMO CHE TUTTI POSSIAMO ESPRIMERCI RISPETTOSAMENTE PER ARRICCHIRCI IN MODO RECIPROCO. ANCORA GRAZIE, ALESSIO, PER LA TUA AMPIA SPIEGAZIONE👌
Cioè questo è il video più visto del tuo canale questo mi fa sempre più addolorare di come la gente passi le sue giornate a cercare di ridere e parlottare su quello che di sbagliato fanno gli altri non vedo altre motivazioni per cui uno dovrebbe guardare cosa una persona dice a confessionale di un prete ma non so come mai non rimango neanche molto stupita.....aiai
E' vero molte volte e' difficile dare il giusto nome alle nostre malvagita'...quando ho deciso di riavvicinarmi a questo Sacramento.. sapevo di aver sbagliato e di dover dire IL MIO ERRORE ma non comprendevo ancora la gravita' perché purtroppo la legge lo consente entro certi tempi... ( il 5 comandamento) Nelle successive confessioni ho iniziato a dare un nome a quello stesso ERRORE perché forse stavo iniziando a comprendere qualcosa. ...Se oggi a distanza di anni ne parlo ancora... e' solo perché ciò mi ha SEGNATO ..ma nello stesso tempo INSEGNATO tanto.... Come ho già detto: "GLI ERTORI CI SERVONO QUANDO CI PERMETTONO.DI SVOLTARE..magari la mia esperienza puo' essere d aiuto ad altri. Oggi vivo la confessione in modo più sereno ...sono tanti gli sbagli che commetto ma anche ciò che di buono non sono in grado di fare... ma sicuramente quel MOMENTO mi RIAVVICINA ancora di più al PADRE. Grazie a voi....
La Santa umiltà che trasmetti con il tuo scritto sono il segno certo di come il tuo cuore sia tutto unito a Gesù. Tutto questo ci fa anche capire come la Grazia Santificante, ricevuta nel sacramento della Confessione, trasformi veramente le anime. Grazie di cuore, mi hai commosso.💛🥺🙏🙏🙏😇😇
@@liviogaleasso Grazie a te....non immaginavo di suscitare tali sentimenti....ognuno di noi ha una propria storia ....che deve imparare ad affidare alle mani del SIGNORE.
Un ateo che dimostra rispetto e simpatia verso i religiosi? Una rosa tra le spine! Sei la prova vivente che un mondo migliore si può ottenere solo con la fratellanza e il rispetto reciproco. Magari tutti gli atei fossero così. Magari tutti i cristiani imparassero: la scienza non fa mai male. 😘
Il motivo per cui è dura, per alcuni, capire in cosa hanno peccato è che il peccato, di per sè, è un concetto molto sciocco, medievale e superato (secondo me). Peccare contro cosa e chi? Me stessa? Dio? Lo stesso Dio che mi avrebbe dato il libero arbitrio, mi avrebbe creata a sua immagine e somiglianza e che sarebbe in grado di "leggere il mio cuore" sapendo dunque a prescindere se, tutto sommato, sono una brava persona? E poi cos'è questo "peccato"? E perchè dovremmo chiedere perdono? Per perdonare, dovresti prima essere stato ferito. Personalmente dubito che, un'entità che dovrebbe essere "amore puro", abbia un ego o comunque una "parte di sè" in grado di rimanerci male per le azioni altrui e che "perdona" quando in qualche modo gli viene chiesto scusa o si cerca, in generale, di cambiare atteggiamento. Però ok, facciamo finta che Dio abbia un ego e che quindi si senta personalmente "attaccato e ferito" quando qualcuno sbaglia... anche in tal caso: perchè mai un'entità suprema, che trascenderebbe spazio e tempo, dovrebbe creare una razza (quella umana) con delle precise caratteristiche, per poi chiedergli di sopprimerle sapendo per giunta che, un'eventuale disobbedienza, gli provocherebbe dispiacere? E' forse Dio un sadico masochista? Di nuovo: non ha senso. Proviamo un'altra via. Se volessimo prendere i comandamenti o in generale le "richieste" di Dio, come semplici consigli amorevoli, in tal caso l'intera istituzione ecclesiastica non avrebbe senso di esistere, come non avrebbe senso parlare di peccato: mi dai dei consigli, se li seguo buon per me, se non li seguo peggio per me. E sempre a ME che devo dare conto, nel bene e nel male. E non serve nessun perdono. Evidentemente, comunque, quest'ipotesi dei "consigli" la chiesa la esclude, dal momento che un neonato avrebbe già addosso il "peccato originale". Quindi niente, Dio è un sadico masochista. Per giunta con un ego smisurato. Ti da delle regole e, se non le rispetti, ce l'ha con te. Cambia qualcosa se ce l'ha con te? No, perchè se abbiamo il libero arbitrio Dio non può interferire con le nostre vite. E se lo fa in base ad una preferenza, allora a) siamo marionette nelle sue mani (ed il libero arbitrio allora?!); b) non è più un'entità di amore. E se non è un'entita di amore, allora "predica bene e razzola male", quando ci chiede di rispettare certe regole. La verità è che la dottrina cristiana fa acqua da tutte le parti. La Bibbia non dice assolutamente ciò che viene raccontato da secoli nelle ore di religione o a messa: è un libro tradotto e ritradotto, censurato e riaggiustato in base alle esigenze. Anche così, non è comunque in linea con ciò che viene propinato al fedele medio, che tanto comunque non la legge. Per secoli, la chiesa è stata nient'altro che un'istituzione come altre, con un potere ed una ricchezza immensi ed un ruolo geopolitico centrale. Come le altre istituzioni, ha escogitato mille ed uno modi per tenersi caro e stretto quel potere. La religione cristiana, altro non è che una strategia di marketing molto ben riuscita. L'uomo moderno è più difficile da far fesso, sebbene sia ancora molto ignorante. Ecco perchè la gente, in un confessionale, non sa che dire. Ciò non significa che tutta quella gente si ritenga perfetta, ma semplicemente che forse trovi ridicolo dover "confessare" cose ad un' altra persona, che dovrebbe in qualche modo "concedere il perdono", parlando per quest'entità "misericordiosa", che poi, stando a ciò che la Bibbia stessa dice, tanto misericordiosa non è! Se volessimo analizzare tutte le assurdità di quest' istituzione e la verità dietro le religioni stesse, forse staremmo qui a parlare per una vita. Comunque basta aprire la Bibbia e dei libri di storia, per unire i puntini a capire. La religione, la fede e la spiritualità, assumerebbero un significato sicuramente molto più vero e profondo.
Ale, hai toccato tantissimi punti, è veramente difficile fare una sintesi. Comunque fai alcune affermazioni chiare e perentorie. Ne riprendo qualcuna e fornisco spunti alla tua riflessione. AFFERMI: 1) IL PECCATO E' UN CONCETTO SCIOCCO, CONTRO COSA SI PECCA COS'E' IL PECCATO ? 2) DIO E' FERITO DAL NOSTRO PECCATO ? 3) DIO CREA UNA RAZZA UMANA CON CERTE CARATTERISTICHE E POI GLI CHIDE DI SOPPRIMERLE ? 4) SE MI DAI DEI COMANDAMENTI E LI TRASGREDISCO, PEGGIO PER ME, PERCHE' CHIEDERE PERDONO ? 5) LA DOTTRINA CRISTIANA FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI ! 6) SE DIO TI DA DELLE REGOLE E NON LE RISPETTI CE L'HA CON TE CAMBIA QUALCOSA SE CE L'HA CON TE ? 7)LA BIBBIA NON DICE ASSOLUTAMENTE QUELLO CHE VIENE RACCONTATO NELLE ORE DI RELIGIONE 8) LA BIBBIA E' UN LIBRO RIAGGIUSTATO E CENSURATO SECONDO LE ESIGENZE 9) PER QUESTO LA GENTE NON SA COSA DIRE IN CONFESSIONE 10) E' RIDICOLO CONFESSARE COSE AD UN'ALTRA PERSONA.🤗 Ho estratto un decalogo fra tutte le tue affermazioni un po' in disordine👍:rispondo. 1)Il peccato è ribellione orgogliosa contro Dio ed utilizzo illecito delle creature. Facilissimo da spiegare contro cosa e contro chi. Se mentre scrivevi il post io ti accoltellavo e ti rubavo il computer capivi perfettamente che rompevo un certo equilibrio e rompevo una legge naturale. 2) I nostri peccati non danneggiano Dio ma noi stessi. "Chi pecca danneggia se stesso" Siracide 19,4 . Alla fine il peccato si rivolge contro l'uomo stesso (Recon. Paen.17). Peccando l'uomo si autoesclude dall'amicizia con Dio e il danno puo' essere irreparabile ed eterno (inferno). 3) Dio crea una razza umana in armonia e libera. Le caratteristiche mutano come conseguenza del peccato originale. Dio chiede di mettere ordine nelle inclinazioni negative dovute al peccato. Dio non chiede di sopprimere le caratteristiche originali, chiede di combattere la triplice concupiscenza frutto del peccato originale. La concupiscenza della carne la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita. 4) Perchè se non mi converto e chiedo perdono mi autoescludo dalla salvezza. "Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva" (Ez.18,23). Si Ale, peggio per te, scegli liberamente la dannazione eterna. Dio ci ha creati senza di noi ma non ci salva senza di noi (S, Agostino) 5) La dottrina Cristiana ha una logica perfetta: Dio crea l'uomo libero e gli indica cio' che è bene e cio' che è male. L'uomo liberamente sceglie il male=sceglie il peccato. A causa del peccato la morte e la sofferenza entrano nel mondo. Siccome l'uomo non riesce a riscattarsi da solo dalla schiavitu' del peccato. Dio invia il Figlio che "paga a prezzo della croce" per liberarci da questa schiavitù. La salvezza è Grazia ma dobbiamo fare la nostra parte, far fruttare i nostri talenti e per essere perdonati dobbiamo attingere al sangue di Cristo attraverso al Sacramento della confessione da lui istituito. La vita di Grazia è alimentata dagli altri Sacramenti. Dio è sempre pronto a perdonarci. Se però perseveriamo ostinatamente nel peccato grave non ci puo' essere salvezza. Come detto ,"Dio ci crea senza di noi ma non ci salva senza di noi"
@@liviogaleasso intanto grazie mille per la risposta così esaustiva e per la pazienza di aver letto tutto il mio lunghissimo commento. Provo a dividere per argomenti: -- Forse sfuggono a me, ma non ricordo i punti in cui la Bibbia parla d'inferno e paradiso (escluso l'Eden, nella Genesi, che però è chiaramente un paradiso terrestre). --Inoltre, come dicevo, i concetti di amicizia (vincolata al rispetto di determinate regole), di grazia e di perdono, prevedono la presenza di un "ego" che si altera e che quindi punisce. Non vedo come questo possa convivere con il concetto di "puro amore e misericordia". L'amore puro non ha pretese, non giudica, non punisce ed è libero da qualsiasi aspettativa. Come può, chi ama in maniera del tutto PURA e DISINTERESSATA, avere un "piano" per gli altri e delle aspettative, stabilendo addirittura una differenza tra "giusto e sbagliato"? "Peccare" o meno, è qualcosa che ha a che fare con noi stessi e con il prenderci cura degli altri, essendo tutti noi anime che condividono l'esistenza. Prenderci cura della nostra anima, dovrebbe essere un atto spontaneo di amore, dettato non dal timore di perdere la grazia di Qualcuno, ma dalla gioia di sentire il proprio spirito in armonia ed equilibrio. E' un percorso lungo una vita e del tutto personale. --La Bibbia ha subito enormi manipolazioni! Interi vangeli sono stati completamente omessi (i Vangeli apocrifi).
@@AleMaia Ti fornisco subito la prima e l'ultima risposta, sono più veloci, tenterò domani con quella centrale, il tempo è quello che è.😅 Nei Vangeli si parla chiarissimamente di inferno e Paradiso. Nella parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro vengono subito mandati dopo la loro morte uno all'inferno e l'altro in Paradiso (Luca 16,19-31). Nel Giudizio finale il Signore divide chiaramente i salvati dai condannati "Se ne andranno questi al supplizio eterno" (Matteo 25, 31-46). Tu parli di >enormi manipolazioni della Bibbia< . Ma non è così, ti assicuro. La Bibbia è l'insieme dei libri dell'Antico e del Nuovo Testamento. L' Antico Testamento ci è giunto immutato (è quello che narra dalla creazione all'avvento di Gesù) Per il Nuovo Testamento , l'esclusione dei "Vangeli Apocrifi" non ha nascosto proprio nulla della dottrina di Gesù. Sono Vangeli che sono stati scritti in epoca più tardiva, secondo terzo secolo dopo Cristo. Si differenziano per uno stile più miracolistico e fantasioso. La Rivelazione di Cristo è terminata con la morte degli ultimi Apostoli testimoni. Semplicemente NON SI E' RITENUTO DI AGGIUNGERE TESTIMONIANZE MOLTO TARDIVE RITENUTE INATTENDIBILI. Nulla si è cancellato ! Già nel secondo secolo per evitare il diffondersi di eresie si è semplicemente BLOCCATO E CODIFICATO CIO' CHE ERA CERTAMENTE ISPIRATO. Credimi è più che sufficiente il certissimo che hanno accertato i primi cristiani come attendibile e conforme alla tradizione. Per capirci, nessun elemento dottrinale significativo emergerebbe . Ho ancora due minuti, ci lanciamo sulla domanda centrale😅😳. Tu parli di "PURO AMORE CHE NON GIUDICA" no, purtroppo la premessa non è corretta. Dio è Amore ma è anche perfetta giustizia. L'idea di un Dio buonista e superficiale che tutto accetta non è idea biblica. DIO E' SANTITA' E PUREZZA. Nei Vangeli si spiega come "nulla di impuro" potrà entrare nel Regno dei Cieli. IL SIMBOLISMO DEL PECCATO ORIGINALE E' CHIARISSIMO. Adamo ed Eva che mangiano il frutto dell'albero "del bene e del male" vogliono rappresentare GLI UOMINI CHE ORGOGLIOSAMENTE VOGLIONO SOSTITUIRSI A DIO DECIDENDO DA SOLI CIO' CHE E' BENE E CIO' CHE E' MALE. Tu parli di "atto di amore spontaneo" che ci dovrebbe far decidere per Dio. Certo, un Cristiano dovrebbe vivere e salvarsi AMANDO DIO E I FRATELLI, IL CENTRO DI TUTTO E' LA CARITA' E L'AMORE. Ma però, ripeto, Dio non ha mai detto fin dalle prime parole rivolte all'umanità "Fate quello che volete, va bene tutto". L'Antico Testamento è pieno di regole. I 10 Comandamenti sono la sintesi. IL PUNTO, ALE, E' UNO SOLO. DIO POTEVA CREARCI NON LIBERI. COSTRINGERCI AD AMARLO E BASTA. HA SCELTO UN'ALTRA STRADA, FORSE PER FARCI MERITARE DI PIU', FORSE PER RENDERE IL TUTTO PIU' APPASSIONANTE. HA LASCIATO LA LIBERTA' DI ADERIRE LIBERAMENTE (E MERITORIAMENTE) AL SUO PIANO DI AMORE O DI RIFIUTARLO. La libertà ha il suo valore e le sue conseguenze. Grazie di tutto, buonissima serata.😀👋🙏
@@stefypasculli li ho visti molto interessanti.Pero' purtroppo la gran parte di noi fedeli ha una grande diff a capire il male enorme che facciamo a noi stessi e agli altri peccando.
@@torinocapitale96 Hai ragione, Daniele. Ci può aiutare per accendere un po' il pentimento pensare che con i nostri peccati abbiamo contribuito a far soffrire un po' di più Gesù in modo vero, reale e concreto nella sua Passione.🥺😨😫😖. Se pensiamo che senza il mio peccato avrebbe sofferto di meno ! Si accende un pentimento più sincero ! Pensa se poi i nostri peccati trascinano al male gli altri o ancora più terribile sono di scandalo e possono spingere qualcuno alla perdizione ! Così è più facile capire il male che si trascina dietro il peccato grave !🥺🙏🙏🙏
Le due cose che mancano nelle Chiese, sono la presenza di confessori, ma soprattutto confessori che fanno domande!! Da ragazzino c'era un prete che confessava con i 10 comandamenti: Non uccidere, comporta anche la conoscenza di come ci si comporta alla guida di un qualsiasi veicolo. Non rubare: può comprendere anche il togliere l' autostima e la dignità, ad altre persone con critiche, bullismo etc. Sappiamo tutti che sono in pochi, coloro che si preparano alla confessione, trovandosi poi senza niente da dire!! Un sacerdote che ti "interroga", con in mano i 10 comandamenti, sarebbe un buon incentivo, a fare un vero Sacramento della confessione, senza nascondere peccati imbarazzanti o dimenticati, e magari fare pure Comunioni sacrileghe, a causa di una confessione male eseguita!!! Secondo me, dovresti almeno provare questo sistema, e finalmente comincerà di nuovo la fila davanti al confessionale!
_Per esprimere il pentimento con la formula più adatta alla propria sensibilità_ Esistono dieci "versioni" dell’Atto di Dolore, ammesse dalla Chiesa Cattolica nel Rito della Penitenza, nonostante la maggior parte delle persone ne usi una sola. Don Lello Ponticelli ci fornisce la raccolta di tutte e dieci le versioni. Pubblicate da “Avvenire” e in molti altri siti cattolici: 📖 Signore Gesù, che volesti esser chiamato amico dei peccatori, per il mistero della tua morte e risurrezione liberami dai miei peccati e donami la tua pace, perché io porti frutti di carità, di giustizia e di verità. 📖 Signore Gesù Cristo, Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, riconciliami col Padre nella grazia dello Spirito Santo; lavami nel tuo sangue da ogni peccato e fa’ di me un uomo nuovo per la lode della tua gloria. 📖 Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore. 📖 Pietà di me, o Signore, secondo la tua misericordia; non guardare ai miei peccati e cancella tutte le mie colpe; crea in me un cuore puro e rinnova in me uno spirito di fortezza e di santità. 📖 «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta». (Lc 15,4-6) 📖 Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Non ricordare i miei peccati: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. (Sal 24, 6-7) 📖 Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami. Lavami, Signore, da tutte le mie colpe, mondami dal mio peccato. Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. (Sal 50, 4-5) 📖 Padre, ho peccato contro di te, non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Abbi pietà di me peccatore. (Lc 15, 18; 18,13) 📖 Padre santo, come il figliol prodigo mi rivolgo alla tua misericordia: «Ho peccato contro di te, non son più degno d’esser chiamato tuo figlio». Cristo Gesù, Salvatore del mondo, che hai aperto al buon ladrone le porte del paradiso, ricordati di me nel tuo regno. Spirito Santo, sorgente di pace e d’amore, fa’ che purificato da ogni colpa e riconciliato con il Padre io cammini sempre come figlio della luce. 📖 Signore Gesù, che sanavi gli infermi e aprivi gli occhi ai ciechi, tu che assolvesti la donna peccatrice e confermasti Pietro nel tuo amore, perdona tutti i miei peccati, e crea in me un cuore nuovo, perché io possa vivere in perfetta unione con i fratelli e annunziare a tutti la salvezza. 🟦🟦🟦🟦🟦🟦🟦🟦 📝 Nota Bene: si può ricopiare la propria preghiera su un foglietto e portarlo alla confessione. Non è vietato leggere le preghiere se non si conoscono a memoria! Ciaooooo Shalom Shalom 🌿
@@donManuelBelli Grazie a te!! E complimenti per l'idea e lo stile del canale. E per le tue competenze che metti a disposizione di tutti. Non sempre concordo con quello che dici. Però credo che concordiamo che è ammessa la discussione se il centro del "problema" è come spianare la strada al meglio perché le persone possano incontrare Lui. (Su questo si può anche s-concordare, a volte... e sarà poi il Signore a sistemare i nostri poveri e sconnessi contributi nella Chiesa Una e Cattolica). Ciao 😇
@@donManuelBelli Ho appena scoperto che le dieci versioni dell'Atto di Dolore (in realtà sono 9 +1: con il famoso _esicasmo_ di origine orientale / ortodossa, ma soprattutto di origine evangelica)... Esistono ormai da 50 anni (!!). Cioè nel 2024 faranno 50 anni dall'emissione dell'edizione italiana del nuovo Rito della Penitenza PROT. N. 1230/74, in base agli insegnamenti del Vaticano II. Il paragrafo che ci interessa è il n. 45. E...che cosa possiamo dire? Perché in così pochi lo sanno?
Io ho tratto giovamento da due cose: aver trovato un confessore fisso che nel bene e nel male ha imparato a conoscermi e fare una confessione come colloquio come suggeriva il Cardinale Martini e quindi partire con il ringraziare Dio per alcune cose ( e devo dire che questo lascia spiazzati alcuni sacerdoti 😅)
Bravo don... sei grande. Tutti devono imparare a dare un senso al sacramento della confessione. E bene trovare un sacerdote che aiuta nel senso del dialogo per insegnare a capire che cosa è il peccato. Grazie don.
Io non mi confesso da quando ho fatto la Cresima (1978), l'ho sempre trovato un sacramento inutile. Se io mi pento di un peccato, prego dicendolo a Gesu' Cristo, non abbiamo bisogno di tramiti.
Ma basta che la tua sia una scelta consapevole di rifiuto all'insegnamento di Cristo. Tu non avrai bisogno di tramiti, abbi pazienza, io si !! (non condivido il tuo plurale). Io ho bisogno di seguire la parola di Gesù ! E' lui che ha costituito come tramiti i 12 Apostoli e i loro successori per assolvere i peccati. "ANDATE E RIMETTETE I PECCATI, A CHI LI RIMETTERETE SARANNO RIMESSI, A CHI NON LI RIMETTERETE RESTERANNO NON RIMESSI" (Giovanni 20, 22-23). Qui si parla con disinvoltura di "Sacramenti inutili". Si tratta di salvezza dell'anima, si tratta di Eternità.....meglio evitare spiacevoli sorprese nel momento del Giudizio. San Giovanni Bosco, il Santo Curato d'Ars, San Pio da Pietralcina, San Giuseppe Cafasso hanno passato la vita intera a confessare. TU DICI CHE E' INUTILE......AVESSERO MAI AVUTO RAGIONE LORO ? IO CI FAREI UN PENSIERINO.
@@emyharrison9074 Hai una grande fede se credi nella resurrezione di Cristo e non in uno dei sui insegnamenti in fondo più semplici....🤔🙄🧐 (MISTERO FITTO)....Per te , quindi è razionale la resurrezione (DICI DI CREDERE E PARLARE A GESU' CRISTO).....ma non è razionale che abbia detto ai 12 Apostoli e ai suoi successori di assolvere dai peccati ? Massimo rispetto delle tue idee, ovvio, un caro saluto e che Dio ci Benedica !😀👋👋👋
Premetto SONO ATEO. ma ho avuto la fortuna di frequentare le scuole medie in uno dei più rinomati seminiri d'Italia. Rispetto molto la vostra, come tutte le altre religioni. Ma una cosa non capisco. E intervengo solo perché l'argomento riguarda la "CONFESSIONE" Mi spiego. Se io ti confesso un reato grave, tu prete, cosa fai? Lo chiedo perché a suo tempo, quando durante una confessione con un prete che consideravo amico, gli dissi, che un altro prete che ci insegnava matematica abusava di me e di altri miei amici e compagni di classe, mi consigliò di non dire niente a nessuno, sgranare il rorasio alla madonna e avere fede. All'epoca avevo 14 anni ora ne ho 45, spero che tutti quei miei compagni di scuola stiano bene quanto me. Credete in qualsiasi dio vi faccia piacere. Ma per cortesia. Non siate criminali o complici. Ma sopratutto INUTILI.
Questi abusi e relative coperture sono tra i motivi per cui mi ero allontanata per tanto tempo dalla chiesa... Se tu confessi un peccato che sia anche reato, il confessore può chiederti di costituirti. Se in confessione denunci un reato subìto da te, può invitarti a denunciare alle autorità civili. In nessun caso può violare il segreto della confessione.
@@Violanuvolanon volevo alzare un polverone in un forum cattolico, non sono contro di voi e mai lo sarò. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa il titolare del post. E adesso si che c'è da grattarsi la testa... Andiamo in pace.
@@mariarovati265 tutti coloro che peccano volontariamente cattolici, atei o protestanti avranno tutti il giudizio Dio non fa parzialità. Inoltre, secondo me, per rispondere al ragazzo che subì violenza... Secondo me non ti risponderà mai, perché a loro piace fare video ma se hanno quesiti più delicati o cancellano il commento o ignorano
Premetto che non sono credente (e che da anni non vado a messa). Ma nella mia esperienza la prima confessione l ho fatta a 8 anni (ora credo si faccia a 7). Mi sono confessata in quell occasione e poco prima di fare la cresima. Tuttavia non ero l unica: nessuno nel catechismo ne parlava e ho sempre visto poche persone andarci (parlo degli anni 2007-2013). Il problema principale è che, secondo me, molti cristiani si sentono in soggezione nei confronti del loro parroco e quindi non si confessano.
Ti capisco. Alessia, ti capisco perfettamente. Per vincere l'imbarazzo il Codice di Diritto Canonico ha previsto l'obbligo di fornire la disponibilità di un Confessionale con la grata. (L'emergenza covid superata, dovrebbe eliminare le deroghe). Poi, se il disagio è troppo si vada in un Santuario o in un'altra Chiesa.
L importante è la certezza che ci sia il Signore. Poi certo un confessare che sa accogliere, ascoltare ed è preparato può renderlo preferibile e farne un direttore spirituale. Io vado dai i gesuiti e mi trovo bene
Dici che sempre meno gente si confessa, ma io trovo che in gran parte sia colpa vostra. Una volta quando si entrava in chiesa c"era sempre un confessore disponibile, ora non trovi più nessuno! Tanti richiedono addirittura l' appuntamento. Magari uno di trova in giro e gli viene l'ispirazione di andare a confessarsi, entra in chiesa e vuoto totale, grande delusione. Stiamo diventando come i protestanti che non si confessano. Io, ad esempio non esco mai perché ho due ragazzi molto ammalati, che richiedono assistenza continua, non vado neanche a messa. Io ritengo la messa un lusso per i fortunati che possono andarci. Capita però ogni tanto che io possa lasciare i miei figli per una mezz'ora o poco più, se arriva qualcuno che li conosce ed in grado di affrontare le emergenze. Allora esco, vorrei subito andare a confessarsi, ma niente da fare, nonni rimane che offrire anche questa sofferenza alla misericordia di Dio. I preti una volta andavano nelle case, ora non più. Capisco che la società è corrotta, ma anche voi sacerdoti ci mettete del vostro per lasciare le cose come stanno.Spero di non aver scritto stupidate col t9 perché non trovo gli occhiali e non riesco a controllare cosa ho scritto. Ah! Dimenticavo, il covid ha dato una mazzata incredibile alla vita della Chiesa ed ha creato odio fra i cristiani stessi
Ma hai la minima idea di quanti impegni hanno oggi i preti, purtroppo anche di natura non strettamente ecclesiastica, anche a causa del fatto che sono di meno rispetto che in passato? Se tu avessi la possibilità di stare insieme ad uno di loro per una giornata intera, molto probabilmente ti ricrederesti.
@@27dff capisco,ma io ritengo la confessione molto importante, direi prioritaria. Forse per compiti non strettamente ecclesiastici si può delegare qualche laico. Scusa se non capiscio, io vedo solo la mia parte e vedo questo distacco, questo defilarsi dagli impegni di conforto spirituale anche per chi è in ospedale. Una volta i preti non avevano paura di niente ( come noi medici) e si buttavano in mezzo ai sofferenti e ai malati. Questi non sono mestieri come gli altri
@@cinziabonfadini4273 Capisco eccome! Spesso la mancanza di tempo dipende da un numero minore di preti, e quelli rimasti hanno molte più cose da fare. Inoltre, purtroppo, un parroco per lo stato italiano è rappresentante legale dell'ente parrocchia, questo lo porta a dover stare dietro cose non strettamente legate alla sua vocazione.
@@cinziabonfadini4273 si capisce che lei è credente e patisce questa situazione ma ormai non è più possibile per un prete stare ore in attesa che qualcuno passi a confessarsi. Se poi prima già era un Sacramento in crisi con il covid molte persone sono ancora più spaventate e non vanno. Per andare a colpo sicuro restano le grandi chiese che hanno questa funzione gestite da comunità o confraternite specializzate in questo sacramento dove poi essendo anche in Tanti ogni giorno possono esserci sacerdoti che fanno turni in attesa che passi qualcuno a riconciliarsi. A Genova per esempio c è la chiesa del Gesù dove ci sono 6 padri confessori che a turno coprono fasce orarie di mattina, pomeriggio e sera e li viene gente da tutta la città, o come me anche da fuori città. Oppure in cattedrale possono esserci fasce orarie con qualcuno sempre a disposizione. Comunque in realtà più piccole si va o in festività o per forza bisogna accordarsi per un appuntamento e non è una mancanza da parte dei parrocci. Sono sicura che se contatta la sua parrocchia e fa presente la complessità della situazione in cui vive troverà un prete disponibile a venirle incontro magari ad orario o a casa.
@@cinziabonfadini4273 io sn d'accordissimo con te la missione principale di un sacerdote è confessare, fare Messa, amministrare appunto i sacramenti e stare in mezzo alla gente ascoltare i loro problemi, il resto viene dp......o dovrebbe venire dp.
Salve Don Manuel è dalle fine del secolo scorso che non mi confesso e forse nemmeno mi pento. Però è ancora forte in me la vergogna nel confessare le trasgressioni al sesto comandamento.
Caro Roberto, ma è normalissimo, lo sperimentiamo tutti. Il demonio prima del peccato ci fa perdere ogni senso di vergogna, dopo il peccato ci restituisce tutto con gli interessi. Lo insegnava già Sant' Alfonso de Liguori e lo confermava Don Bosco ai suoi ragazzi. Quando un Sacerdote passa una mattinata nel confessionale...cosa vuoi che senta ? Esatto ! Proprio quelli.....tutti i peccati contro il sesto comandamento. Quella è la fragilità umana e la confessione serve proprio a darci la forza di rialzarci, piano piano....Alla fine, quasi, per tutti, in modo definitivo. Papa Francesco è chiarissimo..."IL SIGNORE NON SI STANCA MAI DI PERDONARCI, SIAMO NOI CHE CI STANCHIAMO DI CHIEDERGLI PERDONO" Lo hai sentito il Vangelo di domenica scorsa.....con chi ha dissipato tutto il suo patrimonio il figliol prodigo ? Con le prostitute😞😞 E cosa fa il padre ? Lo abbraccia e fa festa appena torna ! QUESTO E' IL VANGELO...TUTTO UN SUSSEGUIRSI DI PECCATORI CHE RITORNANO. DALL' ADULTERA ALLA MADDALENA...POI GESU' PARLA CHIARO A CHI FA TANTO IL "SAPUTELLO E ORGOGLIOSO" "I PUBBLICANI E LE PROSTITUTE VI PRECEDERANNO NEL REGNO DEI CIELI" Matteo 21,31 . Quindi, animo, Roberto, non aspettare oltre. E' solo il demonio che ti dice "il Sacerdote si scandalizzerà, ti tratterà male, ecc." Poi non bisogna perdersi in dettagli inutili e imbarazzanti. Anche per salvaguardare la dignità del Sacramento puoi usare un linguaggio più neutro e meno imbarazzante......."ho commesso dei peccati contro la purezza da solo" "ho visto delle immagini contrarie alla castità" "ho commesso dei peccati relativi al sesto comandamento con la mia fidanzata" "ho avuto dei rapporti occasionali con ragazze a pagamento"........insomma il Sacerdote capisce perfettamente senza dover aggiungere nulla che non sia necessario. IL SACERDOTE DEVE SOLO CAPIRE LA SPECIE DEL PECCATO. I PECCATI GRAVI DEVONO ESSERE CONFESSATI SECONDO IL NUMERO E LA SPECIE, (EVENTUALMENTE LE CIRCOSTANZE CHE NE MUTANO LA SPECIE).... Il Sacerdote non chiederà nulla di più. Ricordo benissimo una predica di Papa FRANCESCO relativa all'episodio in cui le persone che volevano lapidare l'adultera colta in flagrante se ne vanno una ad una "lasciando cadere le pietre a terra". Gesù cosa dice all'adultera ? "dove sono andati.....nessuno ti condanna, neanche io ti condanno, va e non peccare più" : Papa Francesco commentava la discrezione e delicatezza di Gesù. "GESU NON DICE..PERCHE' LO HAI FATTO ?..COME LO HAI FATTO ?..CON CHI LO HAI FATTO ?..QUANDO LO HAI FATTO ?"...NO GESU' E' SOLO MISERICORDIA, PERDONA QUASI CON UNA CAREZZA..DICE SOLO.."TI DO UN CONSIGLIO..NON LO FARE PIU'" 😃🙏🙏 QUESTA E' LA MISERICORDIA DI GESU'. VAI ROBERTO, DA TROPPO TEMPO IL PADRE TI STA ASPETTANDO !!
Se provi vergogna vuol dire che sei pentito infatti noi nn ci vergogniamo delle cose che ci sappiamo che sn giuste ma di quelle che sappiamo essere sbagliate per questo per me sei già nella disposizione di essere pentito e di ottenere l' assoluzione ma devi superare lo scoglio della timidezza.....e lo farai se pensi che c'è un Padre amorevole che ti aspetta a braccia aperte e nn vede l' ora di riaverti con sé e una sorella ( io ) che nn vede l' ora di riaverti nella Chiesa per dire bentornato fratello mio era da tanto che ti aspettavo....😇😇😇😇
Un video tanto divertente, quanto istruttivo, complimenti ! Vorrei permettermi un'osservazione circa la perdita del senso del peccato, che, secondo me, è addebitabile anche ai ministri di Dio, da quelli ai livelli più bassi, fino ai vescovi e ai cardinali, che troppo poco spesso, se non addirittura mai, parlano, nelle loro omelie, di peccato, di Satana, dell'inferno e del purgatorio, e degli stessi dieci comandamenti. Ma è mai possibile che per sentire trattare questi argomenti io debba addirittura ascoltare i sermoni dei predicatori protestanti, pur ritenendomi un cattolico "duro e puro" ?
Pienamente e tristemente concorde.....per avere un ripasso sui peccati ed esame di coscienza ho dovuto fare una domanda questa mattina......quasi la domanda numero 700....Verissimo !!!😞
Mi scusi, ma mi chiedo seriamente perché lei abbia il bisogno di sentire parlare dell'inferno per realizzare il peccato? Mi sembra più ovvio ricordate e percepire i propri peccati se pensiamo all'amore di Gesù Cristo per noi. La paura dell'inferno, il ricatto con il male non porta all'esame di coscienza, ma alla paura. Invece dovremmo gioire dell'amore di Dio per noi, nonostante le nostre debolezze. Ed allora sì che possiamo accostarci a questo sacramento.
@@elisabettamarchese4551 Hai ragione Elisabetta, il problema è però che la gente non sa proprio più la differenza fra i peccati gravi e quelli veniali. Non si sa più che cosa confessare come materia obbligatoria o facoltativa. Non si sà più che se abbiamo peccati gravi non confessati la Comunione può essere sacrilega, Hai ragione, non bisogna certamente parlare sempre di inferno. Proponiamo almeno un rapporto di sei a uno😅. Per sei volte che parliamo di Paradiso citiamo una volta l'Inferno. Per sei volte che parliamo di Angeli, nominiamo una volta i demoni......Tanto per. Solo come formazione. Poi è ovvio che si parlerà molto più della Luce che delle tenebre. Almeno, io la penso cosi, vista la confusione che c'è in giro a livello dottrinale. Va beh...🙏🙏 Confidiamo nella Misericordia, buona giornata e grazie della chiacchierata.
@@stefypasculli sono d'accordo di confidarci alla misericordia divina. Magari la formazione può essere utile, ma sono convinta che dovremmo essere formati molto di più sull'amore che sui fatti. Se sperimentiamo il valore che Dio ci ha dato, che Gesù ha pagato con il Suo sangue, allora dovrebbe essere facile anche peccare di meno. 🥰
questo, e anche di peggio ... ma diciamo anche che gli adulti ormai sono lasciati a se stessi ... sembra che ai preti, e quindi alla chiesa, interessino solo i giovani ... un adulto che chiede informazioni, o che ha bisogno di un cammino "spirituale" di comprensione o di riavvicinamento, raramente trova ascolto ... e se lo trova, è per poco. Sono i preti che dovrebbero insegnare, comunicare, ascoltare, e confrontarsi ... sia con i fedeli che con chi non lo è e si trova in difficoltà ... ma se non c'è ascolto, se non c'è tempo da dedicare, se inseguite solo il FARE FARE FARE ... come cresce chi ha bisogno di supporto e guida? Altro appunto : dovreste tenere una via più omogenea ... non si può sentire un prete che ti consiglia la confessione della vita, e quando vai a chiederla al prete della tua parrocchia ti guarda come se fossi un aliena ... credo che dei punti fermi aiuterebbero tutti, vicini e lontani, a fare il proprio percorso di fede e di crescita.
