Complimenti per aver trattato un argomento così complicato in parole semplici. ... Ebbene si: sono DIVENTATO cattivo agli occhi di mia moglie e delle mie figlie perché, guardandomi con spirito critico e distaccato ho capito che da loro non ricevevo amore. Ho creato distanze così che ad un certo punto sono diventato ai loro occhi una persona CATTIVA. In realtà piano piano, ho cercato di ritrovare il mio equilibrio interiore, cerco di volermi bene. Un po' di sano egoismo non guasta. Buona vita a tutti 🙏🏻🫂❤️.
Perché certi stronzi non la meritano,dopo un po' lo capiamo,quando in TV vedevo spot su bimbi poveri africani piangevo,ora penso a tutto quello di brutto fanno da noi(leggi giornale,ogni giorno ne fanno una,)ora cambio subito canale,l.empatia bisogna meritarla,a me me la stanno togliendo un po' alla volta,non riesco a capirmi,sono cattivo?👀🤔
@@andreabelli5310 no, pero' se i neri fanno casino e delitti i Italia, cosa c'entrano i bambini neri che soffrono? Nulla, prenditela coi neri che fanno i delinquenti qua in Italia.
@@andreabelli5310 carissimo, io posso comprenderti, perchè la violenza che i media ci presentano è spesso talmente disagiante da farci rabbrividire, indignare e incazzare. Quello che però vorrei che tenessimo sempre a mente è che dove il livello socio- culturale è basso( quindi paesi in cui c'è molta povertà e poca cultura ), si possono sviluppare ,più facilmente, realtà criminali; dunque non facciamo di tutta l'erba un fascio, e proviamo ad immaginare come saremmo cresciuti noi in questi contesti, dove la vita vale poco o niente, dove la violenza fa parte della quotidianità, dove si hanno poche alternative se si vuole sopravvivere. Ogni persona è unica, è diversa, a volte"dal letame nascono i fiori ", a volte nel letame prolificano infezioni. Non la razza, ma le condizioni e il carattere di ognuno fanno la differenza. Ciao :)
Ok ,ma quelli buoni correggano quelli diventati cattivi,invece sembra ne abbiano paura,non reagiscono,e vengono colpevolizzati anche loro, li guidassero verso il bene(io sono riuscito da solo) così i razzisti quelli veri,vengono sbugiardati,
Bellissimo il finale. Mi ci sono davvero immedesimato. Perché molte volte quando cerco di esprimere chi sono, e sento il bisogno di non cedere e di essere fedele a me stesso, mi succede di essere preso proprio per cattivo. 😢
Concordo appieno. Le persone di merda tendono sempre, non solo ad attribuire i propri problemi agli altri, ma prima ti fanno del male ( non per forza fisico, anzi, la maggior delle molte volte psicologico), poi quando reagisci e tiri fuori le palle si meravigliano e cosa peggiore fanno le vittime facendoti passare per la pecora nera.
Dottore, per me uno dei tuoi video più illuminanti! Bellissima la riflessione etimologica... e soprattutto la libertà da ogni interpretazione morale. ❤❤❤
SENZA MORALE non c'è Comprensione; sono piuttosto i moralismi che vietano la comprensione...e purtroppo l' uomo non riesce, fa fatica a liberarsi dai propri moralismi, anche questa "senza interpretazione morale" è un moralismo... così vedi l' uomo che si esalta dal fatto che si puo essere cattivi senza che questo sia SBAGLIATO...Mentre la Morale (quella vera), l' Etica, la Psiche ci suggerisce che la Cattiveria è essere schiavi di sè stessi (il video lo dice ma sembra parlare al vento) e che quindi un uomo libero non è cattivo... Quindi anzichè esaltarsi della propria cattiveria, dovremmo sentirci sollevati che possiamo uscircene, che si puo, che la condanna provirne da noi e da noi possiamo liberarci.
Grazie dr.Mezzanotte, sei la cosa più bella che mi è capitata oggi...ho avuto a che fare, in passato, con una persona più che cattiva oserei dire malvagia...mancante di empatia, autostima, narcisista, menzognera, invidiosa...ma la giustizia divina mi sta dando una mano e anche ragione,più della "giustizia terrena" 🙏❤
Bhe ...ci sono persone con un superego che mascherano la cattiveria pur di ottenere consensi.. cos'è peggio ..la falsità o la cattiveria? Il limite è molto sottile..quasi impercettibile.
Grazie per il video, sarebbe molto utile un ulteriore video in cui si suggeriscono strumenti per difendersi e/o tutelarsi da persone cattive nel caso in cui si è costretti a dover interagire con loro
Il finale mi ha ricordato il percorso di Vitangelo Moscarda in Uno, nessuno e centomila: per liberarsi dalla coazione a ripetere e dalle immagini rigide che gli altri gli hanno cucito addosso inizia a comportarsi in maniera autentica, e per questo viene creduto pazzo.
Quando ero piccola ogni volta che cercavo di far valere le mie ragioni o mi lamentavo mia mamma mi diceva "di non fare la cattiva" e sono diventata una "brava" bambina. Da grande quando mi difendevo mi dicevo che ero una "stronza". Adesso che ho capito che sono stata una scema, se mi ferisci o cerchi di farmi del male ti scontrerai con una vera stronza, una persona cattiva, che per difesa sa usare la manipolazione, che non dimentica facilmente e è un po anche vendicativa. Insomma adesso, se mi schiacci i piedi posso essere spietata e sono fiera di esserlo e detesto i buonisti
Dipende da cosa ci fa con quella sofferenza: se evita quella futura, cercando quindi di diventare insofferente scadrà probabilmente nella cattiveria, se invece la accetta per quello che è e si dimostra pronto a soffrire ancora diventando ancora una volta vulnerabile allora dovrebbe essere più vicino alla definizione di "buono"
Io non sono diventato cattivo perché non è nella mia natura.pero si..sofferto talmente tanto che mi sono isolato ormai..non mi fido più delle persone.sto lavorando su me stesso...ma vedo che ho detto talmente tanti si che ora un mio no diventa un "sei uno stron*o" quando non posso non posso e noj rimango piu senza uo per dare afli altei..e qui infatti si parla di persone manipolatrici , tratti narcisistici, narcisisti letteralmente...e ora focalizzato su me stesso sul mio benessere...basta.se arriva wualcosa di buono arriva da sola durante il mio confermo
Stop...prima voglio dare una mia personale definizione: la cattiveria è l' essere in cattività, chiuso dalle esperienze...immaggino un cane che giustamente ringhia in queste condizioni, così è l' uomo che si preclude dall' avere esperienze e rapporti umani aggredendo gli altri, cercando di tirare gli altri nelle sue stesse condizioni.
Sono d accordo sul fatto che per poter cambiare bisogna avere un momento di cattiveria. L altro allora pensa mamma mia teniamolo lontana. È il risveglio Grazie per il video
Ho sempre pensato che " dare a fondoperduto", fosse una cosa buona, adesso scopro che "dipende ", è una variabile importante. A questo irrefrenabile impulso sto scalando di marcia e in effetti anche se penso sia giusto proteggermi in modo sano, nel fare ciò mi sento cattiva.
Io amo la bontà...in tutti i suoi aspetti e' eccellenza morale e non per forza la si deve dimostrare a chi non merita...non per questo si deve usare cattiveria che e' come dicevi in ultimo fare del male consapevolmente...
Io sono molto DONNA ECO, per forza di cose: rimando "a eco" (a specchio) le paure dell' altro: se l' altro ha paura di me, paura che io possa arrivare a sè (a ferirlo, scoprirlo, cambiarlo ecc) e adotta difese proiettive cercando di arrivare bruscamente a me, diventando cattivo, allora gli dico che "non ci riuscirà ad arrivare a me", la stessa identica cosa che è comprendibile si stia dicendo a sè stesso: capisco che l' altro non mi stia vedendo e allora non posso far altro che rimandare indietro la sua stessa immagine. C'è una frase che fa ridere per quanto sia LOGICA: "Non bisogna mai avere paura dell'altro perché tu, rispetto all'altro, sei l'altro.” Andrea Camilleri Eppure quanta e troppa gente HA PAURA ...certo se non conosce sè stessa...normale!! Ma ci possiamo conoscere davvero solo attraverso l' altro altrimenti certo uno puo scegliere *comodamente di vivere una vita non propria ma predestinata dal carattere, piu o meno come un animale ...ma se vogliamo essere UMANI, e forse non tutti, ma se ci Piace Esserlo perché abbiamo fiutato che la nostra umanità ci rende liberi, allora magari il trucco sarebbe di iniziare a stare zitti (io feci così) e ascoltare così di più ...da quì le migliori domande e poi anche le prime vere relazioni con l' altro. C'è una logorrea nevrotica di parlare e parlare sugli altri, un ammasso di parole tutte confuse....IL SILENZIO!! Quanto vale ASCOLTARE ❤
Nessuno nasce cattivo! Qualcun'altro o qualcos'altro ce l'ha fatto diventare. La cattiveria è sofferenza, e se noi ci inca**iamo troppo per la cattiveria altrui , non facciamo altro che prestarci alla continuazione di un circolo vizioso senza fine. La cattiveria si interrompe col perdono che non va inteso come un regalo da fare agli altri, ma come uno stato interiore da perseguire per il nostro benessere.
Io sono empatico e me la prendo nel cu**, sono buono e me la prendo nel cu** , mi hanno fatto così male che essere individualista è l'unica cosa che mi tiene vivo altro che narcisismo e cattiveria, è un'esigenza vitale ormai, la vita e le esperienze ti cambiano
Io sono rimasta colpita dalla cattiveria di un vigile che mi aveva inoltrato una multa molto salata e poi aggravata ancora per scadenza dei termini di pagamento. Mi sono rivolta a questo vigile chiedendogli un suggerimento per poter alleviare il peso della multa perché io che percepisco una pensione più bassa del reddito di cittadinanza . No, no! Mi ha trovato tante altre violazioni che alla fine mi ha fatto decuplicare l' importo della multa! Alla faccia dell'aiuto alla povera vecchietta 😮😮
In base a questo elenco ho conosciuto solo gente cattiva, in vita mia. E non sto neanche mettendo in dubbio il video, anzi... penso abbia ragione, il 99% delle persone è cattiva.
sei bravo ed hai azzeccato in pieno..Mio figlio , pensa un po' un figlio ( fa ancora più male) è così da anni..Per fortuna non sta qui . Mi sono sempre illusa cambiasse . Impossibile..Quando finalmente l'ho capito ho chiuso i battenti per non soffrire più. Dal Piemonte dove finalmente piove, ti saluto.
Ok. Tipo per quasi tutto il video ho pensato di essere cattiva. Mi ha salvato il capire che l'intenzione e la consapevolezza di voler far del male sono infine i capisaldi dell'essere cattivi. Sono cattiva quindi? Sì, talvolta lo sono e lo sono stata e l'ho fatto per difendere una mia posizione "sbagliata" ci tengo a precisarlo, nei confronti dei miei interlocutori. Ho imparato nel tempo che saper parlare, saper scrivere, conoscere gli esseri umani e ciò che ci circonda ci rende in qualche modo migliori di ciò che eravamo, ma questo non ci autorizza ad essere cattivi con gli altri, quale che sia il motivo, anzi sapere tutto questo può e dovrebbe essere la ragione per imparare quando è il momento di combattere e quando invece è il momento di lasciare che l'acqua scorra, e per quali motivi combattere e risparmiarsi per quelli. In fondo non tutto ciò con cui abbiamo a che fare è veramente importante per noi ed è sempre bene prenderci il tempo per pensare, ed abituare la nostra mente a farlo in fretta, per essere certi che le nostre azioni, parole, pensieri siano allineati alla nostra volontà, e siano in qualche modo d'insegnamento a noi in primis ed eventualmente ai nostri interlocutori. Per esempio io raramente mi lascio andare a commenti su YT, solo in video che mi colpiscono particolarmente (il che è piuttosto difficile), ancora più raramente mi lascio trascinare dai commenti degli altri sui miei stessi commenti (solo se ci tengo particolarmente), lo stesso nella vita: se non è un argomento o una persona a cui tengo molto allora la battaglia non vale lo sforzo.
Ti do ragione ma vedi purtroppo una mente è un mondo a sé. L'importante è riconoscere la tossicità che ci circonda e fare in modo che non mini il nostro io.
Essere cattivo (che poi in certi contesti è ovviamente relativa la bontà e la cattiveria ) secondo me scaturisce dalleliminare problemi Si ammazza qualcuno per eliminare un problema, un limite della propria libertà/condizione (che sia psichica o fisica). Si tratta male qualcuno che si vede come un pericolo per noi. Spesso ha motivazioni giustificabili, spesso no, perché se esistono altre soluzioni, qualsiasi altra soluzione che puoi attuare e sei lucido e capace nel poterla fare, non hai giustificazioni per la società in cui vivi.
Ciao Michè e Signora, credo di avervi raccontato la mia esperienza nella mail tempo fa in maniera molto sunta.Non ho molto da dire a parte il fatto che fuggire le occasioni di ricambiare la cattiveria è difficile ma non impossibile, così come l' aver pazienza nel mettersi in pace, metabolizzare gli eventi e scegliere di coltivare ciò che di buono comunque si ha ancora piuttosto che autosabotarsi e creare un pozzo senza fondo di rancore o, peggio ancora, progettare vendette...
Nn c'è cattivo piu cattivo di un buono che diventa cattivo😅io sono Str.... Invece😂 puoi farmi male e buttarmi a terra, ma quando mi rialzo.... Corri e scappa 🚀veloce⚡
Mai ho riso delle cadute altrui tranne che buffa...mi ricorda un discorso di Totò "PREGHIERA DEL CLOWN": "C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità, noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri." Dal film "Il più comico spettacolo del mondo".
Ciao Michele, da brava "cliente"di psicoterapeuti da tempo immemorabile, ti seguo con interesse e il più delle volte mi trovo d accordo con le tue proposizioni. Vorrei una spiegazione sul punto: se non posso fare a meno di essere empatico, divento cattivo, a volte l empatia può fare male"..almeno io così ho capito di quanto hai detto. Io mi trovo un po' in questa situazione e vorrei approfondire. Grazie
Se non sopporti di essere manipolato. Se non sopporti che approfittino di te. Se non sopporti i prepotenti. Se non sorridi a nessuno per non essere scambiato per una persona stupida o troppo disponibile, avrai la reputazione di essere cattivo…
Ha ragione che sorridere non ha mai fatto male a nessuno , ma le persone ingnoranti e pieni di sé e soprattutto della loro cattiveria , ho costatato che gli sembri stupida _o e continuano ad essere persone immonde
Solo di qualcosa, di qualcuno se ti hanno sequestrata. Tutti siamo in cattività, la civiltà lo è, ma non tutti siamo cattivi...Lo psy lo dice come POTENZIALITÀ e questa è la nostra Psiche su cui lavoriamo per la Personalità. In cattività, cioè in società, possiamo "scegliere" di essere o spietati o cattivi...due dimensioni apparentemente uguali.
Non voglio sapere se sono circondata da persone cattive. Io non lo sono, non credo di sapermi difendere dalla cattiveria. Mi correggo: ho smesso di fare quella a cui “ scivola tutto addosso “. Mi sono difesa, ci sono stata troppo male ma l’ho fatto. Odio essere bullizzata non permetterò mai più che accada.
Molto interessante. Mi è capitato di sentirmi apostrofare come "matta" quando ho fatto presente delle incoerenze e svalutazioni professionali nei miei confronti.
Io ho sempre avuto la paura di diventare cattivo, e più mi rifiuto di esserlo, più mi arrivano pensieri che possono farmi "vedere" quanto potrei essere cattivo con gli altri, è un'eterna lotta interiore
Non posso fare a meno di essere me stessa. A volte ferisco chi voglio bene proprio perché non riesco fare meno di fare me . Che cattiva. Grande video. Diverso, interessante, ottimo lavoro.
Un consiglio da ""fotografo"", alza un po' di più l'inquadratura :) L'inquadratura che si ferma a metà fronte/ che non riprende completamente la testa può risultare fastidiosa.
Hai detto una stupidaggine, in quanto ogni generalizzazione e' già di per se' fuorviante( oltre che banale).......conosco la Basilicata da una quarantina d'anni( da quando al volante della mia vecchia Renault 14 scorrazzavo in lungo e in largo in quella regione stupenda al fine di saziare la mia inestinguibile sete di conoscenza in ambito archeologico), ed in cosi' tanti anni non solo non mi sono mai beccato una sola multa( per quanto abbia " allegramente" ed impunemente sforato più volte il limite di velocità stabilito, specialmente sulla SS Basentana), ma mi sono sempre imbattuto in persone cortesi e disponibili nell'elargirmi informazioni utili sugli itinerari da percorrere per raggiungere le zone archeologiche di mio interesse). Sinceramente mi eri sembrato un ragazzo intelligente nonche' accuratamente preparato nei campi sia della psicologia che della psichiatria, ma una tale " scivolata" concettuale ti ha fatto inevitabilmente perdere punti........
In realta' l' etimologia del lemma " captivus" e' duplice: da un lato( in epoca precristiana) definiva il prigioniero( da "capere" = prendere, catturare) di guerra, dall'altro invece( a partire dalla nascita del Cristianesimo, databile al 313 d.C., con l'editto dell' imperatore Costantino) designava il prigioniero del diavolo( presunta entita' maligna inventata di sana pianta per l'appunto dai primi cristiani al fine di rendere le masse ignoranti timorate di Dio e poterle quindi manipolare più facilmente).
Mi ricordo alle elementari quando la maestra si assentava obbligava il bambino più buono a scrivere sulla lavagna i nomi di quelli cattivi | e buoni! 🤣Grazie per questo ricordo che veniva sempre accompagnato dalla frase: "mi raccomando fate i bravi" 😁
Non mi è mai piaciuto come gioco, che si potrebbe chiamare "il gioco del delatore"... così come ho sempre detestato alle elementari il "gioco delle sedie", dove si girava in tondo attorno a delle sedie, tante quante i bambini meno una... a un segnale della maestra bisognava sedersi il più veloce possibile, facendo sì che un bambino venisse eliminato dal gioco... poi si toglieva un'altra sedia e si ricominciava, finché non rimaneva uno, che era quello che aveva "sgomitato" meglio... un gioco che già all'epoca lo trovavo un incentivo all'arrivismo, a chi la fa agli altri, non una sana competizione.
La massima cattiveria è affascinante perché corrisponde al massimo del potere di controllo sul mondo esterno. Vedasi figure dittatoriali e monarchi. Non possiamo negare che ognuno di noi ha un sogno di potere latente... Anche la persona più nobile che vuole fare del bene assoluto sogna di essere amato e rispettato da tutti.. infondo il massimo male e il massimo bene non sono poi così distanti
Normale che l' uomo possa possedere il Potere, non è un sogno è reale e si puo raggiungere con la CONSAPEVOLEZZA....senza non c'è potere che tenga, c'è solo "abuso di potere" cioè un uso improprio del potere.
la cattiveria è una componente nella complessità di scelte e azioni o pensieri verso gli altri e a volte verso se stessi. Un conto però è la cattiveria come componente verso l'interno o le piccole cattiverie o meglio meschinità verso altri, entro limiti accettabili; un conto quando una persona danneggia con il suo comportamento ed azioni allo scopo di far del male scientemente ad un'altra persona. Quella è cattiveria VERA ed è anche condannata dalle leggi sociali e della regole comuni di convivenza. Interessante anche il discorso dell'empatia che può scatenare cattiveria. Credo che una sana cattiveria non cattiva, mi scuso per il gioco di parole, sia necessaria perché altrimenti: tutto è concesso, tutto è perdonabile e si dorrebbe sorvolare come se nulla fosse su questioni anche di una certa importanza, le persone non percepirebbero il limite o i limiti non superabili. La fermezza, non pare cattiveria, ma autodifesa dagli attacchi altrui e tentare di ribadire alcuni principi di rapporti e convivenza non negoziabili.
"È impossibile comprendere l'altro per empatia"(B. Malinowski). È impossibile comprendere l'altro per analogia. Ecco il perché: L' inferenza o comparazione analogica è una delle modalità fondamentali nella cognizione della realtà in generale. Prendiamo un'esempio: sulla collina c'è fumo; non so cosa ci sia sulla collina ma se vedo il fumo inferisco che laddove c'è fumo allora c'è fuoco. Conoscere una cosa per analogia equivale all'incirca a conoscere/comprendere X in virtù della conoscenza che abbiamo già di Y, e particolarmente grazie alla somiglianza, reale o presunta, di X con Y. Problema: l'analogia esiste davvero tra le cose o siamo noi che la vediamo in esse? L'analogia è uno strumento cognitivo potente: può farci passare da un caso a infiniti altri. L'analogia fa avanzare il pensiero ma lo fa sempre nel quadro di un aspettativa delimitata; è dunque un esercizio dell'intelligenza in un quadro noto, non è adatta per l'ignoto, il nuovo radicale (Roberto Brigati). Spiegare l'anomalia vuol quindi dire ridurla facendone il simbolo di qualcos'altro: cioè riconducendola al già noto. Vedo il fumo sulla collina allora inferisco che laddove c'è fumo c'è fuoco. Ma potrebbe rivelarsi vapore acqueo proveniente da una sorgente termale e potrei non trovarvi il fuoco. A. Moro: " non so infatti comprendere se L'analogia e l'anomalia sono il modo nel quale è organizzato il mondo o il modo nel quale è organizzato il nostro modo di vedere il mondo". "L'analogia non può essere uno strumento euristico, ossia produttrice di concetti genuinamente nuovi, sarà il nostro discorso ad assorbire l'altro e non viceversa" (Roberto Brigati). Conoscere l'ignoto per analogia significa proiettare, imporre categorie già note per conoscere qualcosa di non noto, qualcosa di nuovo, e ciò produce una mistificazione della realtà per il semplice fatto che, in partenza, abbiamo già vestito la realtà con il nostro sistema di rappresentazioni. Per questo semplice motivo è impossibile comprendere l'altro per empatia essendo ogni essere umano un nuovo radicale; una natura a sé stante, un universo unico e complesso, irriducibile ad una mera somiglianza con qualcos'altro.
Personalmente, quando una persona si definisce "buona", ho imparato a scappare. Se uno si sente intrinsecamente "buono", sente che il "cattivo" è fuori di sé: il cattivo è sempre l'altro. E se io mi sento "buono", avrò la convinzone che i miei errori sono piccole distrazioni veniali, o sono funzionali a un inevitabile "bene" ( io sono buono dentro, e le mie intenzioni sono sempre volte al bene). Anche se, a volte, la via del bene è disseminata di cattiverie. Ma non è colpa mia, perché io sono buono!😅😅😅
Buon giorno Dottor Michele Mezzanotte. Da qualche giorno che mi stavo domandando che ruolo ha la forza di volontà nella vita psichica di una persona e se la forza di volonta' potesse essere un fattore di equilibrio x la psiche? Nel caso potrebbe fare un video anche su questo argomento e su come fare x allenare il "muscolo" della volonta'? Grazie 😃
A Vallerano di Viterbo con multe come questo ci mandano avanti la sagra di fine estate...i fuochi d'artificio più belli della Tuscia... grazie a questi multoni😅
L’individualismo, è il dono più prezioso che un essere umano possa avere, perché dal momento che inizi a fare il bene per gli altri, ecco che vieni fregato!!
Purtroppo e' proprio vero, perché in certi casi, l'ho sperimentato anch'io, diceva una mia vecchia prozia:"Più bene fai, più calci nel culo avrai!"aveva proprio ragione,per cui,nel corso degli anni, ho maturato questo motto:"Buono si,fesso no!!"😉
Buonasera, io sono stata buona e mi sono annullata per tutti… Poi quando mi sono risvegliata e ritrovata vittima di vessazioni pressioni e Stalkeraggio… Prima mi sono ammalata e poi solo allora con l aiuto di pochi amici, mi sono messa nella condizione di rispondere a volte alla cattiveria, ma solo in tali occasioni di provocazione! E li hanno cercato e cercano di farti passare per matta…. Credetemi per una donna è davvero dura…
Sono fiera di essere stata cattiva per potermi sottrarre alle cattiverie meschine di una relazione tossica che mi stava distruggendo. Purtroppo non c’era più altro modo di fermare quelle dinamiche “cattive” in cui alla fine ero partecipare, quindi ho abbandonato il campo e sono sparita. È cattiveria questa?
Ciao Michele, lo sai che ne ho sofferto di cattiveria durante la mia adolescenza? non ha ah che vedere con la empatia, la schizzofrenia è una diagnosi che mi hanno fatto alcuni medici, ma sono cambiato, credo che gli altri non vadano alla mia ricerca, anche i medici sono pazzoidi o cattivi anche loro, io cercavo la cattiveria come strumento di evasione, non so se mi sto facendo capire, quindi non ruolo, la cattiveria, ma come strumento per combattere le dipendenze, sei di accordo su questo? michele mezzanotte se ti và confrontiamoci qui nei commenti, stefano dalla sardegna, ciao |
sono contro gli invidiosi o i narcisisti, credo che non si può fare a meno di essere egoisti, siamo un po tutti quanti almeno egoisti, come margine di limite almeno siamo egoisti poi c'è chi è bugiardo chi è invidioso, a me non piacciono ne bugiardi ne invidiosi, vado di accordo congli egoisti e ho sperimentato nell adolescenza un po la cattiveria per uscire da dipendenze come l'avidità, come la pigrizia, come l'idolatria del denaro . . . . . fammi sapere michele, ciao .
mi è piaciuta molto la definizione che hai dato al inizio video e sulle finalità di essere cattivo, la dimensione della cattiveria, ed essere prigionieri di se stessi . bellissima massima la tua GRAZIE .
io ho subito lo stalking da mio marito, ho divorziato ormai da tanti anni, ma ho scoperto un mese fa...il narcisismo,, si puo' dire dottore che il narcisista racchiude tutti 7 i segni che ha descritto? grazie e bravissimo.
Recentemente ho avuto diversi scontri in ambito lavorativo, dove ho dovuto fare delle scelte per venire incontro alle mie esigenze personali, scontrandomi con le esigenze dell'azienda e scontentando alcune persone. Mi sono sentita circondata da persona "cattive", e molto ferita, e mi sono posta la domanda: ma non è che sono io cattiva? Non sono ancora riuscita a trovare una risposta, vorrei fare un lavoro su me stessa per indirizzare meglio le mie azioni. Mi sento disorientata perchè nelle mie passate esperienze di vita non sono mai stata tacciata di "cattiveria" e fatico a riconoscere i comportamenti che possono pormi come persona cattiva.
Forse non era abituato ad assecondare le sue esigenze personali, adesso lo ha fatto e per la prima volta e... gli altri sono rimasti spiazzati?? Anche a me è successo
@@-_-370 nel senso che prima di questa brutta esperienza sul lavoro nessuno nelle relazioni amicali o amorose o con partenti mi ha mai tacciato di essere strnz o "cattiva". Quindi nella vita non mi è mai successo di vedermi sotto questa prospettiva e ora mi trovo a mettere in dubbio i miei comportamenti ed il mio modo di agire.
Anche questa "senza interpretazione morale" è un moralismo... L' ho scritto in risposta a un utente ma avrò talmente toccato nel segno che se l' è svignata. Ma come si fa a credere che la MORALE (quella vera), l' ETICA non sia necessaria per la comprensione della realtà? Sono i *moralismi e non la morale a deviarci dalla comprensione... Difatti scrivevo all'utente quanto di fatto l' uomo faccia fatica a liberarsi dai moralismi, di come si esalti ora di poter *essere Cattivo (esercitarlo di fatto) senza che questo possa risultare piu SBAGLIATO MA "GIUSTO" restando così un moralista... Anzichè attraverso la Morale comprendere che si sta dicendo che la cattiveria riguarda "l' uomo prigioniero di sè stesso", che dunque la cattiveria riguarda la sua essenza e non necessariamente la sua persona, e piuttosto che esaltarsi ora che essere cattivi sia normale/naturale, dovrebbe subito passare Oltre e vedere che un uomo come si incatena puo anche liberarsi e che un uomo libero non puo dunque essere (non come essenza ma come persona), cioè non puo esercitare cattiveria. "Il pendolo della mente oscilla tra senso e non senso, non tra giusto e sbagliato." - Carl Gustav Jung
In una persona buona la cattiveria la definirei voglia di stare bene o stare in pace , perciò allontana da sé persone che hanno dimostrato cattiveria esplicita manipolando mentendo... Ognuno in un certo grado può manifestare cattiveria è vero, ma dipende da cosa la provoca è lì la differenza tra un cattivo naturale e un cattivo che è stato provocato, disturbato🤷🏽
Quindi se puta caso, riuscissimo ad identificare dei geni utili a premiare la formazione di sinapsi che ricompensano comportamenti empaticamente di successo potremmo aver trovato una base per la genetica della psicopatia? Potremmo trovare dei fattori non dovuti a processi psicologici ma biologici che minano la capacità anche volendo di essere empatici? Interessante
La MORALITÀ fa parte della Cattività, per questo è cattiva: l' uomo prigioniero del "costume" (l'etimo di morale), cioè dei racconti, dei miti e quindi della psicologia... Sarebbe un bene che iniziasse a trattarla, così da comprendere i miti/morale/psiche e non più esserne schiavo e "farsi i film" sulla morale (quella vera).
Sono una persona cattiva. Non sono bugiarda. Onesta fino alla brutalità nei confronti di me stessa e nei confronti degli altri. Mi ritrovo nella sua analisi. Tranne nelle falsità. Sono donna per cui non c'è cattiveria ma tanta perfidia. Buonagiornata a tutti
Io sono cattiva falla nascita: mia mamma mi diceva sempre che se non ubbidivo facevo piangere Gesù. Allora ubbidivo per non far soffrire e soffrivo io. Adesso che ho 52 anni mia mamma ancora ripete la manfrina ingigantendola ancora di più. Povera, ci prova ancora. Io le dò un pacchetto di fazzoletti dicendole "quando lo v di dagli questi che so asviuga le lacrime" 😂😜