Bravo, è un piacere sentire i suoi consigli, da vecchio amatore di fotografia analogica e da tempo abbandonata.Lei mi ha fatto ritornare la voglia di ributtarmi su una fotocamera, e, provare, spero, con qualche buon risultato, il digitale.
Grazie Valerio per il chiarissimo tutorial! Io da poco ho iniziato a sperimentare l'astrofotografia, purtroppo in questo periodo soltanto in zone con inquinamento luminoso medio. Non sono riuscito a capire quante scatti devo realizzare e in base a cosa devono essere di più o di meno
Ciao, prova a vedere anche il mio video sulla comparativa dei filtri anti inquinamento luminoso, altrimenti possiamo organizzare una lezione on-line per costruire le basi per iniziare con il piede giusto il tuo percorso di astrofotografia. Fammi sapere.
Ciao Valerio sono un vigile del fuoco faccio servizio in Sardegna sono nikonista da sempre mi sono iscritto al tuo canale poiché trovo entusiasmante seguire i tuo tutorial malgrado ormai scatto da da 23 anni.
Ottimi consigli grazie. Soppratutto quello del diaframma.. Anch'io l'anno scorso sbagliavo e aprivo il diaframma al massimo, invece come hai detto te molto meglio chiudere di 2 stop. Risultato eccezionale
Stupendo Valerio , un bel video spiegato benissimo son nikonista da 15 anni e cercavo appunto avendo la digitale D750 per capire le lunghe esposizioni tipo cascate acque che ancora non ho provato ,ma anche il notturno ci voglio provare grazie del bellissimo video TOP!
Ciao Valerio, grazie anche per questo bel video, e soprattutto per la spiegazione dettagliata sulla "regola dei 5/600" che ho visto continua ad essere spiegata come se fosse ancora valida così com'era stata pensata quarant'anni fa su pellicola. E soprattutto per aver chiarito la differenza tra avere un sensore full frame o no... in pratica ho realizzato che con la mia D5600 in pratica la "regola del 600" diventa "regola del 133" :DDD
Video moooolto interessante ed esaustivo! Mi rimane solo una perplessità: se il tempo massimo è determinato dalla focale, se l'apertura massima dipende dall'ottica, e se gli iso andrebbero impostati secondo la tabella consigliata l'esposizione è fissa e quindi potrebbe essere insufficiente, l'unica alternativa (se non si possiede un inseguitore) è alzare gli iso a discapito del rumore, o fare uno stacking di più scatti. Dico bene o sbaglio qualcosa nel ragionamento?
Esatto Mattia, gli ISO consigliati si intendono per pose lunghe, quando invece stiamo fotografando con tempi di scatto brevi possiamo alzare molto gli ISO e ridurre poi il rumore mediando un numero considerevole di scatti, come ho mostrato in questo video: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-5faB2EgcxSI.html
Ciao, io ho usato queste impostazioni e nonostante i miei sforzi le foto vengono nere non si vede niente, a volte solo alcune stelle molto luminose come Altair e Vega spuntano flebili. Ho visto tanti video di impostazioni del modo manuale per astrofotografia e seguo le indicazioni ma riesco a fare foto solo con il modo A della fotocamera, ho una Nikon D5600.😢 Sabato vado in Giordania e vorrei tanto fare delle belle foto del cielo stellato nel deserto.
Ciao, dalla tua descrizione non riesco a capire il problema. Per risolvere in fretta puoi chiedere una lezione privata, anche online, alla mail info@valeriophotoschool.it indicando ciò che ti serve sapere. Grazie
grazie per i preziosi consigli. Una domanda. Se decido di fare 30 frame e quindi 30 dark frame i dark vanno fatti alla fine (quindi 30 dark alla fine) oppure bisogna fare un frame e un dark e così via alternando?
Ciao ho provato a fare la foto alla luna rossa con un teleobiettivo 100-300 formato RAW su cavalletto bilanciamento del bianco AWB però se metto i tempi di 1/125 f9 ISO 100 e modalità spot x non avere il mosso il colore è completamente diverso ho dovuto abbassando il tempo 0.8 secondi x ottenere io colore fedele a ciò che vedevo ma come dici tu c'è un leggere mosso come si fa a ovviare a questo problema ? Ciao grazie
Ciao Paolo, la soluzione può essere quella di lavorare con i settaggi del bilanciamento del bianco, non usarlo in AWB, ma imposta i vari preset finchè trovi un risultato che ti piace. Inoltre puoi alzare al sensibilità ISO per avere al corretta esposizione senza il rischio di fare foto mosse
Ciao e molti complimenti per la chiarezza. Come si fa a sottrarre il dark frame dalla foto usando Photoshop? Quale tipo di fusione bisogna impostare al livello da sottrarre?
Ciao, per semplificare direi che basta scegliere "sottrai" nelle opzione di fusione dei livelli di Photoshop. Tuttavia, le reflex, avendo dei sensori non termoregolati, può succedere, anzi succede quasi sempre, che il rumore dei dark sia un po' differente da quello delle pose, anche se sono stati eseguiti nelle stesse condizioni di temperatura. Non mi dilungo oltre su questo aspetto, ma la soluzione è ottimizzare i dark, regolando la percentuale di opacità con il metodo di fusione "sottrai". Si andrà a occhio, ma sarà evidente nella preview, meglio al 100% di ingrandimento a schermo, quando fermarsi con l'opacità, a volte si arriva anche al 50% e oltre. Un'altra soluzione è eseguire un master dark mediando diversi dark
Ciao Valerio! Grazie dei consigli, avrei una domanda ed una precisazione: Nel documento dell'iso consigliato che hai mostrato, per la mia Canon 800D vengono consigliati valori ISO di 100 e 200. Con quei valori non riuscirei minimamente a scattare con dei tempi accettabili, per questo chiedo se i dati riportati sono validi o meno. Infine, vorrei precisare che le fotocamere a pellicola hanno una risoluzione attestata di circa 87 Milioni di Pixel (Fuji Velvia 50 iso 35mm), che aumenta a 300 Milioni di Pixel con pellicole 4x5. Il digitale, di contro, ha una risoluzione molto inferiore rispetto alla pellicola.
Ciao Antonio, grazie per aver seguito il video. Venendo alle tue domande, i dati del documento sulle sensibilità consigliate è attendibile. Scattare a 100ISO o a 1600ISO non cambia il numero di fotoni che incidono sul sensore, quindi le informazioni di partenza sono le stesse, cambia solo il modo come vengono gestite durante la conversione da analogico a digitale. Non bisogna lasciarsi ingannare da quello che si vede sullo schermo o da come lo si vede, ma piuttosto da quante informazioni e come le abbiamo registrate e quindi come saranno "lavorabili". Sui dati della risoluzione della pellicola invece non mi trovi in accordo. Non so da dove hai preso i dati, ma sembrano informazioni teoriche e su questo sono d'accordo, ma nella pratica il supporto fisico della pellicola difficilmente permette di raggiungere quei valori. La tridimensionalità e spessore del supporto, la diffusione del materiale stesso e la casualità della disposizione dei copulanti colore o degli alogenuri d'argento non permettono di fare confronti numerici precisi. Solo con alcune pellicole in bianco e nero a bassissima sensibilità ci si può avvicinare, ma nemmeno troppo, a quei valori, ma la sola risoluzione non permette di avere una lettura completa, manca ad esempio la gamma dinamica (o latitudine di posa) più altri aspetti altrettanto fondamentali. Su questo aggiungo un link a un mio vecchio articolo che scrissi proprio sull'argomento, sul confronto tra pellicola e digitale, nel caso poi ci possiamo confrontare: www.nikonschool.it/experience/digitalevspellicola4.php
Ciao Valerio, complimenti per la spiegazione semplice e chiara. Ho una Nikon D5600 con un obiettivo 35mm fisso f 1.8. Sto cercando di far pratica con le foto notturne anche se dalla postazione attuale ho tanto inquinamento luminoso (lampioni stradali a luce calda). Ho fatto degli scatti ieri a 20" ed effettivamente trovo le stelle non puntiformi. Seguendo i tuoi consigli provo questa sera ad effettuare scatti con tempo di circa 10" (35mm su apsc equivale a circa 50mm su full frame se non ho capito male). Premesso che per ovviare al problema del bilanciamento del bianco basta scattare in formato RAW, per avere sul campo un buon bilanciamento è corretto impostarlo su incandescenza anche se siamo in totale assenza di inquinamento luminoso? Grazie mille.
Ciao Paolo, la regola del 500, come indico nel video, è una regola empirica nata con la pellicola, 500/50=10" ma si considera la risoluzione molto più bassa dell'emulsione fotografica. Con il digitale dovresti utilizzare la regola del "200", ovvero dovresti dividere 200 per 50 (ovvero 35mm considerato nella sua focale equivalente), quindi il tempo massimo sarebbe di 4". Si tratta di un tempo medio piuttosto conservativo, quando si fotografa verso Nord, in cui la velocità apparente delle stelle è minore, si può allungare un po' questo tempo. Poi subentra anche il grado di accettabilità del mosso, qualcuno potrebbe accettare dei piccolissimi trattini come ancora puntiformi. Ottima invece la scelta di scattare in Raw e gestire il bilanciamento del bianco a parte. La scelta di impostare incandescente porta ad avere un bel cielo blu, ma è una dominante piuttosto "falsa", perchè il cielo in realtà ha colori ben diversi. Se è accettabile ai fini creativi va bene così, ma attenzione a non esagerare con il blu. Un'alternativa potrebbe essere quella di indicare il fondo cielo come neutro allo strumento di correzione del bilanciamento del bianco in postproduzione. E' la tecnica che di solito si adotta per le immagini del profondo cielo (nebuloso, galassie, e così via). Visto che possiedi il 35mm Nikon, se già non l'hai fatto, ti potrebbe interessare questo mio articolo che scrissi anni fa e in cui tratto anche il suo utilizzo sul cielo stellato: www.nikonschool.it/experience/nikkor35mm.php
@@ValerioPardi grazie mille. Sei stato super chiaro e super disponibile. Seguirò i tuoi consigli appena il meteo me lo permette ed eventualmente ti mando i risultati. Grazie ancora
@@paolopersico7149 Molto volentieri. Se hai Facebook, puoi pubblicare i risultati sul gruppo "La casa della fotografia" che è collegato alla scuola. questo è il link: facebook.com/groups/valeriophotoschool.lacasadellafotografia Buone foto
Ciao valerio e complimenti per il video. Inizio la mia fotografia astronomica con la D7500, mi sai dire il miglior iso di compromesso da tabella che dici tu ? Dove la trovo ? uso la regola del 300 invece che del 400, va bene vero ?
Ciao Francesco, come si vede dalla tabella, per la tua macchina, sarebbe meglio utilizzare 800ISO. astrophotography.app/nikon.php Come indico nel video, meglio utilizzare la regola del 200, soprattutto con fotocamere con pixel piccoli come la tua. A presto
Buonasera Valerio mi sono appena iscritto al canale perché trovo molto pratiche le sue spiegazioni,vorrei chiederle un consiglio: premetto che sono solitamente un visualista,ma ho acquistato un startravel acromatico 120/600 e vorrei provare a fare qualche foto a fuoco diretto con una reflex,come potrei impostare la fotocamera? Premetto che sono un principiante,la ringrazio dell'eventuale risposta
Ciao Alex, se come immagino disponi di una montatura equatoriale motorizzata e di un buon cielo, direi di provare a partire con pose di 30" a 1600ISO, sommando almeno una 60ina di scatti potrai fotografare tutti i soggetti d Messier e diversi NGC. Essendo acromatico, avrai un po' di residuo violaceo sulle stelle più luminose, se la cosa ti disturba puoi ovviare con un filtro abbastanza economico, l'Astronomik UHC-E che tra l'altro è ottimo anche in visuale.
Ciao Ila, domanda un po' vaga, ma ti direi che un buon inizio possa essere questo articolo che scrissi tempo fa per Nikon proprio sull'uso della P900 in ambito astronomico: images.nital.it/nikonschool/experience/pdf/Astro-Coolpix-P900-P610.pdf Poi, se dovessi avere altri dubbi, sono a disposizione. Buona lettura
Ciao Peppe, non sempre. Piccole differenze di messa a fuoco possono avvenire anche con il simbolo di infinito esattamente sulla tacca di messa a fuoco, infatti solo la dilatazione termica dell'obiettivo passando dai 24°C estivi ai -10°C invernali portano a un piccolo spostamento della messa a fuoco. conviene sempre utilizzare altri metodi, come il live view
Ciao Paolo, se ti riferisci alla regola n° 7, per evitare il mosso, bisogna considerare che in funzione dell'obiettivo che utilizzi, otterrai un ingrandimento differente della Luna o delle stelle e allo stesso tempo avrai un ingrandimento differente anche della velocità apparente del soggetto. Pen sa a un aereo in volo, quando lo guardi da terra mentre vola a 8mila metri, ti sembrerà muoversi lentamente nel cielo, ma se invece guardi da 1 metro un treno che sfreccia davanti a te a una velocità ben inferiore rispetto all'aereo nel cielo, ti sembrerà invece velocissimo.
@@ValerioPardi ciao ti volevo chiedere ho fatto delle foto alla luna con obbiettivo 100-300 canon ho notato che in alcune foto c'è un aberrazione cromatica e mi sembra strano che sia il teleobbiettivo che non lo fa con tutte le foto da cosa dipende dall'esposizione i tempi o da cosa ? Ciao grazie
Ciao Carlo, in teoria sì ed è bene farlo soprattutto se si conosce il cielo. Questo video, indirizzato a chi muove i primi passi, tiene conto di questo aspetto offrendo la soluzione più restrittiva che permette di non tenerne conto. Grazie per il commento.
L'idea, purtroppo assai diffusa, che la durata del tempo massimo di scatto dipenda dalla grandezza del sensore è completamente errata, poiché l'angolo di campo sotteso ad ogni focale equivalente disegna sul sensore immagini di grandezza proporzionale, salvo che non si usino obiettivi pensati per altre dimensioni del sensore. Il tempo dipende invece dalla grandezza dei fotodiodi, oltreché ovviamente dal tipo di matrice usata che tuttavia è sempre il bayer, salvo qualche rara eccezione . Ora solitamente possiamo supporre che i pixel essi siano più grandi sul pieno formato consentendo un tempo maggiore, ma non è affatto detto: una apsc da 24 megapixel corrisponde grosso modo ai 48 megapixel di una full frame, Quindi bisogna provare e riprovare per trovare il tempo esatto per ogni fotocamera. Naturalmente non c'è alcun bisogno di arrivare ai limiti: meglio fare numerose foto con un tempo di posa di sicurezza per poi passarle a software di staking che riallineano le stelle.
Esatto, nel video sottolineavo soprattutto come la diffusa regola del 600 o del 500, in realtà, oggi con fotocamere con sensori, risoluzioni e singoli fotorecettori di dimensioni sempre differenti, non è più possibile avere la certezza di evitare del mosso visibile. La mia indicazione puntava a comprendere la cosa e trovare un nuovo punto di riferimento con i sensori digitali, con limiti un po' più stringenti, ma poi pur sempre da ottimizzare per il proprio modello di fotocamere e dalla capacità di risoluzione anche dell'ottica impiegata.
Diciamo che questi consigli già li applico e mi sembrano abbastanza ovvi, tuttavia a mio avviso il vero problema nella fotografia astronomica è il tempo di esposizione. Nel caso mio che ho una montatura equatoriale fino ad ora ancora non ho ancora capito che tempi di esposizione devo utilizzare a seconda del soggetto astronomico che intendo riprendere. Fino ad ora non ho trovato nessuno che sia stato capace di spiegarmi come mi devo regolare con i tempi di esposizione ... pure gli astrofili che fanno tanto i generosi nel voler divulgare l'astronomia osservativa e la fotografia astronomica pare che la questione tempi di esposizione sia un segreto da custodire gelosamente e per pochi.
ciao Federico, grazie per aver guardato i miei video. Per rispondere brevemente alla tua domanda, più che il tempo di esposizione, è il tempo di integrazione totale che fa la differenza. Ma per rispondere nel dettaglio occorre conoscere più aspetti della tua strumentazione: il tele di ripresa, la fotocamera, il campionamento del sensore, il rapporto focale, se le pose sono guidate o solo su astroinseguitore, se utilizzi filtri, la qualità del cielo da cui riprendi e altri aspetti che portano a scegliere il corretto tempo delle singole pose. Ne parlerò in futuri video, ma nel frattempo, ricordo che come scuola siamo sempre disponibili per lezioni one-to-one anche in remoto. A presto
