muy bella la exposición y cada vez me cae mejor al Jung; optimismo, propósitos, crecimiento según formas non jerarquicas de la individualidad. Cien puntos.
illuminante da giovane ho letto molto di Freud appassionandomi alla sua visione e scoprendo tanti aspetti. Poi sono diventato adulto, i problemi che avevo e ho mi sono sembrati sempre meno trattabili con un approccio freudiano. Una volta ho avuto a che fare con uno psicoanalista di scuola freudiana: completamente inutile, risonanza emotiva pari a zero. Ho trovato conferma di quello che sospettavo: il modello di Freud andava bene ai suoi tempi, ora il disagio psichico è diverso e forse Jung è molto più adatto a interpretarlo.
Considero le "scoperte" di Jung, analoghe alle "scoperte" di Einstein.. Tutto sanno di cosa si parla, ma pochissimi hanno compreso davvero di cosa si tratta.. Me compreso.. ;-)
Raga ma io sulle isteriche tornate al loro posto come figlie del demonio (o non ricordo cosa) mi sono completamente persa… bho sarò ottusa io ma cosa intendeva?
intendeva che la patologia isterica così come si manifestava a cavallo tra il secolo 800 e 900 oggi si trova relegata ai capezzali ecclesiastici degli esercisti contemporanei, sottobanco, quasi in segreto, lontano dalla luce e dalle ricerche epidemiologiche/statistiche.
Forse non ha avuto il tempo per specificare cosa si intende per "ateo". In sè è un termine assurdo! Se non specifichi a che "teo" ti stai riferendo (e quindi negando), non vuol dire nulla. Nella sua ultima intervista lui è stato molto chiaro: "un tempo "credevo" ora so". Non so quanti sappiano che cosa voglia dire "so".