ABBANDONARE UNA LETTURA: Sì O NO?  

Per me è sì. Leggere è un piacere, non una tortura. Se un libro non ti prende, non ti prende. Che male c'è nel metterlo via?

Quanti libri ho mollato dopo 20 pagine! Uno vorrebbe replicare all'infinito le letture coinvolgenti che ha fatto, ma davvero non si può. "Delitto e castigo" rimane la lettura più appassionata che ho fatto: è successo 28 anni fa, poi l'ho ripreso in mano altre due volte credo, ma il primo amore non si scorda più! Io poi ho smesso di leggere abbastanza presto anche libri di fama come "Guerra e pace" o la "Recherche". Viva la libertà!!!

Abbandonare si, la vita è così breve. Non si può perdere tempo con libri che non scorrono

Ho appena abbandonato " La vita in tempo di pace" e pure ,"Le ferrovie dell Messico". Mi spiace tanto ma voglio delle pagine che mi rendano felice l'attesa di aprirle

Prima ero una persona che non li abbandonava ma considerando che mi servirebbero un centinaio di vite per leggere tutto quello che m'interessa, ho cambiato abitudini.

In passato per me era una tortura, infatti ho finito libri infimi solo perchè li avevo iniziati. Adesso dopo anni, la vita è troppo breve, troppi sono i libri che ancora voglio leggere, non investo più tempo in libri che non mi piacciono dopo la 10/20 a pagina.

Cerco di non farlo mai, e talvolta dare un po' di tempo (anzi di pagine) premia... Non ce l'ho fatta 2 volte: con "Un cappello pieno di ciliegie" della Fallaci (davvero troppo prolisso, so che stava già male quando lo scrisse, questo forse spiega la necessità di "dire tutto" a scapito della piacevolezza) e con il secondo di Elif Shafik, una scrittrice turca della quale avevo amato il primo, ma era molto diverso, questo era una storia corale ma un po' frammentata e noiosa. A volte comunque può dipendere dal momento della vita, come dici tu.