AFFRONTARE il PRIMO ANNO di UNIVERSITÀ | Consigli vari (facoltà scientifiche) 

Bravo, questo è un chiaro esempio che nella vita tutto è più che possibile.

Proprio il fatto che ti sei dovuto fare "il mazzo tanto" dice che quello che hai studiato alle superiori conta eccome: se tu avessi studiato le cose "giuste" per il tipo di studi universitari che poi hai intrapreso, avresti dovuto faticare molto meno per ottenere gli stessi risultati.

Sei da ammirare però io a quasi ottanta anni mi metto nella prospettiva se le scelte che si fanno sono adatte nell'economia della vita . Ho fatto ingegneria male ma se dovessi rinascere farsi un gran mazzo non ne vale la pena per il riconoscimento che la socità poi ti riserva . Per me vale più un orto per mangiare bene se nza rischiare un cancro che cento lauree in Fisica o Matematica o Ingegneria . Lo sforzo che richiede in genere è troppo elevato . Per le materie umanistiche per me vale invece che sembrano molto più vicine al comune sentire e alla fin fine sono ricosciute meglio nella scala dei valore . Penso a Scienze Politiche , facoltà il cui esame di Diritto Costituzionale l'avrei sostenuto su due piedi sbirciando un libro in quel di Carate Brianza , ove insegnavo nel 1973, mentre ricordavo la faticaccia a superare analisi I al POLIMI.

@@giuseppegabrielli8027 ha senso fare l'università: - perché le conoscenze che se ne ricavano tornano utili al proprio lavoro presente o futuro; - perché le conoscenze che se ne ricavano sono in linea con i nostri interessi e passioni, anche se non saranno utili nel proprio lavoro; - per puro e semplice desiderio di conoscenza. Però no, fare l'università per il riconoscimento sociale è forse uno dei motivi più sbagliati che ci siano.

​@@giuseppegabrielli8027 Però questo discorso non conta se lo si fa per soddisfazione personale. Personalmente mi aiuta a concentrarmi su altro invece che su pensieri negative o piuttosto altre attività che mi danneggiano, anche se devo dire che in effetti è parecchio impegnativa come cosa, ma comunque un' esperienza da fare.

E'il cosiddetto metodo di Feynman giusto?

ma per studiare in proprio come si fa? Dove le si trovano per studiarle da soli?

Unibo ingegneria💪🏼

ma pure io! G.Dore e Cupini per analisi 1?

@@matteomartin2493 Li ho io 😂

Secondo voi dove è meglio studiare fisica in Italia??

@@inter11133 in generale il livello è alto in tutti gli atenei, quindi puoi optare tranquillamente per l’uni più vicina. In alternativa, se preferisci spostarti, da quello che ho sentito dire la bicocca e l’uni di Trieste sono ottime, per non parlare della Normale di Pisa, anche se entrare non è affatto facile

Se si ha una laurea in fisica si può fare tutto, dalla ricerca al prof, pensa alla cancelliera Merkel in Germania lei ha una laurea in fisica quantistica ed è premier 😉

ciao, come sta andando adesso il tuo percorso?

@@Spanettone Onestamente, è veramente dura Ho buttato via un sacco di tempo da quando mi sono iscritto, diciamo che quasi 2 anni li ho passati a sbagliare qualsiasi cosa, colpa del fatto che non avevo neanche le più elementari basi dello studio. Dopo che ho passato il primo esame pero ho visto un po'di luce (dopo 5 tentativi) quello dopo per fortuna l ho passato alla prima e ora sto studiando per il terzo Ci vuole tempo a capire come conciliare il lavoro lo studio e la vita e serve molta passione perche ci sono molte rinunce e le soddisfazioni almeno all inizio molte poche

@@giannipinassi9463 certamente, l'importante è crederci e non mollare, c'è comunque la possibilità di iscriversi in modo parziale, così da avere un piano di studi strutturato in 6 anni, magari fa più al caso tuo, comunque buona fortuna per tutto!

@@Spanettone sisi infatti sono iscritto a tempo parziale Io non mollo💪🏻 Grazie!

@@giannipinassi9463 menomale dai! io ho iniziato quest'anno il primo anno di fisica, l'importante è stringere i denti

Se ho trovato lavoro io in ambito cybersecurity a tempo indeterminato e pagata benissimo con un PhD in Archeologia, sicuramente un laureato in fisica lavoro lo trova eccome. Studiare paga sempre (infatti a 43 anni sto pensando di pendermi una seconda laurea proprio in fisica).

Io ero nella tua situazione, ho studiato tutta l'estate per recuperare tutto. Devi avere tanta passione e determinazione. Un consiglio, se vuoi essere indipendente e sei impaziente, non provarci. Se invece sei consapevole e deciso, provaci. Io ho mollato per tanti motivi forse noni sono trovato o mi aspettavo qualcosa di diverso ma un consiglio di vita, chi non rischia non vince, tenta sempre almeno non avrai rimorsi. ❤

Buonasera, secondo voi sono uno stupido a 34 anni voler iscrivermi a fisica? Vorrei fare questa triennale per poi fare magistrale in astronomia. Mi date consigli?

Anch'io! In che università?

Posso chiedere com'è andata a entrambi? Io inizierò tra poco più di un mese

@Gianla. ahah non ricordo cosa. Comunque primo semestre alla grande 29 analisi, 27 algebra

Alla fine cosa hai scelto?

Se non sbaglio le università offrono un servizio "part-time" per chi lavora (non so se è così per tutte le università)

Seguo

Seguo

analisi 1 è un corso base perciò è difficile trovare approcci particolarmente originali e/o libri cattivi. Se volete però posso consigliare il base agli autori: Giusti, Marcellino Sbordone se non ricordo male la raccontano semplice, De Marco invece è, secondo me, uno dei libri più completi, Marastoni, ex allievo del De Marco pure è molto in gamba e in rete penso si possano trovare delle ottime dispense. Di fatto l'unica cosa che conta in analisi 1 è un po' di buona volontà. Comunque senza spendere soldi vi consiglio di cercare semplicemente "dispense analisi 1" e qualunque cosa trovate è buona

Io personalmente consiglio Analisi 1 di Pagani-Salsa, è uno dei libri più completi che abbia mai letto.

Wow, tutti a consigliare libri italiani, io devo dire che per l'analisi ne preferisco uno estero: io mi sono trovato molto bene con "calcolo differenziale 1" Robert A. Adams Cristopher Essex. É un libro scritto molto bene, che spiega nel dettaglio anche le applicazioni e non solo la teoria, e che contiene tutto quello che serve alla sua comprensione (basta avere delle banali basi di algebra e calcolo letterale) ed è pieno di esercizi e disponibile anche in italiano. Tuttavia costa una sessantina di euro. Comunque ragazzi non crediate che vi basti comprare un libro per imparare l'analisi matematica, quello che è fondamentale è il vostro impegno e duro lavoro, e tanto, ma tanto, tanto esercizio. In ogni caso anche internet puó esservi utile allo studio. Vi consiglio diversi siti: - youmath (in italiano) che contiene lezioni ed esercizi sull'argomento. -Wolframalpha (in inglese), che è un tool online che calcola derivate, integrali, somme e serie e puó risolvere anche le equazioni differenziali (e in generale permette l'utilizzo e l'applicazione di vari operatori matematici anche particolarmente avanzati) - poi qui su yt ci sono diversi canali come Elia Bombardelli (in italiano), blackpenredpen, flammable maths e 3blue1brown, (in inglese) che trattano l'argomento spiegandolo molto bene. Spero di esservi stato utile

io ho usato tantissimo internet, soprattutto a partire dal terzo anno della triennale e poi per tutta la magistrale. Si trovano, soprattutto in inglese, tantissime info utili senza che si debba trascorrere ore in biblioteca a sfogliare libri. Naturalmente parlo di quei casi in cui non si abbia la possibilità di chiedere direttamente al prof o a compagni che abbiano già capito i concetti in questione.

Direi di si

Padova

Prendi ripetizioni di Matematica. Impara a fare bene le equazioni e le disequazioni (non devi avere dubbi in merito). Impara a menadito le proprietà fondamentali delle funzioni (potenze, radici, esponenziali, logaritmiche, goniometriche e loro inverse). Impara il matematichese (il primo anno può essere traumatico per via del formalismo matematico).

Io avevo in considerazione di studiare fisica all'università, è meglio Fisica o ingegneria fisica per te??

Già, questo ragazzo è davvero molto in gamba e sveglio, sarebbe un sogno avercelo come prof di fisica al liceo

vabbe mi andava di dirlo

È relativamente facile rispetto a fisica 2 ;)

Che materia di merda..

@@riccardosambugaro2265 e non ha visto i limiti e le derivate hahahaha, la caga anche un polmone

su quali basi lo scrivi?

@Random Physics Alla domanda rispondo:"Su solide basi"... Le ragioni sono tante e ci si potrebbe fare un trattato.. mi limito ad alcune.. Allora: 1) Questa trova il po' il tempo che trova ma cmq si basa su dati e secondo me integrandola con altri aspetti dei numeri dei laureati rispecchia in modo veritiero la situazione attuale della qualità delle università. La fonte è un giornale quotidiano economico molto autorevole che tempo fa stilando la classifica della qualità a livello mondiale delle università faceva notare come quelle italiane stiano scivolando in basso perdendo posizioni adducendo come motivazione al fenomeno il fatto che attualmente i fondi alle università non vengono dati in base ai risultati ottenuti dalle ricerche effettuate ecc, ma sul numero di laureati che escono. 2) Ora un ragionamento: il numero dei laureati è molto più alto rispetto al passato e ciò non credo sia dovuto ad un più libero accesso e ad un migliore sostentamento economico delle famiglie vista pure la crisi economica e cmq il caro prezzo delle università rimasto costante, così come non credo che negli ultimi vent'anni i nuovi nati abbiano menti superiori dovute all'evoluzione per cui riescono a laurearsi in numero maggiore.. Secondo me la causa è da ricercarsi in un sistema scolastico dalle valutazioni molto più larghe che in passato... di questa cosa ne è la dimostrazione il fatto che quando arrivano sul mondo del lavoro laureati hanno lacune non indifferenti... Attenzione, con ciò non dico che non ci siano i bravi, dico solo che una volta assumere un neolaureato da una università era sinonimo di certezza di buon investimento e buone capacità già dal solo fatto che fosse riuscito a laurearsi, oggi invece non è così... perché parlo di investimento, perché cmq la vera formazione avveniva poi nel mondo del lavoro e l"azienda era sicura che il soggetto almeno le solide basi le possedeva.. la laurea non è un arrivo, ma una partenza.. su cui una azienda investe.. e oggi sono troppi.. quando sono troppi ad arrivarci qlcs non va... Basta prendere come esempio il diventare astronauti, se tutti lo diventassero i casi sono due: o sono tutti fenomeni, oppure la qualità o i requisiti per esserlo si sono abbassati... Stessa cosa per esempio per i piloti di caccia: se lo diventassero tutti? non a caso è più facile diventare pilota nel settore civile, perché? Forse i requisiti sono più blandi, meno restrittivi.. stessa cosa per le università e i laureati italiani... la conferma sta nel fatto che si lamentano di non trovare lavoro... i bravi trovano lo stesso, il problema è trovarli i bravi! Il ragionamento fatto è applicabile in tutti i campi dove si cerca eccellenza: più i parametri sono restrittivi più sarà selettivo il percorso con conseguente aumento di qualità del risultato finale.. 3) Ulteriore conferma l'ho vista in un video dove si presentava un testo d'esame di analisi 1.. nel vecchio ordinamento sarebbe stato usato come esercitazione... 4) Poi ci sono troppe "micro specializzazioni" : esemplifico estremizzando: ingegneria della carta igienica, ingegneria della scarpa ecc.. tutte cose che alle aziende non servono, perché se mi serve un ingegnere voglio un ingegnere che sua del mio ramo (meccanico, informatico, elettronico ecc) poi lo forma l'azienda stessa modellandolo su competenze specifiche.. 5) L'aberrazione di tutto ciò è questo: operai laureati che non vogliono fare gli operai che pretendono stipendi elevati a fronte di misere conoscenze e capacità lavorative e, che, risultano perfino pessimi operai perché non hanno mai lavorato, non hanno umiltà nell'imparare e se sopra di loro vi è uno che ha la terza media ma lavora in un dato campo da un tot di tempo hanno gravi difficoltà comportamentali a "stare sotto e imparare" perché per loro laureati è un disonore... 6) C'è tanta offerta (troppa) di laureati e poca domanda. I validi sono perle rare da trovare e col tempo verrà che le aziende si formeranno il personale di cui hanno bisogno internamente...

@@emiloddfrid8596 ma tu, sei laureato?