Quantificare le volte che ho ascoltato questo finale è riduttivo. Ma ogni volta mi riempie l,animo di gioia: mi fa piangere, ridere di felicità; dona calma e sicurezza al mio animo e fin quando avrò coscienza della felicità continuerò ad ascoltarlo.
Baricco, grande ammiratore di Rossini e su cui ha scritto un bellissimo libro, è abilissimo con la sua capacità divulgativa ed è meravigliosamente immaginifico. Grande omaggio all' immenso genio rossiniano. L' esordio è perfetto quando afferma che chiunque subisce dei moti emozionali ascoltando questa sublime musica
L'avevo già vista tanti anni fa e ne rimasi affascinato, l'ho rivista ora molto volentieri. Ben vengano queste trasmissioni che avvicinano i profani come me a questa bellissima musica ce ne fosse ancora di televisione così...
Ciao Ale, ti voglio ringraziare per avermi fatto conoscere questo stupendo pezzo che non conoscevo. È proprio vero, ogni volta che lo riascolto provo sempre le stesse sensazioni, la pelle d'oca, il cuore che batte più forte, una grande emozione. Grazie e grazie a quel genio italiano di Rossini.
Non so quante volte l'ho visto, non mi stanco mai! Sul finale mi sono commossa ancora. Avevo 12-13 anni, mia madre comprò le VHS di Totem e le vedemmo spessissimo tanta la bellezza nei modi, la preparazione, la professionalità e l'ironia (non da meno per stimolare la memoria) di Vacis, Baricco e Allegri 💖 anche stasera l'ho rivisto tutto grazie a te, ero rimasta al video suddiviso in 3 parti che ogni tanto rivedevo qui su RU-vid. Mi commuovo di nuovo se penso quanto mi ha arricchito e quanto nutrimento può dare all'anima dei più giovani. 🌺
Questa che abbiamo ascoltato è la registrazione della prima nel teatro alla Scala, con direttore Riccardo Muti nel 1988. Da notare che del finale del Guglielmo Tell esiste una versione con versi differenti da questo.
Veramente molto bravo e tanto interessante. Non avrei mai potuto immaginare che della musica non capisco un tubo. E dire che la amo soprattutto l'operiistica.... Ciao Grazie
Mi fa molto piacere poter assistere ancora ai Vostri interventi, dopo più di due anni. Grazie per la Vostra cortese partecipazione che mi procura una forte consolazione circa la necessità di rivolgersi ancora alla Conoscenza che sembra vogliano estinguere dalle nostre menti in cambio di una partita di pallone. Grazie :))
Baricco dice una cosa ben precisa che nulla toglie alla genialità di Rossini. Saper catturare ancor oggi un pubblico fino all'esasperazione è genio assoluto, ma i capolavori musicali sono effettivamente cosa diversa, non si lasciano "smontare" e analizzare
Bel discorso, semplice ma toccante. Alcuni punti mi fanno sorridere. "Rossini fuori di testa" (sic)" "Musica dritto ai nervi (verissimo)" "Trenino della riacquistata libertà (sic)". "Rossini --> Tavor (aaargh)" "Non è un capolavoro (cosaaaa?)" Mi ricorda il Dante di Benigni, cose belle e giuste dette con ironica intelligenza, senza tante cattedre virtuali. Grande padronanza della spiegazione tecnica musicale. Bravissimo... Come Dante, c'è un grande pregiudizio di presunta noia e pesantezza verso l'Opera, ed è un peccato. E' meravigliosa e destinata a tutti, proprio tutti. Come afferma giustamente il presentatore, l'Opera rapisce l'anima. Se la Cultura fosse sempre spiegata così..., con ironica semplicità ma profondità di concetto!
Correggo il mio comento sotto ma non avevo terminato di ascoltare la traccia. Mi mancavano tre minuti. Con il "non è un capolavoro" proprio Baricco ha perso tutta la mia stima. Se non è un capolavoro il finale del Guglielmo allora non ha senso di esistere nulla.!
Leggo il suo commento soltanto oggi. Potrei essere d'accordo con.Lei se non conoscessi il finale dell'italiana in Algeri, della Cenerentola, Barbiere di Siviglia e soprattutto del Semiramide. Quei finali erano il risultato del massimo che un compositore può esprimere. Baricco ha fatto un'ottima esegesi, però doveva rimarcare le differenze dalle altre opere Saluti
A volte si dicono delle sciocchezze per provocare una reazione nell' uditorio. Baricco è bravo ma a volte esagera. Gli chiederei se lui sarebbe in grado di scrivere qualcosa di meglio di questo finale, visto che secondo lui non è un capolavoro.
Va beh.... vedere le risatine del pubblico e le espressioni estasiate delle trentenni su BARICCODONOSODOR fa sorridere anche me... intrigante per qualcuno... utile per far conoscere le pagine memorabili della ns. cultura... un po' come il Dante di Benigni... ma insomma... siamo ai livelli piu' alti della produzione musicale della umanita'... relativizzare e banalizzare non mi piace... mancava solo che dicesse che Rossini in fin dei conti defecava come ogni essere umano ed eravamo a posto... 6 meno meno...
Ben venga anche la provocazione finale. Spiegare 30 minuti un qualcosa che va oltre il capolavoro e poi dire "non è un capolavoro, ma esempio di artigianato di genio". Rossini non ha bisogno dell'imprimatur, noi invece si. La provocazione è intelligente ed appropriata.
Uno dei finali che più mi emoziona... Che anche il superbo Wagner adorava, tanto da considerare "Guillame Tell" una delle più grandi opere mai scritte ed elevarla a sua fonte di ispirazione.. Poi arriva questo Baricco, che nel suo film "Lezione ventuno" arriva a dire che la Nona di Beethoven fu un flop assoluto, e afferma che in realtà non sia questo memorabile capolavoro. Quando credi di avere dalla tua parte la assoluta sapienza, è proprio lì che dimostri di essere solo uno snob pieno di sé e capace solo di concetti vuoti e banali
Un curioso giovane Baricco. Intrigante per le ragazzette di allora. Devo dire che però invecchiando si è molto affinato e quindi gli perdono questo acerbo bigino malandrino su Rossini
Dico solo che per esprimere un giudizio su uno come Rossini (,,mestierante",,,) occorre fare il suo stesso lavoro, comporre opere come le sue (magati un nuovo barbiere di Siviglia, e come lui in due settimane) e partiture così pazzesche. Solo qualcuno al suo livello non riesce avventato.
Questo dovrebbe essere uno dei tanti esempi di cattiva televisione, anche se fatta in buonissima fede. Barricco è bravo a catturare l'attenzione del pubblico incolto. Rossini riesce ad arrivare ai più stolti perché si fa stolto, non per abilità o benevolenza.
+Federico Grella Certo, è molto più formativo AMICI. Baricco con TOTEM ed altri programmi RAI ha fatto il Piero Angela della situazione: ha messo alla portata di tutti letteratura e musica, che certamente non sono il pane quotidiano dell'italiano medio. Ce ne fossero ancora oggi di programmi così!!!!!
Come osiamo parlare male di Rossini? Del Maestro. Ritengo che sia eccelsa questa spiegazione di Baricco. Punto!Molto competente anche dal punto di vista musicale!. W Rossini!.
non intendevo parlare male di Rossini, il Maestro certamente. Farsi stolto è nel senso nobile del termine (rileggendo il mio commento ammetto l'ambiguità). Rossini è arrivato tanto all'orecchio colto quanto quello popolare con una musica divina, superando qualsiasi abilità o tecnica, un genio quindi. Non ho voglia di rivedere il video, ricordo comunque un Baricco che pare conosca le formule magiche rossiniane, che presuppone di comprenderne gli ingranaggi e che ha la faccia tosta di convincere noi zucconi. No, penso che oggi per analizzare o anche semplicemente illustrare un capolavoro si abbia bisogno di una discussione più profonda, con un atteggiamento diverso alla radice e soprattutto che non serva a DARE SPETTACOLO, specialmente alla televisione pubblica. Per ascoltare Rossini bisogna dimenticarsi di tutto, Baricco per primo
Dio santo cosa non bisogna fare per spiegare ai non addetti ai lavori alcune BASICHE nozioni di armonia. Primo grado = Tonica (es. DO Maggiore) = il tipo che sceglie un luogo, una casa, Quarto grado = sottodominante (FA Maggiore ) = il tipo che va in giro, Quinto grado = Dominante (SOL Maggiore) = imbocco il viale del ritorno a casa, Tonica = ritorno a casa. Cadenza perfetta Dominante -> Tonica , V -> I. Cadenza d'inganno -> Dominante -> Sesto grado (LA minore), V-> VI Ma stiamo attenti a non parlare di tecnica, il pubblico potrebbe annoiarsi!!!!! Ah, dimenticavo, vista la difficoltà a spiegare una semplice cadenza d'inganno, non cerchiamo nemmeno di affrontare il vero capolavoro armonico del pezzo, la lunghissima progressione modulante di terze discendenti che rende in modo geniale il cambiamento cromatico del cielo.
"Bisogna insegnare agli uomini avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo loro cose che non sanno come se le avessero soltanto dimenticate" (Alexander Pope). Sicuramente abbiamo capito che Lei conosce la Grammatica musicale. Tuttavia se il Maestro Baricco si fosse espresso come Lei, soltanto i veri musicisti avrebbero compreso il -Concetto- che voleva esprimere/comunicare ossia "quell'inganno acustico" che si compie nel momento in cui il nostro orecchio (musicale) si aspetta -quella nota- con -quell'accordo- (diciamo Do Maggiore per semplicità) e invece arriva -altro- che spiazza l'aspettativa (ossia la modulazione del Mi maggiore 7 a La minore). Bisogna usare la Semplicità affinché un messaggio possa giungere alla Massa, nella misura in cui viene compreso e mai più dimenticato. Deve arrivare il -Concetto--, il senso intrinseco del pensiero; poi ognuno avrà modo e privilegio di trarre le sue conclusioni. In una circostanza complicata e difficile da risolvere, la soluzione più semplice è la più plausibile.