Da "Poohlover" mi hai emozionato. Davvero una spiegazione favolosa; mi hai fatto rivivere le decine di concerti cui ho partecipato. Adesso mi guardo gli altri video.
Questi suoi video di recensioni sui Pooh sono splendidi. Non è semplice fare video così lunghi senza fare annoiare. Si sente la sua passione per queste musiche e per questi testj , che fanno sognare anche me. Mi piace anche come mette in evidenza anche gli aspetti meno 'brillanti' , (per esempio Canterò per te)perché quando una cosa non funziona è giusto dirlo. Anch'io faccio così, sono un fan vero dei Pooh, senza paraocchi.
Carissimo Luca, questo è uno dei commenti più belli che abbia letto circa ciò che io sta tentando di fare. E ne sono estremamente contento, andandone a questo punto perfino fiero. Le giunga il mio abbraccio. Assolutamente Poohiko! 💪🏼😎🎶
@@alessandromito è uno dei pezzi più belli del disco, molto rock e con un riff di chitarra molto difficile da eseguire. C'è anche un video qui che spiega il motivo per cui fosse quasi impossibile eseguirlo dal vivo. La versione live di Palasport è fantascientifica. Se per commerciale intendi che abbia venduto molto, allora anche The Dark Side of the Moon era commerciale, visto che ha venduto 50 milioni di copie. Ogni modo de gustibus....
@@billybear7276 Il giro di basso ricorda molto quello di "I was made for lovin' you", dei Kiss. E per commerciale intendo che ha un messaggio troppo leggero, quasi scontato, diciamo nazional popolare. La trovo una canzone molto "piaciona"... Diciamo pure "paracula", ecco. 😂 Con ciò non dico che non sia bella, ma non mi emoziona particolarmente, tutto qui.
Questo album è stato pubblicato il giorno 21 luglio 1976. Cioè lo stesso esatto giorno in cui sono nata io... non potevo che essere una Poohlover! Album davvero bello!
Ciao Alessandro,nel pezzo Il primo giorno di libertà mi ha sempre colpito la frase "amo confrontare te con le mie fantasie che han difeso la mia mente fino ad un minuto fa dal sonno che poi più sogni non ha" qui Valerio secondo me voleva dire che il protagonista,pensando alla sua lei è riuscito a superare i momenti di sconforto che lo avrebbero portato al suicidio,un aspetto della vita carceraria ancora oggi purtroppo attualissimo. Grande Valerio lungimirante come sempre
Ciao Alessandro, bellissimo sentire il tuo racconto su queste raccolte di capolavori. Poolover, il mio PRIMO concerto dei pooh, e questo fa la spia dell'età che ho... Nel ribadire quanto garbato e competente è il tuo racconto, sono anche daccordo sulla bellezza di questo album. miglior battesimo musicale non potevo avere, ciao Beppe.
Da quando i Pooh con questo album iniziano a prodursi da soli, infilano una serie di album assolutamente monumentali: Poohlover (1976), Rotolando respirando (1977), Boomerang (1978), Viva (1979), Stop (1980), Buona fortuna (1981), Tropico del nord (1983) e Aloha (1984), quasi uno all'anno. E' vero che grazie a Lucariello i Pooh sono diventati quello che conosciamo, ma forse era diventato una sorta di zavorra. Certo, ha prodotto Parsifal e Un po' del nostro tempo migliore (un po' controvoglia probabilmente perché il prog non era assolutamente nelle sue corde), ma anche Forse ancora poesia, l'album quasi certamente più debole dei Pooh.
È vero. Un disco di transizione che secondo me và a braccetto con Un po' del nostro tempo migliore (anche secondo te?). Lo consideri un disco dal "sapore epico"? Ad ogni ascolto mi dà la sensazione in questo disco sia stato scritto da "alieni provenienti da chissà dove ed alla fine spariscono". Grandi Pooh anche in questo non ti sembra Alessandro? Ascoltarti mi sembra come se ci incontriamo in un salotto letterario e da intenditori ti si ascolta. Bravo. Davvero bravo Alessandro.
@@emanuelecapputi9438 Caro Emanuele. Mi trovi estremamente d'accordo, davvero un disco epico. Ti ringrazio di nuovo per la tua cortesia e la tua gentilezza. Davvero... 🙏🏼
La tua analisi dei testi colpisce anche se questo non è l'album che mi viene da mettere in cuffia. Io preferisco i Pooh da Viva fino a Uomini Soli . Certamente è disco di rottura con la produzione precedente. Circa "Pierre" devo dire che già in Parsifal con "Lei e lei " si cercava di toccare un tema controcorrente come l'omosessualità. Però "Pierre" suona più sentimentale e profonda, anche se molti omosessuali non vivono un conflitto col loro corpo. È un argomento difficile e delicato, sicuramente Valerio ne ha parlato con discrezione. Infine un ricordo: quando con mio papà andavo al bar la domenica mattina per la schedina del Totip il primo brano che gli ho chiesto di "mettere" nel juke box fu Linda!
Esegesi puntuale dei testi. Per quanto riguarda "Fare, sfare, dire indovinare", Stefano nella stesura segue la tessitura di "Si fossi foco..." di Cecco Angiolieri. "Donna Davvero" è una canzone un pò ruffiana come quelle degli altri lati B del periodo("Che ne fai di te", "Sei tua sei mia") aprivano i lenti nelle feste fatte in casa, con tanto di bastone per il pegno ...
In pratica in quell anno con l uscita di Lucariello la casa discografica li dà per finiti infatti investe pochissimo nella realizzazione ecco spiegato come l album viene presentato in una busta e non nella consueta forma. Se ricordo bene rimane Monaldi per gli arrangiamenti anche negli anni a seguire.
I pooh...possono piacere o no. Però a 25 anni 4 ragazzi hanno iniziato da soli e costruito una grande azienda . Grandi professionisti. Molto capaci. Oltre a essere ovviamente bravi musicisti
@@billybear7276 D'accordo con te, ma col passare del tempo certo dischi poi vendono lo stesso, vengono rivalutati, "Un po' del nostro tempo migliore" penso che sia uno di questi. Per quanto riguarda The Dark Side... (Io dei Floyd o tutto) non è che le vendite sono state tutte nell'anno di uscita del disco, ma sono state fatte con l'andare del tempo. Anche Parsifal dei Pooh se non sbaglio l'anno scorso è rientrato in classifica come vendite.
@@corradoargiolas1470 si, certo, i dischi continuano la loro vendita al libitum, salvo che chi li ha prodotti non li ritiri dal mercato. Quello che volevo dire è che tendenzialmente più un disco ha venduto e più è piaciuto, anche se non è sistematico. Poi il bello o il brutto sono molto soggettivi. Ma il fatto che gruppi come i Pink Floyd, i Queen, gli Abba, i Bee Gees, hanno venduto dai 300 M di dischi in su, vuol dire che sono piaciuti e implicitamente sono stati valutati come belli. Io la vedo così, anche se la rivista Rolling Stones, non è di questo avviso e infatti mette tra i primi posti dei migliori dischi italiani di sempre un disco del rapper Jovanotti, che sinora ha venduto 7 M di dischi. Il primo disco dei Pooh che hanno venduto oltre 100 M di dischi è al 60° posto. Quindi per concludere un disco bello che non ha venduto (quello di Jovanotti) e un disco brutto che ha venduto parecchio (Parsifal). Poi ognuno fa le sue considerazioni.