Ancora una canzone dall'album "A una terra che amo" del 1973. Questa vecchia canzone popolare risale alla prima metà dell'Ottocento ed è dedicata alla Maremma, vasto territorio fra la Toscana ed il Lazio. Terra di acquitrini e paludi finché, nei primi decenni dell'Ottocento, non si diede inizio ad una vasta opera di bonifica. Vi lavoravano i butteri, addetti all'allevamento e controllo del bestiame. Lavoro duro, faticoso e reso ancor più pericoloso dai rischi di varie malattie, fra le quali la malaria, dovute all'ambiente malsano e infestato dalla zanzara anofele.
Ecco perché questo canto, lento e triste, racchiude in pochi versi la diffidenza e la paura per quella che era un terra amara, ingrata e irta di pericoli.
"Tutti mi dicon Maremma, Maremma...
Ma a me mi pare una Maremma amara
L'uccello che ci va perde la penna
Io c'ho perduto una persona cara.
Sia maledetta Maremma Maremma,
sia maledetta Maremma e chi l'ama."
6 окт 2024