Amiodarone 

Gentile Francesco. Grazie per questa domanda molto interessante. La risposta è: dipende. Spieghiamo meglio. Esiste il bigeminismo sopraventricolare: battiti ectopici ("in più" per capirci) che nascono dagli atri del cuore; e bigeminismo ventricolare: battiti ectopici che originano dalle porzioni di muscolo cardiaco denominati ventricoli. Ogni caso clinico ha le sue caratteristiche specifiche. Vi sono casi di bigeminismo diversi con etiologie (causa alla base originaria) molto diverse. Per sintetizzare in modo molto estremo (e purtroppo non esaustivo..servirebbe troppo tempo per spiegare tutto in dettaglio), possiamo approssimativamente affermare che in caso di un cuore "sano" esente da patologie, è necessario indagare le cause alla base dell'irritabilità cardiaca che induca bigeminismo: ci sono alcuni soggetti ad esempio predisposti dalla nascita all'extrasistolia ventricolare (con delle aree del cuore predisposte all'extrasistolia per intenderci) in cui l'extrasistolia, ed anche dunque un eventuale bigeminismo, possono essere scatenati da fattori "irritativi": stress psico-fisico, eccesso di caffè, thè, sostanze psicostimolanti, sostanze modulanti il sistema nervoso, patologie concomitanti come l'ipertiroidismo, etc.. Ci sono casi invece in cui il cuore è affetto da cardiopatia che può avere diverse origini: idiopatica/dilatativa, ipocinetica/dilatativo-ischemica, etc.. in questi casi è necessario inquadrare bene il paziente clinicamente e prescrivere una terapia del caso ad hoc. I farmaci che generalmente vengono utilizzati in prima battuta sono i betabloccanti; in casi selezionati di cardiopatia ipocinetico-dilatativa con extrasistolia frequente, e quindi anche bigeminismo, è possibile, generalmente dopo e concomitantemente a prescrizione di betabloccanti, associare amiodarone in compresse in terapia nella prevenzione dell'extrasistolia ventricolare che talora può manifestarsi anche in forme di bigeminismo, o brevi coppie o triplette di battiti ventricolari, tachicardie vere e proprie con battiti più o meno numerosi e prolungati. Dunque sintetizzando: sicuramente in alcuni soggetti con cuore sano, alcuni hanno predisposizione ad extrasistolia e bigeminismo e comunque è necessario eliminare tutte le fonti che possano favorirlo (vedi sopra); in pazienti selezionati, oltre al betabloccante, farmaco generalmente di prima scelta si può associare amiodarone; ma trattasi di pazienti con caratteristiche patologiche cardiache che devono essere accuratamente vagliate, soppesate e valutate da un clinico specialista esperto. Chiaramente il paziente deve sempre essere visitato. La visita e l'inquadramento clinico sono cruciali per formulare una diagnosi corretta e procedere dunque con una terapia altrettanto corretta. Un cordiale saluto. SIMEDET Staff.