Bellissimo vedere al giorno d’oggi un metodo così antico, rivivo e vedo finalmente in pratica i racconti di mio nonno e mio papà quando mi raccontavano di quel metodo per spostare il legname. Grazie a chi lo ha realizzato, sono tesori che senza persone così andrebbero purtroppo persi per sempre, dopo secoli di fatica.
Faccio complimenti sinceri! Io mi faccio già un culo così con motoseghe e trattore e un po di attrezzatura....quindi non oso immaginare! Gli uomini di una volta erano più forti!!!
Veramente bello vedere come facevano...e interessante per dove abito io in un paesino sulle colline in mezzo ai boschi, per prendere come appunto di quando taglio la legna. Grazie
In Val Brembana si chiamava enda, i tronchi come binario erano appoggiati a terra anche per qualche chilometro,i nostri nonni li facevano scivolare quasi sul piano in inverno,sempre bagnando la enda,si formava uno strato di ghiaccio per fare scorrere le meglio le bore.
In Trentino e in Europa in generale non esiste la deforestazione, tutti gli abbattimenti sono controllati, la guardia forestale, i custodi e i dottori forestali censiscono gli alberi e decidono quali abbattere, fanno un intaccatura negli alberi che possono essere abbattuti, danno i vari lotti alle aziende boschive che loro si occupano del'abbattimento e del recupero delle piante. È un po' semplificato ma in grandi linee funziona così
L'abbattimento degli alberi vecchi, malati o morti favorisce la crescita delle piante giovani, così facendo il bosco non muore e ha sempre nuove generazioni, pensa che in provincia di Trento il bosco cresce al ritmo di 1 milione di metri cubi all'anno, la provincia ordina l'abbattimento di 500.000 metri cubi in gran parte alberi vecchi