Mio padre mi faceva ascoltare Venditti all’infinito quando eravamo in macchina nei viaggi… purtroppo se nè andato quando ero ancora un ragazzo, troppo stupido ed agitato per capire quanto potesse essere importante un genitore. Questa canzone in particolare me lo ricorda e a volte non nego di commuovermi ascoltandola.
Il calcio - dice Venditti - è parte importante per la società, però è vero, a volte le mie canzoni vanno oltre. Un esempio: in “Giulio Cesare” faccio riferimento a Paolo Rossi, ma non è l’eroe del Mundial di Spagna come in molti pensano e hanno pensato. Io ricordavo uno studente morto negli scontri tra studenti e polizia a Roma nel 1966. “Un ragazzo come me” appunto.
Ho 35 anni e sono di Roma e senza vergogna dico che questa canzone non la posso ascoltare più di una volta perché mi fa piangere, un misto di coraggio per andare avanti e non perdere mai la voglia di imparare, conoscere, innamorarsi e di tristezza per un tempo (quello dei 18/20 anni) che non tornerà più, dove tutto sembrava più facile e si aveva fiducia per il futuro, un tempo in cui Roma mi appariva bucolica e raggiante, le sue ville piene di vita e di natura lussoreggiante, le primavere con gli alberi in fiore nelle tranquille stradine di Monteverde o della Nomentana. Magari sono posti e sensazioni che esistono ancora ma che adesso sembra difficile ritrovare, lontano da Roma e da quegli anni. Se posso suggerire le stesse sensazioni di coraggio e tristezza miste le provo ogni volta che ascolto Amori in Corso di Baglioni (altro cantante, altro contesto), che racconta un tempo dell'Italia spensierato e pieno di fiducia per il futuro.
Come tutti i grandi artisti è un precursore, le sue canzoni sono tremendamente attuali anche 30 anni dopo, i pensieri i concetti che esprime, le sensazioni , i problemi e aspetti della società. Grande Antonello
Questo vuol di' che le cose non cambiano mai, semplicemente perché all' itagliano piace essere inculato a sangue, se paghiamo ancora cose della prima grande guerra.
Quando ascolto certe canzoni di Antonello Venditti chiudo gli occhi e mi sembra di girare per Roma ,mi sembra di vedere scorci ,strade pini e monumenti Grazie Antonello
@@simonettamuraca5213 Anche io la pensavo come te ma se vai a guardare nel mondiale 1986 Rossi fece parte della nazionale ma non gioco‘ una solo partita e non era piu un „ragazzo“. Mi pare strano che Venditi lo vada a citare per un partecipazione di secondo piano dopo il suo trionfo nel mondiale 1982. Anche tutta la canzone fa riferimento al 66. Se guardi su Wikipedia c’è anche scritto che Vendetti stesso smentisce il riferimento al Rossi giocatore. Che poi nel „sentire comune“ si immagini il calciatore ci sta‘ ma la realtà non e cosi.
@@maxivuol Basterebbe leggere bene il testo della canzone per capire che Venditti gioca sull'equivoco dell'omonimia in una canzone che parla anche di giovani che si appassionano alla politica ("La Giovane Italia", la contrapposizione tra ragazzi di sinistra, tra cui lui, e di destra). Inoltre, Paolo Rossi studente di architettura venne ucciso, inaugurando una stagione complicatissima di ammazzamenti, proprio nel 1966.
Non sono passato attraverso il liceo e non ho molti bei ricordi delle superiori, ma questa canzone mi evoca ricordi mai avuti, una specie di compensazione.
Mi spiace dirti che il Paolo Rossi menzionato nella canzone non è il calciatore bensì un ragazzo ucciso nel '66 da militanti pseudofascisti. Ma comunque... RIP PABLITO!
@@giovanni7962 Mi dispiace dirti che a 12 anni di un tal Paolo Rossi ucciso dai fascisti francamente non ne ero a conoscenza... per cui nell'86 la mia ingenuità (ma forse per te ignoranza) mi portava a pensare semplicemente all'eroe del popolare calcio. Mi spiace veramente... ma ritengo tu abbia l'intelligenza per capire il contesto.
Oggi 7 Giugno 2019 brindo alla mia maturità e quella dei miei compagni della IIIC Liceo E.Q. Visconti, mi hanno regalato dei meravigliosi ricordi e spero di celebrarli con la mia memoria negli anni a venire. Sempre vostro, Samuele Magnifico.
Ok grazie mille aspetto che mi chiami appena possibile per vederci se vuoi telefonata mettiamoci d'accordo bene telefono cellulare numero di telefono??
...canzone che fa venire la pelle d'oca...io purtroppo non sono di Roma, ma ascolto questa canzone, chiudo gli occhi e mi sembra di girare a piedi per Roma...e poi il ricordo del grande Paolo Rossi❤❤
Ricordi di estati quando non avevo ancora dieci anni, quando avevo ancora tutta la vita davanti e sentivo questa canzone: adesso è passata, sprecata, me ne resta una trentina d'anni forse e visto come è cambiato il Mondo, meglio così! Per nulla al mondo farei a cambio con un ragazzino di oggi che non saprà mai com'era la vita allora!
Nell 81 ho seguito i miei genitori a tornare in ITALIA dopo essere nato negli states...ho imparato il mio italiano ascoltando il GRANDE Antonello...grazie per cio' che ricordo ancora oggi! Remo73
Appena ho saputo della morte di Paolo Rossi la prima cosa che ho fatto è venire qui ed ascoltare questo brano. Un pezzo della mia adolescenza è andata via per sempre con lui. RIP Pablito.
Xxxxxxxxxxxxxxxxxx1.x stessa iniziale ss eagles supporter oltre alla morte e mentalità xké nn so scordato di dirti che ho soprattutto. Ok grazie mille. Rispetto alla versione originale.
I miei migliori amici e amiche frequentavano il 'Giulio' e io li stavo a guardare da dietro le finestre della vicina scuola Santa Maria Ausiliatrice. Avrei voluto essere in classe con loro, ma i miei genitori la pensavano diversamente. Fu allora che "Giulio Cesare" divenne il mio inno alla liberta' e Antonello divenne il mio mentore. Grazie per sempre
Questo è un brano di Venditti che ho sempre amato. Come anche sempre apprezzato il compianto Paolo Rossi calciatore . Sopratutto quelli della mia età. Avevo 17 anni nell'82 . Con tutto il rispetto per Paolo Rossi...questa è una dichiarazione del Venditti. Il calcio - dice Venditti - è parte importante per la società, però è vero, a volte le mie canzoni vanno oltre. Un esempio: in “Giulio Cesare” faccio riferimento a Paolo Rossi, ma non è l’eroe del Mundial di Spagna come in molti pensano e hanno pensato. Io ricordavo uno studente morto negli scontri tra studenti e polizia a Roma nel 1966. “Un ragazzo come me” appunto.
Ascoltavo questa canzone nella roma dell'estate di 28anni fa'....nel lontano 1994 e sognavo anche io la maturita' che sarebbe arrivata due anni dopo Quanta fretta di crescere ed andare all'universita' ed ora invece vorrei tornare indietro e riabbracciare i miei cari che non ci sono piu'
Le canzoni di Venditti sono sempre state significative; lui non parlava solo di calcio e Roma, ma anche fatti accaduti realmente nella nostra Italia. Mi mancano gli anni 80' e 90' sono stati la mia infanzia e la mia gioventù 😢
Stupendo ritratto di quegli anni compreso il ricordo di Paolo Rossi, indimenticabile mito per chi non vince mai, come i ragazzi di quei tempi....o forse di ogni tempo?!!!
Evoluzione musicale di Compagni di scuola. Stesse sensazioni, stesse emozioni cantate in due modi diversi ke restano distinte tra loro ma legate dal filo della nostalgia. Solo un maestro poteva riuscirvi.
Ancora non riesco a convincermi che Paolo non c'è più, insieme a Platini era il mio idolo negli anni 80, sto ancora piangendo, Addio campione, sarai sempre nei cuori di chi ti ha vissuto, ti voglio bene Pablito 🙏
Mia figlia che oggi ha 7 mesi... Si addormenta solo con questa canzone... È sempre stata una delle mie preferite... Ma mai avrei pensato che a Camilla piacesse tanto!!! GRAZIE Antonello
Solo chi ha frequentato il Liceo Classico a Roma negli anni immediatamente precedenti il '68 è in grado di apprezzare appieno la capacità di ricreare l'atmosfera di quegli anni tra gli studenti: Grazie Antonello: io ho fatto il liceo classico a Roma all'AUGUSTO negli stessi anni del tuo GIULIO CESARE,
Questa canzone è molto nostalgica, ora sto facendo l'ultimo anno di liceo, ed è vero, sono gli anni più belli della vita, sei fresco, felice, e i pochi problemi che hai sono anche ben accetti perché risolverli ti fa sentire adulto, il liceo già mi manca prima di finire 😒
ti capisco...goditi tutti i momenti che avrai da qui all'agognata maturità..ma la nostalgia di questi anni ti rimarra per sempre..ma per fortuna ci saranno anche i bei ricordi spensierati e soprattutto...spero per te...l amicizia di qualche tuo compagno....in gamba
Mi piacerebbe sapere cosa ha pensato il padre di Antonello quando ha cominciato a vedere i risultati delle aspirazioni del figlio. Non avesse fatto il cantante ora la musica italiana non sarebbe stata probabilmente ritenuta la migliore del mondo. GRAZIE per il tuo contributo Antonello
La musica popolare italiana, a parte qualche alfiere internazionale qua e là nel tempo, non l'ha mai calcolata nessuno. La musica italiana ancora oggi amata e studiata è di trazione classica (lirica o i noti compositori). Nella musica popolare hanno superato il confine aberrazioni come Ramazzotti e Laura Pausini, anche, certamente, gruppi progressivi, amati però da una ristretta cerchia di audiofili. La musica popolare era ad appannaggio dei paesi anglofoni e del canto in inglese o di quello spagnolo. Se chiedi nel mondo un cantante italiano ti risponderanno o Bocelli, Pavarotti o scena muta. Nel mercato discografico contiamo zero
In una sintesi perfetta, che solo un grande artista può realizzare, si metteva assieme Pablito, l'eroe del Mundial 82, vinto dopo Moro, Bologna, l'Irpinia, Ustica, con il suo omonimo, studente socialista ucciso il 27 aprile 1966, prima vittima della follia politica degli anni di piombo. Due Paolo Rossi, "ragazzi come noi", simboli di due Italie, di lutto, dolore, sofferenza, ma anche coraggio, forza e rinascita
Repoza in pace ragazzo dell 82 merci merci merci pour la joie incroyable que tu as donné a toute l ITALIA et a tout les immigrés Italien comme moi dans le monde entier
Avevo 6 anni quando la canzone uscì, ma la passione per la musica era già alle stelle. Questa canzone mi ricorda la mia infanzia e l adolescenza ma anche tanti momenti belli vissuti a Roma
STA CRESCENDO ... NON HAI BISOGNO DI CRESCERE , ANTONELLO VENDITTI , SEI GIÀ IMMENSO PER TUTTE LE BELLISSIME CANZONI CHE HAI SCRITTO E CHE HANNO RESO PIÙ BELLA LA MIA VITA E QUELLA DI TANTI ALTRI !!!!!! GIÀ NEL 1978 CON " SOTTO IL SEGNO DEI PESCI " LO HAI DIMOSTRATO !!!!!!
Ho 15 anni e sono dello Zimbawe, dico solo che nel 67 quando è uscita questa canzone facevo il meccanico a Dubai e avevo una vespa comprata in Massachusset per 20 dobloni d'oro.
Era l' eroe della mia fanciullezza, era PABLITO, il grande PAOLO ROSSI! L' estate del 1982 arrivai ad Arenys de Mar, una manciata di chilometri da Barcellona all' indomani di Italia - Argentina 2 a 1, quando Gentile domò Maradona: appena arrivato e ancora prima di Italia-Brasile, già scrivevo su tutte le vecchie automobili scassate, impolverate,, parcheggiate nelle strade catalane : "ITALIA CAMPIONE DEL MONDO '82", perché io ci credevo già dai tempi di Argentina '78 che nell' '82 l' avremmo vinta noi la COPPA! Al mio balcone al quinto piano di un condominio, " la torre de Arenys", che si affacciava sulla provinciale con davanti spalancato l' oceano, avevo appeso una bandiera italiana storica, quella che poi portai appresso anche in Germania nel 2006 e che insieme a me vide ben due mondiali vinti dall' Italia! Dopo pochi giorni mio padre mi portò, io solo quattordicenne, a vedere ITALIA-BRASILE 3-2, la partita del secolo, quella dove ROSSI fece piangere il Brasile e dove segnò i suoi primi 3 dei 6 gol che segnò in quel MONDIALE! Dal giorno dopo i miei amici spagnoli cominciarono ad adorare PABLITO, nelle lunghe partite in spiaggia ogni gol era acclamato da ognuno di loro con il grido: " SOY YO PABLITO!" La Spagna si innamorò di PABLITO, e tutto il paese, dove passai quell' estate come tante altrre vissute prima e dopo in Spagna, mi additava come l' ITALIANO, il tifoso di PABLITO, tutte le ragazzine impazzivano per me, grazie a PABLITO anche io ero popolare. Paolo Rossi lo vidi per la prima volta ad inizio carriera, in un BRESCIA-VICENZA 2-3 dove il giovane futiuro CAMPIONE DL MONDO segnò una doppietta al BRESCIA a cui non bastò la doppietta di un altro giovane, futuro campione del mondo, ALTOBELLI imbeccato da un altro grande, Beccalossi! Al ritorno lo vidi pure a Vicenza, anche lì segnò Rossi e perdemmo 1 a 0 in un Menti strapieno, ricordo che quando si procurò il rigore, i vicentini sopra di noi spinsero noi bresciani contro il parapetto che divideva la curva dal parterre ed alcuni bresciani caddero sotto senza farsi male, allora non esistevano né barriere, né poliziotti e le tifoserie erano a stretto contatto. Il Vicenza domino' quel campionato e dall' anno successivo divenne uno squadrone anche in serie A, anche a Brescia noi ragazzini sapevamo a memoria la formazione veneta, che iniziava con Galli-Lelj-Marangon e finiva con Salvi-Rossi-Faloppa-Filippi. Paolo ROSSI se ne è andato stanotte a soli 64 anni a causa di un tumore ai polmoni, in questo assurdo 2020, ma resterà sempre nel mio cuore, più di ogni altro giocatore al mondo, lui era e sarà sempre il mio PABLITO!
Mi vengono i brividi quando sento questa canzone meravigliosa ti fa respirare ti fa sentire libero autentico spero che le future generazioni conservino questo ed altri tesori della musica generazione degli anni della contestazione gli anni e le speranze di un mondo migliore grazie Antonello
Avevo 4 anni. Troppo piccolo per avere un ricordo nitido di quell'estate magica. Ho vissuto più la fine di quella decade d'oro, con l'altro grande recentemente scomparso, Diego Armando Maradona, protagonista. Ma conta poco. Fu un'epoca d'oro per il calcio italiano e per tutto il Paese. Eravamo pieni di vita, di dinamismo, di forza. Eravamo come Pablito. Inarrestabili. Sì, è vero, gli errori sono stati commessi ed ora, con questa dannata pandemia che non ne vuol sapere di allentare la presa, la notte è ancora più buia. Ma dobbiamo rialzarci, ripartire. Dobbiamo ritrovare noi stessi. Come fece quella magnifica squadra, trascinata da un grandissimo campione: Paolo Rossi. RIP, leggenda.
Questo bellissimo brano mi ricorda i miei esami di maturità.. Un periodo indimenticabile che mi accompagna ancora oggi! Mi dispiace per i ragazzi che quest'anno a causa del Covid 😷😷😷 dovranno sostenere soltanto gli orali, e non potranno vivere a pieno l'esperienza della maturità.. 😅😅😅
Che emozione questa canzone...e Paolo Rossi..fa male sapere che te ne sei andato..così presto. Il tuo sorriso ...eri un ragazzo come noi...eravamo ragazzi..siamo ragazzi...ciao Paolo..ci precedi solamente.
Bravo, tu che parli della...... Coscienza popolare, e ci ricordi di come è morto Giulio Cesare, ed io ricordo quegli anni, di questa canzone con piacere
certo che questo 2020 resterà sui libri di storia e non solo...un anno indimenticabile in tutti i sensi, soprattutto in senso negativo, però...canzoni come questa e icone come paolo rossi o diego armando maradona o kobe bryant o sean connery o kirk douglas o eddie van halen o ennio morricone...il loro ricordo resterà nei cuori di tutti noi...nei cuori di chi li ha visti, vissuti, ammirati per ciò che hanno fatto e che hanno lasciato nella memoria collettiva...ognuno con pregi e difetti...ognuno nella storia a suo modo...con la nostalgia di quei momenti e la speranza di un futuro più sereno e positivo