Anche Monicelli in una meravigliosa intervista, tra le sue ultime, ha detto che la speranza è una trappola. Totalmente d'accordo con entrambi, la speranza è reazionaria e pericolosa.
Ha un piglio volutamente provocatorio, dice appositamente quello che la gente non si aspetta; ricorda Carmelo Bene in questo. Il che significa, comunque, che è un personaggio costruito, con poco di vero in quello che dice di sè stesso. Rezza è uno di quegli artisti che è bene lasciare sul palco... lì è eccellente. Quando provi a conoscerlo, può essere sconcertante.
Antonio Rezza, una persona che parla la mia lingua, sono un'artista anch'io e mi rispecchio troppo in ciò che dice, un artista in difficoltà. Ma mi inc...zzo a vedere 398 like per questo video. Per molti forse sono concetti scomodi questi e non li guardano, o magari è troppo scomodo attivare qualche neurone per comprendere certi discorsi, meglio pasticciare col cellulare forse... e li chiamo "vittime del sistema" dove l'intelligenza umana non la usano perché c'è quella artificiale che a sua volta è stata creata da quella umana e quindi "si chiude un cerchio".
Quanto bisogna impegnarsi per rendersi inconcludenti, distaccati per non essere complici di interviste banalizzanti, tese a cancellare l'individuo coprendolo di steriotipi.
Credo che si sia incartato nel concetto di reazionario. Afferma di essere stato a 18 anni un reazionario ma con delle speranze (verso il passato, non certamente verso il futuro) di tipo religioso...però poi aggiunge che il nemico prncipale fosse la religione. Insomma un ragionamento un pò strampalato. Comunuqe resta un performer eccellente.