Ciao a tutti. Bellissimo video e grazie della impeccabile spiegazione. Da tanti hanno a sa domu e sorcu si svolgono i delle bellissime serate di musica per la manifestazione di appetitosa mente,che anche quest'anno si svolgerà il 30 Luglio..grazie di aver omaggiato il mio paese con questa bellissimo video e spiegazione come sempre grazie di cuore. Grazie.
Ciao Alessandro Sa D'Omu e S'Orcu è uno dei miei siti preferiti! Ce n'è un'altra lì vicino, quella di Lunamatrona, Su Cuaddu de Nixias, che ha la parte frontale ancora evidente, molto originale. Secondo me la costruzione ricorda la forma dell'Utero e l'apparato riproduttivo femminile. D'altra parte la forma del toro e dell'utero sono abbastanza somiglianti. Appunto il toro è simbolo di fertilità perché stilizzato ricorda l'Utero. Inoltre se rappresentasse un Utero, si potrebbero fare delle ipotesi interessanti e coerenti. Queste costruzioni potrebbero avere due significati. Se fossero davvero utilizzate per i morti, sarebbe come riportare nell'Utero della Madre Terra i propri figli. Se fosse indirizzato ad altri scopi rituali, simboleggerebbe, una nuova rinascita. In tal senso ho un'ipotesi molto fantasiosa. Potrebbe persino essere un sito dove venivano eseguiti riti di iniziazione per gli adolescenti. Quindi l'adolescente riceveva una nuova vita e diventava adulto. D'altra parte se avevano già le Domus de Janas per onorare i defunti (questo è certo), perché costruire anche le Tombe dei Giganti, con enorme dispendio di energie, per lo stesso identico uso! Se le Tombe dei Giganti e le Domus de Janas fossero collegate per lo stesso rito, perché non costruirle vicine? Invece raramente si trovano negli stessi luoghi.
Diciamo che l'ipotesi dell'utero è di lunga durata. però attenzione, le Domus non sono coeve alle Tombe dei Giganti, ma sono datate prima, al neolitico e all'età del rame. Le tdg sono dell'età del bronzo. esagerando bronzo antico (dalla fine dell'età del rame).
"io vedo in questa architettura nuragica la testimonianza di una civiltà di guerrieri e di architetti ma sopratutto di matematici". [cit. da etnofonie della sardegna 1954]