Bella spiegazione professore! Mi ha permesso di rispolverare le conoscenze filosofiche della scuola superiore... ora sono studente universitario di una facoltà scientifica dove purtroppo l'insegnamento della filosofia non è previsto. Tuttavia, quando posso continuo a rispolverarla e a studiarla e, grazie a lei, farlo è molto più semplice.
Negli Analitici troviamo due diverse definizioni di syllogismòs, una più generale e una più specifica (che è quella divenuta poi canonica). La definizione più generale presenta nondimeno delle caratteristiche molto interessanti, una su tutte: l'idea fondamentale della conseguenza logica. Non a caso alcuni interpreti (J. Barnes, per esempio) traducono il termine 'syllogismòs' con 'deduzione'. Infatti un syllogismòs viene definito da Aristotele come un argomento non circolare costituito da almeno due premesse e una conclusione, tali che le premesse siano una congiunzione sufficiente a generare la conclusione e non siano superflue. In altre parole, in ogni argomento in cui le premesse sono vere deve essere vera anche la conclusione, ovvero il concetto moderno di conseguenza logica. (Faccio notare che, in base alla definizione aristotelica, la semplice inferenza proposizionale "P, quindi P" non è una deduzione valida poiché è circolare, in quanto la conclusione non è diversa dalla premessa, e non ha almeno due premesse). Purtroppo l'esempio tradizionale "Ogni uomo è mortale, Socrate è uomo, quindi Socrate è mortale" non è un sillogismo aristotelico. Non soltanto perché non lo troviamo di fatto in Aristotele, ma soprattutto perché 'Socrate' è un termine individuale e la sillogistica aristotelica tralascia esplicitamente il caso delle proposizioni singolari. Sarebbe senz'altro più corretto sostituire 'Socrate' con una delle specie a cui appartiene, per esempio 'filosofo'. Entrando più nel merito, i modi sillogistici di prima figura hanno un ruolo fondativo rispetto ai modi di seconda e terza figura. Infatti questi modi, che rappresentano i cosiddetti sillogismi imperfetti, possono essere ricondotti a quelli perfetti della prima figura. Aristotele, a dire il vero, è ancora più riduzionista: i soli modi fondamentali sono soltanto due, Barbara e Celarent, che permettono di dimostrare in ultima analisi la validità di ogni altro sillogismo. In un certo senso, possiamo intravede in Aristotele quell'approccio assiomatico che dominerà nella logica e nella matematica del Novecento. Ma dopo Aristotele che succede? Duemila anni di stabilità. La logica aristotelica era ritenuta completa. Nel 1879 però avviene la rivoluzione: quel genio di Frege pubblica la sua Ideografia dando inizio alla logica matematica moderna. Per fare i seri con leggerezza, possiamo dire che Aristotele e Frege, insieme a Gödel, rappresentano le divinità più importanti dell'Olimpo logico :) Per chi fosse interessato alla logica ed è a digiuno, consiglio: "La logica e la sua storia - da Aristotele a Russell" (1970) di R. Blanché; il manuale introduttivo poco matematico ma molto vasto "Introduzione alla logica" (1994) di I. Copi e C. Cohen; oppure il manuale molto matematico e poco accomodante "Introduzione alla logica matematica" (1964) di E. Mendelson.
E poi arriverà Galileo (in maniera ideale) e dirà : se assumiamo l' ipotesi che tutti i pesci hanno le branchie allora ne confluirà il fatto che la trota ,siccome possiede le branchie, sia un pesce ma bloccherebbe la conoscenza il solo sillogismo perché le necessarie dimostrazioni ci hanno portato a capire che i dipnoi sono pesci senza branchie. Quindi dopo il fatto l'ipotesi è falsificata e sostituita con un nuovo sillogismo sperimentale che afferma:1) tutti i pesci sono branchiati , 2) i dipnoi sono pesci, 3) non tutti i pesci sono branchiati. E questo è il motivo per il quale il metodo sperimentale di galileo ha sconfitto il metodo prettamente deduttivo di Aristotele. Professore lei è una manna dal cielo e le sue lezioni sono davvero utili per il mio corso universitario di filosofia.
Professor Saudino, ma il sillogismo di 1 tipo può contenere delle proposizioni E (universali negative) ? Ad esempio questo: P1: Nessun poligono è un segmento P2: Ogni quadrilatero è un poligono C: Nessun quadrilatero è un segmento