Astrofotografia sulla nebulosa Testa di Cavallo: una storia di fallimenti di successo 

Complimenti per il video. Anche per me Horsehead è stato il motivo del mio avvicinamento all'astronomia ed all'astrofotografia anche perché le pubblicità facevano sempre vedere questa immagine nei telescopi motivo per cui il consumatore ignorante quando si prendeva un piccolo telescopio si illudeva di poterla vedere fin da da subito. Ma nel 1984 quando comprai un konus 114/900 non c'era internet e solo attraverso il confronto tra appassionati (che non era facile trovarli se non nei negozi specializzati) si poteva crescere. Per fortuna il fratello della mia ragazza era un appassionato e mi insegno come funzionava una montatura equatoriale, altrimenti stavo ancora ad utilizzarla come una azimutiale (puntavo il telescopio spostando la manopola della latitudine :-) ). Già allora e tutti dicevano che la nebulosa testa di cavallo era irraggiungibile con gli strumenti amatoriali, a meno di spendere tanto ma veramente tanto. Le fotografie rigorosamente in B/N te le sviluppavi e stampavi da solo tirando lo sviluppo di un 400 ASA fino a 3600. Io con quel piccolo riflettore mi sono fermato ad m42, non aveva neanche il cannocchiale polare. Poi da dentro la città era impossibile fare di più. Qualche soddisfazione l'ho avuta con foto a cielo aperto con la reflex su una montatura Vixen MD6. Poi ho abbandonato tutto fino a quando l'altra sera in maremma con l'iPhone appoggiato sul tetto della macchina con una posa di 30 secondi ho fatto una foto ad Orione che è venuta meglio di quelle di 30 anni fa. Allora ho iniziato a ristudiare, ed oggi grazie ad internet è tutto molto più facile studiare, e per questo motivo mi sono imbattuto nel tuo video. Ma mi pare di capire che la nebulosa testa di cavallo sia ancora molto complicata e soprattutto ancora costosa economicamente (reflex modificate, camere CMOS, filtri h alfa) e sopratutto molta post produzione come ad esempio sovrapposizione di immagini etc.; rimane in sostanza difficile.

Bel video riassuntivo Luca, quando nel 2015, per la prima volta vidi un tuo filmato su youtube mi son detto, ma è proprio quelle che avrei intenzione di fare anche io, mi hai fatto rivivere quei momenti, grazie di cuore.

Luca, si sente tutta l' emozione che hai provato e che ancora provi nel fare astrofotografia. Che dire, è stupendo. Te l' ho già detto tempo fa, ma è grazie a te, nell' averti conosciuto anche di persona, che mi hai trasmesso questa senzazione e che mi ha portato piano piano, con moltissimi fallimenti ed emozioni, a iniziare questo percorso. Non smetterò mai di ringraziarti.

...Ecco come esemplificare una grande passione. Vivissimi complimenti !

E' davvero una bella testimonianza e capisco molto bene l'emozione! Gli astrofotografi devono essere come i saiyan: più forti dopo ogni sconfitta!

Bellissimo video Luca, è stato veramente emozionante, sarebbe bello vedere anche altri video del genere con altre nebulose

Ero convinto che la testa di cavallo servisse solo per proporre offerte irrifiutabili. E invece, è anche protagonista di uno splendido racconto, carico di emozione, ricco di passione. Da sempre questo oggetto è leggendario tra gli astrofotografi. Ho un ricordo altrettanto emozionante, legato a questa nebulosa. Frequentavo da poco il circolo astrofili torinese, e una sera, durante una riunione, un membro fece vedere a tutti la sua realizzazione: una testa di cavallo ottenuta durante una notte in montagna, a temperature mortali, guidando fuori asse (nel senso, occhio sempre attaccato all'oculare per correggere, nessun sistema automatico, parlo di circa 30 anni fa). Esibiva questa foto ritirata il pomeriggio dallo sviluppatore con orgoglio. E ne aveva tutto il diritto!

Ciao Luca, bella recensione questo video. La foto del monitore di destra, veramente stupenda 👍 Purtroppo io ancora ho diversi intoppi, è non sono riuscito a iniziare ad imparare qualcosa. Per altro ci mancava pure che la mia Celestron CGX-L montatura, tutto ad un tratto ha smesso di funzionare e dal 25 di settembre è ancora in riparazione, servizio gratuito, che parlando con Baader, ancora non riescono a capire cosa sia il guasto. Praticamente da luglio l’anno scorso che avevo comprato è fatto due giorni di test con il ccd StarAID, ma visto che mi mancavano ancora altri accessori, quest’ anno inizio agosto dopo tanti mesi di mal tempo e dentro la scatola, cercavo d’iniziare, ad un tratto senza preavviso ha smesso di funzionare. Ancora aspetto che ritorni. Ha casa dopo aver ricevuto il Pegasus v2, ho tutto preparato il treno, ma nonostante il ccd QHY è collegato e accesa la ventola , se cerco di connettere il sistema non la trova sul USB 3.0 che è collegata al Pegasus. Una paranoia dietro L’ altro senza aver potuto iniziare. Un caro saluto 🖖, mi guardò i tuoi video e cerco ugualmente di imparare qualcosa. Ciao ✋

Ciao Luca, spero davvero sia l'inizio di una serie di video dove mostri e spieghi i vari miglioramenti ottenuti negli anni. Una domanda: Nei primissimi anni quante ore di esposizione accumulavi in media per i vari oggetti?

Ciao Luca bellissimo video... Io ho appena iniziato con un 200/1000 su heq5 e Nikon 7100 non modificata proprio come te spero sia di buon auspicio 🙂

Mi ci sono rivisto in molte tue espressioni e analisi del percorso fatto ✨😁 @luca_fornaciari_photography

Luca, dove posso trovare il tuo articolo dove parla del segnale verde e blu con filtro ha?