My father saw him Ben sing on a balcony for the people that could not afford tickets to a concert at was once Central hall in Liverpool many years ago. He said his voice sounded and shone like a light.
Mitte der 1950-er Jahre gab dieser begnadete Tenor in der steirischen Hauptstadt Graz ein Konzert, von dem meine Mama zeitlebends schwärmte. Besonders das Ave Maria in der Version von Bach-Gounod blieb bis heute unerreicht. Eine Single von 1965 mit vier seiner schönsten Lieder, darunter das "Agnus - Dei" von Georges Bizet - gehört bis heute zu den Kostbarkeiten meiner Plattensammlung.
No one can sing Neapolitan song like Gigli. Wouldn't be a bad idea if today's tenors spent some time listening to Gigli. I doubt we will hear another like him. Simply the greatest recorded tenor voice ever.
One of the favorite Neapolitan song. "Beniamino Gigli" He is an Idol of "Gigli Park" who was music teacher (Park In-hwan) in 1970 my high school's day. thank you~.
@@inchuloh5981 아~!! 제글을 읽어 보셨네요.. "막간" 국어 선생님은 잘 모르겠습니다, 1967년 보성중학 입학했던 (1학년) 그때ㅡ 조정래 선배56회? 57회?/ 태백산맥 저자) 선친 되시는 "조종현" 선생님(시조시인.선암사 부지주/ 만해 한용운 조선 불교동맹.재정부장)께... 일년간 가르침을 받았고,,,, 조종현 선생님의 두 자녀 분들 중, 5남 되시는 조건래(보성 60회/서울공대 건축학과 졸/고등학교 학생회장),분들이 기억에 있습니다, 무척 반갑습니다, 제가 63회 홈피를 지난 15년여 관리를 하였기에... 모교 주변 이야기를 두루 두루 많이 알고있습니다, 제 페이스 북입니다. 선배님 행복하시고, 건강을 기원드립니다, facebook.com/Eom54
Old age comes to us all.( in reply to one of the commenters)How lovely and how touching his wonderful voice and how it silenced the noisy hooligans on the bus journey to Rome.."Memoirs"by the Maestro in his great auto biography...BILSTEW..IRELAND...
can't argue with you on that!!! Sadly though,, he is overlooked by most people,, and don't even know his name!!! He was probably the best tenor! Pavarotti even said so in interviews! Although I am Italian myself,, I try not to be biased,, but,, opera would not be opera without the great Italian masters through the past century and more!
Oh Pete, I know what you mean. When I was a kid in the 70s I learned that my next door neighbour had seen him in Edinburgh in the late 40s -early 50s. How I envied that man, a steelworker and ex army who'd had his interest in opera kindled as the Allies liberated Italy from the foot up. As someone said, Gigli became "the people's singer of the whole world".
Testimone di italianità in paesi lontani che racconta nostalgia di emigranti e ammirazione di tutti.Uomo generoso e comunicativo ma soprattutto voce straordinaria, d'oro, omogenea, vellutata,con un falsetto tuttora impareggiabile e con una tecnica evoluta,superlativa.Aldila' dei gusti,delle mode,dei tempi che cambiano,delle mere divisioni timbriche ,per me Gigli è '' il tenore".
Love it ,this is the best O Sole Mio,song by one of the best. B Gigli was one of the greatest ever ,Thanks for this great posting ,have been listening to this for a long time.
quando gigli canta o sole mio è l'unico tenore che interpreta le due parti di questa canzone in due modi diversi che la vera interpretazione .....gli atri tenori fanno di tutte le erbe un fascio
El mejor de todos los tiempos, sin duda. Piénsese que en esa época se grababa en dos canales! sin acústica ni recurso alguno. El propio Pavarotti cuando le preguntaron sobre Beniamino, respondió:"Ah, eso son palabras mayores, jamás podría competir con él."
Completamente de acuerdo, no sólo por la técnica de grabación, si no por el calor de la voz, sobre todo en sus primeras grabaciones, con un equilibrio perfecto. En esta grabación la voz parece más grave de su tono real. En " Los pescadores de perlas" es dónde más aprecio la voz de mi tenor favorito.
Según dicen, antes de llegar a cantar, Beniamino estuvo ocho años vocalizando solamente. Se cuenta que en su juventud fumaba. Y que Caruso le aconsejó: no fumes, te van a reventar los agudos.
Que es un extraterrestre es el mejor de todos los tiempos cuando le preguntaron si puede cantar la cancion nessun dorma en version lenta como lo hacia jussi
BENIAMINO GIGLI Quando Beniamino Gigli, célebre tenor italiano, esteve na Igreja De Nossa Senhora da Glória, onde foi agraciado com um título Honorário da Irmandade, igual ao galo: pela manhã carcareja, Cantou as músicas que fizeram em sua vida um novo capítulo. Músicas sacras, no ambiente eletivo, lembradas em ladainha, Foram cantadas por Beniamino Gigli, acompanhado pelo coro Dirigido pelo maestro Jonas Travassos, com sinos e campainha, Refletindo dentro e fora da Igreja, ambientes de sacro decoro. Maestro Jonas Travassos, no restaurante Health´s, bem situado Na Rua Senador Dantas, em frente do Banco do Brasil, a sede da Academia de Letras, ambiente por nós muito bem honrado, Cantou, em voz suave, ária "Je crois entendre encore", da ópera "Os pescadores de pérolas", de Bizet, a música que não excede A beleza manifestada por Beniamino Gigli e que hoje prospera. (*) (*) FERNANDO PINHEIRO, presidente da Academia de Letras dos Funcionários do Banco do Brasil. - BENIAMINO GIGLI (poesia), de Fernando Pinheiro. - in O mundo de Morfeu, de Fernando Pinheiro.
*UNA GIORNATA DI SOLE A MILANO ('O SOLE MIO)* *UGO FRIGERIO* è stato un grande italiano ed un grande milanese: il primo campione nella storia della marcia italiana. Ma non un " _Campione cosí...._ " è stato un " _Campione cosí! così! cosí!_ ": *3 ori ed un bronzo* alle *Olimpiadi di Anversa (1920), Parigi (1924) e Los Angeles (1932).* Tagliava il traguardo al grido « *Viva l'Italia!* » non solo nelle gare all'estero ma anche in quelle disputate sul territorio italiano. A fine carriera intraprese l'attività di imprenditore nel settore dei formaggi. Morì a Garda, in una giornata di sole, il 7 luglio 1968 a 66 anni, ma era milanese, un grande milanese. Nel *1920* , ad *Anversa* , alla premiazione della sua *prima medaglia d'oro* , alla presenza di RE ALBERTO del BELGIO, la *banda belga* che doveva eseguire l'inno italiano smarrí lo spartito della *Fanfara e marcia reale d'ordinanza dell'esercito italiano* , allora inno nazionale del REGNO D'ITALIA dall'unificazione del Paese (1861) fino alla caduta della monarchia sabauda (1946), composto nel 1831 dal torinese Giuseppe Gabetti proprio per i Savoia. Il direttore si costernó e si adoperò a trarsi dall'impaccio, una situazione di forte imbarazzo che poteva portare a danni diplomatici incalcolabili. Era difficile avere la " *_comprensione internazionale_* " su una giustificazione tipo " _Qualcuno ha dimenticato lo spartito... una folata di vento ha portato via i fogli della marcia reale italiana...."_ Allora chiese agli orchestrali cosa conoscessero di musica italiana da poter utilizzare al momento e tutti, sottovoce, " _Direttore, 'O sole mio_ ". " _Si! 'O sole mio di Capurro e Di Capua! Come non ci avevo pensato?_ " esclamò il maestro a voce viva ed animo soddisfatto. Bisbiglió all'orecchio al violinista che gli stava vicino alla ronda di direzione, il violinista al fagottista, il fagottista al suonatore di corno, da orecchio a orecchio ormai erano pronti ad eseguire il brano per la premiazione del campione olimpionico della marcia l'italiano Ugo Frigerio. Il campione salí sul podio più alto, fermo con mento al petto continuava a ripetere in estasi a se stesso «Viva l'Italia!» «Viva l'Italia!» «Viva l'Italia!», e alle prime note alzò gli occhi al cielo fiammingo le nubi si allinearano creando un corridoio e da lí cascó sulla sua fronte un raggio di sole. La banda parti a memoria, senza spartito, e tutti, non solo i musicisti ma tutti-tutti gli spettatori dello stadio, prima a bocca chiusa la melodia e poi a gran voce le parole. Frigerio si commosse e alla presenza di Alberto, re del Belgio, disse: " *Che bella cosa na jurnata 'e sole!... Viva l'Italia!"* Quando ritorno in Italia, a Milano, raccontó il fatto ma i milanesi, salvo la mamma e la sorella di Frigerio, non credettero alla questione della sostituzione dell'inno nazionale con la canzone napoletana composta dal giornalista Giovanni Capurro per la nobil donna Anna Maria Vignati-Mazza detta "Nina", sposa del Senatore Giorgio Arcoleo e vincitrice a Napoli del primo concorso di bellezza della città partenopea. Questo anche perché a Milano era difficile abbinare il sole con qualsiasi cosa. Sicuramente non ad una giornata sempre nebbia, pioggia, umidità. A Milano, in quel periodo e parliamo degli anni venti del secolo scorso tutte le canzoncine, i racconti in osteria o i giochi tra ragazzi e, perfino, corteggiamenti tra morosi terminavano con un *_"E ora 'ndem a lavurá!"._* Capite la prospettiva? A questa incredulità sul suo racconto ( _se non si comprendeva la cosa era una medaglia a metà_ ) il campione olimpionico attaccava a cantare *"O' Sole mio"*, ovviamente come la possono cantare i milanesi ma succedeva sempre **_(e qui vi è la mirabilia)_** che il cielo milanese si apriva è il sole diradava nebbia ed umidità. Sempre, accadeva sempre, al punto che quando, raramente, usciva il sole a Turlo, Greco, Sesto San Giovanni, Porta Venezia, Sempione, Lorenteggio i Milanesi, ma tutti i milanesi, dicevano " ***_Ma che bravo Ugo Frigerio a vincere la medaglia olimpionica peró è bravo anche a cantare"._* *A prescindere se "O sole mio" sia una canzone ucraina o napoletana Viva Milano (ora ne ha bisogno più di tutte), Viva l'Italia, Viva Ugo Frigerio*
Il cuore di un passato purtroppo l'Italia. Vive ancora in un modo che trovo nostalgia piuttosto dubbia e folclore per i turisti che si esprimono nella loro stessa patria, più dispregiativo dei loro ospiti locali.
My uncle told me this story probably 60 years ago he was serving with the south african forces in italy during the second world war and the allies had occupied a villa in itsly not sure where as nd he seid this man came snd spoke to them and said they were welcome but asked them to respect his home and not to damadge it and in return he would sing for them and it was none other than Gigli
Beniamino Gigli is my favorite Italian tenor. There will never be another like him. Each time I listen to this wonderful video I wonder who the attractive lady is who gets up and applauds enthusiastically. Is.she Italian or German ? - via YtPak(.com)
Lyrics: Che bella cosa na jurnata ‘ e sole N’ aria serena doppo na tempesta Pe’ ll’ aria fresca para gia na festa Che bela cosa na jurnata ‘e sole Ma n’atu sole Cchiu bello oi ne’ ‘o sole mio Sta ‘nfronte a te ‘o sole mio Sta n’fronte a te Sta nfronte a te Quanno fa notte e ‘o sole Se ne scenne Me venne quase ‘na malincunia, Sotto ‘a fenesta toia restarria Quanno fa notte e ‘o sole Se ne scenne Ma n’atu sole Cchiu bello oi ne’ ‘sole mio Sta ‘nfronte a te O sole mio Sta n’fronte a te Sta nfronte a te