La quantità di rifiuti che si vorrebbe trattare nel biodigestore di Stradella è molto più grande rispetto ai primi dati emersi: 105mila tonnellate tra liquami zootecnici, letame e altri scarti del ciclo di produzione agroalimentare. È quanto emerge da un approfondimento tecnico analizzato dal Comune di Stradella, che riporta un quantitativo doppio rispetto all’ipotesi iniziale. Non solo - ha fatto notare il sindaco Gianpiero Bellinzona - “se si considera anche il 75% di questi rifiuti in uscita dall’impianto dopo il trattamento sotto forma di “fanghi” da spandere nei terreni, si arriva a un totale di circa 180mila tonnellate di rifiuti all’anno da movimentare. Una quantità definita “enorme” e che potrebbe creare gravi problemi alla vivibilità di questi territori, soprattutto in termini di problemi viabilistici, con decine di mezzi pesanti al giorno in transito nei centri abitati. E proprio sul fronte della viaibilità il progetto, presentato da una società con sede a Treviso e su cui il Comune sta svolgendo approfondimenti, presenta un problema non da poco. La rotatoria sulla Sp200 che sarebbe necessaria per consentire l’accesso all’area non sarebbe presente nel Piano di governo del territorio di Stradella.
15 сен 2024