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Secondo me capolavoro, forse perchè ho visto spesso da vicino la realtà dei baraccati, forse perchè il film è realizzato molto bene, mi sento di consigliarlo a tutti anche se molto crudo nei contenuti , cose che spesso posso far storcere il naso ai benpensanti ma uno spaccato della realtà Italiana di 40 anni fa , una descrizione accurata e ben interpretata di situazioni ed ambienti difficili da raccontare oggi, dove ci si preoccupa del modello di smartphone o di mangiare panini schifosi .
Brutti, sporchi e cattivi è un film del 1976 diretto da Ettore Scola, con Nino Manfredi.
Al centro del film sono la periferia romana dei primi anni settanta e le sue baraccopoli, raccontate impietosamente con tutte le loro miserie, morali e materiali.
Periferia di Roma, metà anni settanta: la vita quotidiana di una famiglia di circa venticinque persone si svolge nella povertà di una baraccopoli. A capo di tutti c'è il vecchio Giacinto Mazzatella: pugliese (di cui conserva il dialetto), guercio e dispotico, che tratta i suoi familiari come bestie.
Come ogni giorno, la famiglia lentamente si sveglia per andare a guadagnare qualche soldo, che solo pochi guadagnano in attività oneste. Festa grande per tutta la famiglia è il giorno della pensione della nonna: vanno tutti insieme a ritirarla, come una tribù, ma dopo aver ritirato il denaro ed averlo diviso fra tutti i componenti della famiglia, ognuno si avvia per la propria strada, lasciando l'anziana sola con i bambini, che hanno il compito di riportarla a casa.
Giacinto possiede un milione di lire, risarcimento dell'assicurazione per aver perso un occhio a causa di un getto di calce viva. L'uomo conserva gelosamente questo denaro ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare, per cui lo nasconde continuamente in luoghi diversi. Una notte, in preda ad un incubo in cui vede i suoi parenti spendere il suo denaro, si sveglia di soprassalto e va a controllare il nascondiglio dei soldi, però non trovandoli. Inferocito, sveglia tutta la famiglia e inizia a cercare il milione sotto i materassi; non essendo ancora riuscito a trovarli, afferra la doppietta che tiene sempre carica e minaccia di morte tutti i presenti se non gli restituiranno subito il denaro. Uno dei figli non dà peso alle minacce e si volta per andarsene, ma il vecchio Giacinto gli spara senza esitare, ferendolo ad una spalla. Portato in questura si ricorda all'improvviso che il denaro non lo aveva trovato perché si trovava in un altro nascondiglio segreto.
5 сен 2024