Io non sono anarco-capitalista ma il punto sollevato da Facco a 2:15 è davvero fenomenale e evidenzia molto i limiti del bias statalista/socialista e specialmente italiano. La sanità, per l'appunto, non è primaria come il cibo eppure la gente si preoccupa della sanità pubblica, ma si può stare mesi senza dottore; d'altro canto non si può stare 1 settimana senza mangiare, eppure il cibo è in mano ai privati e al libero mercato e la gente neanche ci fa caso. In Corea del Nord lo Stato ha il cibo in mano e c'è una carestia ogni 5 anni, che le Nazioni Unite devono arginare. Raccontatelo a un vostro parente o amico (che non sia un liberale o liberista), durante una discussione, a tavola, e gli mandate in errore il cervello, non sa che rispondervi. Provare per credere.
“Si può stare mesi senza dottore”? E che mi dici degli invalidi o di chi soffre malattie che costringono a continue visite mediche e prescrizione di medicinali che costerebbero la vita? Pensi sia giusto che il paziente paghi tutto questo? Non considerare solo la tua posizione privilegiata di “persona sana e vaccinata”.
@@ludovicorizza3501 Grazie alla competizione i prezzi dei servizi tendono a tenersi bassi, ci sono più fasce, percorsi agevolati. Come pensi facciano in Germania, Svizzera, Olanda, Corea del Sud ecc. dove c'è modello Bismarck? Non ci sono invalidi lì? Pagano meno tasse e hanno più soldi per pagare in un mercato competitivo a ribasso. Che poi "invalido" è un termine troppo generico, esistono diversi gradi di invalidità (per cui le percentuali). Tra l'altro moltissime persone, già adesso, si rivolgono a entità private, per trattamenti specifici, dato che la lista di attesa per la fantomatica salute pubblica è spesso interminabile. Pensi sia giusto che TUTTI paghino OBBLIGATORIAMENTE un occhio della testa qualcosa di cui non hanno (sempre) bisogno e che tra l'altro funziona pure male? Vedete il pubblico e lo statalismo come un dogma, una religione infallibile. I soldi non crescono sugli alberi, il debito esiste, la moneta non si stampa a caso e l'inflazione è male. Il paradosso di Facco, anche al di là dell'anarco-capitalismo, mostra proprio questo: cibo, più importante (privato), salute, meno importante (pubblica). E meno male senno stavamo morendo di fame. Inoltre, potrei essere invalido io stesso, che ne sai? Mi conosci? Dai per scontato che la pensino come te, solo perché invalidi, e che se qualcuno non la pensa come te, allora non può esserlo.
L'evidenza storica dimostra che laddove la sanità è privata, come ad esempio negli USA, le persone si curano di meno e la durata media della vita è più breve rispetto ai paesi con sanità pubblica come l'Italia. Quindi trovo scorretto paragonare settori molto diversi fra loro come la vendita del cibo e l'assistenza sanitaria, perché ciò porta a commettere gravi errori di valutazione.
la gente non ha i soldi per curarsi in america sempre per colpa dello stato e di come gestisce le sue finanze assieme alla banca centrale. se cancelli stato e banche centrali, cancelli il problema di povertà assoluta, disoccupazione, fame, burocrazie infinite, dipendenze estreme, nullafacenza
L'evidenza storica dimostra che laddove lo stato non impone la riproduzione forzosa di ogni donna sessualmente matura si ha un drastico calo della natalità. Riposta: chissenefrega. La natalità, o la durata della vita media, possono essere entrambe un valore ma vanno ricercate attraverso la libertà di tutti gli attori coinvolti. Ammesso e non concesso che davvero in america la gente "si curi di meno" ciò deve essere attribuito (oltre che al fatto che cmq l'OFFERTA di cure mediche è anche li ristretta dal governo) a libere decisioni individuali di persone che preferiscono spendere soldi e/o tempo in altro modo piuttosto che essere costretti a pagarsi un'assicurazione sanitaria.
Mi sembra un po' troppo ottimista come prospettiva. Inoltre, si parla del cibo come prodotto fornito oggi a miliardi di persone dal libero mercato: considerando che sono 2 miliardi le persone che soffrono la fame, l'esempio non è esattamente dei più calzanti
Infatti è una ideologia che può pericolosamente mantenere lo status quo, ovvero lo status dei più potenti, senza che ci sia qualcuno a controllarli e ridistribuire, come l'anarchia vuole. Aggiungerei, il cibo non lo produce il libero mercato , ma gli agricoltori, i lavoratori, tant'è che le cooperative esistono.
@@scolapastajoeilpittore2974 l'anarchia non esiste (il tempo dei neanderthal è finito da un pezzo...).. il tizio del video è un capitalista normale.....
Prima di sviluppare una teoria politica, bisogna capire qual è il sostrato morale da cui parte la riflessione. E' molto calzante l'esempio del cibo, perché mostra a quale bassezza ci stiamo muovendo con queste teorie. Nel video, l'unico obiettivo considerato di una buona politica alimentare è quello di 'dare da mangiare'. Non ci si chiede nemmeno: senza un controllo pubblico adeguato che cosa ci farebbe mangiare il libero mercato, lasciato senza freni? Correggo la domanda: siccome abbiamo già una politica alimentare svenduta agli interessi privati, che cosa ci sta facendo mangiare il libero mercato, che cosa ci farà mangiare nei prossimi anni? L'esempio quindi è proprio calzante, perché mostra indirettamente la falla basilare di tanto pensiero della modernità che il capitalismo anarchico ha il pregio di portare all'estremo: i valori morali su cui ci si basa qui non sono quelli, difficili e stratificati, della vita umana considerata nella sua interezza (il che richiederebbe una conoscenza paziente e approfondita della nostra natura), ma quelli di una stupida e volgare ''filosofia del buon senso'' che è in realtà nient'altro e niente di più che la semplice logica del bruto possesso. Se siamo giunti all'epoca in cui l'essere umano dice di sé stesso con convinzione di essere niente più che un ramo storto (come se l'imperfezione umana fosse stata scoperta oggi), e qui ferma la propria analisi, allora questo è il segnale chiaro che siamo agli sgoccioli della nostra civiltà.
Mi sono avvicinato da poco alle tematiche libertarie e vorrei fare alcune domande, premesso che il libero mercato è sicuramente il modo più efficiente per la crescita e l'allocazione delle risorse, questo non porta con se un evitabile tradeoff ovvero quello della centralizzazione? Mi spiego meglio, ammettiamo che ospedali e scuole siano lasciate al libero mercato, ovviamente chi vive in grandi città vedrà una concorrenza molto accesa che avrebbe come conseguenza servizi migliori a prezzi che il mercato riterrà adeguati a quello che viene offerto, dall'altro lato chi vive in periferia o cmq fuori dalle grandi città (campagna, montagna ecc) potrebbe vedersi inevitabilmente costretto a trasferirsi perchè appunto il mercato ritiene che in quei posti il rapporto costi benefici di realizzare scuole ed ospedali ecc, non sia economicamente sostenibile, questo quindi porterebbe a lungo andare ad una centralizzazione della popolazione nelle grandi città, e questo sarebbe un circolo vizioso più persone si spostano dalla periferia al centro meno inventivi ci saranno per il mercato di portare servizi in periferia ecc ecc... Lo dico perchè chiaramente io vivendo in montagna questa cosa la vivo sulla mia pelle, prendiamo per esempio i servizi di telecomunicazioni che sono lasciati al libero mercato, nelle grandi città la fibra ottica è arrivata ad inizi anni 2000 (2003 Milano se non sbaglio), qui in montagna abbiamo aimeh ancora delle connessioni pessime con adsl lente o molto lente (in base alle località) solo dal 2017 la Provincia di TN ha obbligato gli operatori telefonici che vogliono portare la fibra nelle grandi città del trentino (aree nere), di portare i medesimi servizi anche nelle aree bianche (a fallimento di mercato), sono perfettamente consapevole che questo è un male per il mercato in quanto i costi per portare la connessione in queste aree verrà socializzato sulle spalle delle altre persone, ma dall'altro lato permette alle persone che vivono in aree disagiate di poter vivere una vita dignitosa potendo usufruire di servizi paritari senza dover per forza di cose a lungo andare portarli a trasferirsi in agglomerati urbani sempre più grandi. Altro esempio quello dell'ospedale, in questi ultimi anni qui in valle (Val di Fiemme) c'è stato un acceso dibattito sulla chiusura del punto nascite dell'ospedale di Fiemme (interamente costruito con i soldi della privata magnifica comunità di fiemme a fine anni 50), in quanto ritenuto non sostenibile economicamente visto che non raggiungeva i parametri minimi di nascite annuali dettate dal ministero della salute, questo ha portato ad una chiusura temporanea (per 2 anni) del punto nascite, con conseguente spostamento dei parti all'ospedale di Trento (già sottodimensionato), se questo non è un grosso problema nei mesi belli, è invece un enorme problema nei mesi invernali dove copiose nevicate o il freddo non permettono di trasferire le gestanti in tempi brevi (con ambulanza o in elicottero) all'ospedale di Trento, e dopo numerose proteste e qualche parto avvenuto sulla via per Trento direttamente in ambulanza, si è deciso di ripristinare il punto nascite che serve per altro 3 vallate (val di fassa, fiemme e cembra), anche qui sono perfettamente consapevole che questo è uno spreco di risorse e lato economico è assolutamente costoso, ma anche qui ne va della sicurezza delle persone. Quindi sono un po' combattuto, da una parte il libero mercato è sicuramente la soluzione più logica e razionale per produrre più ricchezza e miglior tenore di vita, dall'altra però questo porta con se una inevitabile centralizzazione, ditemi se sbaglio o se mi sfugge qualcosa? Grazie a chi vorrà rispondere.
@@esmamey77 non sta parlando di mele, qui parla di servizi essenziali come sanità e istruzione, dico solo che sono convinto che il mercato libero sia razionalmente il modo migliore per evitare gli sprechi, ma dico anche che inevitabilmente porta con se un tradoff ovvero quello della centralizzazione, che in questo caso vuol dire un incentivo per la popolazione a spostarsi dalle periferie (dove i servizi sono più costosi e meno efficenti) verso le città, e questo a mio avviso non è un bene, credo che una filosofia minorchista in questo caso dove lo stato entra in gioco in minima parte per garantire che tutti i servizi essenziali siano disponibili nel territorio sia una via più equilibrata, poi posso sbagliarmi, come detto sono qui per imparare vorrei raccogliere altri pareri, ma non mi pare ne siano arrivati molti...
@Filippo Gianburrasca A scapito dei lavoratori o dei consumatori, scegli te. Tutti quei soldi che il padrone di un'azienda si mette in tasca potrebbero esseri usati o per dare dei bonus ai lavoratori (coloro che effettivamente producono il bene o il servizio) oppure per abbassare i prezzi di beni e servizi. Se poi l'azienda deve essere a scopo di profitto allora è meglio che sia pubblica, così i soldi vanno nelle casse dello stato a beneficio della collettività e non a beneficio di pochi con la pancia piena.
@@shay4290 No, sono i lavoratori che si guadagnano i soldi: sono loro che lavorano per produrre il bene o il servizio. Il capitalista semplicemente ruba.
L'anarcocapitalismo è Cyberpunk 2077: aziende tanto grandi da essere potenti come nazioni, senza la minima regolamentazione, che sfruttano le persone (e la maggior parte di loro vivrà in povertà o sul limite); oltre a ciò, ovviamente, ci sarebbero solamente ospedali privati (e basta vedere gli stati uniti per capire che disastro sarebbe per chi è malato), ma più in generale qualsiasi cosa sarebbe a pagamento, e dato che i cittadini non potrebbero scegliere tra stato e aziende, le aziende, anche in competizione, farebbero dei trust per far sì che la gente debba pagare ciò che loro vogliono, perché tanto non hanno alternative.
Totalmente inaccurato. LDJ introdusse Medicare e Medicaid negli USA nel 1964 che conseguentemente vennero espansi un decennio fa con il programma Obamacare. Se non sai di cosa sto parlando vuol dire che non hai la minima idea di come funzioni la sanità nazionale in America, quindi evita di dinsiformare l'utente medio italiano che è già abbastanza influenzato e manipolato da altre mille fonti. Inoltre, sembrerebbe che hai visto troppo Mad Max e giocato troppo a Cyberpunk 2077 da quel che si evince nel tuo commento, e no questo non è un complimento poiché non c'è alcuna teoria economica ti supporti l'affermazione: pura speculazione, anzi mi oso dire finzione Hollywoodiana. L'idea dietro all'anarco-capitalismo è quella di spingere verso l'abolizione dello stato, l'individualismo e la riduzione della coercizione. Assumendodoti le tue responsabilità di libero individuo prendi intero controllo delle tue finanze personali, ergo decision making in generale, permettendoti così di avere più soldi in tasca per allocare meglio i capitali verso i beni e servizi di cui hai più bisogno nel tuo presente Stato d'Affari e quindi massimizzare l'efficienza utilitaria. All'età di 18-23 (per fare un esempio) difficilmente hai bisogno della sanità... Salvo imprevisti! Cosa vuol dire? Scommetti su te stesso che hai probabilità alte di sopravvivenza e risparmia il denaro affinché hai più denaro in tasca per poter avere più opportunità nel libero mercato di capitalizzare e far prosperare il resto della società (che a questo punto non è altro che collettivismo decentralizzato e naturale, senza pianificazione centrale). Non abbiamo bisogno di tutti i servizi in tutti i momenti, tanto meno abbiamo l'obbligo di preoccuparci del prossimo se il prossimo non contribuisce paritariamente (appunto matematicamente impossibile, altrimenti non esisterebbe questo genere di programma). Capisco il sentimentalismo, ma l'emotività va calmata con una giusta dose di azioni di beneficenza la quale gioca un ruolo molto importante nella vita quotidiana degli esseri umani e non solo nel capitalismo, per aiutare i più bisognosi (es. persone nate con terribili disabilità). Inoltre, per chi risponde dicendo che il capitalismo è disumano contro rispondo dicendo che il capitalismo ti offre l'opzione di morire di fame senza lavorare, mentre il socialismo non offre opzioni, ti obbliga a morire di fame mentre lavori. Ricordiamoci che alla base del capitalismo c'è lo scambio volontario: nessuno ti punta la pistola sulla tempia durante assunzione lavorativa o acquisiti di beni e servizi. Rifletteteci su e pensate a tutti quegli istanti di coercizione e dominazione che avete sperimentato nell'attuale società e probabilmente giungerete alla conclusione che spesso è volentieri lo Stato n'è uno dei più importanti artificieri. Richiede una dura e profonda riflessione :)
Basta vedere le percentuali di povertà nei paesi più o meno socialmente ed economicamente liberi (dallo Stato) per capire quali idee hanno un impatto effettivo sulle fasce più povere della società, fra l'altro.
@@massimotronci9389nel mio libro di filosofia di 5ª a Smith è dedicata una sola pagina, mentre a Rousseau e altri socialisti sono riservate più di 50-60 pagine. in tutto questo di Bastiat neanche l’ombra
Persone che sostengono questo movimento meritano la lapidazione, seriamente. La definizione stessa di anarco-capitalismo è una contraddizione priva di alcun significato: l'anarchia sostiene una società "orizzontale", senza gerarchie, dove la cooperazione è il primo principio. Nel capitalismo invece abbiamo a che fare con un modello che già di suo impone delle gerachie, ossia la divisione tra lavoratore e imprenditore, e il principio stesso del capitalismo è proprio la competizione, molto diversa dalla cooperazione indispensabile per realizzare un modello simile. Cioè a sto punto creo un movimento chiamato nazi-marxismo, tanto il discorso è quello. Povera umanità... Mi sono concentrato solo sulla definizione della parola Anarco-capitalismo, non mi dilungo oltre andando a parlare di tutte le fallace logiche che comporterebbe un simile modello politico, perché non ho tutto il giorno detto sinceramente.
Nazismo e Marxismo si basano entrambi su teorie para-scientifiche, quindi sono due cugini. Io non credo a nessuno, non ho una fede... se non dei dati. E i dati parlano chiaro: la ricchezza media dei cittadini cresce nei paesi più liberali e decresce nei paesi meno liberali. Vivo in bulgaria e la vita è più facile per tutti da quando il paese ha riadottato il libero mercato, passando da comunista a capitalista. La mia famiglia scappò in Italia durante il periodo socialista, e le persone morivano di fame. Nessuno era disposto a lavorare dal momento che la paga era uguale per tutti (infatti mancavano i medici). Si, su carta la sanità te la pagava lo stato: ma in realtà OGNI medico si rifiutava di visitarti a meno che non gli si allungava qualche pagnotta o una scatola di cioccolatini che equivalevano ad una settimana senza cibo per noi. Inoltre all'inizio nessuno si impegnava per produrre di più, cosi' lo stato introdusse una legge che diceva che a 20 minuti di ritardo dal lavoro venivi messo in un gulag. Inoltre i membri del partito comunista erano ricchissimi: possedevano ville e appartamenti, mentre ognuno di noi viveva in 3 metri quadrati per persona del nucleo familiare. Eravamo (quasi) tutti uguali.. ugualmente poveri. Scappammo in italia e i miei hanno accumulato abbastanza capitale da poter diventare imprenditori. Ma i miei genitori iniziarono a fiutare di nuovo la stessa aria del socialismo che si insidia.. dunque siamo ritornati in Bulgaria. Qui con tasse al 10% fisse possiamo fare ciò che vogliamo: inseguire i nostri sogni e servire le persone. Spero che questa piccola storia ti sia bastata. Inoltre pensa a questo: nella società di libero mercato, puoi accedere a TUTTI i tipi di cultura che vuoi, puoi anche accedere al libro di marx, "il capitale". Ma nella società socialista/comunista, i libri liberali e soprattutto LE PROVE che la bulgaria era più ricca prima del socialismo VENNERO BRUCIATE IN LUOGHI PUBBLICI, per non far documentare la gente e per non distoglierla dalla propaganda comunista. Sai, è difficile mantenere un'opinione pubblica basata sulla subordinazione dello stato... senza una propaganda costante e una pistola alla testa.
@@telomettotittettori8218 Ma sei un troll? Vabbè, vedendo che esistono veramente sostenitori dell'anarco-capitalismo, è molto probabile che tu sia serio... Ti ritieni un sostenitore dei dati? E che mi dici della patria del liberismo, gli Stati Uniti d'America, luogo dove la classe povera e la classe ricca sono letteralmente separati da un abisso, con da una parte imprenditori possessori di monopoli economici, e dall'altra ghetti di neri dove vivono nelle condizioni del terzo mondo... bella sta classe media! Io non ho mai detto di supportare il comunismo estremista totalitarista (altrimenti non ci vedrei il motivo di tale commento così improntanto sulla storia del tuo paese), ma in generale gli estremismi sono un male nello spettro politico, sia di destra che di sinistra. Il motivo per cui all'albania ha giovato molto dalla liberizzazione del paese, è molto probabilmente da ricercare nella storia del regime precedente, che ha ormai per troppo tempo tappato l'economia, e insomma, ci voleva un po' di aria fresca per controbilanciare questa palese mancanza. Tuttavia paesi come la Germania, la Svizzera, la Finlandia, La Danimarca ed ecc... hanno saputo bilanciare il liberismo più sfrenato, con una bella dose di welfare, norme socialiste e democrazia, al contrario dell'USA, ed infatti sono questi i paesi dove VERAMENTE la classe media esiste. Se dovessi scegliere tra l'anarco capitalismo, ed un comunismo totalitarista come quello di Stalin o della Cina, beh, faccio prima a spararmi letteralmente. E comunque non so se l'hai notato, ma con questo commento non hai dimostrato nulla, e per difendere l'anarco capitalismo, dovresti smentire tutta la storia dietro il fallimento dello stato liberale (vedi per esempio la questione dell'uguaglianza sostanziale e fattuale) e della caduta della mano invisibile Smithiana che già a mala pena sapeva gestire un modello dove il capitalismo era un minimo accompagnato dallo stato(l'uguaglianza formale era tutelata dal diritto naturale del capitalismo proprio dallo stato), figurati l'anarcocapitalismo... Già oggi la distribuzione delle ricchezze si sta concentrando sempre di più nelle mani di pochi, e soprattutto col covid questo processo ha subito uns esponenziale accelerazione, nonostante le continue tassazioni imposte dalle varie istituzioni mondiali, figurati un mondo senza quelle tasse necessarie... si rientrerebbe in un vero e proprio regime totalitarista E comunque quell'intervento fatto sul marxismo e nazismo, onestamente non he ho capito il senso
@@telomettotittettori8218 ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-KfUG31O0RXM.html Questo e un altro ted talk di cui non ricordo il titolo parlavano proprio degli argomenti da me citati, dacci un'occhiata
@@salemdapiccolo6374 non ho mai detto di sostenere l'anarco-capitalismo. Personalmente lenso che lo stato deve garantire la non-formazioni di mono e oligopoli e delle libertà personali fra persone. Ritengo inoltre che l'anarco-capitalismo sia un sistema simil-mafioso, dove nessuno garantisce a nessuno il diritto alla vita e alla libertà personali. Sono contro l'idea di comunismo e socialismo in generale per i racconti della mia famiglia, per le mie esperienze personali e per l'effetto che hanno (sempre) avuto sui paesi e sul mio amato paese. Nient'altro. Ho visto il video. Lei racconta la storia di una donna che non riesce a guadagnare di più di 18 dollari all'ora. È una storia di vita... ...e anche io te ne ho raccontata una. La differenza è che sotto il socialismo, (quasi) tutti sono POVERI. Si andava avanti di stenti. Non c'era la ricchezza che si è creata oggi.
@@telomettotittettori8218 Guarda ti posso dire che ci stanno tante variazioni e sfumature di socialismo e comunismo, quindi ti consiglio di non lasciarti trasportare solamente dai racconti dei tuoi parenti, ma di farti un'idea più completa della realtà che ti circonda, e capire che il comunismo può essere malvagio, ma non per forza Per esempio nella repubblica di Cuba, che si definisce socialista (anche se altri la definiscono communista) la popolazione non è di certo morta di fame mentre la Cina, che si definisce comunista (la variazione di Shaolin), segue tutt'altra piega
Pensiamo ai treni. Come sarebbe possibile costruire un sistema funzionante se tutti facessero treni e rotaie con misure diverse? Varie aziende potrebbero organizzarsi, ok, ma ciò le farebbe avere un monopolio pressoché indistruttibile, ovvero la negazione del libero mercato, che potrebbe essere paragonato allo stato che tanto odiate.
Qwerty 64 Immaginando che sia attiva in un certo territorio un azienda ferroviaria, no? Per qualsiasi ragione, come ipotizzi tu, anche se non avrebbe senso, vuole adottare una propria misura di rotaie, tutto ciò che dovrebbe fare è fare costruire i suoi treni su misura per le sue rotaie, che andrebbero bene per tutto il loro sistema ferroviario. Un’ altra azienda potrebbe avere la sua misura eccetera eccetera. Se ciò accadesse non sarebbe affatto un problema, dato che le rotaie sarebbero possedute dalle stesse aziende e non si mischierebbero tra di loro. Ciò detto in ogni caso non vedo perché debba essere necessario per le aziende organizzarsi ed adottare una misura standard obbligatoria, dato che dovrebbero pagare di più per avere una misura alternativa, ed adottare treni su misura, attrezzature su misura ecc. E preferirebbero adottere qualunque sia la misura più comune.
No, ci sono già oggi molte organizzazioni private di standardizzazione. Ci sono anche molti consorzi tecnologici di diverse aziende che competono sul mercato. Non sarebbe un problema.
non deve per forza essere che tutti quanti producono e creano tutto quanto. per infrastrutture cosi grandi e importanti puo essere che la situazione non sia diversa da quella attuale, ma sempre gestita privatamente e non dallo stato. Sarebbe comunque meglio
Non ho verificato le fonti, ma al minuto 4:20, qui ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-EJLagD6CZN0.html , sembra che in passato in una situazione di libero mercato le società dei diversi stati si mettessero d'accordo senza uso di violenza.
Non sono assolutamente liberale nè libertario ma mi piacerebbe comunque leggere qualcosa riguardo questo filone del libertarianismo, sicuramente lo troverei più interessante del "sovranismo" italiano, anche se mi sembra qualcosa di irrealizzabile e sicuramente in contrasto con il sistema democratico (che specifico io non condivido).
@Leonardofaccoeditore Grazie mille, ero già interessato a leggere il libro di Hans Hermann Hoppe sulla democrazia e il rapporto da sempre controverso nel mondo anglosassone tra conservatorismo classico/tradizionalista e liberalismo/libertarianismo.
Milton Friedman per un anarco-capitalista è un socialista. Se uno dopo aver letto Milton è aperto alle idee liberali, suggerisco "The machinery of freedom", di David Friedman, figlio di Milton, che introduce l'anarco-capitalismo come una situazione di massima efficienza ed estensione dei mercati. Per argomentazioni di tipo più morale c'è "For a New Liberty: The Libertarian Manifesto" di Murray Rothbard.
A me piace il pensiero liberale classico, questa mi sembra robetta inutile, senza alcun tipo di pragmatismo, mai applicata e che al di là del gli individui liberi possono fare tutto, non dice niente e non spiega nulla di concreto. Si tratta di una filosofia analoga a quella del marxismo classico, apprezzabile per chi vuole sentirsi dire certe cose ma nulla di nulla, l'ovvietà istituzionalizzata a pensiero critico. Mi sembra un video completamente inutile e che non dà alcuna informazione e spunto, peggio del marxismo che almeno seppur mai applicato o laddove tentato ha prodotto robaccia, posto che fosse vero marxismo ma non entro in questo, ha avuto il pregio di provare a spiegare qualcosa, senza riuscirci. Questa è pura fuffa tipo quella degli antimaterialisti severiniani, che forse neppure Severino avrebbe voluto
esilvio keci non si agiti in tal modo. Sia un filo più tollerante. Anche con il Che sono morte un sacco di persone ma il fatto che Lei ce lo sbatte in faccia non ci ha fatto saltare dalla sedia.
c'è una leggera differenza tra il cibo e la scuola: per quanto riguarda il cibo, a parte il fatto che non deve essere velenoso o tossico, ogni alimento va bene, fatta eccezione per le allergie che ogni individuo dovrebbe conoscere, le proprie allergie, e per il bilanciamento nutrizionale, cosa che ci si aspetta che uno faccia, tenendo alla propria salute...per quanto riguarda l'informazione...la scienza non è opinabile, se dessimo ad ognuno la facoltà di insegnare quello che vuole, avremmo medici pericolosamente ignoranti, o omeopati, medici tradizionali cinesi, tutta una serie di individui che sarebbero pericolosi per la popolazione, oltre a insegnare inesattezze. è impensabile ad esempio che nel 21esimo secolo qualcuno possa essere libero di insegnare che so, che la terra è piatta, o che l'olocausto non è mai avvenuto...
che lo stato vuole il bene delle persone, che votare un politico che gestisce i tuoi soldi senza conoscere i tuoi bisogni, che stampare denaro sia normale, che andrà tutto bene, che le tasse siano per il bene comune e tante altre cose stupide e pericolose che per fortuna non crediamo affatto!
O libero di non spiegare bene chi è stato Rothbard, che ad un certo punto vide nel leader del KU KLUX KLAN un valido alleato per sconfiggere l'élite. Certo uno può scegliere ma prima deve informarsi bene.
1. Nessun imprenditore e o capitalista guadagna una lira dai consumatori se avvelenassero e uccidessero i propri consumatori, perché questo creerebbe non inefficienza di mercato bensì fallimento di mercato. Chiunque l'abbia fatto è andato fuori business: chiunque sia ancora ancora in gioco sfrutta capitalismo clientelare per ottenere protezione dal governo e dunque creare un monopolio artificiale. 2. È pazzesco pensare che nel 21esimo secolo la libertà di parola e d'espressione siano concetti così arretrati. Il libero mercato nasce nel preciso istante in cui l'essere umano riesce a pensare, dopodiché parla e crea lingue che competono l'una con l'altra con lo scopo involontario di innovare, sviluppare e costruire. Si, in sostanza, sto dicendo che la libera comunicazione ci ha regalato educazione ed istruzione. Questa libertà ha creato professioni senza licenze che hanno mandato avanti la civiltà umana per dozzine di migliaia di anni. Nel villaggio delle montagne albanesi da cui provengo io, sia prima che dopo il comunismo, abbiamo sempre avuto dottori che non sono mai andati all'università perché non esistevano università (e tuttora lì non esistono). Chi sono questi dottori e come si curano le persone? Padri che insegnano l'arte della medicina ai propri figli, di generazione in generazione, grazie alla libertà da loro offertasi dagli altri membri della comunità. Sicuro di aver letto cos'ho scritto? Concessa libertà. Ahimè, la libertà una proprietà così rara da trovare in natura, purtroppo un vero e proprio privilegio come ribadiva il premio Nobel in economia Milton Friedman. Felice di essere nato in una famiglia di libertari, filo anarco-capitalisti, durante l'era di Enver Hoxha. Ciao!
Non ne VALE la pena Sî,se non sei capace di difenderti. Comunque non temere... qualcuno che ti farà credito ci sarà. Toglimi una curiosità se possibile. Se domani uno ti dovesse menare in un vicolo buio, senza testimoni; come risolveresti la questione senza difenderti o spendere un soldo?
in una società ancap, non penso esisterebbe la povertà, se non per libera scelta. I soldi non sarebbero in mano a enti centrali, ma solo ed esclusivamente alle persone. La criminalità sarebbe anche inferiore, visto che la maggior parte delle volte è dovuta a condizioni di vita pessime conseguenza dello stato stesso
Non so ancora se mi hai convinto o no... Sicuramente interessante, molto più sensato del anarco-socialismo di Bakunin (mi è simpatico ma è fuori dal mondo). Uno spunto di riflessione
@@il_comunista_ciociaro Non sono anarchico, non sono neanche di sinistra, ho letto per curiosità "stato e anarchia", Bakunin parla espressamente di una forma di autogoverno socialista e di un esercito organizzato per la sua realizzazione... Il tutto senza lo stato... Ma... Al di là della simpatia che la figura del perdente romantico può suscitare si può credere seriamente possibile una cosa del genere? Bakunin poi è il pensatore anarchico più famoso ma non fu l'unico, ne il primo. Non credo sia credibile (o auspicabile) neanche l'anarco-capitalismo, mi pare solo un po' meno inverosimile.
@@saurofosbizic1499 Bakunin voleva raggiungere direttamente l'anarchia poiché vedeva nello stato (anche socialista) uno strumento borghese che crea differenze Sociali tra le persone. Ovviamente Bakunin non è l'unico pensatore anarchico ma è uno dei principali, come ho detto anche io. Sicuramente l'anarco capitalismo non è auspicabile nemmeno un obbiettivo nobile a mio avviso. Secondo me l'anarco-socialismo/anarco-comunismo è più auspicabile, pensando anche al fatto che l'unico stato anarchico (la makhnoviscina) era anarco-comunista e a mio avviso era anche gestito molto bene, peccato che crollò a causa della stessa URSS
@@saurofosbizic1499 ti consiglio "La conquista del pane" di Pëtr Kropotkin, un ottimo filosofo anarco-comunista russo. Lo preferisco a Bakunin, e forse anche a Malatesta.
@Leonardofaccoeditore Quindi per poter utilizzare una strada o una qualsiasi infrastruttura, che a quanto pare saranno logicamente private, sarà necessario pagare o chiedere il permesso al signor proprietario di turno? Altro che feudalesimo, perdonami ma come si fa sostenere una teoria politica così demenziale?
@@magicadrian5879 sai che senza lo stato non devi pagare nessuna tassa e che un quarto di ciò che guadagni se lo prende lo stato per pagare persone che si occupano di fare le strade su cui cammini,cioé paghi ma non in maniera diretta,anche quando compri una mela e ti fanno uno scontrino stai pagando sanità pubblica, istruzione, manutenzione e così via.
Si ma il cibo me lo posso produrre da solo o procurare da solo, un operazione chirurgica no. Un concerto di musica no. Visitare un museo no. O facciamo pagare tutti questi servizi per quanto valgono, che senza l aiuto dello stato costerebbero migliaia di euro ciascuno
Il capitalismo laissez-faire aumenta la qualità dei prodotti e servizi mentre ne riduce i costi. Quello che stai dicendo tu è pura propaganda di sinistra creata proprio dai governi per mantenere il loro potere egemonico / monopolio artificiale. Non credi ad uno sconosciuto come me? Credi ad Adam Smith e alla sua nota lettura "The Wealth of Nations" da cui i padri fondatori degli Stati Uniti d'America si sono ispirati nel 1776.
@@mikehoot3978 Voler un ente che garantisca i diritti fondamentali dell'individuo non vuol dire essere uno slave, vuol dire voler evitare proprio che accada
@@mikehoot3978 Beh spiacente, non solo lo può fare, ma lo ha già fatto. Sono gli stati ad aver regolamentato quei diritti fondamentali che noi oggi diamo per scontati, sono gli stati ad aver sviluppato reti internazionali di collaborazione e di organizzazioni internazionali che cercano di tutelarli e sono sempre gli stati che a livello nazionale svolgono lo stesso lavoro. Poi si può ragionare sull'efficienza con il quale fanno ciò o discutere su decadimenti dello stato che hanno portato a guerre o ovvietà simili, ma ciò non toglie che questo è.
@@Tyler-ee8jj Solo che non ha regolato nulla. Le Costituzioni sono testi che dovevano limitare i governi. In pratica questo non funziona perché il potere è per natura illimitato, ma va sempre per qualcosa di più. Gli Stati hanno ucciso, rubato, commesso frodi. Dietro ogni genocidio c'è sempre stato un governo. Guarda la storia del XX secolo, è molto chiara.
Guardate, avevo dei dubbi su di voi; pensavo che tutto sommato, a parte questo antisocialismo ridicolo, aveste anche delle posizioni sensate; vi ringrazio perché adesso o capito se considerarvi un minimo affidabili (no)
Evidentemente perché sei un socialista a cui piace lo status quo. Hai guardato 5 minuti introduttivi all'AnCap e pensi di aver tratto le giuste conclusioni. Sicuramente ti prenderemo sul serio.
@@doch.s.2028 stai di nuovo ponendo la domanda sbagliata. Scusa se sono enigmatico ma è quel che è: non esiste "in generale" in economia, e sebbene io capisca in parte la tua domanda, non capisco le tue intenzioni in economia da un punto di vista filosofico ed esistenziale, siccome Noi individui siamo tutti diversi e con diversi obbiettivi e prospettive di vita. Ti consiglio di leggerti un po' di Ludwig von Mises e Murray N. Rothbard. P.S. l'ancap non è mai stato messo in pratica e quindi qualsiasi teoria dell'opposizione anti laissez-faire rimane poco rilevante (se non irrilevante) in termini pratici. Non c'è modo di dimostrare che il capitalismo laissez-faire e relativo libero mercato non possa funzionare senza sperimentarlo al di fuori dell'ERE (teorico) economico.
