Chiacchiere intorno a libri, lettura e lettori #1 

Ciao Selvaggia ❤ Video molto stimolante ed interessante. Dico brevemente la mia, secondo la mia esperienza di lettrice 65enne che legge da quando ha imparato a farlo. 1) centellinare. Per me è un no assoluto, per gli stessi motivi che tu esprimi. Io leggo un libro alla volta, mi ci immergo se mi piace e lo finisco in tempi brevi, secondo il tempo che in quel periodo posso dedicare alla lettura, ma comunque abbastanza ristretti. Centellinare per me significa poco interesse (in questo caso mollo proprio), non maggiore comprensione. 2) contestualizzare. Sì. Non occorre essere laureati in storia, a volte la contestualizzazione viene da sé procedendo con la lettura. 3) snobismo letterario. Faccio la snob dicendo che io la recherche l'ho letta a 16 anni, così come i miserabili, delitto e castigo e l'Ulisse😂. Intendo dire che per la me di allora, che non faceva distinzioni tra alta letteratura e intrattenimento, era intrattenimento, altrimenti li avrei mollati😂 4) trigger warning. Per la mia generazione non esiste. Capisco che debba esistere per voi che parlate pubblicamente vista l'epoca in cui viviamo e io stessa, se mi trovo a consigliare un libro a conoscenti o amici, qualche volta "metto in guardia" se so che qualcuno è particolarmente impressionable o sensibile ad alcuni temi. Per me leggere è sempre stato e continua ad essere esclusivamente un piacere, senza distinguere e catalogare, perciò diffido un po' di tutto ciò che vuole mandare messaggi o nsegnare qualcosa. 5) pregiudizi. Sono inevitabili, anche cercando di tenere la mente sgombra, ma diciamo che l'età e l'esperienza mi rendono un po' disillusa e poco influenzabile. Grazie per questi contenuti mai banali espressi con competenza ed umiltà. Ti abbraccio. Anne

Leggo libri dolorosi,di vite coraggiose,intensi etc... per imparare a trovare il coraggio di sopravvivere dopo che il mio adorato figlio è volato in cielo tre anni fa.Sembra assurdo lo so,è come una consolazione verso vite che hanno sofferto più o in modo simile alla mia..Baci Selvaggia e grazie❤

Che ventata di ossigeno 🥰 Mi piace pensare che la letteratura non serve a nulla perché non è serva di nulla e soprattutto leggere non ci rende migliori, non ci perfeziona, non è la formula magica per il miglioramento dell’essere. Magari fosse così semplice, altrimenti gli psichiatri diventerebbero librai, invece no! 🤭 Aspetto le prossime puntate ✈️ Un abbraccio fortissimo ❤

Ciao a tutti. Che bella idea!! Mi sento un po' un pesce fuor d'acqua però... è tutto così intelligente in questo tuo canale e ti adoro!!! Negli ultimi mesi sono passata dal leggere libri impegnativi, che ti fanno sentire intelligente, al leggere e adorare i romcom.. le commedie romantiche o storie sentimentali tipo second chance romances o enemies to lovers considerati frivoli generalmente 😅 Ho quasi 36 anni, e sono insieme a mio marito da quando ne avevo 15. Ho perso (che può essere una fortuna o no) tutta quella parte emotiva di una relazione amorosa. Non sono mai stata lasciata e non ho mai lasciato, non ho mai tradito, non so cosa voglia dire pensare ad un ex fidanzato. Non so cosa si prova durante un divorzio (e non lo voglio sapere) ma sono molto attratta dalle emozioni che mi danno libri sulle relazioni (sono un'inguaribile romantica in fatto di libri e quindi scelgo gli happy endings). Grazie per farmi sentire inclusa 😅

Ciao Selvaggia!! Ma quanto adoro questo tipo di video che stimolano la riflessione e il confronto! Ti dico solo che ho preso appunti per rispondere e temo sarò luuuuunga😅 1) libri da centellinare/divorare: l'esperienza di lettura è davvero personale, ma aggiungerei che lo stesso lettore può impiegare tempi diversi per leggere libri "simili", per esempio: io sono una lettrice tendenzialmente veloce, ho letto Lonsome Dove credo in 5 giorni, eppure le avventure di Cavalier e Clay (mole simile, trama avvincente, personaggi affascinati, periodo storico appassionante, scrittura trascinante e sapiente per entrambi) mi ha richiesto più di un mese intervallando con altro. La trilogia di New York di Auster, libro non esattamente scorrevolissimo, me lo sono mangiato, la strada di Mccarthy mica tanto! Se per il lettore medesimo i tempi cambiano figuriamoci per altre persone. 2) ritengo che contestualizzare i libri nel periodo storico e geografico cui l'autore appartiene sia assolutamente necessario, sia per capire meglio il libro che per comprendere certe scelte narrative: Via col vento, va da sé che sia un romanzo che accetta la schiavitù, la segregazione razziale, ma non l'ho amato meno proprio perché ho contestualizzato (aggiungo poi che mi è parso anche meno razzista di quel che temevo/mi aspettavo) ed è anche il motivo per cui ho trovato insopportabile nell'isola di Arturo non chiamare con il proprio nome l'omosessualità del padre quando nel 1957 sarebbe stato opportuno oltre che vero. In postilla a questo punto rispetto ai creatori di booktube mi permetto di dire che sì, chi fa video dovrebbe studiare perché è logico che io segua solo i canali di chi apprezzo e stimo ma bisognerebbe essere consapevoli della propria autorevolezza: Selvaggia, i tuoi video sono sicuramente di altissima qualità perché non improvvisi: si vede che hai pensato cosa e come dire, che hai teso fili tra volumi, che hai ragionato, e da ciò deriva che i tuoi commenti suscitano sì stima ma anche fiducia. Questa stima è molto ben riposta, soprattutto da parte di chi coglie quanta preparazione ci sia dietro ai tuoi video, ma purtroppo ci sono molti cialtroni che parlano di libri in termini di "bello brutto", spesso sulla scorta di chissà quale criterio, magari con copie omaggio fornite dagli editori, dall'alto di poche, se non pochissime, letture effettuate. Ecco faccio outing a costo di sembrare spocchiosa: chi legge poco non può avere gli strumenti necessari per creare approfondimenti validi, e neppure per dire bello o brutto, al più può dire a me è piaciuto oppure no, ma a quel punto quanto può essere interessante/arricchente un parere del genere? Eppure quei video sui vari social possono spostare opinioni e vendite, soprattutto da parte di chi ha grossi canali e dunque trovo doveroso che, in particolare quei creator, prendano consapevolezza della autorevolezza di.cui sono investiti e studino cosa dire e come dire, possibilmente utilizzando un buon italiano, questo ovviamente in tutti gli ambiti, non solo libri ma, come avrai notato, è questo l'argomento che mi tocca maggiormente 😅

Sulla CONTESTUALIZZAZIONE ci sarebbe un capitolo immenso da scrivere, visto la follia dilagante data dalla "cancellazione culturale". Non è possibile giudicare determinati testi (soprattutto classici e se ambientati nel passato) senza considerare il periodo storico in cui sono nati. E, soprattutto, non andrebbero mai giudicati con l'ottica moderna, spacciata per "nuova sensibilita'.

Grazie per questo splendido video che ha aperto un bel confronto e suscitato riflessioni interessanti!

Io sono convinta che nella lettura, come in tutti gli ambiti della vita, ogni esperienza personale è irreplicabile per altri (perché se no si chiamerebbe personale?) La cosa interessante è poi condividerla e farne patrimonio comune.

Ciao Selvaggia, bravissima, c'era davvero bisogno di un video come questo e l'idea di questa rubrica è semplicemente splendida!

Ciao Selvaggia! Che bella idea! 😍

Cara Selvaggia, concordo su tutto quello che ha detto. Stima ❤

Spunti interessanti e largamente condivisibili! Anche io detesto le generalizzazioni e i giudizi "dogmatici"...l'approccio e i tempi di lettura non sono solo soggettivi ma, a volte e per alcuni,cambiano a seconda del momento e dello stato d'animo. Sono anche pienamente d'accordo sul tuo discorso riguardo lo snobismo e il pregiudizio da entrambe le parti...per fare un esempio non leggo romance non perché li reputi di "serie b", ma per il semplice fatto che mi annoiano! A volte però leggo dei thrilleroni che io stessa definisco "puro svago" quindi è solo un discorso di gusti.

Un'altra cosa che mi piace dei tuoi video è che sono estremamente rilassanti (benché sempre interessanti).

Selvaggia cara ❤. Questo video spinge a tante riflessioni e ben vengano! Ti dico quello che penso io sui vari punti da te esposti: 1.Quanto tempo dedicare ad un libro credo, come hai detto tu, sia una questione strettamente personale. Da lettrice lenta, non faccio distinzione se un libro mi prende oppure no, anzi più un contenuto lo percepisco intenso e pregnante per me, più sento l'esigenza di fermarmi un po', per elaborare, "riprendermi", se così si può dire. Non mi capita mai però, di aspettare settimane o addirittura mesi tra un capitolo ed un altro, perché in quel caso capisco che quel libro non fa proprio per me, e comunque mi sforzo di finirlo. E molte volte, la lettura "tutta d'un fiato", la faccio proprio con questo tipo di libri, come a togliermeli presto davanti, proprio perché non mi comunicano nulla di così complesso o forte da aver bisogno di pause; 2. Capire il periodo storico e l'ambientazione di un libro per me è importantissimo! Ma mi bastano poche indispensabili nozioni, proprio perché "leggere" per me non deve mai essere sinonimo di "studiare"; 3.Per me le parole "pregiudizio" e "snobismo " sono bandite in ogni ambito della mia vita. Sono cresciuta con i fumetti di Topolino e mi hanno insegnato più loro che alcuni libri scolastici, per dire...... 4.I trigger warning non fanno parte della mia epoca e del mio essere lettrice. Ho avuto difficoltà anche a scriverli e questo dice tutto 😅 5.Da un libro mi aspetto sempre qualcosa di buono. Soprattutto se una persona che stimo molto ne parla bene, o se magari ho visto un film da cui è tratto e mi è piaciuto tanto. In genere, la mia selettività nelle letture, non mi fa avere grosse delusioni. Ma se qualche volta è capitato, non ho mai considerato la lettura di un libro "tempo perso". Semplicemente, si passa ad un altro e il libro che mi ha delusa lo regalo o lo rivendo, sperando che qualcuno possa apprezzarlo più di me. Grazie ancora per questi stimoli 🙏❤️

Grazie mille Selvaggia, davvero interessante questo tipo di video. Diciamo che le tue parole mi hanno in qualche modo consolato 😅 Amo leggere e leggo di tutto perché secondo il momento mi oriento verso una lettura piuttosto che un'altra. Il tempo di lettura è veramente soggettivo...se un libro piace... piace! e non vedo l'ora di finirlo magari perdendo il pullman come è capitato a te 😅 A presto ❤

Grazie Selvaggia, molto interessante questa chiacchierata. È strano e assurdo prendere coscienza del fatto che un'attività, che dovrebbe aprire la mente, come la lettura, venga da certuni usata per creare gabbie mentali...un controsenso!!! A quanto pare esistono lettori "problematici" (uso un eufemismo) che si creano problemi, ma che sopratutto li creano ad altri, giudicandoli!! Ognuno legge ciò che vuole, come vuole, quando e quanto vuole eccetera eccetera eccetera. Ci sarebbe molto da dire su ogni argomento da te trattato. Mi soffermo anche sulle considerazioni che hai fatto riguardo i booktubers.A parer mio, ma te l'ho già scritto in un altro video, siete a tutti gli effetti i nuovi intellettuali. È un modo nuovo, diverso di stimolare il prossimo a far buon uso dell'intelletto. Senza ovviamente nulla togliere agli accademici, però viene da chiedersi: dove sono quelli? Perché stanno sempre arroccati? Forse i booktubers non saranno titolati, non saranno, va bene, critici letterari...ma gli intellettuali titolati dove stanno? Perché non escono talvolta dalle aule universitarie per rivolgersi e stimolare i comuni lettori come me che non ho nessun'altra pretesa, leggendo libri, se non quella di entrare ogni volta in mondi a me sconosciuti, trascorrendo il mio tempo libero in un'attività che mi soddisfa? E penso sia questo per la maggior parte dei comuni lettori. Voi viceversa siete un grande stimolo. Seguo te Selvaggia in particolare, ma devo dire che, ogni youtuber, a proprio modo, mi dà qualcosa che mi seve come tesoro, come stimolo. Vi apprezzo e stimo ed è sempre un piacere sentir parlare di libri. Una buona serata e...adesso inizio a leggere!!!

💛👏👏

Quando il sentire ti anima la tua mente diventa una spada luminosa o una scopa fatata - scegli la similitudine che preferisci 😅-che fa piazza pulita di quelle banalità silenziose, di quei luoghi comuni spacciati per saggezza o quelle false verità diventate non si sa come intoccabili, che intorbidano menti e cuori, non solo in relazione alla lettura ovviamente. Tutto ciò di cui parli può essere facilmente trasposto su altri piani o in altri ambiti. A terreno sgombro è possibile provare a ristabilire dei criteri sani. Siamo tutti così perfettibili, per fortuna... perché imperfetti... In fervente attesa delle prossime puntate... UNICA, un caro abbraccio

Wow , ben detto e presentato ,quanta correttezza sensibilità è generosità giace in te, e nelle tue parole, sono d'accordissimo con tutti i 5 punti. A mio umile parere, e la come sono fatta io del " trigger warning " penso in modo positivo, meglio ha sapere prima di che cosa si tratta. Non per ultimo sottolineo le ultime tue parole : Educazione e buon senso deve esistere sempre. Nel tuo modo di pensare , hai qualcosa del prof. Piero Dorfles che mi piace tantissimo. Grazie mille.

Ciao Selvaggia! Sono d'accordo con tutto quello che hai detto, io qui seguo tanti canali diversi proprio perché mi piace variare! Da quelli che sono più di intrattenimento a quelli più approfonditi 📚 per quanto riguarda il discorso "si legge velocemente/lentamente" questo capita di dirlo anche a me in base alla mia esperienza, a volte lo si dice anche rispetto ai "mattoni" che a molte persone spaventano per la mole cioè solo per l'apparenza..😊 poi ovviamente ognuno farà la propria esperienza di lettura! Grazie per queste riflessioni 🌸

Adoro la lettura e credo di riuscire facilmente ad essere libera da qualsiasi pregiudizio in particolare proprio su di essa. Perché amare significa appunto non avere pregiudizi. Un abbraccio ❤

Che video intelligente! I tuoi lo sono sempre ma questo mi è piaciuto particolarmente. Difficilmente ho centellinato un libro (mi viene difficile pure col vino), quindi è impossibile che io lo abbia suggerito, al massimo posso aver detto di qualche libro che si legge velocemente, non perché si debba, ma perché succede. Della tua lettura di Vita e Destino però più che centellinato mi sembra che te lo sia trascinato... :) io sul,contesto sono abbastanza per il no, personalmente. Mi spiego meglio: non è che me la prendo se leggo in un libro dell'Ottocento che la donna è fatta per sposarsi, allora si pensava così. Ma se trovo la costruzione del contenuto passata di moda come quella de Il circolo Pickwick, contestualizzare mi aiuta magari a capire perché è stato costruito in quel modo, ma non me lo fa apprezzare, mi fa solo pensare che il testo non è sopravvissuto alla prova del tempo (ovviamente parere personale e c'è gente che lo ha adorato e mi viene solo da dire beati loro, in senso positivo). Per gli altri punti concordo totalmente, per il punto delle aspettative ti avrei fatto la ola!

Ciao Selvaggia 😍

Bellissima idea questa tipologia di video! Seguirò come sempre con enorme gioia. Sottoscrivo tutto quello che hai affermato e spero di poter contribuire in anche io in futuro con qualche riflessione. Un saluto enorme 🌹🌹✨

Ciao Selvaggia 🌻 ma che video stimolante! Dunque, quando si dice che chi legge velocemente apprende meno di chi lo fa lentamente è una cosa che vale da Natale a Santo Stefano perché ognuno di noi ha le proprie categorie mentali che gli consentono di capire entro determinati tempi che restano assolutamente e inequivocabilmente seggettivi. Poi, la spocchia di alcune persone che giudicano le altre in base al tipo di libri che leggono mi fa venire le bolle. Anche sul tema dei triggers sono d'accordo con te, soprattutto quando parli dei tempi che viviamo oggi, tuttavia non ti nascondo che per me ci sono rarissimi casi in cui mi rifiuto di affrontare un testo se so che tratta - in maniera preponderante - di un argomento che non mi sento emotivamente in grado di sostenere. Su un un punto però sarei curiosa di conoscere la tua opinione, e cioè se sei d'acconto con l'assunto secondo cui 'questo libro DEVE essere letto assolutamente',ecco io non credo di pensarla proprio in questi termini ma mi piacerebbe tanto che tu argomentassi la tua idea, come solo tu sai fare 🌻 ti abbraccio forte e grazie per i contenuti sempre più preziosi che ci regali ogni volta 😊

Io noto che il mio ritmo di lettura e' piu' o meno sempre uguale, ma ci sono stati casi in cui davvero ho divorato un saggio di 500 pagine in pochissimi giorni per quanto mi stesse piacendo e casi in cui mi sono soffermata volutamente a rileggere passi troppo belli come per esempio in Proust. Ho gia' ordinato diversi libri presentati da lei.

Ciao Selvaggia, bella idea questa tipologia di video. Mi rispecchio in tutto quello che hai detto tranne nel primo punto: per me è esattamente il contrario, se leggo un libro troppo in fretta non lo "assimilo" e non lo ricordo. Che poi, anche il concetto di lettura veloce è del tutto soggettivo.

Ciao Selvaggia! Come sempre non deludi mai: i tuoi spunti sono veramente interessanti e di spessore, oltretutto esposti in un modo favoloso. Veniamo a noi: 1. I tempi di lettura sono veramente personali. Dipendono molto dalla persona ma anche dal momento e non sempre dal tipo di libro. Spesso mi sono accorta che libri con più spessore mi sono entrati dentro di più leggendoli in breve tempo. 2. CONTESTUALIZZAZIONE: Assolutamente occorre capire quando è stato scritto un libro per capirlo meglio. Esempio su tutti VIA COL VENTO non si può giudicare come un libro razzista, occorre capire il periodo storico. Sono però d'accordo con te col fatto che SI LEGGE PER DILETTO e quindi non dobbiamo preparare un esame universitario. 3. SNOBISMO LETTERARIO: Io lo sento molto. Mi sento criticata se leggo romanzi storici o "mattoni" ma anche se leggo un romanzo di intrattenimento come Blackwater...ognuno dovrebbe avere la possibilità di leggere quello che si sente perché in quel periodo un dato libro LO CHIAMA. 4. trigger warning: stiamo un pò partendo per la tangente. Alle medie ho letto Anna Frank ma nessuno mi ha detto che poteva urtare la mia sensibilità. 5. ASPETTATIVA: è un mio grande difetto. Mi faccio aspettative sia negative che positive leggendo resoconti delle case editrici o recensioni...dovrei fare come "insegna" Alice.ascoltare il meno possibile per partire senza preconcetti. Aspetto con trepidazione i prossimi video. GRAZIE MILLE 😘

Buongiorno Selvaggia, praticamente sono una lettrice di letteratura mainstreim, termine che sento per la prima volta da te, con un preferenza per i romanzi d'amore, anche se mi sono avvicinata ai gialli ... Serena giornata a te a sabato 😘

Grazie soprattutto per due delle tue considerazioni: la prima è quella sui lettori di letteratura non di intrattenimento. Quella che leggo io si conta sulle dita di una mano (monca😂) e spesso mi sento in difetto per questo perché ho paura di essere giudicata uan che se la tira, solo che il mio non è snobismo, semplicemente nove volte su dieci se leggo un libro di puro intrattenimento poi ho l'orribile sensazione di aver perso tempo e già di mio non ne ho molto, preferisco leggere pochi libri che lascino il segno piuttosto che tanta roba per me inutile giusto per dire... cosa? Di aver letto tanto? La seconda è quella sui trigger warning. Una volta mi sono scontrata con delle persone che sostenevano che su Una vita come tante la casa editrice avrebbe dovuto mettere i trigger warning perché siccome era virale su TikTok lo leggevano molti ragazzini. La mia elegantissima risposta fu: e che cos'è, una rivista porno che la dobbiamo mettere nello scaffale a parte per non turbare la gente? Per me era proprio svilire una casa editrice di ricerca come Sellerio (una delle poche storiche, indipendenti ma di dimensioni e importanza notevoli rimaste insieme a Adelphi e lo dice la storia dell'editoria, non lo dico certo io) proprio perché in quello che aspira a essere letterario puoi trovarci di tutto e vivaddio che è così. I target sono un'altra cosa, stanno bene nei libri e fumetti per ragazzi e va benissimo, ma alla letteratura in generale ci si dovrebbe accostare con una certa consapevolezza e non spetta alla casa editrice, che ha un suo progetto, fare il censore dei suoi stessi libri. Mi rendo conto che questo concetto è un po' complesso, che non sono riuscita probabilmente a esprimerlo in modo decente e che non ho un'opinione politicamente corretta ma questo è più o meno quello che penso.

Ciao Selvaggia. È un video molto interessante. Riguardo al primo punto, anch'io penso sia sbagliato generalizzare: ognuno di noi ha i suoi tempi di lettura, senza dover stare lì a seguire predeterminazioni. Sul contesto storico del libro, aiuta a capire meglio è chiaro. Snobismo del lettore? Non mi appartiene : leggo i classici, autori importanti e autori meno importanti, narrativa impegnata e narrativa di intrattenimento, gialli e, quando ne ho voglia, romanzi rosa. Sul quarto punto sono d'accordo con te: gli utenti scelgono il canale sui libri in base alle loro esigenze, per me è importante il confronto e non pretendo una recensione asettica dei libri, mi piace invece la passione di chi, come te, penetra nell'anima di un'opera letteraria. E se poi il libro ci smuove emozioni o, a volte, ci disturba, vivaddio! Un abbraccio ❤

Questa rubrica è davvero interessante poichè può servire, sia a chi espone su You Tube sia a chi fruisce dei contenuti di chi espone, a riflettere e discernere e, tante volte, anche a perdonare certi scivoloni di chi espone e di chi commenta. A presto :-)

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Ciao Selvaggia! Come sempre video molto interessante, sono curiosa di sapere di che argomenti parlerai nelle prossime puntate. Condivido tutto quello che hai detto, specialmente sulla questione della letteratura da non considerare in modo snob. Solo sul primo punto mi trovo in leggero disaccordo: se è vero che centellinare un libro non è per tutti necessario o congeniale, alcuni libri secondo me richiedono una lettura immersiva per essere goduti a pieno. Penso a trame con incastri complicati come Le sette morti di Evelyn Hardcastle o ai gialli classici di cui bisogna tenere a mente gli indizi: trascinarseli nel tempo rovina un po' l'esperienza, secondo me. Fermo restando che ognuno legge come quanto e quando può e che andrà bene in ogni caso, ovviamente 😊

Ciao Selvaggia, io leggo un libro alla volta e mi ci devo immergere completamente, se mi capita di centellinare significa che quel libro non mi sta piacendo oppure semplicemente non è il “suo momento”. La contestualizzazione spesso la deduco dalla prefazione e dal periodo in cui il libro che mi accingo a leggere è stato scritto e se l’argomento mi interessa particolarmente cerco di approfondire. Snobismo letterario… sinceramente credo che ognuno possa leggere quel che gli pare passando da T. Mann alle strisce di un fumetto. Sul Trigger warning non so pronunciarmi perchè da 65enne non avevo nemmeno idea di cosa fosse finchè non lo hai spiegato tu. Non sono facilmente influenzabile in linea di massima un libro può oggettivamente deludermi per lo stile di scrittura, per i contenuti etc ma è una cosa assolutamente soggettiva e se poi quello stesso libro che mi ha delusa vince il Pulitzer ….nessun problema!

Ciao Selvaggia, grazie per il video, come sempre molto interessante, e per gli spunti di riflessione. Sono d'accordo praticamente con tutto quello che hai detto, in particolare sul contesto e su questi maledetti trigger warning: penso di essere nata nel secolo sbagliato (ho trentaquattro anni) perché sono stufa di aprire un video, dichiaratamente senza spoiler, che presenta un libro e già mi anticipa tutti gli argomenti e i temi scottanti o sensibili con la pretesa di avvisare il lettore. Ai tempi che furono come facevano mia madre e mia nonna a leggere romanzi senza farsi venire traumi esistenziali? Sono proprio stanca di questa contemporaneità che sembra volta unicamente a ovattare e proteggere a tutti i costi togliendo il piacere della scoperta. Per quanto riguarda il contesto, ho notato che molti recensori sui social ne tengono conto solo se si tratta di giustificare o glorificare un libro che hanno apprezzato, mentre in altri casi lo ignorano a piè pari per affossare o bocciare libri non graditi, insomma vedo spesso applicare due pesi e due misure da gente che si professa obiettiva. Seguirò con grande interesse questa rubrica, a presto! :)

Ciao Selvaggia. Per quanto riguarda al primo punto, la tua riflessione si può estendere non sono alle "opinioni libresche" ma alla società: il dibattito è sempre più polarizzato e la "mia opinione è quella corretta e tu sbagli", mentre ci sono sempre tante sfumature da tenere in considerazione. Punti tutti interessanti e degni di dibattito. Purtroppo, l'attenzione dedicata a YT è poca e non riesco a commentare come vorrei, anche perché scriverei un papiro.

Ciao Selvaggia, brava! Lo snobismo letterario esiste anche all'inverso. Se dici che ti piace leggere Proust, Joyce, Mann, ecc... ecc... ti danno dello snob o non ti credono. Oppure ti guardano di sbieco e ti dicono - "io leggo cose leggere per rilassarmi"- Anche io mi rilasso con la lettura, ma per rilassarmi ho bisogno di leggere quello che mi piace. E non mi piacciono i libri, cosiddetti, "rilassanti".

A me non è mai interessato leggere libri di alto livello, che purtroppo non sono di mio gusto né in grado di leggerli, o peggio fare vedere che leggo solo certi libri. I libri "pesanti" mi urtano i nervi e spesso vado a sentimento. Ci sono generi e storie, tematiche che a volte non leggo per principio, e per cui in passato hanno comunque avuto da ridire perché a quanto pare non erano per la mia intelligenza media, per usare le parole testuali. Ho acquistato solo due volte su "suggerimento" di un booktoker e simili. La prima volta mi è andata bene, ma la seconda mi sono un po' pentita per quanto ce lo abbia ancora. Un'aspettativa che mi ha deluso ma solo perché offensivo e irrispettoso per le vittime di violenza, è stato It ends with US. Un conto è scrivere per elaborare un trauma, un altro è stato scrivere offese gratuite come quelle. Poi ovviamente de gustibus.

A me un termine che non mi piace, e' quando si dice che il libro poteva essere più bello se non era troppo prolisso , io da lettore non posso usare questo termine ..se lo scrittore ha voluto scrivere un libro " prolisso"... è perché sta nella sua Arte. E' come se..( mio giudizio..) guardo un quadro di un pittore e dico qui non avrei messo questo colore 😊

I fruitori dei video come i tuoi non dovrebbero solo che ringraziare per il tempo da voi dedicato alla divulgazione culturale ad ogni livello. 🙏🏻🙏🏻🙏🏻 Ma perché non concentrarsi sul bello che ognuno può dare anziché sulla critica costante sterile?

Seconda parte: 3) lo snobismo letterario Anche qui mi sa che faccio una magra figura unpopular opinion! ritengo che non tutti i libri siano uguali per peso, importanza, ricchezza, non esistono quindi lettori uguali, non solo nella misura in cui ognuno di noi è diverso, ma perché esistono tanti lettori che non stanno su una scala valoriale, sono semplicemente diversi poiché leggono e amano libri diversi. Se un lettore ha letto 2milioni di harmony è sicuramente un lettore forte, esperto del genere, però non abbiamo molto in comune semplicemente perché non sono libri che leggo e non accetterei consigli da lui solo perché il suo campo non è il mio, non perché lo reputo "di serie b", ma perché giochiamo in un campionato diverso. Idem penserà lui di me. Però aggiungo due cose: quelli che se lo pubblica Adelphi, la Nave di Teseo è oro... 🙄🙄🙄 mamma che pesanti!! E quelli che harry potter che stupidata, anna karenina sopravvalutato, cognetti che schifo. Anche meno ragazzi!😂😂😂 4) trigger warning Un lettore accorto evita già in partenza storie che non ha voglia/forza di leggere, onestamente eviterei di acquistare libri in cui vengono insistemente descritti delitti efferati o torture o eventi disgustosi(se capita in un libro come La ferrovia sotterrane o Le cugine ci può stare, ma se il testo si chiama torture del serial killer x magari evito) però torno al discorso di come tanti si facciano indirizzare da vari creator magari inconsapevolmente e dunque qui ben vengano gli allert soprattutto per i lettori più giovani o suggestionabili. Poi si apre un enorme capitolo su cosa possa essere un trigger, per me per esempio una love story in cui lei è sottomessa, remissiva, inconsistente è da Allert rosso e gigante!😂 5) aspettative Di solito cerco di essere il più neutra possibile ma se un autore che mi è piaciuto molto, magari in più libri, scrive un nuovo romanzo, ho alte aspettative e la delusione, se c'è, è più cocente 😢 Giuro che la smetto di scrivere ora, grazie di cuore per il tempo che ci concedi e per lo spazio che ho occupato! Grazie davvero di cuore❤❤

Mi ritrovo col tuo pensiero ad eccezione del punto 4. Trigger warning. Per mia scelta, desidero fortemente evitare certe situazioni, (come certi generi) e quindi sono infinitamente grata versi chi li segnala. Ci sono punti di non ritorno a cui non voglio arrivare. Si può parlare di vari aspetti di un libro, perché la presenza o meno di trigger warning dovrebbe essere evitata? A chi non interessa perché non vuole precludersi nulla, può passare oltre, per chi invece (per vari motivi) la apprezza o la auspica, ne potrà giovare. L'avvertenza non può che essere considerata utile e non è mai vincolante. Comprendo il pensiero di chi vuole essere aperto a tutto. Io non me la sento, anzi non voglio. Con l'esperienza che ho e la vita terrena breve che tutti abbiamo, certe pagine, proprio non le voglio nella mia anima. E non perché "oggi" va cosi... è una mia libera scelta. Forse anche una protezione... ma perché no? Un caro saluto a te e a tutte le persone che ti seguono e commentano.

Ho avuto la sensazione che, con questo video, tu abbia voluto toglierti parecchi sassolini dalle scarpe. A parte questo, sul discorso del snobismo letterario vale anche per chi, leggendo soltanto libri impegnati, si sente autorizzato a giudicare chi, invece, legge solamente romanzi alla Bridgerton (che, secondo me, devono anche essere carini. Ma rispetto alla serie tv, basta poco). Sentendosi per questo superiore. Io credo, piuttosto, che il punto focale della lettura (e conseguentemente del lettore) sia la profondità di lettura a cui il singolo lettore vuole o crede di dover- voler raggiungere. È inevitabile che, leggendo soltanto libri di un certo tipo (come quello citato pocanzi), non si arriverà Mai ad una profondità che determinati testi, invece, portano. E questo non è snobismo, ma la realtà dei fatti. Non che ciò sia un obbligo. Perché la lettura deve innanzitutto essere una attività di piacere. Ma in una società dove si vive tutto troppo velocemente e senza pause, un certo tipo di lettura servirebbe eccome. Stesso pensiero, per ragioni diverse, lo attribuisco al concetto di centellinare le letture. A cui io, rispetto a te, associo un altro concetto che è quello del "tempo più lento". Dove il libro diventa come un buon vino di vecchissima annata che andrebbe gustato lentamente e non preso di violenza per furia di finirlo. Come se, improvvisamente, potesse sfuggirci tra le mani. Sono sfumature a cui ci si fa poco caso, purtroppo. Ma che possono aiutarci ad approcciarci alla lettura in modo differente.

Magari yuo tube fosse una piattaforma libera quando invece non puoi dire mai quello che una vuole