Cattaneo quanto puoi difendere, quanto ancora puoi andare avanti, le persone come voi politici deve dare l' esempio onesta buon senso, ce gente che non ha da mangiare, per favore fate le persone serie.....
Garantista!!! Ma con tutto quello che è venuto fuori??? Ma tutto ciò è pazzesco ma guarda Cattaneo che la gente che vi guarda da casa non è tutta stupida santa pazienza 😩
Bruno Vespa prende malissimo il no dell’Agcom al duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein a Porta a Porta. Ma prende ancora peggio il rifiuto di diversi partiti di confrontarsi nel suo salotto, unica condizione che avrebbe sdoganato le sfide tv tra i leader. Si sente tradito, Vespa, e reagisce male, prendendosela con Marco Travaglio, Daniele Luttazzi, Michele Santoro ed Enzo Biagi. Un goffo editto bulgaro, peraltro fuori tempo massimo. Vespa si presenta in trasmissione a Cinque minuti e si sfoga: “Anche nel 2001 c’era la par condicio, proponemmo una prima serata con Berlusconi e una con Rutelli, ci furono negate. Al tempo stesso, sulle tre reti Rai andò in onda questo”. E parte il filmato della celebre puntata di Satyricon in cui Travaglio, intervistato da Luttazzi, spiegava la sua inchiesta sui soldi di B. Vespa si avvelena: “Travaglio e Santoro non tennero conto della richiesta di archiviazione per quelle accuse contro Berlusconi”. Come se bastasse a garantire per la storia del forzista. Poi Vespa attacca Santoro (che è pure candidato alle Europee), reo di “aver dedicato 4 trasmissioni a Berlusconi”. Infine, si sdegna il giornalista, “entrano in campo Biagi e Benigni”, e parte il filmato dell’intervista in cui il comico scherzava su B., Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Sacrilegi che “costarono da 1 a 3 milioni di voti” al Cav: “Questo è il pluralismo dell’informazione a cui dobbiamo fare riferimento?”. Il sarcasmo di Vespa dimostra l’insofferenza per lo stop. Che però non è certo il primo e forse dovrebbe indurre il conduttore a qualche riflessione: nel 2022 l’Agcom dovette dirgli che la sfida tra Meloni ed Enrico Letta non rispettava le regole, nel 2016 l’Autorità fu costretta a richiamarlo dopo un’intervista piuttosto conciliante al figlio di Totò Riina. Ora invece i criminali sono Travaglio (peraltro mai condannato per quella trasmissione, come Luttazzi) e chi osava criticare Berlusconi. D’altra parte la giornata era stata parecchio nervosa. Anche in FdI hanno preso malissimo la decisione dell’Agcom: “Meloni ha dato la disponibilità a un confronto con la principale forza di opposizione. Purtroppo Agcom ha fatto sue le argomentazioni di chi ha voluto impedire questo confronto”. Ergo, “FdI ne prende atto e conferma la disponibilità al confronto attraverso i propri rappresentanti politici, senza far perdere ulteriore tempo al presidente del Consiglio”. Un’accusa non da poco, quella di Via della Scrofa, secondo cui l’Authority avrebbe prestato il fianco a colui che quel duello a due ha contrastato fin dall’inizio: Giuseppe Conte. A cui poi sono andati dietro tutti gli altri: FI, Iv, Azione, Avs. Con questi numeri, il confronto è impossibile. Tanto che è la stessa Rai a ufficializzarlo, intorno a mezzogiorno: “In assenza della maggioranza richiesta da Agcom, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto”. A quel punto, almeno a sentire le voci dal Transatlantico di Montecitorio, si riparte dalla possibilità di organizzare tutto da Enrico Mentana, con la proposta di due serate, il 5 e il 6 giugno, con tutte le liste divise in due tempi. Ma il mancato duello lascia scorie in circolo tra i partiti. Schlein, per esempio, accusa Conte, senza nominarlo. “C’è chi preferisce rinunciare a un’opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d’Italia”, afferma la segretaria del Pd. Facendo poi sapere di “essere disponibile a un confronto con la premier dovunque e in qualunque momento”. Con Conte che, da parte sua, gongola sapendo che lo stop è anche frutto della lettera inviata all’Authority dalla presidente della Vigilanza, Barbara Floridia: “Il duello a due è stato giudicato lesivo della parità di trattamento nei confronti delle altre forze politiche. Si è provato a ingannare gli elettori, un po’ come le finte candidature dei leader”. L’ex premier si rivolge poi a Meloni: “Cara Giorgia, che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana…”. Il colpo di grazia per Vespa.
Mi permetto di farle presente che i 5 stelle mi hanno rifatto totalmente 2 appartamenti quindi gli dovrei essere grado se non lo faccio ci sarà un motivo, che va detto solo a parole.
@@danielefrattarelli8623mi permetto di ricordarle che quando è stato pensato dal governo Conte due il super bonus per aiutare le imprese e la gente in generale eravamo in piena pandemia dopo 6 mesi Conte e i cinque stelle sono stati buttati fuori dal governo quindi chi ha manovrato dopo di loro? Se lo ricorda lei? Giorgetti c’era e c’è tuttora per tre anni si sono serviti tutti quelli che hanno potuto compreso lei e quindi questo per dirle che Conte e i cinque stelle nulla c’entrano col buco che si è creato nei tre anni non lo dimentichi . Questo lo rammenti ogni qualvolta si dà la colpa a Conte che ripeto NULLA c’entra 😩
L,appendino sa tutto lei. A parole da come parla in 10 minuti risolve tutti i problemi. Non parla mai del suo partito ché ha delepidato le casse dello stato banchi a rotelle reddito di cittadinanza super bonus. È personalmente sì dimentica che anche lei è stata indagata poi prosciolta. Quindi non condannare là gente prima dì un processo. Sì chiama garantismo. O c'è solo xvoi. Comunque hai una bella parlantina ché serve x non fare parlare le altre persone. !!!!
Chi andrà a votare? I grandi imprenditori investono nella carriera di alcuni politici perché gli rende benissimo. Il comune cittadino non potrà mai competere. A questo punto, a che serve votare?
Gliela spiego semplice, semplice. Mettiamo una comunità pari a 100 persone: 70 sono impiegati, operai e piccoli imprenditori; 30 sono grandi imprenditori, affaristi, corruttori e mafiosi. Se va a votare un 50%, quindi 50 persone, sicuramente le 30 persone appartenenti al gruppo degli affaristi andranno a votare i propri beniamini o forze politiche con cui possono effettuare lo scambio politico-clintelare-mafioso, mentre le restanti 20 persone del popolino (perché le altre fanno il suo distorto ragionamento) poco possono incidere!
Ti pareva che questo commentuccio insulso non veniva fuori ogni volta che parla l’appendino c’è un pappagallo che ripete la stessa frase ridicola pensando che c’è qualcuno ancora che se la beve ridicoliiiii!!!! E scontati
La politica è servizio, non proprio alle tasche proprie, ma servizio della collettivita. Possi assolvere toti se manda anche a me la percentuale che mi spetta di diritto in quanto italiano. Se se la intasca solo lui la percentuale e non la condivide.... è disonesto!!
Scusa ma perché fate vedere solo quello che dice lei senza nessun contraddittorio, il fatto che mette queste interviste,che mettesse pure quelli che contraddicono.
Bene che non hai detto di appendersi in...altra parte !! Noto con piacere che gli amici di dx stanno piano, piano, civilizzandosi, a parte quei casi disperati tipo Nick, Faina, Satana, Colleoni (trepalle), Luciano ed altri , per fortuna, pochi "buontemponi" !!!