Studiare armonia da autodidatta mi ha fatto evolvere in termini creativi e di eleganza armonica. Ho cominciato tardi, me c'è stato però un periodo di vuoto, nel quale i due mondi non potevano convivere. Oggi non ho più l'esigenza di comporre, sono però felice di avere un vocabolario ampio. Non conoscere il funzionamento dell'armonia limita fortemente un musicista.
Grazie mille, mi hai spiegato alla perfezione come sono io! Adesso sono in grado di spiegarmi con i miei amici di musica e grazie a te mi conosco un po' di più. Complimenti sei una persona di gran valore umano 😊🤗
Una preziosa testimonianza. Grazie. Ho fatto musica per anni confondendo la creatività col sentirmi separato dal mondo. Scopro lentamente uno studio che abbia curiosità, giocosità, sincero interesse per gli altri musicisti..
Che bellissima esposizione di sante verità complimenti davvero! Per parte mia mi sento di affermare che la giusta via di mezzo è sempre la migliore! Studiare bisogna assolutamente perché serve per la tecnica e la conoscenza dello strumento, serve per poter dialogare con gli altri musicisti con cui si ha a che fare. Poi per poter stimolare la creatività bisogna lasciare che ciò che abbiamo imparato esca dalle nostre mani ma soprattutto dal nostro cervello ed istinto!
È un argomento importante, ricordo Joe Diorio quando disse: preoccupati di portare la creatività al tuo livello non credere di dover raggiungere un livello superiore per essere più creativo invece il mio ex professore di chitarra della Swiss Jazz School di Berna mi fece notare come ad ogni miglioramento corrispondesse un aumento parallelo di ambizione anche questa é un'insidia da starci attenti. Nella mia cameretta mi sentivo bravo poi partecipavo alle jam session della domenica dove c'erano i chitarristi veramente forti e tornavo a casa sotto un treno, mi chiedevo cosa faccio? smetto di suonare o analizzo la situazione e cerco di capire perché sono molto più bravi di me? Ho continuato tra uno scoraggiamento e l'altro é stata dura ma ho fatto passi da gigante in un anno, ci vuole carattere. Io sono per lo studio ed il condizionamento é inevitabile, tutti i grandi hanno imparato copiando, il problema si presenta più avanti: hai una personalità abbastanza forte per personalizzare, plasmare, rimodellare quello che hai imparato o non ce l'hai? Se non ce l'hai é stupido dare la colpa alla scuola no? Potrai continuare a suonare interpretando le cover non ci sarebbe niente di male. Ti ringrazio per il video, ciao.
Condivido la tua esperienza e pensiero. Non esiste una verità ma le verità. In sostanza andiamo a scuola a sei anni per imparare a leggere e scrivere, poi sta a noi se scrivere pensieri sterili o poesia e cibo per la mente...
Come sempre bella osservazione... per me lo studio della musica è importante perchè mi riempie, suonare ad orecchio senza sapere cosa c'è dietro a me non soddisfa..voglio studiare e approfondire sempre!
Ciao GuitarZen, è la prima volta che capito sul tuo canale, innanzitutto complimenti per la tua esposizione, molto molto interessante. Sono un tastierista, ho attraversato bene o male le fasi di cui parli, e mi ritrovo esattamente nella narrazione che ne hai dato. In particolare mi è piaciuta tantissimo la parte in cui parli della composizione e del doversi "perdere" senza pensare troppo alle cose che hai studiato e alla tecnica. Ho suonato tanti anni e continuo, ma la soddisfazione più bella è stata quando sono riuscito a scrivere pezzi miei e realizzarli esattamente come li immaginavo, suonare bene è bello ma quando riesci ad inventare un pezzo che ti soddisfa secondo me è il massimo, se poi ti apprezza qualcuno meglio ancora. Un abbraccio virtuale e grazie ancora. ☺
bellissimo video, comprai la chitarra anni fà, iniziai da autodidatta ma durai pochissimo e mollai, praticamente conoscenze zero. Dopo svariati anni, un mese fà ho iniziato a studiare chitarra con un insegnante con cui mi trovo benissimo e che già con poche lezioni mi ha fatto capire l'importanza di mischiare studio ed andare a orecchio... cercando di riconoscere note e accordi senza vedere gli spartiti e cercando di ricrearli da solo :D come hai detto te, l'esperienza ha un'importanza notevole :D
C'è chi sente bene e chi sente male.... studiare è un concetto relativo se non senti bene puoi provare con l'istinto, puoi provare con lo studio ma la musica non uscirà mai tanto gradevole purtroppo.... Grazie comunque trovo che tu ci senta molto bene e che coniughi altrettanto bene il tuo patrimonio di studio con l'espressione!!!
È successa la stessa cosa anche a me : mi avvicinai alla chitarra proprio per tradurre in musica ciò che avevo da dire e , mi divertivo nel farlo . Poi , però , incominciai a studiare seriamente e sorpresa , mi accorsi che non riuscivo più a scrivere , a creare musica e di conseguenza neanche i testi . Avevo perso l' innocenza , etutto quello che avevo scritto mi sembrava banale e povero fino a tal punto di essermi dimenticato di alcune canzoni , tanto mi sembravano povere . Sapere quello che si fa sul manico della chitarra , non ti rende un buon compositore , ma neanche cattivo compositore o creativo che dir si voglia , ti aiuta a confezionare al meglio quello che l"anima musicale ti ispira . La chiave è far collaborare il bambino che c'è in noi con l'adulto che siamo diventati con lo studio. Io ho smesso di studiare perché non ci riuscivo e non mi divertivo più . Credo che è questo che voleva comunicare alla fine Alex Britti e lo capisco appieno . Ti ringrazio per questo video molto intelligente.
Bello che tu affronti anche questi argomenti e non parli solo di strumentazione come spesso succede in altri canali.. È vero lo studio allontana dalla creazione è come se in fase di studio tiponessi in modalità ricettiva che è contraria a quella della creazione che è una modalità di emissione. Quello che io faccio in fase di creazione eh partire da un elemento come un accordo o una frase e dallì muovermi cercando di tracciare un sentiero personale. Il risultato spesso non è molto orecchiabile, essendo appunto personale, ma chi se ne frega di cose banali ce ne sono già Troppe.
Mah per me lo studio (teoria e armonia) è stato da subito una difesa dalla paura: di "sbagliare", di non capire o saper trasporre quello che facevo, di non saper comunicare in termini appropriati con gli altri musicisti. Una difesa dai complessi, al punto da buttarmici a pesce non appena venuto a contatto con le prime fonti di istruzione, e addirittura - errore madornale - da privilegiare spesso lo studio teorico all'applicazione di quanto appreso sullo strumento. Ma su quello ha inciso altro. Poi la chitarra è così misteriosa, mi affascina ancora dopo tanti anni l'uniformità della tastiera: a parte i pallini da fuori non si capisce niente al contrario per esempio della chiarezza immediata della tastiera di un pianoforte. Però anche con una buona conoscenza di diteggiature (scale triadi arpeggi) la creatività è la stessa dei primi tempi, saltano comunque fuori un sacco di cose non programmabili che aprono strade belle. Questa dicotomia dell'istruzione >< feeling l'ho trovata da sempre stupida, come se nella vita una cultura più ampia impedisse di provare sentimenti autentici. Anzi è il contrario, e così nella musica: più cose sai, meglio le puoi mischiare e dosare; l'elogio dell' ignoranza l'ho sempre sentito fare per compensazione da chi di preparazione ne aveva poca. Trovo quasi strano che se ne parli.
Non sono un amante del mondo jazz,pur essendo questo un pezzo di Britti,devo dire che in chiave jazz la tua performance è molto interessante!. Bravo!! Comunque riguardo a l'intervista sborona che ha fatto,forse con le capacità che aveva già dall'inizio della sua carriera, avrebbe dovuto approfondire studiando seriamente, almeno per migliorare il suo universo musicale,ma vedo che a parte "la vasca"e qualche sua esibizione qui e lì non mi sembra sia mai stato un artista di rilievo.
AL "BUIO" DICO CHE Studiare "unilateralmente" solo la "matematica e geometria musicale" senza "fare la musica Componendo" e sviluppare "l'orecchio" conduce solo a diventare un Esecutore della Musica degli altri ... Indispensabile per fare l'orchestrale o il Turnista ... Sviluppando adeguatamente e costantemente l'orecchio si sente e si "vede" la musica e si sviluppano concatenazioni armoniche sempre più articolate , sia nel pensare a catene di accordi che a fraseggi di note , acquisendo di conseguenza anche un proprio stile ... ma sia chiaro che occorre "allenarsi" a 360 gradi Tutti i giorni per tutto il tempo possibile ...e la tecnica non è relativa .... B.M.
Questo video contiene troppa onestà e umiltà per stare nel baraccone di RU-vid. Se ci fossero più video come questo forse la gente sarebbe più motivata ad iniziare la scoperta della Musica suonata.
Beh se devi suonare Blues.. ci sta non studiare più una volta che sai già moltissimo di questo genere. Comunque Britti studia, perché ha detto che va ad ascoltare altri musicisti, concerti, eventi, perciò studia e fa esperienza ad orecchio!! Secondo me poi dipende da cosa vuoi suonare! Se vuoi suonare Jazz...se non studi ...la vedo dura! Se vuoi fare classica, se non studi... Di certo non potrai fare l'insegnante di musica! Dipende anche da quanto vuoi approfondire la conoscenza dello strumento...se lo vuoi fare. Se vuoi fare musica e basta ... la puoi fare anche colpendo la cassa su un acustica. Secondo me se studi, impari prima, più velocemente e la creatività ...se c'è l'hai... sarà aiutata dalla base di studio.
Sono d'accordissimo con te, studiare non significa solamente fare esercizi o leggere musica sui libri. Per come li tendo io è approfondire in modo appassionato 🙌
Personalmente la teoria è di obbligo, poi la creatività se c'è dipende da ognuno di noi .una creatività senza un percorso musicale che creatività può essere😂
Molto simile al mio percorso personale!!!! Con la differenza che a me flesciarono gli Yellowjackets e poi, a 40 anni mi iscrissi in conservatorio... e son peggiorato drasticamente in termini di "creatività"! ahahaha adesso mi sto riprendendo 🤣😂:😉
Bravo Alessandro, video bellissimo. Mi sono riconosciuto in molte cose che hai detto. Il mio problema è che ho suonato per una vitada autodidatta senza avere un gran talento e credo neanche un grande orecchio. Ho scoperto da poco il piacere di capire di più, mi affascina molto l’armonia, la musica modale, la teoria che sta dietro l’improvvisazione. Ho scoperto in un video di un’intervista che gira sul tubo che anche BB King che molti pensano suonasse senza conoscere un c.xso di musica, sapeva perfettamente quali note stava suonando, quando far entrare una terza o una quinta, come mixare maggiore e minore. Sto scoprendo tutte queste cose meravigliose stimolato da una grande curiosità e dalla voglia di studiare e imparare che mi ha sempre caratterizzato in altri campi per tutta la vita. Il problema però è che quest’anno compio 61 anni, sono una pippa molto più consapevole dei miei limiti, le mani non riescono a fare quello che vorrei facessero, e alla fine mentre suono mi perdo (nel senso che non so dove andare) e rimango con un grande senso di frustrazione. A me che non ho l’intuito o l’istinto di Britti, studiare a tempo debito credo mi avrebbe aiutato tantissimo. Adesso e’ tardi e sono spesso tentato di smettere e vendere tutto.
Negli esempi finali ti chiedi “non so perché ho preso il RE”…..secondo me perché dal RE, per quello che hai raccontato, e’ partito tutto! Il RE ti e’ rimasto dentro a livello inconscio 🤣😄
È un po' il problema dei problemi per chi fa musica. Ognuno è diverso dall altro, ognuno deve cercare il proprio percorso. Britti non ha studiato eppure se l è cavata più che bene, c'è chi studia una vita e fatica a mettere assieme 3 note.... Poi ad esempio c'è Pat Metheny, 50 anni di musica ad un livello incredibile che ha saputo coniugare tecnica, teoria, talento e un gusto fuori dall ordinario...
Buongiorno carissimo come sempre sei il top. Ma non capisco la differenza tra un accordo sus 2 e accordo di nona. Poi forse anche sus 4 avrà lo stesso meccanismo. Scusami se ti faccio perdere tempo. Grazie per ciò che fai ❤
Ciao Fabio! Nell' accordo sus non è presenta la 3a dell'accordo (ecco perché SUSpended) mentre nell'accordo di 9 è presente la 3a e anche la 7a dell'accordo 🙌... Io l'ho imparato molto dopo cmq 😅
Studiare è come costruire uno strumento. Una volta che lo hai costruito però non si suona da solo...😅 Studiare non significa saper suonare esattamente come prendere la patente non significa saper guidare. Bisogna maneggiare quel materiale per un po'....ma quel materiale è prezioso...ad certo momento le cose magicamente faranno "click"...e il bello è che la musica è come una bomba a mano...dopo che hanno fatto click le cose fanno "boom". 😂
Britti nell’intervista parla sempre e solo di se stesso…il suo percorso è stato quello e per lui è andata alla grande. E’ indubbio che lui sia uno con la rara caratteristica di essere riconoscibile dopo 3 secondi. Chi pensa al Britti delle “canzonette “ provi a suonarle solo chitarra e voce e poi vediamo se esce quel tipico suo suono one man band….ho idea proprio di no. Ognuno ha il suo percorso fatto di quello che vuole…lezioni, corsi, autodidatta e se ti fa stare bene questo è il massimo.
@@Ivesrocherrma come ti permetti di dire a qualcuno “non dire sciocchezze” ? Ma chi sei? Chi ti conosce? Esprimi le tue idee e non commentare quelle degli altri!
ANCH'IO AUTODIDATTA, HO INZIATO A MISCHIARE GLI ACCORDI DEI GIRI ARMONICI E CREARE MUSICA, STIMOLATO DAL GUSTO DI SUONARE ACQUISTAVO RIVISTE , GUITAR TECNIQUE CHITARRE A VARI CORSI DA RICORDI, VIDEO CASSETTE CARISSIME DEI MIGLIORI, COMUNQUE DEVI POI MIGLIORARE. TOTALE CREATIVO SI DA SUBITO, ATTUALMENTE ASSOLI MIEI , BRANI MIEI E BAND, IMPROVVISAZIONE ETC. CON SACRIFICIO FATTO VOLENTIERI...
Pfff...Britti scrive le canzonette. Per scrivere canzonette non serve fare chissà quale percorso didattico. Scelta sua...Di sicuro Britti ha molto talento, ma non ha inventato nulla. Al termine "creatività" bisogna dare un significato sul quale essere d'accordo. È tutto blablabla... Invece l'esempio che hai fatto di ricerca musicale spostando solo una nota "per vedere l'effetto che fa" rende bene l'idea. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. P.S. anche sta volta, bella intro. Figata!
Secondo me sono due cose che si coadiuvano se non esplori una determinata tecnica non la saprai applicare ma se tale cosa deve stravolgere il tuo modo di essere e sentire allora no. Ci sono amanti di Clapton e Gilmour e assieme non disdegnano di sentire Malmesteen per dire quindi se hai più anime dentro il tuo playing devi approfondire se le vuoi fare entrambe magari per Gilmour e Clapton puoi andare avanti a dritte o a orecchio ma per fare dell'altro ti devi esercitare e tanto e quindi studiare 😂😂😂🎉🎉
Mi piace molto il termine "esplorare" riferito allo studio musicale 🤩 c'è l'idea che potresti trovare qualcosa di diverso da quello che ti aspettavi. Grazie mille 🙏
Ma le canzoni Son come i fiori Nascon da sole, sono come i sogni E a noi non resta che scriverle in fretta Perché poi svaniscono E non si ricordano più...
Buongiorno, ci piacerebbe molto contattarla per valutare una collaborazione, purtroppo però non abbiamo trovato recapiti. Se fosse interessato trova sul sito la nostra mail, saluti!
Le solite immense cazzate...ma quali opinioni del c....uno parte cose puo e come sa...chi per struttutarsi per poi creare deve apprendere la grammatica,oppure chi parte dal fare senza conoscere le regole e poi le aprrende eccc,non si scappa,anche suonando un repertorio con spartito nel tempo uno crea la propria interpretazione,alla fine la cosa migliore sarebbe battere tutte le strade,anche Britti sicuranente è andato a guardarsi le regole,l'armonia la composizione ecc..poi ognuno la conta come c. vuole...nulla si crera tutto è gia stato detto e non solo in musica...meno male che le generazioni cambiano e spesso bisogna ricominciare daccapo e quindi tutto sembra nuovo....ma quali opinioni?Sono tutte cazzate da sboroni appunto.
