E niente, era una giornata di merda... Mi arriva la notifica dell'uscita del nuovo album di coez. Inizio a scorrere tra i feat, e quando leggo "brokenspeakers" non ci credo. Ci clicco sopra. La canzone parte. Dopo qualche secondo viene a trovarmi una sensazione familiare, che risale a circa dieci anni fa, quando avevo poco meno di vent'anni e ascoltavo le vostre canzoni ogni giorno, dandomi la forza per andare avanti. Il pezzo finisce. Lo faccio ripartire. Poi un'altra volta, e un'altra volta ancora. Risultato? Continuo ad ascoltarlo in loop da un'ora, ed ogni volta che lo metto da capo non riesco a trattenere il sorriso. Non riesco ad astenermi dal ricordare i tanti momenti della mia giovane età che sono stati accompagnati dalla vostra musica. Consento a queste emozioni di attraversarmi e... Magicamente non è più una giornata di merda! Coez, Franz, Nicco, Hube, Lucci, ora mi state chiedendo se c'è un posto davvero? Si, è dentro di me, è dove vivranno per sempre le vostre canzoni... È da dove usciranno i cori... "BROKENSPEAKERS"! Grazie davvero per questo pezzo, un abbraccio! ❤️
Suoni e melodia che sembrano uscire direttamente dagli speaker di una tv accesa, sul canale mtv, in un freddo pomeriggio del 2003. E quando arrivano all’orecchio: devastano. 🤩
Dimmi che c'è un posto davvero Anche questa la passeremo E dalle mie casse rotte Usciranno i cori Dimmi che c'è un posto davvero, davvero Anche questa la passeremo Sereno Temporale dentro Impara a perdere e a non perdere tempo Non spendere mai le parole al vento Si dice tenere con il piede il tempo Ma non lo puoi trattenere Con te ci ballavo un lento Puoi scivolare sopra questo pavimento Andarci contro forte Solo chi batte se stesso è forte In bilico sopra le corde Senza le ali, senza mani, senza fari Nel safari de 'sta notte E stringo sempre quelle due o tre persone fisso Perché quando stavo a terra voi non v'ho mai visto Siamo cresciuti più forti Casse rotte crew, uh Sempre più sorchi, uh Oh, chi ride fuori spesso perde, dipende Portate stecche, metri de bende Ancora non m'è scesa Fare sacrifici È come andare in bici senza discesa Stanotte luce accesa nel silenzio intorno Ho detto: "Amore, vado", ma non penso torno Il cuore scotta, ferro a mezzogiorno Le mia mani stringevano, volevano Ma mi portavi a fondo Senza te Ancora dasse da fare Senza fassela prende' male Passerà pe' ritornare E stringo forte mio fratello lontale Che forse è poco Ma è il poco di buono che abbiamo, uh Ancora colpi di machete, tiro dritto In questo vento fitto Sulla maglia scritto "Non mi piacete" E scrivo un pezzo che fa male Nel suo senso letterale Questa notte svuoto mezzo locale Faccio provviste per l'inverno elle porte Se l'inferno è dentro io lo tengo alle corde E mi mordo le labbra Se la bocca è una gabbia di parole per la rabbia Il vento fischiava sulla mia visiera Il cuore sventolava come una bandiera Ancora suona forte Come quelle volte Come quella sera Con il suono dei miei amici a schiera Dimmi che c'è un posto davvero Anche questa la passeremo E dalle mie casse rotte Usciranno i cori Dimmi che c'è un posto davvero, davvero Anche questa la passeremo Sereno Ehi, cala la notte, ma il sonno non viene qui con lei E 'sti caffè sicuramente non m'hanno aiutato So' quattro giorni che ho sempre lo stesso pezzo in play Ma penso ad altro e ancora non l'ho imparato E il tempo, quello che ci manca troppo spesso Quando ce ne hai troppo Troppo spesso non sai neanche usarlo E penso che a volte sono duro con me stesso E che mi sforzo di imparare cose solo per dire so farlo e parlo Parlo perché 'sto silenzio ammazzo E se non la faccio scena muta a questo esame Il vento sulla faccia che taglia mille lame Sul beat John Wick se gli ammazzi il cane, uh Lascia la mia mano oppure prendila per sempre Su dimmi, inferno di cristallo, call me Bruce Willis L'inverno taglia con le lame Prima o poi passa la fame Il tempo batte cassa, corre forte, non rimane Intorno post-apocalisse Strane fisse come Tetsuo Mentre ognuno è perso solo nel suo In questa giungla sono pronto Fanculo a questo mondo Vuoi sapere, cerca bene dentro al mio racconto Velociraptor, bastardo senza fede Una finestra sul cortile affaccia sopra a un marciapiede Qui solo chi batte se stesso è più forte H-U-B-E, risorto più di trentatre volte, seh Dimmi che c'è un posto davvero Anche questa la passeremo E dalle mie casse rotte Usciranno i cori Dimmi che c'è un posto davvero, davvero Anche questa la passeremo Sereno Un feat con i Brokenspeakers, la band con cui suonavo all'inizio. Li ho riuniti io, fanno altri lavori, ho scritto le strofe perché loro non scrivono più, ma mi piaceva averli dentro questo disco che è un percorso di tutte le cose che ho sempre fatto. - Coez, Vanity Fair È avvenuto in maniera naturale. Tutto è partito durante il lockdown, mi sentivo spesso con il chitarrista di Salmo, quando mi mandò quel giro di chitarra mi venne subito da scrivere il ritornello. Non avevo ancora registrato nulla, ma pensai: “Questo è un brano da Broken”. Franz e Nicco non scrivono più, uno vive a Londra e l'altro è uno dei migliori videomaker italiani e si sta lanciando nel mondo del cinema da regista. Prima di contattarli, ho scritto le loro strofe che sono citazioni a cose che hanno scritto nel passato, con questa traccia che rappresenta un mega revival. Non molti conoscono il mio passato hip hop e ho voluto omaggiarlo, ma è un sentimento che è diventato il filo comune di tutto l'album. Una citazione di generi che ascoltavo. - Coez, Fanpage
grazie di avermi fatto ritornare un sedicenne scapestrato e ricordare bei momenti....... ed e proprio vero con il tempo ti accorgi veramente chi ti resta vicino e chi no! ma ci sono sempre quelle due tre persone da tenere strette!!
Proprio oggi giornata di merda, me ne vado a risentire un paio vecchie delle vostre. Ed ecco qua che regalino inspettato mi ritrovo sotto gli occhi. Grazie ❤️ . Mi mancavate.
coez grazie di cuore per aver incluso nel nuovo album questa manata vecchio stile per gente come me che ti rispetta, ma non ascolta il tipo di musica che fai adesso
Canzoni così al giorno d'oggi si contanto sulle dita delle mani, vibrazioni istant classic, una di quelle canzoni che farebbe venir voglia di uscire con la "cumpa" a passare i pomeriggi sulle panchine gelate con la cassa come quando si avevano 15-16 anni, tornate a fare la musica quella vera che manca da anni vi prego
- Solo chi batte se stesso è forte - L’inverno taglia con le lame, prima o poi passa la fame, il tempo batte cassa corre forte e non rimane Musica, poesia e pensiero critico... Assolutamente magnifico!
Temporale dentro Impara a perdere e a non perdere tempo Non sprecare mai parole al vento. E stringo sempre quelle 2persone fisso Perchè quando stavo a terra a voi non vi ho mai visto Stanotte luce accesa nel silenzio attorno E stringo stretto mio fratello lontano che magari è poco Ma è quel poco di buono che abbiamo Faccio provviste per l'inverno Alle porte sei l'inferno E dentro io lo tengo alle corde E mi mordo le labbra Se la bocca è una gabbia di parole per la rabbia Il vento che fischiava sulla mia visiera Il cuore sventolava come una bandiera E penso che a volte sono duro con me stesso e mi sforzo di imparare le cose solo per dire so farlo E parlo Parlo perchè sto silenzio ammazza E non la faccio scena muta a questo esame In questa giungla sono pronto Fanculo a questo mondo Vuoi sapere Cerca bene dentro il mio racconto ANCHE QUESTA LA PASSEREMO E DALLE MIE CASSE ROTTE USCIRANNO I CORI E ANCHE QUESTA LA PASSEREMO SERENO