Daria Bignardi è sempre garanzia di belle interviste e trasmissioni. la sua intelligenza ed il suo garbo nel porsi di fronte a qualunque tipo di interlocutore la distingue da molti altri. Ho un'amica direttrice di carcere in Lombardia e so dai suoi racconti la situazione descritta dall'intervistato.
Bellissima intervista, ma da 20enne non ho molta empatia per i detenuti (specialmente per chi ha reati più gravi), per il semplice fatto che provenendo da un passato orribile e pieno di disperazione, si ha avuto comunque la forza di andare avanti e rialzarsi, senza raggirare o far del male a qualcuno. Nonostante ciò però non è nemmeno giusto che le guardie maltrattino, del resto è molto positivo che i detenuti si rendino socialmente utili, anche guadagnandosi qualcosina per il mantenimento.
Infine se sono in carcere vuol dire che loro stessi in primis non hanno avuto empatia e hanno permesso a loro stessi di nuocere gli altri, senza trovare alternative.
nessuno lo santifica, ma ne dovresti gioire dato che è una vittoria dello Stato questa. La carcerazione ha come obiettivo la reintagrzione nella società del detenuto, con lui ci sono riusciti. Cos'altro chiedere?
