Molto interessante, essendo studente di viticoltura ed enologia mi torneranno molto utili questi video per il corso di patologia vegetale l anno prossimo
Bene, mi fa piacere ma attenzione perché le valutazioni che si fanno vanno sempre rapportate alla realtà viticola ( vitigno, clima, forme di allevamento, obiettivi enologici, organizzazione aziendale ecc.) in cui si opera.
Io seguo tutti i tuoi suggerimenti. E ti ringrazio perchè sei l’unico che da spiegazioni scientifiche e competenti. Ho una vigna con filari di sangiovese e Cabernet e uva da tavola , la quale ogni anno subisce attacchi di borrite e marciume acido. Sto utilizzando trattamenti secondo tuoi consigli e sto usando secondo tuoi consigli trattamenti con targato come dal tuo programma. Al momento l’uva è molto bella e in crescita. Ti ringrazio e spero di non vedere più attacchi di borrite e marciume acido.
Per la borrite fai bene i trattamenti in fine fioritura allegagione, meglio se hai sfogliato sotto il grappolo, per il marciume bisogna controllare la tignoletta.
Lento ) seguo il tuo piano con l ‘antibotritico biologico taegro ( è molto costoso ) e ho arieggiato ( cosa che in passato non veniva fatto ) i filari di cabernet e sangiovese e a luglio conto di usare Serenade . Sono in una zona con clima all’incirca simile alla Sardegna. Sono in Maremma e, è da marzo che non piove !. Ti terrò informato.
La botrite bisogna iniziare a controllarla alla fase di fine fioritura-acino grano di pepe. È importante sfogliare le prime due-tre foglie sotto il grappolo e orientare gli ugelli dal basso verso l'alto per ottenere una buona bagnatura del grappolo. I trattamenti possono essere ripetuti all'invaiatura e durante la maturazione a seconda della sensibilità del vitigno e dell'andamento stagionale. Per il controllo del marciume è fondamentale il controllo di tignoletta e cocciniglie.
Buongiorno, ascoltando il video mi chiedevo se può essere utile usare i prodotti disinfettanti tipo il peracetico di potassio per trattare il legno della pianta un po’ prima de risveglio ed evitare le primissime infezioni di botrite avendo un grosso problema di questo fungo in un vecchio vigneto . Saluti, Michele
No l'ac. Peracetico è un forte ossidante che può svolgere la sua azione per poche ore. La botrite si controlla intervenendo nelle fasi di fine fioritura-acino grano di pepe nei vitigni più sensibili. L'ac peracetico deve essere considerato più un ultima spiaggia vicino alla vendemmia che un a strategia di lotta organica.
Buongiorno. Ho ereditato un piccolo vigneto di sangiovese e sono quindi una persona totalmente inesperta che sta muovendo i primi passi in questo mondo stupendo. Quindi, grazie per i consigli ed i suggerimenti contenuti in questo video. Ho una domanda che mi rendo conto potrà sembrare davvero stupida. Su un filare ho pochi (per fortuna) grappoli affetti da botrite. Al di là di ogni considerazione sul trattamento, i grappoli che risultano ormai compromessi o che stanno per essere compromessi irrimediabilmente, devono essere eliminati dalla pianta in modo che non possa propagarsi? Oppure è un'azione ormai inutile?
In questo periodo non credo sia botrite, comunque un grappolo colpito da qualsiasi patogeno è sempre meglio rimuoverlo per ridurne la diffusione. Saluti.
@@trainingpractice5686 Grazie mille, sei stato gentilissimo anche solo a dedicarmi un minuto. Cercherò di osservare e capire meglio che tipo di muffa possa essere. Buona giornata e buon lavoro!
