alla base c'è il rispetto , ho lavorato in germania sotto un capi tedeschi , lavoravo in gelateria , il proprietario mi faceva pulire tutto a fine giornata , quando non era soddisfatto non sbraitava e non si incazzava ma mi rispiegava tutto il procedimento fino a che non lo avevo fatto alla perfezione , me l'ha rispiegato almeno 20 volte con la massima pazienza e io alla fine ero perfetto , questo è lavorare , se il capo perde la pazienza non una volta ogni tanto ma sistematicamnte mandatelo a quel paese perchè quello non è un capo ma un incapace
Cose importanti del lavoro: 1 timbrare entrata 2 timbrare uscita 3 saper dire di NO 4 che si fotta tutto e tutti 5 fare il minimo indispensabile per non essere "ripresi" Tanto, più sei brillante e vali, più ti segano le gambe....
Giustissimo! E nel frattempo cercare di imparare a fare qualcosa e mettersi in proprio se è possibile. Lavorare tutta la vita sotto padrone per di più tossico forse è meglio la morte
Esatto! Io l'ho capito dopo 16 anni di lavoro con prevaricazioni e mobbing da parte dei miei colleghi e da qualche anno a questa parte faccio il minimo indispensabile😊Vivo serenamente e chi mi ha fatto mobbing ha problemi di salute seri o vive in modo tossico e avvelenato ogni giorno!
Un'altra cosa, perchè questa smania di farsi accettare, di raccontare tutto di sè? Parlare, parlare, parlare .... L'ho fatto per tanto tempo senza rendermene conto, poi dopo tante esperienze deludenti me ne sono resa conto e ho cominciato a relazionarmi con più distacco.
In un ambiente di lavoro la,sofferenza è inevitabile, se sei l unica ad essere un Pas. Quando, tu pensi al benessere di tutti, mentre gli altri pensano solo ai cavoli loro, avere problemi di adattabilità, col tempo è inevitabile. Non è solo quello che fai o quello che dici a creare problemi, ma solamente la tua presenza, infastidisce chi non è come te. Questo ho imparato. Cercare di essere assertivi, può aiutare...ma quanta energia si deve investire per fare ciò, magari 8 ore al giorno per 365 gg/l' anno? Neanche un Santo ce la farebbe!! -chi è un Pas deve vivere, gestendo continuamente il proprio equilibrio, ma chi non lo è, difficilmente si sforza di capire, l energia che investiamo. Per cosa si vive? Per far star sereni gli altri?
Vero sembra che anche 'se respiro 'gli dia fastidio.Tu sei precisa e responsabile e non solo non viene apprezzato,ma sei odiata e ti parlano alle spalle,fanno sorrisini quando parli.alla fine cerco di fare finta di niente dicendomi che 'non vale la pena',ma ci soffro
Nella vita non ce solo il lavoro quello e solo un pezzo di vita che siamo obbligati a fare per sopravvivere ma la vita la vera vita e quella che mi costruisco al di fuori del lavoro quando stiamo con le persone che ci vogliono bene.
Ho fatto 3 anni si trasferta ed ero sempre ansioso. Poi ogni anno erano mesi in più, ed ero pure distante da tutto e reperibile full day. Quando e stata l'epidemida ho avuto più respiro, ma ci sono voluti mesi per riavere un equilibrio. Ho tenuto botta, ma in profondità si e accumulato un bel po' di stress. Ho imparato che devo prendermi i miei momenti di tranquillità e che ddvo ascoltarmi di più. :)
Grazie per questo video..ne avevo proprio bisogno!! Purtroppo essendo estremamente sensibile mi ritrovo spesso a sentirmi sbagliata rispetto agli altri ...anche al lavoro! grazie ancora
Il segreto è pensare solo ed esclusivamente allo stipendio. Fare il minimo indispensabile senza interagire troppo e dividere totalmente i rapporti lavorativi dal resto
Sto ascoltando questo video dopo l’ennesima delusione lavorativa e sono letteralmente commossa per aver trovato questo canale, sono veramente felice. GRAZIE
Meno male che ho trovato il suo canale dottoressa Trucco! Gli spunti e i consigli sono utilssimi. Lavoro in un ambiente tossico da che è iniziata la pandemia e quindi anche molto stressante. Dopo tanti anni di vari lavori in cui mi sono colpevolizzata di non essere "giusta" e mi sono letteralmente distrutta psicologicamente e fisicamente per capire cosa non andava in me, ora sento una tale spinta a mollare tutto che mi spavento, esplodo facilmente se sono sopraffatta da stimoli sonori eccessivi o dal caos e se non mi ricarico nel silenzio sono uno straccio. Mi sono iscriitta al suo percorso on line spero mi aiuti a trovare una direzione migliore e adatta a me. Intanto grazie per i suoi video.
Dottoressa bravissima non mi sembra possibile ma ha centrato le mie passate esperienze di lavoro e purtroppo attuali, faro' tesoro dei suoi consigli anche se e' sempre difficile ed a volte angosciante vivere ore della propria vita al lavoro in un ambiente ostile.
Tutto assolutamente e perfettamente vero come da Lei descritto! Credo che anche il nostro alto senso del dovere, di giustizia e il nostro altruismo (che necessitiamo di appagare) ci portino a svuotarci e annichilirci sempre di più in ambienti "poveri" e "vuoti" o semplicemente "sbagliati". Grazie davvero di Cuore per i Suoi consigli Dottoressa!
Condivido perfettamente la sua opinione. Sta a noi renderlo migliore con pochi gesti : un buongiorno, una cortesia , una frase per sdrammatizzare. Ho una cara amica che ha subito un ambiente " tossico"....
Grazie dottoressa!È molto importante condividere le proprie esperienze negative con gli altri. Bisogna anche comprendere che spesso che dietro le critiche dei colleghi si celano gelosie e invidie. Nessuno prende a calci un cane morto. Ha ragione quando dice di non dare troppa confidenza,soprattutto se non si conosce bene chi ci circonda. É vero noi non dobbiamo valutarci solo sulla base di come siamo giudicati nel mondo del lavoro,noi siamo anche altro. Uno,nessuno,centomila.
Sono arrivata qui perché ultimamente mi sento attaccata sul lavoro..critiche a tutto spiano ( senza mai fornire un reale aiuto), messaggi ai superiori su cosa io avrei fatto male ( senza mai venire a confrontarsi con me), errori che purtroppo ahimè ho fatto che sono stati ingigantiti, colleghi bravi e buoni davanti ma poi parlano male dietro..mi hanno massacrato la fiducia in me e hanno portato i superiori a dire che o cambio atteggiamento o mi mandano via...mi è crollato un po' il mondo addosso! A volte penso che si sia creata competizione...nonostante i miei errori o difetti riesco a fare le cose ma a molti non va giù! Non mi era mai successo..io di solito faccio il mio e mi faccio i fatti miei, non sto a sparare a zero sugli altri! Accetto consigli se qualcuno mi dovesse leggere..!
Chi meglio di noi può riconoscere l'empatia negli altri se non appunto noi stessi. Dovremmo imparare a fidarci maggiormente delle nostre sensazioni e capire che se in un determinato ambiente lavorativo sentiamo qualcosa di tossico è perché è realmente così. Noi avendo empatia la riconosciamo negli altri, noi e le nostre sensazioni sono il nostro metro per comprendere cosa vi è intorno a noi.
Grazie dott.ssa 🙏🙏ho scoperto da poco questo canale finalmente capisco che non sono un aliena...ma faccio parte di una parte di società normale cioè speciale....grazie di esserci🥰🥰🥰
Grazie mille dottoressa, è due anni che soffro così tanto al lavoro.. e rientro immancabilmente distrutta. D’ora in avanti prima di partire ascolterò il suo video e i suoi consigli fino a quando non li avrò bene impressi nella mente. Nessuno mi capisce perché lavoro solo 3 giorni a settimana, ma a me sembra di lavorare al 200%....
Stessa identica situazione, part time per scelta perché meno sto a lavoro meglio mi sento.È però una specie di fuga. Io al contrario non dico niente di me, arrivo,accendo il pc,faccio quello che devo fare e me ne vado.evito in tutti i modi di interagire.alla base c'è una grande insofferenza per la scelta del posto di lavoro,non riesco a perdonarmi e non riesco quindi ad andare avanti, un inferno in terra.
@@rosangeladileo9519 Ti capisco e la penso allo stesso modo, dopo diverse pugnalate alle spalle. Però, dì la verità, è una vera tristezza non poter interagire con gli altri, non credi ?
@@pat____5528 Sono d'accordo, in parte. Da persona sensibile però se vedo che gli altri se ne approfittano, mi chiudo a riccio cercando di averci a che fare meno possibile. Triste da un lato, ma è il mio meccanismo di difesa. Quello che sto cercando di imparare è rafforzare la mia parte adulta, tentando quindi la via del dialogo e non quella della fuga. Non è facile perché alcuni meccanismi sono profondamente radicati nel ns cervello.
@@oeu10 Non è facile, sto cercando di fare capire all'altro il mio punto di vista, il quale non è meno importante del suo. Con scarsi risultati, perché ne esce fuori uno scontro che ti lascia a terra. Ho concluso che con alcune persone è letteralmente impossibile dialogare, quindi ognuno al suo posto e ci si interfaccia se proprio non se ne può fare a meno, possibilmente per iscritto.
La ringrazio di cuore Dottoressa! Questo video mi ha dato l'opportunità di scoprire il mondo Pas, in cui sono presenti sfumature che pensavo fossero le mie debolezze, ma che in realtà sono aspetti molto utili da accettare, ascoltare e utilizzare a nostro favore ❤ Buon tutto ✨
Grazie mille per la sua analisi, coglie perfettamente i miei disagi. Vero, è solo lavoro. È però un grande rammarico, per una persona che ha tanta buona volontà e una solida preparazione, sentirsi demansionata e un po' vessata. Dopo periodo di disoccupazione e decine di bilanci di competenze, mi ritrovo totalmente "fuori contesto". Il mio problema è che non trovo aspetto positivo, eccetto lo stipendio...basso, ma necessario. Ovviamente arrivo a casa stanchissima, devo far buon viso anche perché ho contratto a termine, quindi sono in posizione di ulteriore debolezza. Cerco di studiare per trovare altra collocazione, ma la situazione che vivo assorbe ogni mia energia. Dovrei essere motivata dalla necessità di andarmene, invece sembra prevalere la demotivazione. Oltretutto a casa non ho chi mi supporta. Sono io a dover essere sostegno per altri. Spero duri ancora un po' lo Smart working per due gg a settimana, mi consente di sopravvivere ...
Quanto ti capisco . Ci sono passata pure io e ancora in parte ci sono dentro . Prova i concorsi pubblici. Primo step busta paga fissa. Sono uscito diverso bandi. Abbracci
È stata chiarissima dottoressa ,la ringrazio di cuore, questo video è arrivato ai momento giusto. "Quella parte di me,non rappresenta tutta me.Io sono di più, molto di più".....frase da incidere sul muro della nostra casa,da incidere su un ciondolo e portarlo al collo,per ricordarci sempre e per sempre chi siamo.💝
Grande Dottoressa!! Mi ritrovo soprattutto nei punti tre e quattro: bisogna scindere il rapporto lavorativo da quello amicale( e trat- tenersi le cose più intime affinché non vengano strumentalizzate contri di noi) e poi ognuno di noi NON È il lavoro che fa( io faccio l' educatrice, non mi identifico più con il mio lavoro). Grazie di cuore!
Dopo anni ora ho capito proprio questo , che é solo lavoro . Non mi identifico piú troppo . A lungo andare é deleterio e si rischia anche di apparire arroganti e ridicoli verso i colleghi e anche i parenti. Ora vivo meglio.
Grazie Elena,mi ritrovo in ogni congiunzione.Restano stimolanti e incoraggianti le sue parole.Pare di guardarsi in uno specchio.E' vero!Bisogna chiedersi se ne vale la pena,perché spesso è proprio energia sprecata...Mi sento PAS in tutto ma credo pur facendomi del male di essere ahimé educata!...Cioè rispettosa nelle differenze...Perché non apriamo un'agenzia di lavoro x PAS?...Potremmo cambiare una fetta di questo distorto mondo,ho detto una fetta eeeh!!!
@@chiarap.2836 C'è chi si preoccupa di fondare partiti!Noi potremmo creare una rete x aiutarci ad aiutare...PAS può anche essere l'acronimo di PERSONE ALTAMENTE SPECIALI...A me piacerebbe tanto sentirmi apprezzata;quando lavoro ci metto sensibilità ma è completamente ignorata!!!
Casualmente ho trovato il suo video proprio in un periodo di prolungata difficoltà nel mioambiente di lavoro. Due mesi di forti difficoltà. Mi ritrovo, purtroppo, in tutto ciò che ha detto..una situazione che mi ha tolto il piacere di fare ciò che ho fatto per vent'anni. Purtroppo è venuto a mancare anche il rispetto. Questo è pesante.. soprattutto quando il rispetto lo hai sempre dato. Ci si può non piacere..ma questo è un aspetto che pesa come un macigno e mi sta un po' compromettendo non solo la sfera lavorativa. Spero di trovare altri video di "conforto" e di spunto per baibassare questo stato d'animo. Grazie 🙏
Grazie per il bel video con un tema cruciale per noi tutti, pas e non. Il lavoro occupa un terzo (circa) del nostro vivere, e se non lo viviamo in equilibrio con noi stessi (accettarsi) è un problema che ci portiamo a casa: l'ho scoperto troppo tardi. Negli anni ho smussato le caratteristiche di noi pas per il lavoro: è vero, c'è dell'altro; il lavoro non ci rappresenta appieno; non tutti i colleghi meritano il nostro approccio, per cui stringere amicizia sì, ma con parsimonia. Un piccolo particolare della mia vita: iniziare a ballare (in tarda età), mi è stato d'aiuto a prendere il lavoro diversamente e, forse lì, i colleghi mi hanno incominciato a vedere diversamente.
Sì lo smart working mi ha migliorato la vita. Il lavoro è sempre lo stesso noioso e avvilente di prima ma almeno mi evito lo stress del cosa mi metto, quello del traffico (mi fa letteralmente impazzire) e quello della vista di colleghi e dirigente con i quali appunto non ho più nulla da condividere se non i report sul lavoro svolto (li vedo solo e ogni tanto su Zoom per fortuna) . Inoltre posso alzarmi più tardi (non sono una mattiniera), fare una colazione sana, mangiare un pasto caldo e gestire il tempo con più libertà conciliandolo con altre necessità. Mentre leggo di colleghi che da tempo fremono per il rientro in ufficio io temo quando quel momento arriverà. Grazie Elena, hai colto nel segno come sempre
Buon giorno Elena, grazie mille per l'incoraggiamento, infatti è solo lavoro ....ma è molto difficile quando si ha il senso del dovere molto forte! Buona giornata a presto....
Ciao Elena e sempre in piacere vedere i tuoi video. Il consiglio che hai dato per come relazionarsi nell' ambiente di lavoro è proprio il modo che avevo messo in pratica quando ho iniziato a lavorare e mi sono trovata bene. Hai confermato che il mio modo è stato equilibrato. Grazie .
Forse gli altamente sensibili hanno un desiderio innato di eccellere ma questa ambizione viene spesso impedita da circostanze esterne e questo ci fa soffrire. Secondo me l’unica via di scampo è ritagliarsi un ambito in cui siamo più forti o meno vulnerabili.
Io lavoro nella scuola e noto che tutte le mie colleghe vivono letteralmente per il lavoro e ogni volta sottolineano che loro studiano anche di notte per preparare le lezioni e che sacrificano tutte le domeniche per preparare le lezioni. Io come PAS spesso mi sento soffocare da questo tipo di ambiente in quanto vorrei lavorare per vivere e non vivere per lavorare come tutti gli insegnanti che lavorano oltre che 5 ore a scuola anche nel loro tempo " a casa", pretendendo che tutti pratichino questo modus vivendi.
Consiglio pratico: lasciale perdere a me qualcuno diceva esattamente il contrario, cioè che ormai andavano a braccio!! che avevano tanti impegni extra tanti hobbies e che il lavoro era la minima parte della loro vita .. Molte persone quando colgono una tua insicurezza si focalizzano su quella . Lasciale perdere davvero è un "sport" che molte praticano non farti ingannare!
@@pat____5528 .Ho usato il termine insicurezza in modo inappropriato per dire sensibilità. Cioè se qualcuno coglie che tu sei sensibile su certe cose sta li a "marciare".Supponiamo che improvvisamente lei si metta a vivere come le sue colleghe e far vedere che ciò la fa star male ,beh come per magia le altre diranno " ma no io ho anche la mia vita, per me non esiste solo il lavoro ecc" Peccato che queste assurde dinamiche si comprendano sempre dopo .
Niente di più vero, Dottoressa. Lavorare in un ambiente tossico mi carica talmente tanto in negativo che sarei capace di esplodere da un momento all'altro. Soprattutto in quei posti dove si pratica il mobbing come se nulla fosse e dai colleghi "remissivi" mi sento dire: è questo il mondo del lavoro, il mobbing lo devi accettare ". Forse sì, è il caso che mi inventi qualcosa per lavorare in proprio perché trovo assurdo tutto questo
Dottoressa lei mi ha dato ciò che mi serviva in questo momento, nonostante il suo video sia di due anni fa non conoscevo l’esistenza di persone PAS e in tutto quello che ha descritto mi ci rispecchio. Grazie per le sue informazioni preziose ✨
Fantastica . Sto attraversando un ennesimo periodo brutto . Piango perché mi sento un nulla e faccio fatica ad andare al lavoro pensando solo allo stipendio . Non mi gratifica anche se ovviamente ne riconosco l’utilità . Sento la mia vita finita ✅ e prima dei 50 anni.
Capisco perfettamente lo stato d'animo. Ci si sente nulla perché non ci sentiamo valorizzati,non sentiamo di produrre qualcosa di nostro. Non che ci serva qualcuno che ci dica "bravi" ogni volta, ma è che non c'è spirito di squadra, manca uno scopo comune e sembra che siamo abbandonati a noi stessi. Io ne ho 31 ed è davvero triste.
@@rosangeladileo9519 Vero Rosangela, non ci sono ideali condivisi, più che spirito di squadra, e di questi tempi trovare persone genuine con le quali confrontarsi e creare un progetto in comune, senza scopi lucrativi, mi sembra quasi impossibile anche se spero sempre di trovarle
@@pat____5528 Lo spero anch'io, anche se sono molto tendente al pessimismo. Non voglio perdermi d'animo però, vorrei potermi ricredere e imparare a fidarmi degli altri. Mi chiedo sempre dove siano questi altri che un po' la pensano come me. È difficile trovare persone così. Su RU-vid trovo diversi spiriti affini, nella realtà è quasi impossibile.
@@MR-np3yg Gli "italiani" sono ottimisti è una semplificazione, non siamo tutti uguali. Sono capace anche di ironia e autoironia ma come è normale, ci sono altre sfaccettature che fanno parte di noi.
Lavorando 10 ore al giorno per me era difficile identificarmi con altro... non ero più io non avevo più i miei spazi perché il lavoro mi assorbiva totalmente (anche quando ero a casa mi telefonavano o mandavano messaggi vocali)... la mia unica opzione è stata lasciare perché l'ambiente era davvero tossico sotto molti punti di vista(non me ne sono andata solo io in quel periodo), diciamo che certi ambienti esasperano le difficoltà di noi pas a gestire queste situazioni.
Buongiorno, io ero in smartworking da anni e stavo da dio. Poi con la pandemia c'è andata tutta la famiglia, siamo tre e viviamo in un appartamento piccolissimo: Praticamente da un giorno all'altro è scomparso ogni spazio vitale, con grandissima sofferenza da parte mia. Oltretutto mi sono trovata a dover preparare pasti a orari contingentati per marito e figlio adolescente e quindi ho anche perso la libertà delle piccole cose, tipo mangiare quando si ha fame e non quando si deve. Dopo un anno di questa vita in cui sembra di condividere una cella, tutto lo stress accumulato è esploso in modo fragoroso. e mi è uscita una serie infinita di disturbi fisici e ansiosi che da un mese riesco a fatica a ridimensionare. Ho appena scoperto questo canale e quindi devo ancora vedere se c'è qualche video in proposito, in caso contrario le chiedo gentilmente se può suggerire qualche metodo per ritornare a un normale equilibrio psicologico e liberarsi dai disturbi psicosomatici. Pensi che l'ultima volta che sono stata così male è stato quando ho subito mobbing al lavoro. Grazie!
Ehhh quanto T capisco . Col primo lockdown ho faticato molto più di prima a condividere gli spazi col mio compagno . Appartamento piccolo e nessuna stanza studio . Inoltre lui si era pure ammalato di polmonite e me lo sono dovuto subire in casa per un mese . Insomma alla fine ho pregato così tanto che dopo qualche mese - purtroppo sempre troppo tardi per me ero andata fuori di testa - lui ha trovato una sistemazione per se . Da notare che io fin dall’inizio gli avevo detto che lo prendevo in casa solo perché lui non ne aveva una e che male tollero le convivenze come si è detto. Ora vivo un po’ da lui al mare perché la’ ho una mia stanza e la pineta e il mare a disposizione. E quando mi va torno a casa mia in città e sto da sola . Non conviverò mai più in una casa piccola e se possibile comunque sempre meglio ognuno a casa propria . Tanto se il rapporto deve reggere tiene comunque .
Dottoressa, non so ' come ringraziarla 😊 questo video mi ha aiutato tantissimo ! Da quando ho scoperto i suoi video sono come rinata ! Per fortuna esistono persone come lei ! Grazie e ancora Grazie 😘💖
Dott Elena, io sono pas e infermiera pediatrica ormai da 40 anni. Ho dovuto superare nn poche difficoltà per affrontare la mia professione ed assolverla nel miglior modo possibile. Nn ho modo di lavorare con i miei tempi, spesso devo correre per assistere casi urgenti e ottimizzare i tempi per portare a termine le mansioni del turno. Nonostante ciò amo il mio lavoro e mi impegno tantissimo. Vero è che a fine turno il più delle volte sono ko ed ho bisogno del silenzio e della tranquillità di casa mia per recuperare le forze.
l'unico modo per sottostare ai tempi imposti e fuori dalla nostra natura credo che sia amare profondamente quel lavoro, amare il motivo per cui ci costringiamo ad andare contro i nostri ritmi.... quando il lavoro non è quello giusto in pratica non hai uno straccio di motivo per farti forza e scendere ogni mattina dal letto e uscire di casa ... io mi ricordo la mia motivazione solo una volta al mese, quando riscuoto ed davvero brutto e alienante. per 3 anni ho avuto 2 lavori uno a tempo pieno ( che ho ancora) e l'altro creativo, che amavo,in cui mi ero creata un bel giro di vendite online... ma mi riducevo a dormire 4 ore per notte e ad avere l'ansia per le scadenze ed i corrieri.... ho dovuto scegliere... la stabilità, come sempre, perchè il mio senso di responsabilità e della cura della mia famiglia venivano prima 😪
ciao, sono tanto felice perche alla mia avanzata eta' di 54 anni grazie ad un amico ho scoperto di essere PAS, adoro i tuoi video e mi aiutano tantissimo, in quetso video lunica cosa che non succede a me adesso è il bisogno di essere acetata .. non mi interessa piu quello che gli altri pensano di me.. sono sempre una PAS?? grazie sei stupenda
Dio quanto è vero tutto ciò che dici Grazie 🙋 nessuno e pronto a capirti e facile solo Giudicare . Grazie ancora sei Bravissima io sono estremamente sensibile a tutto ciò che mi circonda.
Cara Dottoressa, questo video è utilissimo e, secondo me, questi consigli valgono anche per i PAS adolescenti a scuola💖!!!! È brutto dirlo, ma col senno del poi, penso che mi sarei evitata tante prese in giro e bullismo negli anni del liceo, se solo mi fossi "contenuta" di più e se avessi visto la scuola come "scuola e basta" e non una questione di vita o di morte, per essere accettata e apprezzata, tramite i miei risultati scolastici😂🏫💔!!!! Per il ritorno a scuola a Settembre, le suggerisco di fare un video proprio su questo tema😉🎒🏫💖!!!!
Io nel mio ambiente di lavoro ho un collega che lo percepisco tossico perché diviene da un ambiente ,dove ha fatto sempre il capetto nei lavori precedenti di gestione ristorazione, ora da quando e entrato a lavorare nell ambito dove lavoro io tende sempre a declinarmi davanti a colleghi o capo reparto,purtroppo il mio bisogno di lavorare a volte mi pirta a dovermene stare zitto e assorbire come spugna di quel disprezzo che lui mi fa.
Da operaio incontro regole assurde, a volte sembrano fatte apposta per distruggere i dipendenti che per primi, grazie alla mano d'opera, mandano avanti un'azienda che altrimenti non esisterebbe solo con i fondi del datore di lavoro. Ho la filiale dell'azienda nel mio comune di residenza, ma vengo spedito 10km più in là, nella sede proncipale, senza una reale ragione. Ho a che fare con persone che seppur brave, non hanno una visione delle cose abbastanza ampia, ma posso accettarlo, finché non incontro il furbastro malevolo di turno. Il capo officina é un bullo menefreghista in costante mania da mobbing, esercitando per esempio il senso di colpa nei confronti degli operai, come se non avessimo altro fuori dall'azienda. Il massimo che posso fare é lavorare sodo per evitare problemi. Sto considerando di cambiare lavoro.
Succede in parecchi posti di lavoro. Eviti di sgobbare sempre al 100% ....una pausa, 2 chiacchiere tutti insieme aiutano lo spirito di gruppo.💪💪( Chi fa il bullo spesso ha problemi di autostima!!)
Dott,ssa la ringrazio per le sue riflessioni. Credo che la persona sia fatta per gustare la vita in tutti i suoi aspetti, il problema, come dice lei, è che alcuni si dedicano anima e corpo nel proprio lavoro e dopo anni riscontrano che hanno perso la salute e la serenità a discapito della propria vita extralavorativa. Purtroppo, a tale considerazione, ci si arriva spesso tardi e senza avere più forze ed energie. Così ti trascini, aspettando l'agognata pensione che, merito dei nostri governi, e di chi ha avuto troppi benefici, arriverà quando magari sarai già all'altro mondo. Mi rendo conto che è una considerazione negativa, ma questo è il risultato di un mondo che ha privato la persona della propria dignità, consentendo alla "cara" filosofia economica di primeggiare🤢 ... così al diavolo l'uomo e tutti i suoi bisogni sani e umani😥
Ciao Elena, hai fatto video specifici su come difendersi dal mobbing e preservare le proprie energie? Spesso essere pas significa essere creativi e intuitivi e questo genera in alcuni ostilità
Mi ci ritrovo ma in parte nella descrizione. Ho capito che alcuni spazi sono miei e che non voglio più condividerli con la qualunque ma solo con chi merita, tuttavia credo ancora che il lavoro dovrebbe essere una fonte di realizzazione e alle volte mi sento frustrato nel percepire che non è così almeno per me
Grazie come sempre del video... Io ho letto i libri da lei consigliati e metto in pratica i suoi video... Mi sono iscritta al gruppo su fb... Piano piano sento ke sto cambiando denyro tantissimo.. Grazue
Tutto centrato, se poi sei lontano dai pochi affetti e hai sperato di costruire qualcosa sul lavoro la delusione è insopportabile con pensieri anche di rinuncia totale agli scambi personali...ma poi non hai una grotta dove vorresti scappare allora rimani a subire i colpi di un quotidiano che lentamente ti annulla. Grazie riascolterò la lezione per ricordare di più.
Buongiorno, grazie per le indicazioni molto utili. Purtroppo per me (come per altre persone) è un periodo difficile in ambito lavoro. Non vengo mai considerata e sono l'unica donna all'interno dell'ufficio. Sto cercando di trovare altro ma per il momento non riesco a trovare nulla. Io sento che sto cambiando a livello caratteriale perché durante la settimana sono molto depressa, triste, sola durante il lavoro e quando arrivo a casa cerco sempre di non pensarci. In questo periodo mi viene difficile separare il lavoro da vita privata. Non riesco ancora a passare oltre alle cose e il mio carattere piano piano sta cambiando penso in peggio perché non sono una persona che si isola o che è sempre giù di morale anche con gli amici. Come posso affrontare questa situazione? Grazie. Buona giornata!
É quando scopri che in riunione parlano male degli assenti!? E l’asse te sei tu! E lo scopri perché te lo dicono stesso i responsabili del fatto!?? Come reagire!?
Mi chiedo, però...voglio vivere o sopravvivere? Se scelgo la prima, allora, forse, è meglio alzare i tacchi e trovare altro. Il lavoro perfetto non esiste, ma non per forza dobbiamo accettare condizioni che a noi non stanno bene. Dire di NO creerà posti di lavoro migliori ed indirettamente aiuteremo le persone a vivere e non sopravvivere.
Sono molto emozionata.... è quello che vivo che sento, che provo e ho gli stessi comsigl e pensieri che lei ci ha detto, verso di me, specialmente il terzo.pumto.....MA....ogni volta ci casco sempre e sempre...."vedo la buca e ci casco, vedo la buca e via dentro". Sono sconvolta della verità ascoltata fuori da Me stessa. Grazie....MA che fare? Con affetto, tanto tanto, Eleonora l'assistente sociale 😬
A mio parere, quando e se possibile, andrebbe considerata anche la possibilità di un cambiamento.....a volte abbiamo l'impressione di riuscire a controllare tutto, e poi arriva la mazzata. Che poi magari ci apre gli occhi, ma intanto abbiamo sofferto davvero troppo, e siamo spaventati, esausti. Nella vita (ne abbiamo una sola!) forse non dovremmo sempre accontentarci di sopravvivere, ma magari provare a vivere. 💟
Salve dot.ssa innanzitutto complimenti x i suoi video che trovo molto utili. Avrei una domanda da porle in qualità di ragazzo pas ed empatico. Mi è capitato spesso che in ambienti lavorativi con persone sane il mio ritmo di lavoro ( sono molto attivo ) lento o veloce non ha mai creato nessun problema,se non al massimo un incoraggiamento a finire presto se le circostanze lo imponevano(cosa normalissima). Mentre in ambienti lavorativi (tossici) dove ho incontrato soggetti dal tratto narcisista,manipolatorio,apatici ma soprattutto ansiosi di voler andare via e molto spesso svogliati, indipendentemente dalla velocità che ci mettevo(anche se fossi stato flash :)... )ho notato che x loro non andava mai bene. In questi casi è cmq meglio rimanere ai propri ritmi naturali,anche se spesso comporta dover sentire anche 20 volte in un ora le stesse cose? O meglio andarsene direttamente? Grazie
Devi capire cosa è meglio per te non esistono regole valide in generale e soprattutto sei tu l'esperto di te stesso. ascoltati e dcidi quale è per il te il prezzo minore da pagare tra le due cose. Un abbraccio
Io al lavoro stavo sulle palle a tutti ero troppo brillante, erano tutti invidiosi lo si notava dai giardi tristi ecc..me ne anno combinate di tutti i colori mobbing ma tanto mobbing che alla fine mi hanno licenziato pure ..!Meglio così nulla accade per caso era il minimo che mi doveva succedere
Arrivare a lavoro e sentirsi già mezzi stanchi , presente. Non sopportare odori e rumori , luci " troppo forti" , presente. Condividere gli spazi e le routine... Che fastidio! Sopporta, sopporta Arrivi a casa anche solo dopo 4/5 ore di lavoro e sei a pezzi ... Con qualcuno che ti dice " oh ma dai, sei già stanca che non hai fatto niente di che" e ti ritrovi la casa da pulire o sistemare ( perché il disordine non lo sopporti proprio ) il cane magari da portare fuori perché lo vedi che te lo sta chiedendo, andando su e giù per la stanza" paciolando " con la bocca ... tutti segnali che cogli ma che gli altri ti dicono che sono solo paranoie perché era uscito "poche" ore fa ... Ma tu non sopporti e finisci con il portarlo fuori ( vedendo che poi avevi ragione perché fa tanta di quella roba... Farai presente ma ti verrà detto che era un caso o cose così) . Arrivi che quando puoi distenderti e dedicarti alle tue cose per rilassarti ti senti finalmente in pace ma solitamente viene il tutto accompagnato con la solita frase " ma come fai ad essere così stanca , hai problemi" blablabla Sì, ho problemi! Lasciatemi in paceeee Come farò se avrò dei figli? Boh... Riuscirò a gestire lo stress che delle volte mi fa diventare isterica?
Ho due figli....ho scoperto da poco di essere una persona altamente sensibile ....semplicemente l'amore per i figli e nettamente superiore alla stanchezza, poi riesco sempre a ritagliarmi un'ora per me stessa...
SÌ ce l'ha potrà fare! Attenzione all' idratazione, all'alimentazione, meno stress su problemi NN urgenti... Un passo dietro l'altro e...riuscirà a realizzare i suoi sogni . Importante : a dormire in orario accettabile!☺️☺️
Ciao, io ho una bimba che richiede molte attenzioni, per me è fondamentale avere un partner che mi capisce e che mi aiuta in tutto, altrimenti non so come avrei fatto. Ti dico quindi che con la persona giusta accanto è tutto possibile!
Io non mi sento cattiva a lavoro... mi sento inutile, persa e sprecata e insicura...mi sento costretta in una gabbia in cui si entra timbrando il cartellino non un minuto prima non uno dopo e questo per me è aberrante, entro in un posto in cui non vedo fuori, non vedo il sole e la natura che stando in montagna è così a portata di mano ma a cui non posso accedere. Sento di perdere la mia vita in un luogo facendo cose che dopo 16 anni ormai odio. Dopo anni di aspri conflitti adesso so " che non ne vale la pena" ma l'imbavagliamento che mi sono imposta mi rende ancora più delusa. Sono una persona razionale e so che ancora per parecchio sarà la condizione migliore per la me mamma, moglie, la me razionale .... ma la mia parte creativa muore ogni giorno di più, mi sento come la rosa della bella e la bestia... ogni giorno muoio un po', lo so che "è solo lavoro" ma ci passo tutta la mia giornata e non il mio cuore piange pensando che mi guarderò indietro e saprò di aver sofferto anni e anni e lasciato la mia vita in quel luogo 😪
@@laura6344 beh leggo questa risposta e il commento che hai lasciato al video, e ti dico la verità, senza polemica... non comprendo come si possa essere così categorici essendo Pas. Ogni vita è diversa, ognuno è diverso... nn si può arrabbiarsi per il non essere capiti e nel contempo non cercare di capire le altre visioni... Io ad esempio capisco la tua posizione, dentro di me convivono entrambe, spesso ho affermato che se avessi capito prima il mio vero essere molte cose le avrei fatte diversamente, ma così come credo che si possa fare un lavoro che non ci lascia i nostri ritmi solo se lo si ama davvero ( come ho risposto qui ad un'altro commento) così credo che ci possa lasciar sconvolgere la vita da un figlio solo perchè lo si ama e lo si è voluto con amore, dal cuore. Ovviamente se non lo vuoi senti pesante anche l'enorme sacrificio che è crescere un figlio, mi pare ovvio. Questo vale per tutto nella vita. Ogni cosa che decidi di far entrare nella tua vita ti limita: un figlio, un compagno, un animale..... ma non tutti vogliamo stare soli, alcuni vogliono una famiglia, altri no.... IO amo gli animali e soprattutto i gatti, in questa fase della mia vita non sopporterei dovermi svegliare alle 6 per portar fuori il cane e non lo prendo infatti, adoro il gatto anche nel suo essere così autonomo, mi ci rispecchio... ma capisco profondamente chi li ha e con amore si alza assonnato ogni mattina anche se diluvia, lo capisco ma non lo faccio. Poi ci sono cose che si possono scegliere e altre no. C'è un momento in cui ti senti libera nonostante tutto di fare certe scelte e altre in cui la vita ti cambia fra le mani e un lavoro che pensavi di poter cambiare perchè hai un marito che ti supporta e lavora, diventa invece un'ancora anche se lo odi perchè la persona che ti sta accanto soffre, si ammala e spesso dipende da te ( cosa che mi sta capitando) e con questo che si fa? si molla perchè ci limita o perchè va fuori dai programmi che abbiamo fatto? se lo ami lo fai, lo fai per lui, lo fai per voi. sopporti un lavoro perchè ami ciò che ti restituisce.... se vuoi vivere questa vita in questo mondo devi scegliere, sempre, io scelgo con il cuore, e qualsiasi sia la scelta devi sapere che comporterà una rinuncia qualunque essa sia. Ma ciò che guida per me è l'amore. "E' solo l'amore che ci salva dalla ferita del mondo" M.Recalcati
@@laura6344 no figurati ti ho detto non volevo fare polemica e sapevo che non era un commento sul personale nei miei confronti... cmq tieni conto , proprio parlando di lavoro che io una figlia l'ho fatta eppure..... eppure , eppure mio fratello ogni volta che mi vede mi mette la croce addosso di non aver trovato un lavoro che mi faccia guadagnare bene ( come il suo) di cui ci si possa vantare ( come il suo) ecc ecc.. .( e nemmeno lo vorrei... praticamente vive a lavoro e non ha tempo di spendere i soldi che guadagna) Non andremo mai bene a tutti... mai 🤦♀️
@@laura6344 ma io non mi sognerei mai di dire ad una persona "tu non vali niente perché non vuoi figli" ma che gente frequenti?? Qui si sta parlando di maleducazione, ma perché dover giustificare gente simile indipendentemente dal nord dal sud pas o non pas questi sono " cafoni " Stop.
Buona sera dottoressa, grazie per i suoi video. Avrei una domanda: ma noi abbiamo il dovere di comunicare ai nostri capi/colleghi che siamo pas e spiegare loro cosa significa? Io credo profondamente che la divulgazione scientifica debba essere fatta in tutti gli ambiti della vita, a maggior ragione nel lavoro. Ma devo farlo? Grazie per la cortese risposta.
Grazie di cuore Dott.ssa 🧡🧡🙏 Tutto vero, pure io molto di frequente ho riscontrato tutte queste difficoltà, tanto da desiderare sempre più di voler lavorare completamente da sola!
ogni giorno mi ritrovo in un ambiente di lavoro costituito da gente falsa-maleducata e arrogante con un capo che fa solo preferenze e un altro capo senza personalita' succube dell'altro,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,mi sto esaurendo e trovo solo delusioni e nessun merito per il lavoro svolto,,,,,,,,,,,,,,se ne avessi la possibilita' me ne andrei subito
