Sul fattore spesa per trattamento sulle basse mi sento di dissentire Andrea: con qualche decina di euro si possono costruire degli efficaci risuonatori di Helmoltz. Esistono diversi siti in cui viene calcolata automaticamente la frequenza di assorbimento a seconda di alcune specifiche, quali dimensioni, spessore pannello frontale, volume d'aria, diametro e quantità dei fori. Unico contro di questa soluzione è che, più la frequenza da trattare è bassa e più spazio questi risonatori occuperanno. Per non parlare del rischio di annullamento se questi risonatori sono troppi. Io consiglio comunque di utilizzarli, laddove nella stanza sentiamo il famoso "rimbombo" di cui parli nel video Andrea, andando ad aggiungere un pò alla volta più moduli sintonizzati su quella specifica frequenza, in maniera da arrivare ad una risposta flat di quell'angolo della stanza senza rischio di cancellarla. Inoltre Andrea per quanto riguarda Sonarworks, è un equalizzatore, che uso anche io per altro, ma che serve solo quando la stanza è trattata. Perché non va ad agire sui tempi di decadimento e sulle fasi della stanza ma solo sulla risposta in frequenza dei diffusori in data stanza. per tanto i 60hz "sistemati" con sonarworks potranno suonare con -6db ma sempre con quel problematico 1secondo (esempio) di decadimento, che andrà a sommarsi (Nota Bene. Sonarworks misura con emissioni di sinusoidi, non con brani ad esempio techno in cui i bassi sono costanti e vanno a sommarsi nella stanza). Si possono fare queste analisi con un semplice programma che si chiama REW e un microfono da misurazioni da 20 euro Behringer, ma consiglio sempre di usare anche il nostro orecchio con qualche brano bello bassoso per controllare che abbiamo fatto delle misurazioni corrette.
Si il problema dei risuonatori è proprio lo spazio, stavo per scrivere ma poi ho letto che lo avevi sottolineato. Mentre per Sonarworks, certamente è un eq, ma il decadimento nella stanza è strettamente legato anche all’emissione originale. Se emetto -6 dopo un secondo il decay sarà arrivato a -6 dal decay originale. Questo significa avere psicoacusticamente dei dicadimenti più brevi (smettiamo di sentire prima) sulle basse.è certamente una soluzione che raccomando solo e unicamente dopo aver trattato, altrimenti si rischia addirittura di peggiorare le cose!
In teoria è come dici tu, in pratica quei -6db comunque si sommano a causa dei modi della stanza (per quello ho fatto notare che sonarworks misura con breve emissioni di sinusoidi). L’unica per ridurre effettivamente il decadimento nel tempo è trattare fisicamente i modi della stanza. Comunque era solo una puntualizzazione. Continua a proporci i tuoi contenuti che dici tante cose giuste e interessanti!
Sto video mi sarebbe servito 15 anni fa quando stavo costruendo il mio primo studio! My 2 cents: Regaz, coni della dimensione giusta. In una stanza già porblematica per via di forma poichè non progettata per mixare e trattata anche bene, ma sempre DIY...meglio monitor "piccoli" che robe enormi poco gestibili. Andrea alla grande!!!
Molto interessante. E' un tipo di approccio al problema che di solito non viene approfondito. Da rivedere e approfondire perche' come al solito i tuoi video sono molto "compressi" per usare un termine musicale. 🙂
Per le ultrabasse vale il concetto del quarto d'onda, quindi 100hz L 3.43 m - 0,86 m 1/4 d'onda. Per cui un bass trap da 0.86 m andrá a lavorare anche sui 100 hz oltre che 400 hz ne metti 3 nell'angolo sovrapposti con piccola intercapedine...... Poi importante conoscere i modi della stanza e "kill".... soprattutto le basse . comunque qualsiasi oggetto presente nella stanza lavora su frequenze specifiche e, sistemando cose di varie dimensioni (in modo casuale) si crea una sorta di effetto diffusore . Un letto o un divano di stoffa, opportunamente posizionati ...fanno miracoli (studio BBC anni 70).
Ciao, complimenti per la spiegazione! Ti volevo chiedere se per forza di cose i pannelli fonoassorbenti non devono essere appiccicati alla parete...comen li hai costruiti?
Ciao, no non è fondamentale ma in alcuni casi ottimizza il trattamento. Ho fatto una cornice di legno e l'ho riempita di lana di roccia, poi ho rivestito tutto con il tessuto 👌
Ciao Andrea , ho trovato interessante il video , ultimamente avendo da poco un impianto hi end dedicato all’ascolto di musica in soggiorno , mi sto interessando per un trattamento fonoassorbente , un tecnico da un analisi modale della stanza mi ha detto che allo studio modale, eseguito sulle dimensioni maggiori della sala, la sala risulta correttamente dimensionata ed una maggiore densità modale nella gamma 120-130Hz che potrebbe caratterizzare il colore tonale della sala, accentuando i toni medio bassi anche a volumi moderati. Nel video dici che trattare frequenze sotto i 200 hz se non sbaglio è impossibile o altrimenti molto costoso e come soluzione proponi di posizionarsi per l’ascolto dove non c’è boost e annulamento. Percio non ho bisogno di fare nessun trattamento acustico stando a questo ma basta che mi siedo nella giusta posizione ed il gioco è fatto . Dico bene ? Un pdf dell’analisi modale della mia sala c’è l’ho , come faccio a calcolare la posizione giusta di ascolto ? Potresti aiutarmi in questo …? Grazie
Ciao! Allora trovare la giusta posizione ovviamente limita il problema ma non lo risolve del tutto, sicuramente avrai un ascolto più fedele. Se hai uno schema dei modi della tua stanza in 3d puoi calcolare la distanza dai punti di boost dalla parete o dal soffitto, generalmente ti basta anche, sapendo quali sono le frequenze che danno problemi, calcolarne la lunghezza d’onda e cercare la zona di distanza dalla parete secondo quella misura
Certo! Le trovi proprio come tende fonoassorbenti (anche da leroy merlin e simili), tieni conto che per costituzione assorbiranno solo le alte e altissime frequenze e rimarranno progressivamente inefficaci man mano che si va verso le basse 👌
Ciao Andrea! Che Bass Traps Usi/Consigli? Altra domanda: Il punto di ascolto non è calcolabile in maniera semplice con la famosa regola dei 2/3 di lunghezza? O è troppo riduttivo? P.S: Sei bravissimo!
Ciao, grazie! ☺️ Non ricordo quali sono le mie sinceramente, una in schiuma da 60cm qualunque va più che bene dato che non fanno nulla alle bassissime. I 2/3 sono una buona approssimazione, nel più dei casi funziona ma fai comunque dei test e aggiusta la posizione di conseguenza
La cosa più semplice è ascoltare spostandosi in giro per la stanza, per qualcosa di più accurato puoi usare il room modes calculator di amroc (tool online gratuito)
@@andreadigiorgio Grazie per la risposta. Ho trovato molto interessante l’amroc, ma c’è un modo per ricavare le misure dal modellino che amroc genera con le parti rosse e blu, che mi pare di capire dovrebbero essere quelle di maggiore densità? E poi la collocazione ottimale è dove ci sono le aree in rosso o blue oppure dove non ci sono, che però potrebbero coincidere con cancellazioni?
Ciao, un consiglio se puoi, sto iniziando a trattare una stanza rettangolare 3 mt x 2 mt e mi pare suoni meglio posizionando i monitor nella parete corta (c'e' piu' distanza tra le casse e la parete posteriore per capirci) ma, per questioni di comodità', sono costretto ad utilizzare la parete lunga . Si riesce ugualmente ad ottenere un buon risultato con pannelli e bass traps o e' categorico usare sempre la parete corta? Qualche aiuto? Grazie
Assolutamente si possono ottenere buoni bilanciamenti anche stando sul lato lungo anche se è più complesso. Il trattamento è lo stesso che avresti fatto sul lato corto, dato che il trattamento in se non può cambiare l’intensità e la natura delle o de stazionarie. Queste dipendono solo dalle dimensioni della stanza, quindi anche quando ti posizioni sul lato lungo dovrai trovare il sweet spot in cui hai meno cancellazioni/boost possibili in basso. Per il resto muoviti come faresti sul lato corto senza ulteriori modifiche 👍
Ciao! Assolutamente si, prendi i 4”, non ti consiglierei un cono da 7” in una stanza relativamente piccola. Inoltre le Adam sono già di per se molto ricche di basse quindi non avrai problemi anche con un cono più piccolo
Ciao, complimenti bellissimo video. Sto realizzando una stanza un piccolo studio, 3,60 x 4 lati. Quanto dev'essere la stanza di ripresa e quanto il box dove si canta? Grazie, attendo una risposta. Ciao iscritto.
Ciao! Grazie 🤩 👾 Il box per il cantato non troppo piccolo, altrimenti si inscatola molto. Ti direi non meno di 1.5x1.5 o se puoi sviluppalo in lunghezza così ti rimane anche la stanza rettangolare fuori.
Poi a mio avviso le casse le potrei anche mettere in faccia alle finestre con un bel filtro per tagliare le basse e aggiungerci sun sub .. poi il tuo punto d ascolto.? È.... distanza critica..fase ottimale dei monitor, suono diretto e suono riflesso ( che non è sempre negativo..anzi..)... e poi e poi... a mio avviso video estremamente ottimanel... e sonar? Fa solo casini con le fasi... e ovviamente non lavora sull rt.. quindi pensi che le tue casse suonino piu fedele....? Ho i miei dubbi.. ma questo è solo il mio parere.ciao...
Pretendere di avere un buon suono o addirittura fare un buon mix in un home recording cioè in casa, mi sembra una grande perdita di tempo soldi e fatica. Io quando ho finito il lavoro vado in studio professionale (pago) e faccio un adeguato mix e mastering.
Mi dispiace ma secondo me questo significa che hai una visione un po’ limitata delle possibilità che si hanno in home studio 👍 si tratta di avere un metodo e un approccio diverso, oltre che sicuramente cura dell’ambiente per come si può. Sento molti lavori uscire da stanzette che suonano di gran lunga meglio di lavori che escono da studi “professionali”. Avere attrezzatura e locale non significa saper mixare, così come non averli non significa non poterlo fare veramente bene 👌
@@andreadigiorgio Punti di vista sicuramente 👍 ma non credo che riuscirò mai ad avere il suono di uno studio da mezzo milione di euro nella mia stanzetta con due monitor Yamaha hs5… e un ambiente poco trattato 🤷
Purtroppo è vero, a fini commerciali. Il problema è che viene venduto come surrogato dello studio tradizionale, mentre si tratta di un approccio semplicemente diverso. Ed è verissimo, anche se abusato, il concetto che l’attrezzatura non fa assolutamente il suono. In nessun caso. Sono sempre solo le scelte e la conoscenza delle persone a fare il sound in maniera totalmente indipendente da ciò che usi. Te lo assicuro 👌
@@andreadigiorgio non escludo che c’è chi ha una stanzetta meglio della mia sicuramente, bisogna fare i conti con la bilancia, per me personalmente si tratta di non penalizzare il mio lavoro e quindi preferisco poi andare in uno studio ecco tutto, proprio per onestà non c’è la posso fare almeno nelle condizioni in cui mi trovo.
