Arcangelo Corelli (1653-1713) Sonata op. 5 n. 12 in D minor "La Follia" Fabio Paggioro, violin Massimiliano Ferrati, piano recorded in the church of San Gottardo - Asolo (TV) - Italy September 2015
Complimenti davvero! Cercavo un'ispirazione per mettermi a studiare lo spartito, e grazie a voi sento di averla trovata! Oltre ad una fantastica interpretazione del pezzo, mi sento di fare i complimenti al violinista per l'intonazione, e ad entrambi per la carica e le emozioni che avete saputo trasmettere. Bravi!
As much as I like some notes to not have vibrato, that's only when it makes the notes more expressive, not less. Your taste in using discretion is most impressive.
I haven't heard you play, but I am sure you will do very well, too! Recognizing what a truelly beautiful tone is, that is already a good accomplishment!
Very well played. I listen to it repeatedly. I also learnt (from Wiki on La Folia) that the theme is a favourite of many composers, and Beethoven used it in the second movt. of his V symphony!!! My favourite of the version -by Leonard 'somebody'; dont have the sheet music here to verify. Thanks for posting it.
Nul besoin d'être nombreux à jouer pour apprécier l'écoute d'une œuvre musicale, pour peu qu'elle soit bien composée et bien exécutée, comme ici ces variations en forme de sonate de Corelli interprétée par ces deux artistes
Grazie del meraviglioso contributo, potrei chiederle gentilmente se è possibile che Handel si sia ispirato a questa per il suo capolavoro? Più che altro se sa di un eventuale testimonianza o indizio in tal senso,a me piace pensarlo.
Dato che non le hanno risposto: sono tutte variazioni di un tema, la tarda Follia, che deriva da una danza di origine portoghese, la Follia appunto. In epoca barocca il tema era molto, molto popolare, e fu ripreso e variato moltissime volte non solo da Handel e Corelli, ce ne dovrebbero essere più di 150 versioni.
Sarebbe anche suonato bene, ma l'uso del pianoforte proprio non va... il basso continuo può essere eseguito con tanti strumenti, per carità, ma la sonorità di un pianoforte moderno è troppo piena e rotonda per una musica dalla linea sgranata come quella di Corelli....
Sono assolutamente d’accordo 👍 Io purtroppo non suono altri strumenti e volevo comunque godermi questo capolavoro che tanto ha influenzato il repertorio pianistico nei secoli a seguire… e poi il Mº Paggioro mi ha invitato a nozze! Curiosità, sfida, umile tentativo di servire la musica consapevole di uscire dal gusto della prassi, comunque … tranquillo ti autorizzo a non vedere/ascoltare più questo video 😉
Non sono d'accordo, la filologia e l'attenzione all'originale, gli strumenti d'epoca e quant'altro sono un'ottima cosa, ma è nella natura umana non trovare quasi mai un equilibrio e passare da un eccesso ad un altro opposto. Per la filologia ho spesso assistito ad un atteggiamento "talebano", con personaggi che si ritenevano depositari di verità assolute riguardo la prassi musicale antica, perdendo di vista la cosa più importante, ossia la musica stessa. Sarebbe un discorso lungo, parlando ora di questa esecuzione, oltre ad un'ottima tecnica, ho trovato il giusto equilibrio tra il rispetto dell'opera e dell'autore ed un'esecuzione "musicale" che trasmetta l'emozione e la bellezza del brano. Il miglior giudice sarebbe stato proprio Arcangelo Corelli, portato con una macchina del tempo ad ascoltare questa sua creatura con questi strumenti e questi esecutori, secondo me gli sarebbero piaciuti.
Splendida esecuzione ma perché scrivere in D e non RE ..difendiamo la cultura italiana che oggi è sotto forte attacco da quella Anglo Americana. La Cultura è identità e noi italiani rischiamo di perderla..