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Molto utile Valerio! Ho trovato anche illuminanti i tuoi ultimi articoli su Sciare, in particolare quello sul fare correre l'esterno, che mi ha aiutato anche a mettere in pratica meglio la spinta perpendicolare della lamina sul terreno (metafora del coltello sul pane). Ti scrivo in privato per approfondire. Giorgio
Come ogni buon sportivo dovrebbe sapere... sempre e comunque rinfrescare i fondamentali nel proprio sport. Nello sci forse anche con più attenzione. Quante volte si vedono nelle piste persone non centrali per esempio? Credo sia uno degli errori più comuni e "pericolosi". Come è noto gli sci "moderni" soprattutto se molto sciacrati e nervosi non perdonano chi siede... Ad ogni modo, video splendido, da far vedere ad inizio stagione al ragazzino di dieci anni fino al Maestro di sci :-) Complimenti!
Comunque non trovo assolutamente esaustivo, equo ne' ragionevole che i fondamentali siano solo 3. E' un atto meramente esemplificativo di qualcosa di molto piu' articolato. Oltre a quelli indicati. Cioe' la proiezione verso l'avanti interno, intesa come rotazione laterale lungo l'asse longitudinale delle caviglie e presa di spigolo, l'avanzamento mantenendo una certa perpendicolarita' al terreno, la gestione delle rotazioni, Aggiungerei 4) La prevalenza del peso sullo sci esterno con modulazione delle pressioni lungo l'arco di curva con la modulazione della resistenza di gamba alle pressioni e l'apertura e chiusura caviglie. 5) La necessita' del parallelismo delle tibie. 6) La tendenza entro una certa misura al parallelismo degli assi trasversali che congiungono le ginocchia, le anche e in una certa misura anche delle spalle. 7) L'attenzione all'avanzamento dello sci di valle il quale nonostante abbisogni di rimanere solo leggermente arretrato rispetto a quello di monte deve tendere ad un avanzamento attraverso la modulazione di spinta della cresta iliaca esterna, lungo l'arco di curva sino al cambio. 8) Tenuta di una posizione cifotica della schiena, aiutandosi con una leggera contrazione addominale, ed astenersi dallo stringere forte le impugnature delle racchette. 9) Mantenere la posizione delle braccia leggermente flesse con le mani che rimangono visibili all'interno del cono ottico, cosi' da non perdere i riferimenti nel controllo delle rotazioni esse sono anche un mezzo per tenere una buona postura del busto, conferendo stabilita' nell'aumentare l'inerzia rispetto all''asse rotazionale soprattutto dalla meta' curva in poi. 10) Mantenere uno sguardo lungo, periferico della prossima area interessata dallo sciatore con il particolare focus nell'indirizzare lo sguardo verso la posizione della prossima curva. 11) Tendenza a sciare per fasce, mantenendo la stessa velocita' di inizio e di fine dimostrazione lungo i medesimi archi di curva, cio' da un lato mette al riparo di chi sopraggiunge di imprevisti repentini cambi improvvisi di direzione, impone una necessaria cadenza ritmica, e continuita' e il mantenimento della velocita' garantisce al gesto di saper gestire le pressioni, le angolazioni e il controllo chiudendo le curve a sostegno della progressione costante e profondita' di azione.
Cos'e' non ti piacciono i termini? Per inclinazione si intende la quantita' di ingresso di bacino in curva, chiaramente con le spalle in opposizione alla ricerca dell'angolazione, Spezzando di busto riportando il baricentro verso lo sci esterno evitando di rimanere inclinati, appesi con le spalle dentro la curva, generando poi internate o difficolta', ritardi a proiettarsi sulla curva successiva. La spiegazione di Malafatto e' molto calzante. Anche la traslazione di bacino e' un termine pericoloso come dovresti sapere.....
